BUONA NOTIZIA PER TE-MLuisa


La vita, ogni giorno, ci presenta difficoltà, prove e paure che mettono a dura prova la nostra mente e la nostra fede.
Nessuno, anche quelli che ci amano, può comprendere la battaglia che viviamo dentro di noi con una certa intensità…
Sembra proprio che nessuno capisca appieno e, soprattutto. sembra che tutto sia ormai finito…
Ma ho una BUONA NOTIZIA PER TE, c’è Qualcuno, invece, che conosce la tua battaglia….
C’è Qualcuno che conosce ogni millimetro del tuo cuore…
C’è Qualcuno che ha provato sulla sua pelle ogni mia e tua difficoltà, perché insieme alla Sua vita su quella croce, ha portato anche i nostri mali…le mie e le tue sofferenze.
Gesù Cristo è Colui che ci conosce meglio di chiunque altro…
Gesù Cristo è Colui in cui possiamo confidare anche in mezzo alle difficoltà.
Gesù è il Signore e il CAPITANO DELLA NOSTRA VITA, in Lui, e solo per mezzo di Lui, avremo la vittoria!

Dio ti benedica MLuisa ❣

L’altro giorno mi chiama una sorella e mi dice – Ti sei dimenticata di me? Non mi pensi più! -MLuisa


L’altro giorno mi chiama una sorella e mi dice – Ti sei dimenticata di me? Non mi pensi più!
Effettivamente, nonostante le mie giustificazioni, si, non la pensavo più. Gli impegni quotidiani, la vita frenetica, e la famiglia ed il lavoro, sono così pesanti che, a volte, non troviamo nemmeno il tempo di una telefonata. Eppure, il tempo volendo, lo possiamo trovare, ma la superficialità ci porta a dimenticare e a trascurare…a nostra vergogna!
E pensavo…ma Dio si è mai dimenticato di me? No, Lui non l’ha mai fatto! E se oggi, tu hai pensato questo, ti sbagli, Dio non ti dimenticherà mai, non si dimenticherà di te!
Sorella, fratello, sappi che Lui non si è dimenticato le tue preghiere, quando le preoccupazioni ti assalivano;
non ti ha dimenticato, quando vedevi il tuo futuro senza speranza e le tue giornate piene di angoscia e di tormento e ti sembrava che non passassero mai!
Egli non ha dimenticato il tuo amore e il tuo zelo per Lui..
Quel servizio, quel sorriso che hai avuto per il disperato, quella parola per chi non aveva più parole, quella stretta di mano per sostenere il debole e lo scoraggiato; quel gesto di comprensione verso colui che era caduto; SAPPI, DIO NON HA DIMENTICATO!!!
Nel cuore di Dio sono depositati i giorni di testimonianza e di fedeltà verso di Lui, anche quando le persone ti avevano deluso e tradito; Dio non ha dimenticato l’ obbedienza alla Sua Parola che ha esercitato sugli altri una profonda convinzione di peccato,… quando questa testimonianza parlava più forte delle tue parole,…. quando gli altri hanno visto Gesù in te e attraverso di te!
Dio non si è dimenticato e non dimenticherà i momenti nella tua cameretta, in preghiera, dove hai lottato contro le potenze che cercavano di allontanarti da Colui che ti ha tanto amato e ha dato la Sua vita per te!
E non ha neppure dimenticato le tue lacrime mentre confessavi: “Abbi pietà di me”.
Ancora ricorda i tuoi pochi spiccioli dati al misero, anche se tu non ne avevi abbastanza per te… non ha dimenticato il servizio reso agli anziani e ai disabili, Lui lo ha registrato nel Suo Libro eterno, …e un giorno lo leggerà davanti agli angeli del cielo e dirà : “Vieni, mio buon servitore”.
Come Egli non si è dimenticato dell’ umiltà della donna Cananea; ….della fede del Centurione;… dell’adorazione di Maria nella casa dell’arrogante Fariseo;… e dell tocco della Sua veste, di una donna malata che guarì all’istante….
SAPPI, DIO NON HA DIMENTICATO!
La tua fatica è davanti a Lui e mentre altri ricevono elogi e acclamazioni, tu rimani UMILE, IL POSTO più importante è nel CUORE DI DIO, potrai essere nessuno per gli uomini ma RICORDA SEI PREZIOSO ED IMPORTANTE PER DIO!
Dio ti benedica , MLUISA

Egli …può venire in aiuto di quelli che sono tentati.-MLuisa


Ma cosa vuol dire essere tentati? Significa vivere un momento di pressione molto forte, dove si potrebbe anche peccare se non si avesse un aiuto da parte di Dio.

