CANTICO NUOVO-pastore Giuseppe Tramentozzi


Salmo 96:1 Cantate all’Eterno un canto nuovo, cantate all’Eterno, o abitanti di tutta la terra! 2 Cantate all’Eterno, benedite il suo nome; annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. Siamo stati abituati ad apprezzare e a difendere vecchi inni ai quali siamo abituati ad ascoltare e spesso rigettiamo il nuovo. La vecchia generazione di cristiani si sente offesa come se Dio fosse definitivamente legato alla liturgia che essi conoscono fin dall’infanzia. Essi dimenticano che ciò che è vecchio oggi, un tempo era nuovo anch’esso. La “Passione secondo San Matteo” di Bach non fu accettata ai suoi tempi. Dopo poche esecuzioni rimase dimenticata per moltissimi anni. Molti ritengono ispirati i vecchi inni non i nuovi. Apri il tuo cuore alla musica e riti ecclesiastici che non ti piacciono. Potrebbero essere di aiuto e consolazione a qualcuno che non la pensa come te ; si sente in comunione e loda meglio il Signore. Importante non è il tuo punto di vista, la tua personale opinione ma la benedizione che riceve chi partecipa all’ascolto. Amen

TESTIMONIANZA-Tasha Hill


Oggi, 4 anni fa, il Signore mi ha chiamato fuori dalle tenebre nella sua meravigliosa luce. Ero spiritualmente morto e quasi fisicamente morto. Ero schiavo del peccato e della droga.

Nel 2016 in un periodo di 3 settimane sono andato in 3 carceri e sono stato ricoverato in un manicomio. Nessuno me compreso ha mai pensato che sarei tornato normale. Ero così instabile mentalmente che non potevo prendermi cura dei miei figli o andare al supermercato da sola. Ero alla fine di me stesso. Avevo perso i miei figli (non ne avevo la custodia da oltre 7 anni). Ho perso la mia casa, la mia mente e la mia libertà. MA DIO… Sono finito in un’altra galera, quando sono entrato in cella, ho incontrato una donna più grande. Lei mi conosceva, ma non ci eravamo mai incontrati. Mi ha chiamato per nome e mi ha detto “Tasha, Dio sta aspettando tue notizie. Devi andare a casa e prenderti cura dei tuoi figli. Hanno bisogno di te. ” Mi ha sbalordito. Ricordo di aver urlato “tu non mi conosci! Tu non sai niente di me! ” Poi ha continuato a dirmi cose su di me che solo Dio sapeva di me. Cose troppo personali e offensive da condividere. Sono scoppiato a piangere. In quel momento ho avuto una svolta. Per tutta la mia vita sono stato così perso che non sapevo che il modo in cui ho vissuto la mia vita fosse sbagliato. Sono stato così ingannato. Pensavo di essere io la vittima ma non mi ero accorta di quante persone stavo facendo del male. Ho puntato il dito contro tutti gli altri e li ho incolpati per la mia condizione. Ho incolpato i miei genitori per essere tossicodipendenti, ho incolpato il mio ragazzo violento, ho incolpato le forze dell’ordine per il profilo, ho incolpato la mia famiglia per essere venuta a casa mia e aver preso i miei figli.

In tutta la realtà alcuni di questi erano fattori ma alla fine è stata una mia scelta continuare così. Il problema era che non sapevo vivere diversamente. Avevo vissuto così per 20 anni. La mia intera mentalità era disfunzionale e rotta.

Dopo che la signora in cella mi ha parlato, sono caduto a terra e sono svenuto a causa della droga che mi ha colpito. Non entro nei dettagli ma quel giorno ho avuto un’esperienza soprannaturale con lo Spirito del Dio Vivente. Il fuoco mi è venuto in mente e ho sentito il ruggito del leone di Giuda mentre ho visto le fiamme. Sono salito da quel pavimento con un’altra donna.

Oggi Dio mi ha completamente restaurato! Ho di nuovo i miei 3 figli più piccoli in custodia, e serviamo il Signore insieme. Il Signore mi ha insegnato a vivere guidando lo Spirito Santo. Sono libero! Non mi identifico più nell’essere una tossicodipendente, detenuta o madre inadatta. Mi ha dato bellezza per le ceneri! Sono onorato che mi abbia chiamato per servirlo aiutando a condurre gli altri fuori dalla dipendenza e verso la libertà! Quindi a quello che pensa di non avere speranza…. NON MOLLARE!!! Non c’è pozzo abbastanza profondo che l’amore e la grazia di GESÙ CRISTO non possano raggiungerti. Nessun errore abbastanza grave da non poterti perdonare. Te lo direi proprio come mi ha detto quella donna… INVOCA IL SIGNORE, LUI ASPETTA DI SENTIRTI!!! Gesù ti ama e ti rimetterà insieme più forte di quanto tu lo sia mai stato SE glielo permetti. Così sono qui oggi, testimone del potere redentore del sangue di Gesù Cristo. Grazie Gesù!

