CANTICO NUOVO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Salmo 96:1 Cantate all’Eterno un canto nuovo, cantate all’Eterno, o abitanti di tutta la terra! 2 Cantate all’Eterno, benedite il suo nome; annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. Siamo stati abituati ad apprezzare e a difendere vecchi inni ai quali siamo abituati ad ascoltare e spesso rigettiamo il nuovo. La vecchia generazione di cristiani si sente offesa come se Dio fosse definitivamente legato alla liturgia che essi conoscono fin dall’infanzia. Essi dimenticano che ciò che è vecchio oggi, un tempo era nuovo anch’esso. La “Passione secondo San Matteo” di Bach non fu accettata ai suoi tempi. Dopo poche esecuzioni rimase dimenticata per moltissimi anni. Molti ritengono ispirati i vecchi inni non i nuovi. Apri il tuo cuore alla musica e riti ecclesiastici che non ti piacciono. Potrebbero essere di aiuto e consolazione a qualcuno che non la pensa come te ; si sente in comunione e loda meglio il Signore. Importante non è il tuo punto di vista, la tua personale opinione ma la benedizione che riceve chi partecipa all’ascolto. Amen

LA PIETA’ DI DIO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Salmi 116: 3 I legami della morte mi avevano circondato e le angosce dello Sceol mi avevano colto; sventura e dolore mi avevano sopraffatto. 4 Allora invocai il nome dell’Eterno: «O Eterno, ti supplico, salvami». 5 L’Eterno è pietoso e giusto, il nostro DIO è misericordioso. Quando una persona sta soffrendo, difficilmente lo dice e nessuno se ne accorge…. Il salmista racconta la sua condizione angosciosa, il suo dolore era divenuto così forte che sentiva di morire, si sentiva colpito a morte dalle forze del male e nel silenzio gridava salvezza e liberazione da quello stato nel quale si trovava. Ma nessuno degli uomini sa che quando il cuore piange in silenzio e sembra tranquillo, in quel momento l’anima protesta DOLOROSAMENTE. Può capitare che negli occhi vi sia una lacrima e quella lacrima non è altro che un grido a Dio, una preghiera che proviene dalla profondità e quella preghiera rompe il silenzio e in quel silenzio interviene Colui che tutto può, prendendo la sua creatura in braccio per cullarla e consolarla. Quando arriva l’aiuto allora si realizza la certezza che: “L’Eterno è pietoso e giusto, il nostro DIO è misericordioso”. Amen

BASTA!-pastore Giuseppe Tramentozzi


1 Re 19:4 Egli invece si inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra e chiese di poter morire, dicendo: «Ora basta, o Eterno! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». 5 Poi si coricò e si addormentò sotto la ginestra; ma ecco un angelo lo toccò e gli disse: «Alzati e mangia». 6 Egli guardò e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi tornò a coricarsi Il profeta Elia era particolarmente scoraggiato. Era solo, indifeso, ricercato e in pericolo di morte. Questo generò paura nel cuore e dubbi nella mente. Che cosa poteva fare in una condizione tanto difficile un uomo inerme e avvilito come Elia? Preso dalla disperazione e dal terrore, espresse il desiderio di morire. Non aveva le forze per andare avanti, per affrontare i nemici e reagire in quella situazione nella quale si trovava soltanto perché aveva onorato Dio. Quante volte anche noi, non perché abbiamo commesso degli errori, ma soltanto perché abbiamo agito secondo coscienza, ci troviamo in situazioni particolarmente difficili e non sappiamo che cosa fare! Se tu come Elia sei sotto la morsa dello scoraggiamento, del fallimento e, come il profeta, l’unica parola che riesci a pronunciare è: “Basta!”, allora alza lo sguardo verso Dio. Egli sa dove ti trovi, conosce la sofferenza del tuo cuore ed è pronto a soccorrerti. Non dire “basta!”, ma chiedi che Dio operi ancora in tuo favore. Il Signore ti soccorrerà perché tu sei prezioso per Lui. Amen

