QUANTO TEMPO ANCORA?


QUANTO TEMPO ANCORA? I giorni si spengono per la mancanza di luce. Le tenebre si stanno inoltrando, divenendo sempre più fitte. L’uomo sta allontanando da sé la luce di DIO; con ogni condotta, con ogni comportamento, con ogni orientamento, con ogni legislazione umana, che va contro le SUE Divine Istituzioni. Senza la guida di DIO tutto è destinato alla rovina, alla decadenza ed al crollo della civiltà finora raggiunta. Dio ci ha donato le SUE leggi per donare ordine ed equilibrio nella vita dell’umanità; se queste si perdono, si giungerà presto al degrado ed al baratro della perdizione.                                                                                                          

Senza la guida di DIO, il cuore dell’uomo resta privo di controllo e privo di luce. DIO è stato allontanato dalle scuole, è stato allontanato dalla società, è stato allontanato dalla politica, è stato allontanato dalla moralità, è stato allontanato dalla famiglia, e tutto sta rimanendo privo di luce e privo di vita. L’anima dell’uomo senza DIO è un deserto pieno di rovi, dove l’aurora della speranza si spegne fra le spine del peccato. Il cammino nel deserto del materialismo, non concede soste alla riflessione. Esiste solo il tempo presente; un tempo che corre, un tempo che sfugge veloce, come a rubar la vita. 

Senza DIO, il respiro dell’anima si spegne, la vita si ferma e la morte inizia il suo cammino agendo con le sue opere. Ma perché l’uomo rifiuta il fondamento del ravvedimento, per restare nelle opere morte? (Ebrei 6:1) Chiunque rinuncia a DIO, rinuncia alla vera vita, che è privilegiata dalla guida di DIO. – Qualcuno disse: “ In ogni animo si muovono dei sentimenti, quando le cose alte non l’agitano, allora esso animo si volge verso le cose basse e l’infamia –  E se la condizione dell’uomo, proviene dalla decadenza del peccato. Ogniqualvolta l’uomo distoglierà gli occhi da DIO; attingerà solo dalla propria decadenza e non dalla sapienza Divina; per come ci viene rivelato: “ Il timore di DIO è il principio di ogni sapienza”(Salmo 111:10)

Perché dunque, anteporsi alle cose alte, ovvero alla sapienza di DIO? Dove la ribellione ha capovolto ogni valore, ogni virtù, ogni nobile sentimento di vita, con opere di morte. Spogliando la vita della dignità di cui DIO l’aveva rivestita? Le cui leggi Divine erano un dono, dal cielo, per ogni nostro sano agire, e di cui l’uomo le ha dissacrate  in  leggi che conducono letteralmente alla morte: aborto ed eutanasia ce lo dimostrano in maniera pratica. La preziosa dignità della vita rivela l’impronta di DIO, che l’uomo ha diroccato, privilegiando il peccato e legalizzandolo anche giuridicamente. 

Una sana famiglia sono i mattoni che costruiscono una prosperosa nazione. 
Il focolaio domestico, a custodia degli affetti, a integrità dei doveri, mostra una solida realtà, di quanto Dio ha istituito, a protezione dei figli e del matrimonio stesso. Oggi il ruolo della famiglia si sta gradatamente disintegrando. Divorzi, convivenze, coppie di fatto, adulteri, fornicazioni; sono il risultato dell’uomo senza DIO. Si è vero, per costoro, DIO non esiste. Ma non esiste, solo, nell’anima di chi oltraggia DIO.   
CHE DISTRUZIONE!! CHE DEGRADO!! CHE DESERTO!!.... Chi ha sete di virtù? E chi di valori? Chi ha sete di nobili azioni? E chi ha, ancora, sete della dignità della vita?