“E lo sconfissero con il sangue dell’Agnello e con la parola della loro testimonianza” Rev 12:11

NON TUTTI SANNO CHE…


La notte in cui il Titanic affondò il 14 aprile 1912…1.528 persone andarono nelle acque gelide.Al tempo del disastro del Titanic, John Harper (Pastore Evangelico) aveva 39 anni, vedovo con una figlia di sei anni, Annie Jessie. Era in viaggio verso Chicago con sua figlia e sua sorella Jessie W. Leitch per andare a predicare alla Moody Church per diverse settimane, dov’era stato come ministro ospite l’autunno precedente. Quando la nave fu colpita da un iceberg la notte del 14 aprile 1912, sua figlia e sua sorella vennero imbarcate su una scialuppa di salvataggio, ma Harper rimase a bordo e e si lanciò poi in acqua una volta che la nave iniziò ad affondare. Alcuni sopravvissuti raccontarono che Harper predicò il messaggio del Vangelo fino alla fine (Predicando Atti 16:31), prima a bordo della nave che affondava e poi tra coloro che erano nell’acqua gelata, nella quale egli stesso poi morì:Il Pastore Harper predicò ad un giovane che si era arrampicato su un pezzo di detriti e gli chiese tra un respiro e l’altro:”Sei salvato?”, Il giovane rispose che non lo era.John Harper si tolse quindi il giubbotto di salvataggio, lo gettò sull’uomo e disse “Ecco allora, hai bisogno di questo più di me …” e nuotò via verso altre persone.Pochi minuti dopo il Pastore tornò a nuotare verso il giovane e riuscì a condurlo alla salvezza.Delle 1.528 persone che sono andate in acqua quella notte, sei sono state salvate dalle scialuppe di salvataggio. Uno di questi era questo giovane sui detriti.Quattro anni dopo, durante una riunione di sopravvissuti, questo giovane si alzò e in lacrime raccontò come John Harper lo aveva condotto a Cristo.Il Pastore Harper aveva provato a nuotare per aiutare altre persone, ma a causa del freddo intenso, era diventato troppo debole per nuotare. Le sue ultime parole prima di andare nelle acque gelide furono “Credi nel nome del Signore Gesù e sarai salvato”.Questo servitore di Dio fece ciò che doveva fare.🙏🙏🙏

La testimonianza di una donna convertitasi dall’Islam a Cristo


“Dalle vesti sudicie del peccato agli abiti magnifici della salvezza” (cfr. Zaccaria 3:4)
La testimonianza di una donna convertitasi dall’Islam a Cristo

