STAI TORNANDO INDIETRO?


“Ma il mio giusto per fede vivrà; e se SI TIRA INDIETRO, l’anima mia non lo gradisce.” (Ebrei 10:38)

Siamo consapevoli che la vita cristiana è un’avventura meravigliosa e che io non cambierei per nulla al mondo, ma al tempo stesso è un cammino difficile.

Gesù non mai ha negato o banalizzato le difficoltà che incontra chi ha deciso di seguirlo, infatti Egli disse: “Nel mondo avrete tribolazione…” (Giov. 16:33);

Per caso, stai affrontando una prova particolare? Non te ne stupire poiché vi saranno prove di ogni genere. Oltraggi, vessazioni, carcerazioni, ruberie, critiche, delusioni, pettegolezzi, calunnie, diffamazioni e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Ma la domanda è: saremo costanti nell’affrontarle senza tornare indietro? Stai tornando indietro? Spero e prego di no!

Tornare indietro sarebbe la risposta più sbagliata ad un problema vero. Tornare indietro non è mai la risposta giusta!

Chiedi a Dio costanza, tenacia, stabilità, e vai avanti, avanti nel cammino cristiano fidandoti di Lui, apprezzando le ricchezze di Dio che nessuno potrà mai toglierti.

Stai tornando indietro? No! “noi non siamo di quelli che si tirano indietro” (v. 39).

Con l’aiuto di Dio non torno indietro, vado avanti! Coraggio, andiamo avanti nel cammino della fede!

La verità vi farà liberi. ( Giovanni 8:32)


Molti anelano alla libertà. Ma per ottenere la libertà occorre sapere cosa ci incatena. La vera libertà trascende la fisicità. I legami di una prigione non possono incatenare la libertà dell’anima. Gesù, sulla croce, con le mani e i piedi trattenuti dai chiodi, era la ” persona” più libera dell’universo. Pronunciando le parole “Padre perdona loro…” dimostrò che il suo cuore era libero da ogni pensiero e sentimento negativo: perché la vera libertà è quella del cuore puro , in pace con Dio, pieno dell’amore del Padre. I legami che ci incatenano, sono spirituali, non fisici. Sono gli inganni del nemico, che ci impaurisce con le sue minacce. Sono le sottili corde del peccato che ci avvolgono costringendoci in meandri sempre più torbidi e oscuri. E chi può liberarci da tutto questo? Gesù disse: la verità vi farà liberi. E altrove disse: io sono…la verità. È Gesù che ci rende liberi. Morendo sulla croce portò tutti i nostri peccati. Egli scese dalla croce, nella vita di resurrezione che gli apparteneva, ma i nostri peccati, i nostri legami, tutto ciò che ci opprimeva e imprigionava è rimasto appeso alla croce, morto per sempre. Gesù dona libertà a chiunque confida nella Sua meravigliosa opera di grazia.