DIO INVITA  A SE GLI ASSETATI “ Voi tutti che siete assetati venite alle acque” (Isaia 55:1) per condurli alla fonte di acqua viva che è CRISTO. “Chi beve l’acqua che IO gli darò, non avrà mai più sete…. ed egli stesso diventerà una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:13-14). Sublime e puro amore di DIO, EGLI che vuole dissetare la nostra vita, con un amore tale, da umiliarsi a lavare anche i nostri piedi per purificare ogni nostro cammino. Profondamente grati al nostro SIGNORE e SALVATORE, andiamo ogni giorno a LUI, a bere la pura acqua della vita.   ---- Davide Dilettoso ---
Davide DilettosoQUANTO TEMPO ANCORA? I giorni si spengono per la mancanza di luce. Le tenebre si stanno inoltrando, divenendo sempre più fitte. L’uomo sta allontanando da sé la luce di DIO; con ogni condotta, con ogni comportamento, con ogni orientamento, con ogni legislazione umana, che va contro le SUE Divine Istituzioni. Senza la guida di DIO tutto è destinato alla rovina, alla decadenza ed al crollo della civiltà finora raggiunta. Dio ci ha donato le SUE leggi per donare ordine ed equilibrio nella vita dell’umanità; se queste si perdono, si giungerà presto al degrado ed al baratro della perdizione.

Senza la guida di DIO, il cuore dell’uomo resta privo di controllo e privo di luce. DIO è stato allontanato dalle scuole, è stato allontanato dalla società, è stato allontanato dalla politica, è stato allontanato dalla moralità, è stato allontanato dalla famiglia, e tutto sta rimanendo privo di luce e privo di vita. L’anima dell’uomo senza DIO è un deserto pieno di rovi, dove l’aurora della speranza si spegne fra le spine del peccato. Il cammino nel deserto del materialismo, non concede soste alla riflessione. Esiste solo il tempo presente; un tempo che corre, un tempo che sfugge veloce, come a rubar la vita.

Senza DIO, il respiro dell’anima si spegne, la vita si ferma e la morte inizia il suo cammino agendo con le sue opere. Ma perché l’uomo rifiuta il fondamento del ravvedimento, per restare nelle opere morte? (Ebrei 6:1) Chiunque rinuncia a DIO, rinuncia alla vera vita, che è privilegiata dalla guida di DIO. – Qualcuno disse: “ In ogni animo si muovono dei sentimenti, quando le cose alte non l’agitano, allora esso animo si volge verso le cose basse e l’infamia – E se la condizione dell’uomo, proviene dalla decadenza del peccato. Ogniqualvolta l’uomo distoglierà gli occhi da DIO; attingerà solo dalla propria decadenza e non dalla sapienza Divina; per come ci viene rivelato: “ Il timore di DIO è il principio di ogni sapienza”(Salmo 111:10)

Perché dunque, anteporsi alle cose alte, ovvero alla sapienza di DIO? Dove la ribellione ha capovolto ogni valore, ogni virtù, ogni nobile sentimento di vita, con opere di morte. Spogliando la vita della dignità di cui DIO l’aveva rivestita? Le cui leggi Divine erano un dono, dal cielo, per ogni nostro sano agire, e di cui l’uomo le ha dissacrate in leggi che conducono letteralmente alla morte: aborto ed eutanasia ce lo dimostrano in maniera pratica. La preziosa dignità della vita rivela l’impronta di DIO, che l’uomo ha diroccato, privilegiando il peccato e legalizzandolo anche giuridicamente.

Una sana famiglia sono i mattoni che costruiscono una prosperosa nazione.
Il focolaio domestico, a custodia degli affetti, a integrità dei doveri, mostra una solida realtà, di quanto Dio ha istituito, a protezione dei figli e del matrimonio stesso. Oggi il ruolo della famiglia si sta gradatamente disintegrando. Divorzi, convivenze, coppie di fatto, adulteri, fornicazioni; sono il risultato dell’uomo senza DIO. Si è vero, per costoro, DIO non esiste. Ma non esiste, solo, nell’anima di chi oltraggia DIO.
CHE DISTRUZIONE!! CHE DEGRADO!! CHE DESERTO!!…. Chi ha sete di virtù? E chi di valori? Chi ha sete di nobili azioni? E chi ha, ancora, sete della dignità della vita?

DIO INVITA A SE GLI ASSETATI “ Voi tutti che siete assetati venite alle acque” (Isaia 55:1) per condurli alla fonte di acqua viva che è CRISTO. “Chi beve l’acqua che IO gli darò, non avrà mai più sete…. ed egli stesso diventerà una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna” (Giovanni 4:13-14). Sublime e puro amore di DIO, EGLI che vuole dissetare la nostra vita, con un amore tale, da umiliarsi a lavare anche i nostri piedi per purificare ogni nostro cammino. Profondamente grati al nostro SIGNORE e SALVATORE, andiamo ogni giorno a LUI, a bere la pura acqua della vita.