Mi chiamo Alessandra, ho 51 anni e sono nata in Marocco, a Casablanca. Provengo da una famiglia mussulmana numerosa, con 7 figli. Non ho avuto un’infanzia serena a causa dei maltrattamenti subiti tra le mura domestiche. Ho sempre avuto la passione per lo studio: ho frequentato la scuola alberghiera e mi sono laureata in Lingua e Letteratura Francese in Tunisia. Nel 1994 mi sono invaghita di un italiano che lavorava al Consolato, lui aveva 47 anni, io 24. Ero così innamorata che per lui ero pronta a lasciare la mia famiglia ed il mio paese per seguirlo in Italia (dove nel frattempo si erano già trasferiti alcuni miei fratelli per motivi di lavoro). Avevo sognato la mia vita con lui, ma quando sono arrivata ho scoperto che lui una famiglia l’aveva già, era sposato ed aveva dei figli. Quando gli ho detto che da qualche giorno avevo saputo di essere incinta, mi ha subito lasciata. Così mi sono ritrovata a bussare ad un convento delle suore per essere ospitata. Per la mia famiglia era un grave disonore: ero rimasta incinta prima del matrimonio, per giunta in una relazione con un uomo sposato. I miei parenti mi hanno riempito di botte fino a mandarmi in rianimazione e mi hanno tolto la bambina che è venuta poi alla luce, figlia che per 23 anni non ho più rivisto. Quando mi sono ripresa mi hanno costretto a sposare, tramite un matrimonio combinato da loro, un uomo libanese che viveva in Italia. Siccome non l’amavo e non andavamo d’accordo, ho saputo che in Italia avrei potuto ottenere facilmente il divorzio e così ho fatto. Nel 2001 mi ritrovai sola alla ricerca di un lavoro. Non trovando un’occupazione, ho iniziato a girare i locali facendo spettacoli come la “danza del ventre”. Sono stata presa nei night club per esibizioni “a luci rosse” in Italia ed in Svizzera, mi prostituivo in casa diffondendo annunci sui giornali e sul televideo. Facevo la escort e l’accompagnatrice chiedendo 200 euro l’ora in mia compagnia. Ricevevo nei miei due appartamenti in Lombardia ed anche in albergo su appuntamento. Guadagnavo più di 1000 euro al giorno e riuscivo a mantenere tutti i miei parenti. Con in mano i soldi, i miei familiari da schiava hanno cominciato a trattarmi come una principessa. Mi portavano il caffè nelle pause, pulivano il mio appartamento, erano gentili e disponibili perché ero diventata “la loro fortuna”. Ho comprato case in Italia ed in Marocco e nessuno si permetteva di giudicare il mio operato perché grazie alla mia vita dissoluta si stavano arricchendo tutti quelli che mi avevano fatto del male.
Intanto dentro di me ero a pezzi, mi avevano diagnosticato la depressione maggiore e riscontrato una “doppia personalità”, mi riempivo di tranquillanti e soffrivo continuamente di crisi epilettiche. I soldi li usavo per darli ai parenti, per comprarmi gli psicofarmaci, per fare interventi di chirurgia plastica e per acquistare vestiti e strumenti pornografici.
Nel 2017 mentre ero fuori sul balcone di una delle mie due case, una crisi epilettica mi ha fatto precipitare dal secondo piano. Sono stata due anni in coma, i medici non davano speranze. Avevo subito gravi conseguenze, solo un miracolo mi avrebbe riportato in vita. E quel miracolo Gesù l’ha fatto: mi sono risvegliata dal coma dopo due anni, mentre tutti pensavano che non sarei sopravvissuta. Avevo un polmone bucato, al risveglio ho avuto un infarto ed un ictus ed ero allettata da tanto tempo con trauma cranico. Sono stata ricoverata per un altro anno ancora per rimettermi in piedi. In quei giorni ho provato a contattare i miei familiari in Italia, ma non erano interessati a me visto che non avrei più potuto lavorare. Non rispondevano alle chiamate e non sono mai venuti a trovarmi.
Sono stata dimessa in pieno Covid senza avere un posto dove andare. Nel frattempo avevo perso le case (sia quella in affitto che l’altra andata all’asta) e la macchina. Dopo tre anni passati in ospedale, ero completamente a mani vuote. Per la prima volta nella mia vita quella sera ho dormito in strada. Ero ancora così debole, avevo crisi epilettiche in continuazione, ma in ospedale non potevo più stare anche a causa della pandemia. Mi sono ritrovata a dormire alla stazione ferroviaria di Milano Cadorna. Ero diventata improvvisamente una “senza tetto”, per giunta con tante patologie per le quali necessitavo di cure mediche. Non mi lavavo, non sempre riuscivo a mangiare, ho tentato diverse volte il suicidio, hanno provato a violentarmi sessualmente (conservo ancora tutti i verbali delle denunce ed i referti del Pronto Soccorso), mi hanno rubato tutti i documenti. Il neurologo, lo psichiatra e l’assistente sociale, non avendo io un telefono cellulare, passavano a trovarmi in stazione e mi dicevano che si erano attivati per una soluzione abitativa che risultava essere complicata a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Molte volte gli altri “ospiti” della stazione erano costretti a chiamare l’ambulanza per me in quanto durante le crisi svenivo e perdevo conoscenza. Così a luglio 2020 mi convocano al Centro di Aiuto della Stazione di Milano Centrale per fare il tampone, in quanto si presentava per me la possibilità di entrare in una struttura. Mi avevano detto che sarei entrata in una casa di ospitalità di Milano. Ero così contenta, finalmente potevo avere un posto letto!