STORIE DI FEDE VISSUTE-Depressione: Senza Dio c’è il vuoto dell’anima


Chi nella vita non ha mai conosciuto periodi di depressione? Tante persone che solitamente appaiono felici fuori, dentro di sé spesso portano un peso che si sforzano in ogni modo di ignorare e di mascherare.Può essere l’infelicità di ciò che si è, della propria vita, dei propri rapporti con gli altri, talvolta anche della propria esistenza. Essa attanaglia il cuore e la mente di giovani e adulti, disoccupati e ricchi, malati e persone che godono di buona salute; è un vuoto comune a tutti gli uomini e le donne.Molte persone cercano di sfuggire alla depressione rifugiandosi nei divertimenti, nelle amicizie, negli hobby, impegnandosi nel lavoro, appoggiandosi su un partner, distraendosi mediante gli svaghi… ma il disagio dell’anima non sparisce, anzi sembra aumentare e non trovare soluzione.Io ho sofferto per anni di una profonda depressione dalla quale non riuscivo ad uscire; esteriormente ero una persona affabile e tranquilla, ma interiormente il travaglio era intenso, a volte mi portava a piangere a lungo; il pensiero del suicidio mi passò per la mente alcune volte, ma essendo cresciuto in una famiglia cristiana lo rigettavo a priori. Giunsi ad attraversare anche un periodo di forte esaurimento, fisico ma soprattutto mentale. Ogni cosa era diventata insopportabile per me, e il rapporto con gli altri e con i miei stessi familiari risentì della mia condizione. Di tanto in tanto scaricavo su di loro le mie incertezze, le mie angosce, i miei problemi, li accusavo facendoli soffrire inutilmente, e non capivo che il problema non era attorno a me, ma dentro di me!Pensavo che cambiare vita, ambiente, lavoro, abitudini, finanche il mio carattere, avrebbe potuto costituire una soluzione anche solo parziale al mio problema. In realtà, qualunque cosa io facessi, la depressione non andava via: potevo fingere che non esistesse, potevo riuscire ad ignorarla riempiendo le mie giornate di impegni, passatempi, uscite con gli amici… ma chi volevo ingannare? Al primo momento di solitudine avrei dovuto affrontare nuovamente quell’inspiegabile tristezza che era nel mio cuore.Mi reputavo cristiano, non commettevo crimini di alcun genere, quando potevo facevo anche del bene a chi aveva bisogno… perché, allora, vivevo nell’insoddisfazione? Cosa mi mancava? E Dio, dov’era?Si, io credevo in Dio, mi rivolgevo spesso a Lui quando avevo qualche problema. Ma questo era tutto! Non avevo un rapporto con Lui, non lo amavo come un figlio ama suo padre, in una parola, non conoscevo Dio.Caro amico, amica, sai perché tanti soffrono di depressione, e anche tante persone “religiose”, che dicono di credere in Dio, brancolano nel buio della propria anima?Perché hanno messo da parte Dio! Magari essi credono anche nella religione, cioè nel formalismo, nell’essere cristiani di nome essendo però, di fatto, persone che vivono principalmente per se stessi, per i propri desideri, decidendo da soli cosa fare della propria vita, e cosa mettere al primo posto nel proprio cuore: quello, nei fatti, è il loro vero dio.Dov’è Dio nella tua vita? Quando mi decisi a cercarLo seriamente, cominciai a leggere la Bibbia, in particolare i vangeli, che parlano di Gesù. Appresi che l’uomo è peccatore, non solo per ciò che fa, ma perché lo è per natura: non deve sforzarsi di peccare, perché pecca istintivamente. È, cioè, una creatura caduta, e a causa dei propri peccati è separato da Dio.Questo vale per tutti gli esseri umani indistintamente: non c’è un uomo migliore di un altro davanti a Dio. La Bibbia dice: “non c’è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai”. Non importa se sei ateo o anche molto religioso, o se hai commesso qualche piccolo peccato o dei gravi crimini, sei comunque un peccatore perduto e separato da Dio.Questo è il vuoto che hai nell’anima: nel tuo cuore manca il Signore. L’anima tua desidera l’abbraccio e l’amore di Dio, poiché Dio ti ha creato per vivere in comunione con Lui. Tu puoi cercare di riempire quel vuoto con tutto quello che il mondo ti offre, in bene e in male, ma non ci riesci perché è un vuoto che solo Dio può riempire.Egli non è un Dio lontano e disinteressato. Lui TI AMA! Ti ama perché per salvarti, Gesù, il Figlio di Dio, venne nel mondo e portò i tuoi peccati sulla croce: ha pagato interamente la condanna che meritavi tu, morendo al tuo posto e versando il Suo sangue innocente.Questa è la buona notizia del vangelo: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.Rivolgiti in questo stesso momento a Gesù, liberamente, con parole tue; confidagli tutti i tuoi problemi e le tue angosce, sapendo che Egli ti ascolta e vuole darti vera vita e pace e gioia nel cuore, perché ti ama di un amore profondo.Riconosciti peccatore davanti a Lui, e abbandona ai Suoi piedi tutti i tuoi peccati. Accetta la salvezza che Lui ti offre, chiediGli di fare di te una nuova creatura e di essere da oggi in avanti il tuo Signore e il tuo Salvatore, e tu conoscerai l’amore sconfinato di Dio!Questa è la nuova nascita di cui parlò Gesù: non sarai più solo una creatura di Dio, ma un figlio di Dio. Egli sarà tuo Padre, e tu sarai un suo figlio. Non sarai mai più solo, ma conoscerai finalmente quella gioia e pace profonda nel cuore, che il mondo non ha e non può darti.Dio stesso veglierà su di te con amore in ogni istante della tua vita, e tu saprai che in ogni momento potrai rivolgerti a Lui, nel nome di Gesù, certo che Egli ti è accanto e non ti abbandonerà mai, e che un giorno sarai con Lui nel regno dei cieli.Non aspettare oltre, vai a Gesù così come sei, Lui l’ha promesso: “Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori”.