L’ESAUDIMENTO DI DIO – pastore Giuseppe Tramentozzi


Luca 6:21 Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. 22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell’uomo. La storia del re Ezechia è un incoraggiamento per noi a guardare il Signore come a Colui che sa cambiare gli eventi e stravolgere positivamente la vita dei Suoi figli. Dio ascolta le preghiere dei Suoi. Egli non ascolta le chiacchiere, ma le preghiere! In un mondo di voci che si rincorrono, la preghiera fatta con tutto il cuore arriva direttamente al Signore. Egli non soltanto ode la preghiera ma vede anche le lacrime di chi soffre. Egli conosce il vero motivo del pianto. Le lacrime di Ezechia venivano dal profondo del suo cuore ed erano sincere. Dio esaudì la preghiera di sofferenza di quel re. Il Signore desidera anche oggi udire preghiere ferventi fatte con il cuore. Vuole vedere lacrime sincere, non superficiale emotività, affinché possa dire: “IO TI GUARISCO”. L’esaudimento del Signore è ancora a disposizione per quanti Lo cercano con tutto il cuore. Il desiderio di Dio è che il pianto di sofferenza si trasformi in commozione di gioia (Isaia 61:1-3). Anche tu puoi essere guarito da qualsiasi malattia, ma anzitutto il Signore vuole risanarti dal male più grave: quello spirituale causato dal peccato. Fai udire la tua preghiera fiduciosa a Dio ed Egli certamente provvederà per la tua salvezza e per la tua guarigione. Amen

COMUNIONE INTIMA-pastore Giuseppe Tramentozzi


Giovanni 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 27 il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sia proceduto da Dio. 28 Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre». Arriva il giorno, quando raggiunta la maturità spirituale tale che non chiederemo più secondo il nostro ego, ma chiederemo secondo la natura divina, divenuti uno in Lui, nel Suo nome (Volontà) avremo immediato esaudimento. Quel giorno è il tempo presente nel quale l’unione col Padre è completa ed assoluta. Il Signore non dice che la vita è completamente liberata dai dubbi e dalle perplessità che provengono dall’esterno, ma come Gesù conosce appieno il cuore e la mente del Padre, così, con il battesimo di Spirito Santo, Egli può trasportarci nei luoghi celesti dove può rivelarci i Suoi piani che ci concernono. Nel giorno di comunione intima e indisturbata fra Dio e il credente qualunque cosa viene chiesta sarà concesso perché corrisponde alla volontà del Padre ed a Lui nulla è impossibile ottenere. In questa comunione intima Gesù afferma che Dio convaliderà le nostre preghiere in quanto per nostra libera scelta abbiamo rinunciato alla nostra volontà per fare la Sua. Così faceva Gesù. In questa meravigliosa posizione veniamo innalzati da Gesù Cristo, e possiamo pregare nel Suo nome (carattere e volontà) , secondo la sua natura, della quale siamo partecipi per dono dello Spirito Santo. Rinunciamo alla nostra volontà, prediamo quella di Cristo e nel Suo nome (carattere) qualunque cosa chiediamo ci sarà dato. Amen

NON VI INEBRIATE pastore Giuseppe Tramentozzi


Efesini 5:18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo. L’abuso di alcol è molto diffuso sia tra giovani che anziani. Esso è causa di molti mali: cause in tribunale, divorzi, suicidi, mali psichiatrici, omicidi, risse, incidenti ecc.. Il Signore ci parla di una ebbrezza d’amore, ci dice di essere ripieni di Spirito Santo da dare l’impressione di essere ubriachi. Questa santa ebrietà ha solo effetto positivo. Bevi quindi il vino miracoloso che Gesù distribuisce ai suoi discepoli. Stai attento a non bere il vino religioso della grande meretrice (Babilonia la grande, la madre delle prostitute e delle abominazioni della terra , che genera confusione ( Apocalisse 17:2). Gli ubriachi lodano il loro vino e tu loderai il tuo che scaturisce dal seno di Gesù; gli ubriachi cantano e tu proverai un irresistibile stimolo a cantare lodi alla gloria del tuo Salvatore. Gli ubriachi sono pronti a combattere e barcolleranno sotto l’effetto dell’alcol, tu combatterai e vincerai contro le forze nemiche molto più grandi, perché la tua ebbrezza è generata dallo Spirito Santo di Dio. Bevi alla fonte che Gesù offre gratuitamente e liberamente a chi ha sete. Amen

COME AMMINISTRATORI-pastore Giuseppe Tramentozzi


Luca 16:10 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto, e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. 11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre? Tutto, di noi, appartiene al Signore: la vita nostra, i nostri figli, il denaro e non solamente la decima parte per chi la puo’ dare,comunque l’offerta libera. Il buon amministratore rende conto al proprio padrone di ogni spicciolo speso. Non è vero che dando il 10% possiamo fare ciò che vogliamo con il restante. Dobbiamo rispondere al Signore di ogni spicciolo speso. La fedeltà è nelle piccole cose e nelle grandi cose. Chi è fedele nelle piccole cose è anche fedele nelle cose grandi. La tua coscienza è pulita? Puoi giustificare davanti a Dio tutte le tue spese per cibo, abbigliamento, le chiese imponenti, gli addobbi lussuosi, le sedie imbottite in un mondo che muore di fame e di freddo? Potresti dire, il giorno del giudizio a Gesù: “ho speso bene il mio denaro?” Medita… amministra bene e fedelmente ciò che Dio ti ha dato. Amen