Ma purtroppo nello stesso giorno un tremendo temporale aveva allagato l’intero immobile e l’ingresso fu posticipato a data da definirsi.
Ero delusa e scoraggiata, ogni volta sembrava che per me non ci fosse speranza. Ma fu proprio quella sera che Dio ha avuto pietà di me: un gruppo di credenti cristiani evangelici si è recato nella stazione di Cadorna per portare dei pasti ai “senza fissa dimora”. Nel porgermi qualcosa da mangiare, mi hanno parlato di Gesù e del Suo amore anche per me. La mia religione non aveva potuto fare nulla per la mia situazione, l’insieme dei riti che mi avevano insegnato e delle prescrizioni in cui credevo non avevano potuto salvare la mia vita, né risolvere i miei problemi. Invece ho scoperto che il Signore non mi aveva dimenticata, i volontari hanno ascoltato la mia storia ed hanno pregato per me. Siccome questi fratelli collaborano con l’associazione Beth-Shalom, mi hanno fissato un colloquio di conoscenza ed io ho accettato senza farmi troppe domande, anche perché ero piena di psicofarmaci e spesso in uno stato tra veglia e sonno.
Mi sono fidata, d’altronde non avevo nulla da perdere.
Quando sono arrivata in ufficio, ho incontrato per la prima volta il pastore Gennaro che ha poi attivato la prassi per l’accoglienza. Ero sporca, non mi lavavo da tempo, i miei abiti erano putridi. L’equipe sanitaria mi ha accompagnato a fare gli esami per vedere se avessi contratto il covid e, arrivato l’esito negativo, sono entrata nella casa della prima accoglienza. La moglie del pastore insieme con un’altra sorella mi hanno fatto la doccia, mi hanno trattato i capelli per togliere i pidocchi e mi hanno preparato dei vestiti nuovi. Tutti mi hanno accolto con grande amore ed io ero scettica perché stordita dall’effetto dei farmaci che assumevo: prendevo 10 compresse e 240 gocce per dormire, ed in più fumavo 3 pacchetti di sigarette al giorno. Il mio cuore era triste, ma quando mi parlavano di Gesù mi calmavo. I fratelli sono stati di grande incoraggiamento nei miei momenti di crisi.
Mi hanno regalato la Bibbia ed invitato ad andare in chiesa con loro. Il Signore lavorava il mio cuore e qualcosa nella mia vita cambiava giorno dopo giorno. Non si trattava di una nuova religione, ma di Gesù in persona che si stava prendendo cura di me.
La neurologa e la psichiatra vedendomi sempre meglio, quando andavo da loro a colloquio accompagnata dagli operatori di Beth-Shalom, hanno cominciato a scalare le dosi dei farmaci. Andavo da loro ogni settimana, poi sempre meno perché Dio mi stava guarendo!
Posso testimoniare a gran voce che il Signore mi ha liberato da tutte le dipendenze, compresa quella dai farmaci tanto che oggi non prendo più nulla! Non ho più sentito neanche il bisogno di fumare! I medici stessi sono testimoni del mio cambiamento. Ed ancora: le crisi epilettiche non mi hanno più disturbata dal primo giorno in cui sono entrata in Beth-Shalom! Ho fatto i controlli alla testa e non ho più niente!
I medici sono rimasti sbalorditi, stentano a crederci. Anche a loro ho potuto testimoniare che non solo Gesù mi ha guarita nel corpo, ma ha salvato la mia anima! Sono nata di nuovo! Il Signore mi ha subito parlato di perdono, Lui ha perdonato me ed io ho perdonato mia sorella, mio cognato e mio fratello. Ho ripreso i contatti con loro e ho potuto parlargli del mio cambiamento grazie a Gesù. Il 27 giugno scorso ho fatto il battesimo in acqua testimoniando pubblicamente che Gesù è il Signore e che io voglio servirLo tutti i giorni della mia vita. Il 21 luglio, durante il SummerCamp dei giovani di “Come Tralci”, il Signore mi ha battezzato con lo Spirito Santo. Attualmente svolgo volontariato nelle case famiglia per anziani. Che opera meravigliosa ha fatto Gesù per me! Il Signore mi ha restaurato, liberato e rinnovato quando avevo perso tutto e tutti.
“Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE,
l’anima mia esulterà nel mio Dio;
poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza” (Isaia 61:10)
Voglio ringraziare Dio per la Sua Misericordia e tutti i volontari dell’Associazione Beth-Shalom che mi hanno fatto conoscere l’Amore di Cristo senza volere nulla in cambio, perché… ero nuda e mi avete vestito, avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero straniera e mi avete accolto.