“I SILENZI DI DIO…..”Gesù non rispose più nulla (Marco 15:5)


Il silenzio di Dio deve renderci orgogliosi, perchè possiamo dimostrarGli la nostra perseveranza, la nostra fiducia in Lui, la nostra fede. A SUO TEMPO VEDREMO LA GLORIA DI DIO…I Suoi silenzi ci formano affinchè possiamo vedere la Sua gloria.Dio sta formando una generazione “Parata di santità“ (Salmo 110:3) che possa servirLo.Non dubitare mai delle promesse del Signore, EGLI INTERVERRÀ E MANTERRÀ LA SUA PAROLA! Dio non risponde solo quando trova un cuore chiuso, non frenare l’intervento di Dio nella tua vita, non mettere ostacoli, permetti che la Presenza di Dio purifichi il tuo cuore, la tua mente, ristori la tua anima!I Suoi silenzi non sono che una pausa nella tua vita, per riversare su di te la grandezza della Sua gloria!Nel Suo silenzio Dio, sta lavorando per te, abbi fede in Lui, persevera, SAPPILO ASPETTARE e vedrai la Sua gloria. Egli ti sta formando per il grande progetto che ha per la tua vita!

IL VALORE DELLE LACRIME


Salmo 6: 4 Volgiti a me, o Eterno, libera l’anima mia; salvami, per amore della tua benignità. 5 Poiché nella morte non c’è memoria di te; chi ti celebrerà nello Sceol? 6 Io sono sfinito a forza di sospirare; ogni notte allago di pianto il mio letto e faccio scorrere le lacrime sul mio giaciglio. 7 Il mio occhio si strugge dal dolore e invecchia a motivo di tutti i miei nemici. Spuntò mai una lacrima dal tuo ciglio? Nessuno sprezzi le lacrime perch’esse sgorgano da una vita profonda dell’anima, quella vita tenera, sensibile, umana, protesa ad abbracciare compenetrata tutta l’umanità. Siano sante, benedette, le tue, anima afflitta… è se altri non le comprendono, “non sanno quel che fanno”… anche Gesù, difronte all’incredulità, “fremé nello spirito e pianse”. Le lacrime son perle, del firmamento stelle, son gocce di rugiada che innaffiano il creato; Profumo, di preghiere versate in duoli e pianti, Le lacrime dei santi… Apocalisse 8: 3 Poi venne un altro angelo che aveva un turibolo d’oro e si fermò presso l’altare; e gli furono dati molti profumi, affinché li aggiungesse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono. 4 E il fumo dei profumi, offerti con le preghiere dei santi, salì dalla mano dell’angelo davanti a Dio. Ogni tuo gemito è simile al dolore della partoriente che sgravida vita al mondo che fine non ha! Un santo chiedeva a Dio il dono delle lacrime! Si piange ancora nelle chiese? Sii benedetto tu che piangi… perché la tristizia sarà mutata in letizia. Amen.