RADIO EVANGELO GUIDONIA…………ASCOLTATE !!!!!!!!!!!!!!——–LISTEN RADIO GOSPEL GUIDONIA ……….. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!


carissimi fratelli sorelle amici,comunico che da questa mattina 29 ottobre 2014 la programmazione di RADIO EVANGELO GUIDONIA E’ STATA MIGLIORATA DI MOLTO,PIU’ PIACEVOLE E QUINDI VI INVITO AD ASCOLTARLA…VI FARA’ BUONA COMPAGNIA !!!!! ECCO IL LINK ….CLICCATE SUBITO SOPRA…GRAZIE…..http://www.evangeliciadiguidonia.it/?page_id=4086

VI ASPETTO past.Giuseppe Tramentozzi

Foto: carissimi fratelli sorelle amici,comunico che da questa mattina 29 ottobre 2014 la programmazione di RADIO EVANGELO GUIDONIA E' STATA MIGLIORATA DI MOLTO,PIU' PIACEVOLE E QUINDI VI INVITO AD ASCOLTARLA...VI FARA' BUONA COMPAGNIA !!!!! ECCO IL LINK ....CLICCATE SUBITO SOPRA...GRAZIE.....http://www.evangeliciadiguidonia.it/?page_id=4086 VI ASPETTO past.Giuseppe Tramentozzi

GRAZIA CHE FORTIFICA by Gary Wilkerson


gary-285x300La maggior parte dei cristiani ha delle preoccupazioni pressanti nella propria vita – un figlio che si sta allontanando da Dio; un matrimonio pieno di tensione; una montagna di bollette senza soldi per poterle pagare. Perché dovresti preoccuparti di ricadere nelle opere quando stai affrontando questo tipo di problemi?

Credo che non esista una questione più pratica di un modo di ragionare schiavizzante come quello delle opere maggiori della grazia. Esso comporta delle implicazioni quotidiane, perché influisce direttamente su come gestisci i tuoi problemi.

Diciamo che un giovane dipendente dalla pornografia voglia esserne liberato. Anche lui tende ad avere la mentalità “delle opere”. Una sera legge il seguente passo: “Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola” (Salmo 119:9). Il giovane pensa che se leggerà di più la sua Bibbia troverà libertà. Poi legge un passo che dice, “pregate gli uni per gli altri”. Allora si unisce a un gruppo di fratelli e chiede loro di pregare per lui.

Tutte le azioni da lui intraprese sono buone ma, nel suo cuore, lui dipende dal fare quelle cose – dalle opere – per ottenere la liberazione che cerca. In realtà, questa mentalità lo porterà solo più in basso nel legame della disperazione. Seguire Cristo non dipende dalle opere né dal lavorare per quello che solo Dio può provvedere mediante la fede.

Un altro giovane nella stessa chiesa sta lottando anch’egli con la pornografia. Prega, “Signore, sono debole senza di Te e lo so fin troppo bene. Ma so anche che Tu sei la mia speranza. Vengo a Te ora, lasciandomi dietro la disperazione e confidando che Tu compia l’opera Tua in me. So di aver bisogno di una cosa sola per vincere questo peccato: la Tua grazia che fortifica. Fa che scenda su di me ora. Altrimenti sono perduto”.

Quest’uomo riceverà la grazia potente di Dio. Perché? Perché ha abbattuto ogni barriera che lo separava da quella grazia – tutto con una semplice preghiera.

Questi due esempi potrebbero non sembrare troppo diversi in superficie. Ma nel regno spirituale, stanno avvenendo spostamenti tettonici. Un cuore si è allontanato dal vecchio patto schiavizzante che dice “me lo devo guadagnare” verso un patto che dice, “La Tua grazia guida ogni mio sforzo”.

Quando giungiamo a questo punto, vediamo Dio fare delle cose nella nostra vita che noi non potremmo mai fare con i nostri sforzi. Ti esorto, non trascurare la grande salvezza che hai ricevuto. Volgiti a Gesù, che è sempre più grande e la cui grazia rappresenta la tua forza per ogni cosa.   

LIBERATO E INVIATO Luca 8:26-39


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Quando Gesù arriva in una vita fa pulizia e le priorità cambiano; non c’è conversione senza trasformazione. Per vedere la gloria di Dio e il bene del prossimo dobbiamo essere disposti a rinunciare a qualcosa che magari può essere utile a noi. I Geraseni non furono disposti a questa rinuncia e chiesero a Gesù di andare via; il Signore andò via, perché Egli non impone mai la Sua presenza.