Gesù… disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento.(Luca 5:31-32)


Troverete certamente come trovo io, nella vostra buca delle lettere, dei prospetti allettanti, che annunciano che la sorte vi ha designati ad essere i fortunati proprietari di un regalo gratuito, che fate parte dei felici vincitori selezionati, ecc. Gli uni promettono la salute, gli altri la fortuna, il sapere, il successo. C’è solo da compilare un modulo e “il regalo è vostro”, la felicità vi è assicurata… Si è sempre stupiti nel vedere il successo ottenuto in seno alle folle dagli innumerevoli ciarlatani e mercanti di illusioni. Ahimè, le persone sono molto più refrattarie e diffidenti quando si tratta delle promesse di Dio. Spesso la grazia divina si urta con dei cuori induriti. Quante orecchie, aperte alle offerte menzognere degli uomini, diventano sorde agli accenti dell’Evangelo! Gli uni non hanno bisogno di Dio; il mondo basta loro. Gli altri, accecati dalle loro pretese, s’ingegnano in tutti i modi a costruirsi autonomamente la loro felicità. Eppure, il Signore Gesù annuncia a tutti una salvezza certa, e accordata già sulla terra, a tutti i credenti. Egli offre gratuitamente la vita eterna. Chi dunque l’afferra? Solo coloro che il mondo non riesce a soddisfare, che non riescono a trovare la pace della loro coscienza, che sono particolarmente provati e contrariati dalle circostanze di quaggiù. Chiamino dunque, e il Salvatore risponderà! Non cessino di gridare a Lui nella loro angoscia, e vedranno la salvezza di Dio! Il cuore di Dio è attento ai loro richiami e la sua mano è sempre pronta a soccorrerli.