LASCIA CHE LE ONDE DI DIO PASSINO SU DI TE


Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio. L’anima mia è abbattuta in me; perciò io ripenso a te dal paese del Giordano, dai monti dell’Ermon, dal monte Misar“. (vedi Salmo 42:5-6) A volte la nostra vita è come un deserto… ci troviamo tra due dune di sabbia, senza provviste in vista, con un problema che minaccia di bruciarci se non riusciamo a trovare l’ombra. Ma la buona notizia è che Dio fa un fiume nel deserto: “Poi mi mostrò il fiume dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città e sulle due rive del fiume stava l’albero della vita. Esso dà dodici raccolti all’anno, porta il suo frutto ogni mese e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni“. (vedi la Bibbia, Apocalisse 22:1-2) “La terra del Giordano“… il fiume Giordano taglia Israele e la parola Giordano significa “scendere” o “scorrere giù”. Gesù, come un fiume, è disceso dal cielo per innalzarci di nuovo a Lui, per trasformarci nella sua gloria. “Un abisso chiama un altro abisso al fragore delle tue cascate; tutte le tue onde e i tuoi flutti sono passati su di me“. (la Bibbia, Salmo 42:7) Lascia che il fiume di Dio scorra su di te, ondeggiando di onda in onda, fino in profondità, e che lavi via tutte le fonti di scoraggiamento. La marea di Dio è più potente di qualsiasi onda di scoraggiamento. Ricorda che, rispetto alla grandezza di Dio, tutto ciò che ci opprime è minuscolo. Non c’è più bisogno di scoraggiarsi. Il Signore è qui! Lascia che le sue onde d’amore passino su di te. Sii profondamente benedetto nell’ascoltare oggi questo bellissimo canto di adorazione di Paul Wilbur intitolato “Let the Weight of Your Glory Fall” (Lasciate che il peso della vostra gloria cada). Ti invito a prenderti un momento e a pregare con me… “Signore, in mezzo a tutte le onde che si infrangono su di me… come lo scoraggiamento, la preoccupazione, l’ingiustizia… scelgo di rivolgermi a Te. Scelgo di gridare verso di Te piuttosto che lamentarmi. Mi rivolgo a Te per ricevere una nuova e potente ondata di incoraggiamento, di guarigione, di restaurazione e di perdono. Benedico il Tuo nome, Signore! Grazie per non avermi mai lasciato cadere. Ti amo. Nel Tuo nome, amen“.

SPERA IN DIO!


“Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio. L’anima mia è abbattuta in me; perciò io ripenso a te dal paese del Giordano, dai monti dell’Ermon, dal monte Misar“. (vedi Salmo 42:5-6) Dando un rapido sguardo alla tua vita oggi, in cosa riponi le tue speranze? Su chi o su cosa fai affidamento per rispondere alle tue esigenze? te stesso? il tuo coniuge? il tuo conto in banca? il tuo capo? Non conosco la tua situazione, ma di una cosa sono certo: è sempre meglio sperare in Dio. Egli sa come premiare e ricompensare coloro che contano su di Lui. Ecco cosa ci dice la Bibbia: “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano“. (Ebrei 11:6) Egli può provvedere a tutte le nostre esigenze. Proprio tutte. Il suo conto celeste ha un’offerta illimitata. Oggi si può sperare in Lui più che in qualsiasi altra cosa o in chiunque altro. Sì, conta su Colui le cui risorse sono… innumerevoli! La Bibbia dice anche: “È meglio confidare nel Signore che confidare nei principi“. (Salmo 118:9) Perché sperare in Dio? Perché “Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d’uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?”. (la Bibbia, Numeri 23:19) Il tuo Dio non mente e non si pente né della sua Parola, né delle sue promesse per la tua vita. Quello che ha detto, lo farà certamente… puoi esserne sicuro. Ti incoraggio a non dubitare, ma a entrare pienamente in ciò che Egli vuole per te, sperando e credendo in Lui! Amico mio, che Dio ti benedica in abbondanza!