Questa storia ci insegna che abbiamo un nemico. Il diavolo non è un mito; è stato presente nella storia dell’umanità fin dal giardino dell’Eden, ma Gesù lo ha gloriosamente sconfitto. Il diavolo vuole che la gente creda che la sua esistenza sia una leggenda, in modo che la gente non vada a Dio, che è l’unico a poter dare vittoria. Oggi il diavolo usa molto spesso altri metodi per legare le persone, per esempio i soldi, la droga, la sete di potere. A volte il diavolo si traveste da angelo di luce e noi dobbiamo fare attenzione alle sue macchinazioni, senza però sopravvalutarle. Satana è potente, ma non onnipotente; Dio ci ha dato autorità per resistere al diavolo e la vittoria di Gesù, se lo vogliamo, può essere nostra ogni giorno (Gm 4:7).

Questa storia ci mostra anche che abbiamo un alleato. Davanti al Signore Gesù il diavolo trema; se noi siamo con Cristo e Cristo è in noi non saremo vittime del diavolo, ma avremo vittoria (Fl 2:9-11). Noi non siamo da soli a combattere le battaglie spirituali, Gesù è con noi e nel Suo nome ci sono potenza e libertà; non è nei piani di Dio che i Suoi figli vivano nei legami, se in noi c’è qualche legame il Signore ci vuole liberare.

Questa storia ci dice anche che abbiamo un mandato, una missione. L’uomo che era stato liberato aveva una missione da compiere e anche noi, se siamo stati liberati dal potere del peccato, abbiamo un mandato da assolvere. Dobbiamo annunciare la salvezza che è in Gesù e una delle nostre armi più straordinarie è la nostra testimonianza personale. Se adempiamo questo mandato saremo strumenti di salvezza.

Noi siamo figli di Dio e se rimaniamo legati al Signore ogni vittoria per noi è possibile. Il diavolo è una realtà, ma è anche un nemico già sconfitto, perché Chi è in noi è più grande di chi è nel mondo (I Gv 4:4)

IL DOLORE NON DEFORMA, TRASFORMA….


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Giacomo era un ragazzo ribelle, rifiutava tutto ciò che era ordine, odiava la chiesa e le regole. Un giorno conobbe una ragazza della quale si innamorò follemente, la cosa strana è che la ragazza era il suo esatto contrario. Ella amava l’ordine e faceva sempre le cose per bene, andava regolarmente in chiesa ed amava Dio. I genitori del ragazzo erano entusiasti di quella storia, convinti che avrebbe trasformato il loro figlio. La storia sembrava andare bene per alcune settimane, quando il carattere di Giacomo cominciò ad uscire fuori. Ci furono i primi litigi, seguiti poi da atteggiamenti violenti, prima per cose futili, poi per cose più serie. In breve tempo la storia fini, Giacomo fu lasciato dalla ragazza, la sua famiglia lo attaccò duramente etichettandolo come un fannullone immaturo ed i suoi amici gli rinfacciavano ogni giorno di aver perso una magnifica ragazza. Giacomo si senti escluso, vedeva chiudersi in faccia tutte le porte, finchè quasi sull’orlo del baratro, si inginocchiò e senza volerlo, invocò il nome del Signore dicendo queste parole: “Signore non so se esisti, ma se è cosi aiutami perchè mi sento tanto solo, vuoto e solo ora mi rendo conto di aver sprecato 24 anni della mia vita… mi affido a te!” Appena apri gli occhi pieni di lacrime, si senti ripieno di un qualcosa mai sperimentato prima: senti la pace di Dio che lo aveva trasformato.

Il dolore serve a formarci, anzi trasformarci, perchè il dolore non deforma, ma trasforma….