«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza… (Isaia 30:15) TORNARE A DIO


Dio ci rivolge un invito attraverso la Sua Parola: “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza. Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza; ma voi non avete voluto”. Quando siamo emotivamente e spiritualmente svuotati dalle aspettative della gente, è facile rimanere insensibili a tutta la gamma delle emozioni umane. E anche se può sembrare un sollievo essere liberi da emozioni negative, quelle positive diventano anche inafferrabili perché non si sente nulla, buono o cattivo che sia. Allora, qual è la risposta della fede? “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza”. Invece di sforzarci e di lottare per andare avanti, fermiamoci a parlare (pregare) con Dio di ciò che sta succedendo nella nostra vita. Invece di sentirci isolati e appesantiti dall’impossibilità della nostra situazione, preghiamo: “Signore, aiutami a mantenere la mia mente ferma su di Te. La Tua Parola dice che Tu hai ordinato la pace per me. Perché Tu sei la mia fortezza e il mio liberatore, non permetterò a me stesso di essere turbato o spaventato. Grazie perché mantieni il mio cuore e la mia mente nel riposo in Cristo Gesù. Amen”.

La Testimonianza di fede di Marianna Poerio


Mi chiamo Marianna Poerio e voglio raccontare la mia testimonianza Mi sono convertita quando ero una ragazzina, cresciuta in una famiglia evangelica pentecostale, ma anch’io dovevo fare la mia esperienza personale con Gesù. I miei genitori e i miei nonni mi dicevano sempre che “il Signore non ha nipoti, ma ha figli”. Quando sentivo questa parola, dicevo a me stessa che non avevo bisogno di pentirmi, di ravvedermi, essendo una brava ragazza poichè non facevo nulla di male. Un giorno, però, sempre rigettando Gesù dalla mia vita, fui dominata da una grande paura. Non riuscivo memmeno ad andare in bagno da sola; avevo paura del buio o di qualsiasi rumore. All’epoca avevo quasi 15 anni e feci una semplice preghiera a Gesù: “Signore, se Tu esisti e puoi fare qualcosa per liberarmi da questa paura, allora io darò il mio cuore a te!”. Egli in un istante, in un momento mi ha liberato da questo enorme fardello che portavo su di me. Il terrore del buio sparì dalla mia vita per sempre e io da allora dormii sempre con la luce spenta. Può sembrare banale tutto questo, ma Gesù mi ha liberato dalla paura del buio e dalla paura della solitudine. Crescendo ho fatto l’esperienza di essere battezza nelLo Spirito Santo. Questo avvenne nel 1991 all’età di 15 anni, e divenni molto fervente, e nel 1992 feci il patto in acqua con Gesù. Nel mio cuore nacque un amore soprannaturale per Dio.Dopo aver pregato il Signore di incontrare un uomo che avrebbe amato prima Dio e poi me, trovai un uomo Davide che ho amato, amo e amerò per l’eternità. Sono stata benedetta dal Signore perché abbiamo avuto la possibilità di lavorare nel commercio; abbiamo aperto tanti negozi e abbiamo scambiato la benedizione delle attività commerciali con le benedizioni che venivano da parte del Signore. Il mio desiderio più grande era servire il Signore, ma spesso si cade nella religiosità. Questo è stato il nostro caso. Voglio precisare che anche queste sono benedizioni che vengono da parte di Dio, perché se abbiamo la forza di lavorare è per la grazia di Dio. Nonostante fossero lavori leciti ci portarono lontano dal Signore. In quel periodo frequentavo la chiesa, ma la mia mente e il mio cuore si erano raffreddati; c’erano degli idoli che si erano stabiliti nei nostri cuori senza che me ne accorgessi. Spesso mi sono definita: “La dracma perduta nella casa”. Un giorno, in un campeggio in particolare, il Signore parlò alla mia vita e a quella di mio marito dicendo semplicemente: “Ci sono persone qui che, per ambizioni, per cose lecite, come Lot sono state trascinate via dal male e lontano dal Signore. Forse non te ne sei accorto, ma le ambizioni e le cose lecite, come può essere il lavoro, ti hanno allontanato dal Signore. Tu non stai dando più la primizia al Signore, tu non stai pensando più al Signore, tu stai pensando soltanto a lavorare. Il tuo cuore non è più legato a Dio, il tuo cuore e la tua vita non sono più per Dio. Dio per te non è al primo posto”. Dal quel giorno posso dire di aver fatto un vero ritorno a Gesù. Sono tornata al Signore e ho dato tutta la mia vita a lui, insieme a mio marito Davide. Un giorno egli stesso mi disse: “Marianna io sento che il nemico ci attaccherà, ci farà una guerra molto spietata. A Satana questo ritorno a Cristo non piace. Lui ama quei credenti che sono solo dei religiosi, che sono legati soltanto all’appuntamento settimanale ma che non danno il loro cuore al Signore. Il nemico vuole che i credenti siano seduti nei banchi della chiesa la domenica e senza dare il loro cuore a Cristo”. Mi disse inoltre: “Marianna prepariamoci perché lui ci farà una grande battaglia, una grande guerra: tu sei pronta?” Io gli risposi semplicemente: “Se il Signore è con noi chi sarà contro di noi?” Da quel momento in poi ne abbiamo passate di tutti i colori, ci sono stati dei momenti difficilissimi. Prima di questi momenti così catastrofici siamo stati a Santo Domingo e sentimmo nel cuore di andare in un locale di culto ad ascoltare la parola. Il pastore, che non ci conosceva affatto profetizzò da parte dello Spirito Santo per noi dicendo: “IO ti libererò dalla catastrofe che dovrai passare e tu mi servirai in un paese lontano”. Non l’abbiamo mai raccontato a nessuno pubblicamente questa testimonianza e la sto raccontando a te (e farà il giro del mondo adesso). Quelle catastrofi nella vita sono venute tutte, il Signore già ce l’aveva profetizzato. Quella profezia fatta a Santo Domingo è stata una forza per andare avanti e il nostro Dio ci aveva avvisato. Molti fratelli, nel momento in cui è venuta la catastrofe nella nostra vita, sono venuti meno. La verità è che non erano veri amici, non ci hanno mai amato, ma erano interessati solo a quello che gli potevamo dare. Da quel momento ci siamo resi conto di essere soli come il figliol prodigo. A quel punto siamo tornati a Dio, Lui ci ha ristabilito e ci ha dato più di quello che avevamo perso e ci ha resi più felici di prima. Voglio precisare che noi non siamo felici per quello che il Signore ci da, ma per quello che il Signore È per la nostra vita. Successivamente abbiamo affrontato tantissime prove, ma ne siamo usciti sempre più vittoriosi, più forti e più maturi di prima. Oggi serviamo il Signore con la pagina “Kabod” peso di gloria. Non era nei nostri programmi, ma sicuramente era nei progetti di Dio. Avevamo chiesto al Signore per tanto tempo di servirlo, non sapevamo come, ma il Signore ci mandava delle profezie più volte. Qualcuno ci profetizzava sempre “tu mi servirai… tu mi servirai” e parlavano sempre di una via nuova. Oggi noi serviamo il Signore con Kabod, ma sappiamo che Kabod è solo l’inizio del Signore. Il Signore ci ha liberato dalla catastrofe, ci ha fatto vedere chi era vero amico e vero fratello nel momento della difficoltà. Oggi il Signore ci ha messo a Suo servizio e non sappiamo in futuro cosa Dio ha in serbo per noi, ma siamo sicuri che il Signore ha per noi progetti meravigliosi. Noi abbiamo un solo desiderio, quello di servire il Signore con tutto il cuore fino alla fine dei nostri giorni o fino al giorno del Suo ritorno. Noi sappiamo di non avere meriti, sappiamo di non avere capacità, ma se Lo Spirito Santo investe le nostre vite possiamo servirLo con tutto il cuore. Quello che vogliamo oggi più di tutto è vedere i frutti, portare i frutti per la gloria. Io ringrazio il Signore con tutto il cuore per tutto quello che ha fatto per la mia casa. L’opera di Dio non si è fermata il giorno che ho dato il mio cuore al Signore. Se volessi raccontare tutto quello che il Signore ha compiuto e continua a compiere nella nostra vita servirebbero libri interi di testimonianze. Amen!