Un esempio pratico ci viene dalla Bibbia, anzi più di uno, ma ti parlo di Giuseppe, che nonostante le forti pressioni a cui era sottoposto, non peccò contro Dio, preferì finire in prigione, sapeva di essere innocente nonostante le calunnie della moglie di Potifar, lui era sicuro che Dio lo avrebbe liberato. Il Signore, in realtà, fece molto di più, lo retribuì in maniera splendida, di tutti gli anni passati in prigione, donandogli un incarico che mai si sarebbe immaginato: Vicerè in Egitto, cioè secondo al Faraone per potenza.

Se qualcuno ti ha umiliato, si è approfittato del tuo cuore, Dio lo sa, Gesù viveva tra gli oppressi e i più emarginati. Aveva una cura particolare per loro, ed il suo amore non è cambiato, OGGI Egli è lo stesso!

Gesù ha vissuto nell’infamia, nei tradimenti, nelle tensioni famigliari,

immerso nelle menzogne ed accusato ingiustamente, morì in croce.

Tutto questo cosa ti fa pensare? EGLI STESSO HA SOFFERTO….

Ecco spiegato il verso che dice:” Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa…”

Tu che mi leggi, sappi che Gesù ode il tuo grido e ti salva, non dubitare del suo soccorso.

Dio ti benedica ❤MLuisa pace

COME MORTO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Apocalisse 1:17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l’ultimo, 18 e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades. Se Gesù ti apparisse non rivestito delle caratteristiche che conosci, anche tu come Giovanni, cadresti ai suoi piedi come morto. Vi sono circostanze che Dio non può rivelarsi in altro modo che nella Sua maestà; la visione sarebbe così impressionante da suscitare quella speranza che sembrava svanita; solo Dio con la sua mano può farlo. Sei atterrato dallo spavento e sei caduto a terra come morto? Solo la mano destra di Gesù che ti tocca ti da tanta pace e forza da farti rialzare, quella mano che non giudica, non castiga ma ti aiuta, ti guarisce, ti sostiene, ti consola, ti rialza da qualsiasi condizione sei caduto. Quando Gesù ti tocca, nulla può farti paura. Egli si abbassa fino a te, discepolo insignificante, ti parla dicendoti: “Non temere” Il Suo amore è dolcezza ineffabile. Amen

Andate anche voi nella mia vigna.(Matteo 20) pastore Giuseppe Tramentozzi


Verso le cinque di sera usci ancora una volta e trovò altri uomini. Disse:
– Perché state qui tutto il giorno senza far niente?
‘E quelli risposero:
– Perché nessuno ci ha preso a giornata.
‘Allora disse:
– Andate anche voi nella mia vigna.(Matteo 20)

Noi,dice la Bibbia, non siamo retribuiti da Dio giustamente, ma ingiustamente, e questa è la nostra fortuna. Se fossimo retribuiti giustamente saremmo spacciati, nessuno di noi infatti, per quanto lavori, riesce a guadagnarsi la vita divina che il Signore vuole donarci. Più siamo consapevoli di questo, più assomigliamo agli operai dell’ultima ora, ossia a quelli che godono più di tutti gli altri perché ricevono una ricompensa che mai avrebbero sperato. Tutto l’impegno che mettiamo nel servire il Signore in pensieri e in opere, nella preghiera e nello studio, negli atti di amore verso Dio e verso il prossimo, assomiglia al lavoro di un’ora nel migliore dei casi, e nel lavoro di tutta una giornata in chi crede di meritare qualcosa presso Dio, infatti: gli ultimi saranno primi e i primi ultimi. Ma chi la comprende questa logica un po’ strana? Chi veramente si rallegra nel dire: “Io sono l’operaio dell’ultima ora, io sono veramente BENEDETTO!

DIO DI OGNI CONSOLAZIONE


“Consolazione” è una parola particolarmente dolce. Trasmette una sorta di armonia e di quiete a coloro che sono in difficoltà. E quante persone si trovano ogni giorno nella prova e hanno bisogno di essere consolate! Uomini e donne scaraventate nel dolore e nell’ angoscia. Non vi è famiglia che non sia toccata dalla sofferenza. Sono tante le persone schiave delle circostanze di una vita che si mostra sempre troppo difficile e dolorosa per loro. E quanti ancora nel mondo, sono affranti e soggiogati dalla povertà. Ma la parola di Dio dichiara: “Io sono colui che vi consola”. Molti pensano che la parola consolazione esprima una semplice condoglianza, che significhi stare accanto a chi soffre e piangere con lui, commiserandolo, ma senza compiere nulla per sollevarlo realmente. La consolazione di Dio non è una manifestazione di solidarietà così astratta e sentimentale; non si limita all’auspicio che una determinata situazione possa evolversi positivamente, né si riduce a formule di circostanza. L’ingorgo sentimentale che comprime il nostro cuore nel momento di esprimersi di fronte al dolore spesso non si risolve che in una serie di stereotipate frasi consolatorie. Ma il Signore non utilizza i nostri metodi; non siede mai al nostro fianco arrendendosi di fronte alle difficoltà. Egli viene per liberarci, per farci uscire dalla schiavitù, per renderci vittoriosi sulla prova e sulla sofferenza: è questo che produce vera consolazione. Nella consolazione biblica è sempre presente il concetto di forza. Nessuna catena è senza speranza sotto i cieli dell’amore divino. Le stelle splendono persino nella prigione più buia. Non c’è segreta in questo mondo nella quale non giunga ai reclusi il messaggio divino: “Io, io sono colui che vi consola”.