LA COSTANZA E’ UNA VIRTÙ’ CHE TI BENEDICE


1378666_879885742033101_2380834341643455758_nLisa era una ragazza molto solare, aveva molta voglia di imparare cose nuove, aveva molte idee, era sempre sorridente,
ma aveva un problema molto grande: era incostante. Iniziava un libro e non lo finiva, si appassionava ad un lavoro e dopo poco lo
cambiava, costruiva relazioni di amicizia che finivano dopo poco perché era incostante nei rapporti interpersonali, e così faceva anche con le cose di Dio. Un giorno leggeva la Bibbia e il giorno dopo già aveva smesso. Questo non le permise mai di crescere; di un libro seppe sempre solo l’inizio e mai la fine, di amiche quasi non ne aveva più, nel lavoro non si realizzò, e della Parola di Dio seppe sempre molto poco, perché non leggeva la Bibbia. Lisa ricevette molto poco dalla vita, perché l’incostanza è una nemica molto grande per le nostre vite. Guardiamo un esempio di costanza, la vita di Gesù! Quando venne sulla terra come uomo, Gesù fu costante in tutto quello che il Padre Celeste gli ordinava di fare: pregava costantemente, predicava, passava del tempo con le folle. Fino al giorno in cui Lo crocifissero, fu costante anche se Gli costò morire! Guarda i risultati che ha portato la Sua costanza: la vita eterna per noi, e attraverso il Sangue di Gesù possiamo accedere al Padre e riceviamo il perdono dei peccati se ci pentiamo. Non essere più incostante, non farti rubare più quello che hai costruito: amicizia, lavoro, amore, economia. La persona incostante costruisce una casa senza scale, un cielo senza sole, un mare senza pesci, lascia sempre le cose a metà. Chiedi a Dio di aiutarti ad essere costante, è una virtù che ti beneficerà.

LASCIATE CHE VI DIA UN BACIO


1385618_1578271012394677_9083032151814165825_nIl gommone scendeva veloce lungo le rapide furiose del fiume Colorado, quando urtò violentemente contro la punta di una roccia.
I tre uomini che c’erano sopra, Harry, John e Tyler Frank, caddero nel fiume. Il più anziano, Harry, si fratturò una clavicola e la mano
sinistra quasi si staccò dal braccio, ma nella sua agonia, riuscì a gridare: “Dio mio, ti prego, salvaci”. Quando si risvegliò, era in ospedale ed accanto al suo letto c’erano John e Tyler che erano usciti illesi dall’incidente. Non appena li vide, tra le lacrime, esclamò: “Lasciate che vi dia un bacio!”. Harry non era un uomo cattivo, ma era uno di quelli che pensava che per educare bene un figlio maschio, bisognava trattarlo con distanza e freddezza. Quando però ebbero quell’incidente, l’uomo si accorse che, nel caso in cui fosse morto, non avrebbe mai più potuto mostrare al figlio e al nipote quanto li amasse. I bambini, specialmente i maschi, hanno bisogno di ricevere gesti d’affetto dal padre, come un abbraccio o una pacca sulla spalla, che li assicuri di essere amati dalla persona di cui hanno più bisogno; ma in molte famiglie questo comportamento non c’è ed essi crescono non solo con gravi insicurezze, ma anche con la medesima freddezza verso i propri figli. Caro amico, molto probabilmente sarà accaduto anche a te, ma non disperare perché oggi hai la possibilità di ricevere dieci volte tanto tutto ciò che non hai avuto finora! Come? Accettando Gesù nel tuo cuore e facendoti abbracciare dal Suo amore, così non solo sarai adottato come figlio legittimo di Dio, ma potrai tu stesso riversare questa benedizione sui tuoi figli e dirgli: “Lasciate che vi dia un bacio!”.

ASCOLTARE DIO


Domenico Modugno

«Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto Egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli cioè, che credono nel Suo Nome» (Giovanni 1:12)

Rebecca era seduta nel parco.

Aveva fra le mani il Nuovo Testamento e, mentre leggeva, ogni tanto controllava i suoi due bambini che giocavano lì nel parco.

Amanda, la sua amica, era seduta vicino a lei e l’ascoltava mentre Rebecca le parlava della buona notizia del Vangelo.

Ad un certo punto le disse: “Sai, il mio problema è che non capisco come Dio possa amarmi e conoscermi. Tu dici che ascolti la voce di Dio e che anche io posso ascoltarla. Ma come può avvenire ciò? Io non sento niente. Non credo che riconoscerei la Sua voce se Lui mi parlasse”.

“Bene!”, disse Rebecca, “Facciamo una prova. Voglio che chiami mio figlio Rodrigo. È la sull’altalena”.

Amanda chiamò Rodrigo.

Il bambino non si mosse.