I MARTIRI DI CRISTO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. La storia del cristianesimo è ricca di martiri che per non rinunciare alla loro fede hanno immolato la propria vita dando loro stessi quale sacrificio vivente. La religione cristiana vieta il suicidio ma per una causa realmente valida, per protestare contro le autorità che impedivano di esercitare liberamente la loro fede perseguitandola, alcuni cristiani si sono tolti la vita pubblicamente. La morte di Gesù potrebbe essere definita un suicidio sofisticato, Egli disse: “Io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. (Giovanni 10:17-18) Sembrava stimolare i nemici ad ira. Mise in discussione impulsi puramente umani. Non guardare una donna desiderandola! Che il tuo parlare sia sì al sì, no al no, il che bandiva ogni pensiero peccaminoso. Gesù fece alcuni miracoli di sabato, pur sapendo che questo avrebbe irritato i suoi nemici. Desiderava giungere alla crocefissione sapendo che ciò era il solo mezzo di salvezza per l’umanità. Anche i cristiani sono in contraddizione con questo mondo quando si sacrificano portando ogni giorno la propria croce. L’apostolo Paolo scrivendo ai Galati disse: “sono stato crocifisso con Cristo, e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” ( Galati 2:20). Vivi fedelmente in Cristo senza timore del mondo che ti contraddice. Amen

DESIDERIO DI COMUNIONE CON DIO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Salmo 73: 22 io ero insensato e senza intendimento; davanti a te ero come una bestia. 23 Ma pure io sono sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra. 24 Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi porterai nella gloria. 25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. A volte la vita cristiana è proprio dura! Sì, perché spesso, proprio mentre vuoi piacere a Dio, ti capitano tanti problemi e vengono tanti dubbi. Guardandoti intorno, poi, vedi che a molti a cui non importa nulla di Dio, va tutto bene. Allora viene da chiedersi se valga la pena vivere secondo certi principi morali! Questo è anche il problema del salmista. È amareggiato, infelice. Ma poi decide di guardare le cose dal punto di vista di Dio e, quando considera la fine riservata ai “prepotenti” e ai “malvagi”, i suoi occhi si aprono e si rende conto di essere stato un insensato a dubitare della giustizia e della bontà del Signore. Riconosce che la sua felicità è stare unito a Dio. Dichiara che non c’è nessuno che possa eguagliarlo, che possa soddisfare la sua anima e prendersi cura di lui come fa il Signore e Gli confessa che la Sua presenza vale più d’ogni altra cosa. Che questa testimonianza possa essere d’esempio per noi! Se amiamo il Signore e impariamo a fare la Sua volontà, fidiamoci di Lui e delle Sue promesse, sempre, anche quando le cose sembrano andare male. Lui mira al nostro vero bene. Desideriamo la comunione con Lui ogni momento della nostra vita! Amen

ATTESA DELLA PENTECOSTE-pastore Giuseppe Tramentozzi


Luca 24:49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto. L’ordine di Gesù ai suoi discepoli fu di rimanere in Gerusalemme fino al giorno di Pentecoste, il giorno in cui avrebbero ricevuto lo Spirito Santo che li avrebbe rivestiti di potenza dall’alto. Ci sono molti che sono frettolosi, non vogliono attendere rimanendo fermi dove il Signore dice di attendere, come quei due che delusi, scoraggiati per la morte del maestro se ne andavano ad Emmaus, disattendendo all’ordine di rimanere in Gerusalemme. L’atteggiamento costante del credente è di dimorare nello Spirito Santo rimanendo nella vita vivificante del Signore. L’azione dello Spirito Santo è quella di trasformare e formare la nostra vita uniformandola a quella di Cristo Gesù. Il battesimo di Spirito Santo ti riporta all’attualità (adesso) allontanandoti da farti pensare al tempo o all’eternità, conferendoti un presente incredibilmente splendido e glorioso. “questa è la vita eterna, che conoscano Te”. La Sua conoscenza – la conosci ora e non la finisci mai. Amen