VERITÀ ETERNE


Nel Vangelo di Giovanni sono riportati 2 incontri personali, intimi, tu x tu, segreti, di Gesù con due persone completamente diverse:- Nicodemo, rabbino colto, religioso, ricco, rispettato, influente- Una donna samaritana, povera, emarginata, disprezzata, sfruttata.A queste 2 persone completamente diverse Gesù trasmette le VERITÀ che salvano tutti gli esseri umani assetati di Dio:1. “Vi era tra i Farisei un uomo, chiamato NICODEMO, un de’ capi de’ Giudei. Egli VENNE DI NOTTE A GESÙ, e gli DISSE: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui. GESÙ gli RISPOSE dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è NATO di NUOVO, non può VEDERE il REGNO DI DIO……. In verità, in verità io ti dico che se uno non è NATO d’ACQUA e di SPIRITO, NON PUÒ ENTRARE nel REGNO di DIO. …. Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché CHIUNQUE CREDE in lui ABBIA VITA ETERNA. Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché CHIUNQUE CREDE in LUI NON PERISCA, MA ABBIA VITA ETERNA.” (Giov.3: 1-16)” NON SI ILLUMINA UN’ANIMA CON LE CONTROVERSIE E LE DISCUSSIONI. BISOGNA GUARDARE PER VIVERE. Nicodemo comprese la lezione e la conservò nel suo cuore. Investigò le Scritture con uno spirito nuovo: NON PER AMORE DI DISCUSSIONE, MA PER RICEVERE LA VITA. Lasciandosi guidare dallo Spirito santo cominciò a vedere il regno dei cieli.” (E.White)2. Gesù le disse: “l’ora viene, anzi è già venuta, che i VERI ADORATORI ADORERANNO il PADRE in SPIRITO e VERITÀ; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. IDDIO è SPIRITO; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità.” (Giov.4:23-25)” Gli uomini entrano in comunione con il cielo non attraverso un tempio santo o cerimonie sante. La RELIGIONE CHE VIENE DA DIO È L’UNICA CHE PUÒ CONDURRE A DIO. Per poter servire Dio correttamente dobbiamo NASCERE DI NUOVO cioè ESSERE RIGENERATI dallo SPIRITO SANTO. Così, il CUORE PURIFICATO e la MENTE RINNOVATA, ci conferiscono una NUOVA CAPACITÀ di CONOSCERE DIO di AMARLO e di UBBIDIRE spontaneamente alla sua volontà. In questo consiste la vera adorazione, frutto dell’azione dello Spirito Santo.” (E. White)”In questi 2 INCONTRI PERSONALI TIPICI e SIGNIFICATIVI di Gesù con un ricco e colto uomo religioso giudeo e una donna popolana emarginata e abusata, è contenuto tutto il messaggio salvifico e messianico di Gesù, Figlio di Dio; e tutta la Potenza dell’AMORE che può salvare CHIUNQUE crede in Lui.Affrettiamoci dunque, amici tutti, a INCONTRARE GESÙ PERSONALMENTE per ESSERE E DIVENTARE TESTIMONI VIVENTI DI UN AMORE ETERNO.”

GESÙ È L’AMICO PER ECCELLENZA.


Gesù, ci ricorda che Lui è nostro Amico, Egli è meraviglioso verso ciascuno di noi, l’immenso amore del Padre è sceso dal cielo, e si è manifestato dalla Gloria Eterna di Dio, per giungere fino in terra, “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in Terra agli uomini di buona volontà, perché questi sono coloro che il Padre gradisce e ricerca, veri adoratori in Spirito e Verità”. In ciascuno di noi, in chiunque accetta il Suo dolce invito, e si manifestata la rivelazione del Figlio di Dio, per mezzo del Suo Santo e Benedetto Spirito: che convince l”uomo, in quanto al peccato, al giudizio e alla giustizia; Gesù fa’ del bene, a tutti coloro, che lo riconoscono come l’Unigenito Figlio proceduto da Dio-Padre, e che il Padre ha riposto ogni Autorità in cielo e in Terra e riposa nelle Sue mani, Egli rivela il Padre, a chi lo accetta nel proprio cuore. È per Gesù, per la Sua immensa compassione per tutti gli uomini, che si è disposto e offerto, per la salvezza di tutta l’umanità, sapeva bene, tutto quello che avrebbe sofferto, pur di salvarci tutti, almeno quanti più possibile, che si disporranno al suo invito, per ricevere il Dono della Salvezza di Vita Eterna. Quindi alla fine la scelta e libera e personale. Possiamo ricevere molto di più, cioè la Sua Vita in noi. L’Opera della Salvezza è un pensiero incomprensibile per la mente umana. Ma Gesù è venuto per salvarci per mezzo della pazzia dell’annuncio DELL’EVANGELO della GRAZIA, per fare del bene a tutti coloro che si riconoscono peccatori, mancanti. Questo è il Suo progetto, per tutte le Sue creature, i suoi figli, e lo sarà ancora, fino a che il numero dei salvati, eletti e chiamati a santificazione non sarà al completo; quindi gridiamo e giubiliamo con forza che Lui ci ama, e dichiara che siamo suoi amici, Egli è il nostro Amico, per eccellenza, per sempre in eterno. Gesù, ha dato tutto di se per i suoi amici non si è risparmiato nulla, pur di farci comprendere e dimostrare praticamente tutto l’Amore del Padre riversato in Gesù per noi. Per mezzo di Lui, e solo attraverso di Lui, che si giunge al Padre, che se vorremmo essere veramente suoi amici, risponderemmo al Suo appello, alla Sua chiamata per fare la Volontà del Padre, che è quella di accettare “LUI” il Suo Amato Figlio nella nostra vita, e così facendo andremo dove ci vuole il Padre, per portare il frutto permanente dell’Amore che procede solo dal Padre. Se non sei ancora un figlio di Dio, e non hai ancora accettato Gesù come tuo personale Salvatore nel tuo cuore, vai a Lui con i migliori sentimenti e con parole che scaturiscano dal tuo cuore. Che la tua preghiera possa essere un continuo e instancabile rapporto di spontanea comunione con il Padre, che tu possa sempre dirgli, ti amo e voglio lodare, magnificare, adorare e benedire Te Padre per Gesù, e dire grazie del Tuo meraviglioso Amore per me, in Gesù Tuo Amatissimo Figlio, che hai donato per la nostra redenzione e salvezza; Egli è l’Emmanuele Dio in noi. Nessuno ha amore più grande di questo, di dare la propria vita per i suoi amici Giovanni 15:13.