Lo richiamò, ma Rodrigo non sembrava ascoltare.

“Osserva”, disse Rebecca, mentre con voce forte chiamò suo figlio.

Immediatamente, Rodrigo corse al suo fianco.

“Come sapevi che tua mamma ti chiamava?”, gli domandò Amanda.

“È mia mamma”, gli rispose il bambino, “conosco molto bene la sua voce. La sento tutti i giorni”.

“Lo stesso vale anche per te, cara Amanda. Quando conoscerai Dio attraverso Gesù Cristo, ascolterai e conoscerai la Sua voce, perché la sentirai tutti i giorni”.

Rebecca guardò Amanda.

Le lacrime cominciarono a rigarle il volto.

Era ovvio che anche lei voleva imparare ad ascoltare Dio.

E tu?

Sai discernere la voce di Dio?

Ascoltare la Sua voce, significa seguire la giusta strada, evitando trappole e cattive sorprese.

Oggi, puoi fare una bella preghiera: “Signore fammi udire la tua voce”.

“E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta» (1Samuele 3:10).

LUI A CASA NOSTRA, NOI A CASA SUA


1926680_631135216965317_2666462476177784071_nEcco, io sto alla porta e picchio: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)

LUI A CASA NOSTRA, NOI A CASA SUA

Gesù paragona la nostra vita ad un appartamento di cui sarebbe il
proprietario e noi gl’inquilini. Siamo a casa nostra ma contemporaneamente a casa Sua. Abbiamo ammobiliato l’appartamento secondo la nostra convenienza e i nostri gusti, abbiamo ammobiliato la nostra vita, eseguito i nostri programmi; ci siamo insediati. Lui, il Salvatore è ancora fuori, sulla soglia della porta. Vi è forse da molto tempo e potrebbe ancora rimanervi a lungo, poiché è paziente. Lo lasceremo entrare? Gli apriremo la porta? Questa è la vera domanda. La chiave è in nostro possesso; è all’interno, Lui è all’esterno; non può fare altro che bussare, ed attendere. In presenza del Signore Gesù che si offre a ciascuno di noi, abbiamo dunque una decisione da prendere. Lettori, fate parte di coloro che non aprono? Di coloro che dicono: “Aprirò più tardi?”. O appartenete a coloro che hanno deciso di aprire senza più tardare? Ponetevi la domanda: da quale parte della porta si trova Gesù Cristo? Fuori o dentro? E’ all’interno o all’esterno della vostra vita? Per una vita più felice, è importante che viva in voi. ApriteGli dunque, se non l’avete ancora fatto. Allora Egli entrerà, e con Lui entrerà anche quella vera felicità che non dipende dalle circostanze e che ricercate da tanto tempo.

CONSIGLI PER PRENDERE LA NUOVA STRADA


1926680_631135216965317_2666462476177784071_nAppiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. Non piegare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male. (Proverbi 4:26-27)

CONSIGLI PER PRENDERE LA NUOVA STRADA

Dopo la partenza, cioè la conversione, il credente deve essere
cosciente che la strada della sua vita non è una passeggiata. Egli
conosce la sua méta, ha in mano una buona carta stradale: la Bibbia. E, poi, il Signore cammina al suo fianco, lo tiene per mano. A volte la strada è dura, disseminata di sassi che torcono i piedi, a volte sale molto ripida; in generale è per raggiungere una cima, poiché la difficoltà superata rende più forti. A volte piove, il cielo è grigio, basso, tutto è umido di lacrime, oppure la strada è velata per la nebbia, non si vede più niente, qual è la giusta via? Allora chiamiamo, gridiamo, cerchiamo quella mano soccorrevole. Ascoltando bene udiamo come in un mormorio una voce che ci dice: “Vieni, è da questa parte”; perché camminiamo per la fede e non per la vista. A volte si apre anche davanti a me un tunnel in cui entra la mia strada e non vedo più nulla. E’ una malattia, un lutto, un periodo in cui il Signore si nasconde? La mia preghiera è senza calore, sembra inutile ogni sforzo. “Signore, conducimi verso l’uscita di quel tunnel, verso la luce. Qui c’è un incrocio. Che via scegliere? Signore, vieni in mio aiuto per indicarmela. Affido il viaggio della mia vita tra le tue mani, io so che mi guiderai verso la tua casa, Signore!”