…..ed IO, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me”-MLuisa


Ben presto TUTTI riconosceranno in Gesù i il Messia, IL SALVATORE DEL MONDO, e la mia gioia diventerà perfetta, quando restando sola, vedrò le genti volgersi al Cristo. ❤️

…..ed IO, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me”

Ci stiamo avvicinando all’evento pasquale, la commemorazione della morte di Gesù e relativa Resurrezione. Importante ricordare il sacrifico del Signore che ci ha salvato dalla morte eterna, dato che tutti noi eravamo morti nei nostri peccati.
Le parole sopracitate non furono comprese, forse fraintese, infatti i suoi stessi discepoli pensarono che il loro maestro sarebbe stato “innalzato” su di un trono regale dal quale avrebbe “regnato” .
Forse pensarono a una corona e a uno scettro regale.
Proviamo ad immaginare la frustrazione quando queste parole si realizzarono in un modo così diverso da quello che avevano immaginato.
Effettivamente avvenne quello che Lui aveva predetto: FU INNALZATO, MA NON SU UN TRONO MA SU UNA CROCE.
Sul Suo capo fu veramente posta una corona….ma una corona di spine.
Pronunciò parole di vittoria ma….sul peccato e sulla morte.
Fu veramente innalzato “dalla terra” ma lo fu attraverso una croce.
Veramente attirò e attira tutti a Sé…con il Suo amore.
Si, ancora oggi, quella croce è un richiamo per tutti gli uomini.
Ancora oggi, quella morte sofferta per noi, quel prezzo pagato al nostro posto, attira e conquista ogni cuore.
Ancora oggi Gesù attira a SE, IL GIOVANE, IL VECCHIO, L’UOMO, LA DONNA, IL PICCOLO FANCIULLO.
Uomini potenti hanno cercato di attirare le folle con strategie umane, con l’oratoria, con la paura,con la manipolazione, con la seduzione, con la sottomissione, con la ricchezza, con la forza, con l’apparenza ma Lui NO, si è servito della sua umiltà e della sua purezza per attirare cuori rotti ed intaccati dal male e dal peccato.
Oggi, sussurra ancora a chi lo vuole ascoltare:” VIENI A ME!”
Se adesso nel tuo cuore avverti quella dolce voce piena d’amore e di grazia …non resistere…. lasciati attirare e lasciati condurre su un sentiero di santità e giustizia che ti porterà diritto al cielo.
Dio ti benedica ❤️MLuisa

Nel Salmo 94 al verso 19 leggiamo così:” Ero turbato da grandi preoccupazioni”-MLuisa


Nel Salmo 94 al verso 19 leggiamo così:” Ero turbato da grandi preoccupazioni”
In questi giorni stanno arrivando molte notifiche riguardo persone ammalate, in crisi, depresse, che si sentono sole ed abbandonate, e mi rendo conto che si fanno travolgere dall’ansietà. Ovviamente, essendo umani, proviamo dolore, paura, inquietudine, mancanza di pace…ma voglio dirti che, se continui a pensare alle circostanze negative, la tua mente diventerà un’incubatrice di continui pensieri negativi e distruttivi. Non ha detto forse Gesù – FATEVI ANIMO? –
Ricorda, non sono le circostanze, bensì i concetti su cui ti basi a produrre le tue emozioni. Infatti, se focalizzi la tua attenzione su qualche altra cosa, il problema piano, piano diventa più piccolo, e se sottometti i tuoi pensieri a Dio, voilà, il gioco è fatto, Dio calmerà il tuo cuore!