MEDITAZIONE-Gennaro Chiocca


Gennaro Chiocca 2Cominciamo a porre mente sulle verità della Bibbia! Parliamo apertamente delle verità che devono radicarsi più che mai nella mente e nel cuore, altrimenti periremo, e faremo perire chi ci ascolta. Richiamiamo l’attenzione su Dio, sulla condizione delle nostre anime, sulla vita eterna! Parliamo a tutti, vecchi, giovani, bambini. Siamo onesti nella predicazione se vogliamo vederli in cielo, e se anche noi ci vogliamo andare!! Dov’è lo zelo? E la nostra diligenza? Ora siamo nel tempo giusto, nel momento propizio. Non accontentiamoci di essere salvati, piuttosto facciamo attenzione che la nostra vita spirituale si mantenga vivente e vigorosa. Se vivremo ripieni dello Spirito di Dio, la gente che ci ascolterà sarà benedetta; le nostre preghiere, la nostra adorazione, i nostri sermoni saranno come manna celeste per loro, che scende nel difficile deserto di questa vita. Gli abitanti della terra devono rendersi conto che c’è un popolo che vive in profonda comunione con Dio, e che chi si avvicina a noi per ascoltarci sarà riempito da ciò che esce dal nostro cuore. Cari fratelli, prendete in considerazione ciò che vi dico:
Se il mio cuore si raffredda, anche la mia predicazione sarà fredda! Se sarò confuso, anche i miei insegnamenti saranno confusi. Se sarò tiepido, le mie testimonianze, i miei canti saranno altrettanto tiepidi. Succederà allora che coloro che ci ascoltano beneficeranno poco o nulla; saranno indolenti, perché tali siamo noi! Se tralasciamo di nutrirci, cosa mangeranno quelli che ci ascoltano? Se il nostro amore, la nostra passione diminuisce proprio in questo tempo, come pretenderemo che queste stesse cose possiamo vederle in loro ? Un “tiepido” può riscaldare un “freddo”? Se cala il timore di Dio nel nostro servizio, cala la forza per incoraggiare gli altri! Se ci nutriamo di cibi impuri, di errori, di inutili discorsi, chi ci ascolta ne avrà danno. Se invece abbondiamo nella fede, nell’amore, nello zelo, tutto questo si riverserà sugli altri, li ristorerà, li benedirà incoraggiandoli a fortificarsi. Ora, più che mai, è il tempo per tenere lontano concupiscenze, passioni, inclinazioni carnali, divisioni, gelosie e invidie. Adoperiamoci per una vita di fede, totalmente dipendente dalla Grazia e dallo Spirito. Restiamo nei suoi cortili esaminando ogni giorno i nostri cuori, sottomettendo i nostri pensieri a quelli di Cristo Gesù. Passiamo del tempo nella preghiera, nella Parola e ritroveremo il Fuoco divino. Liberiamoci dall’orgoglio di attirare discepoli verso di noi; se non lo facciamo procuriamo ferite al corpo di Cristo, diventando una piaga per la Chiesa, piuttosto che una benedizione. Proteggiamoci dai dubbi che vogliono assalire la nostra mente, che agiscono per prendere largo nei nostri pensieri a danno del primo zelo, diminuendo la nostra passione e timore verso Dio. Chiediamo a Cristo fervore, costanza e vigore. Entriamo nella casa di Dio rivestiti di zelo. Teniamo accesa la lampada con l’Olio dell’unzione in questa notte oscura.