  • Infatti le armi della nostra battaglia non sono carnali, ma hanno da Dio la potenza di abbattere le fortezze, distruggendo i ragionamenti e ogni baluardo che si leva contro la conoscenza di Dio, e rendendo ogni intelligenza soggetta all’obbedienza al Cristo-
    ( 2 Corinzi 10: 4-5)
    L’ansia e la depressione non avranno più controllo su di te quando cedi il controllo della tua mente a Cristo. I grandi uomini di Dio, e le donne di Dio, hanno vinto le loro battaglie dichiarando parole di vita e non di morte sulla loro situazione. Non ascoltare più le vocine
    cattive ma lasciati influenzare dalla PACE DI DIO e da coloro che, pur avendone passate tante, sono pronte a sostenerti con una parola di conforto che proviene da un cuore calmo e ripieno della gioia del Signore, poiché – La parola buona rallegra il cuore –
    Le persone che cercano il Signore non saranno deluse, coloro che hanno abbracciato gli insegnamenti di Cristo porteranno frutto e coloro che confidano in Lui non saranno confuse.
    RICEVI nel nome di Gesù!
    Dio ti benedica ❤️MLuisa

UNA GUIDA CERTA


Non spetta all’uomo dirigere i propri passi lungo il cammino; la sua conoscenza è limitata, la sua sapienza è assolutamente inadeguata. Non conosciamo il futuro, né l’effetto che possono avere sugli altri le nostre azioni e le nostre decisioni. La natura umana molto spesso opera scelte che, in qualche modo, sono dettate dall’egoismo, pertanto non è sempre saggio confidare sul proprio discernimento. L’unico modo sicuro (e lo è davvero) è quello di affidarsi interamente al Signore. Egli non può deluderci, se noi evitiamo di privilegiare le nostre decisioni personali. Dobbiamo fare le nostre scelte, imboccare certe strade, ma devono essere fatte e prese con il sincero desiderio di non compiere la nostra volontà, ma piuttosto quella di Colui che ci ha salvati. Questo significa che in tutte le nostre vie, in ogni ambito e circostanza della vita, dovremmo riconoscere il Suo diritto a dirigerci. Questa è la sola via che garantisce sicurezza e che conduce alla benedizione.

Dio ha promesso di fornirci una guida certa, e ci ha insegnato la Sua volontà, dirigendoci in una maniera intima e personale. Coloro che si preoccupano soltanto di seguire la volontà di Dio non hanno bisogno di essere frenati continuamente, come un cavallo. Essi vengono condotti invece con gentilezza, come un bimbo, e sono loro risparmiati i dolori che colpiscono quanti scelgono la propria volontà e la direzione da dare alla propria vita. Quando nella difficoltà il messaggio di Dio li raggiunge, attraverso qualche canale per mostrare loro il giusto sentiero, il Signore stesso si dimostra una guida stabile.

La scelta è semplice ma chiara. Desideriamo prendere la nostra strada e camminare da soli o vogliamo vivere nel piano di Dio e godere della Sua compagnia? Ricordiamo però che questa scelta presuppone una profonda comunione con Lui.

NON CRUCCIARTI, CIÒ NON CONDUCE CHE AL MAL FARE. (Salmo 37:8)


Il cruccio porta ad un logoramento, che può essere mentale o spirituale. Una cosa è dire:”Non crucciarti”, ma ben altra cosa è avere una forza tale che porti ad essere capace di non crucciarsi. Sembra così facile parlare di “aver pace nel Signore” e “aspettare con pazienza” che Egli risolva un caso aggrovigliato e doloroso, ma è possibile aver pace nel Signore vivendo come tanti fanno nell’agitazione e nell’angoscia? Se non siamo in grado di mettere in pratica questa esortazione per noi stessi, non servirà a nessun altro. Essa deve realizzarsi nei giorni della perplessità come nei giorni di pace, o non si realizzerà mai. Essa deve attuarsi nel tuo caso particolare o non si attuerà nemmeno nel caso di altre persone. Riposare nel Signore non dipende dalle circostanze esterne ma dalla relazione che si ha con Dio. L’agitazione finisce sempre nel peccato. Noi crediamo che un po’ di ansietà e di preoccupazione siano un segno di saggezza; sono invece un indice di malvagità. Il cruccio scaturisce dalla volontà di fare a modo nostro. Il Signore non era mai ansioso, perché la Sua vita non era consacrata all’attuazione dei Suoi progetti personali, ma a quella dei piani di Dio. Il cruccio è una malvagità ,se si è figliuoli di Dio. Stai forse blandendo la tua anima e dandole corda nel suo stupido atteggiamento, col prospettarle che le circostanze in cui ti trovi sono troppo difficili perché Dio possa farci qualche cosa? Sbarazzati di queste supposizioni sbagliate e dimora all’ombra dell’Onnipotente. Prometti formalmente a Dio che non ti cruccerai più per quel dato problema. Tutto il nostro cruccio deriva dal fatto che pretendiamo di fare i nostri calcoli ignorando Dio.