FIN DAL MATTINO…


nuovo peppeSalmo 143: 5 Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto. 6 Protendo le mie mani verso di te; la mia anima è assetata di te, come una terra arida. 7 Affrettati a rispondermi, o Eterno, lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perché non divenga simile a quelli che scendono nella fossa. 8 Fammi sentire la tua benignità al mattino, perché io confido in te; fammi conoscere la via per la quale devo camminare, perché io elevo la mia anima a te La nostra mente sia sempre assorta a contemplare l’opera meravigliosa della creazione con mani alzate verso il cielo ed il cuore ardente del Signore, assetato come terra arida. Il mattino simboleggia desiderio ardente di rincominciamento, bisogno d’essere guidato, di conoscere la via, forze nuove e di visione del cielo. “Perché in te confido”, vale a dire: mi fido solo di Te Signore! Diffido di tutti e di tutto, principalmente in me stesso, ma, pongo ogni mattina la mia fiducia in Te, Gesù. Amen

CORAGGIO ANIMA TRIBOLATA


peppe 3Esodo 10: 8 Così Mosè ed Aaronne furono riportati dal Faraone; ed egli disse loro: «Andate, servite l’Eterno, il vostro DIO. Ma chi sono quelli che andranno?». Mosè disse: 9 «Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e coi nostri armenti, perché dobbiamo celebrare una festa all’Eterno». 10 Il Faraone disse loro: «Possa l’Eterno essere con voi, quando io lascerò andare voi e i vostri bambini! Ma state attenti a non avere delle cattive intenzioni! Vai pure tu anima tribolata? La tirannia di faraone, la lunga schiavitù, i lavori forzati, la frusta pesante e le infinite umiliazioni diaboliche, non sono riuscite a piegare, spegnere nel popolo di Dio la speranza, la fede nell’Iddio di Abramo… Essi, nonostante i lunghi anni di abbandono nella devastante tirannia: Sono ancora compatti, dal più grande al più piccolo col desiderio di onorare, lodare e far festa col loro Dio; passando davanti agli egiziani a testa alta. Nelle prove e nei mille disagi della tua vita; anche se Dio ti sembra assente, lontano e indifferente: non ti scoraggiare, ma cerca di comprendere il piano della forgiatura talché nessuna avversità riesca a toglierti la speranza e il desiderio di far festa con Lui. Sempre svergognato rimarrà il tuo avversario e tu farai festa un giorno con Gesù Cristo il tuo REDENTORE, BENEDETTO in eterno. Amen!

“CHE GIOVA ALL’UOMO SE GUADAGNA TUTTO IL MONDO E PERDE L’ANIMA SUA”?


Domenico Modugno

Un piccolo bambino, eludendo la sorveglianza dei genitori, si mise a giocare con un vaso di grande valore e vi lasciò scivolare dentro una moneta.

Nell’intento di recuperarla vi infilò la manina, e subito si rese conto di non riuscire più a tirarla fuori.

Così chiese aiuto ai genitori, ma ogni tentativo fu vano: la mano rimaneva incastrata!

Allora si cominciò a discutere sull’opportunità di rompere il vaso, finché il padre ebbe l’idea di dire al bambino di aprire la mano e di allungare le dita.

“Non posso farlo” gridò il bambino, “dovrei lasciare andare la mia moneta!”.

Era evidente che stringendo la moneta nel pugno la mano non poteva passare attraverso la stretta apertura.

Il prezioso vaso aveva rischiato di essere distrutto a causa di una moneta che valeva molto, molto meno!

Questo racconto ci può far sorridere…

Ma non ci comportiamo forse allo stesso modo quando rischiamo di perdere la felicità eterna per non rinunciare ai piaceri di questa vita?

Quanti di noi tengono stretta la loro “moneta”!

Chiunque non vuole abbandonare i piaceri del peccato non può essere liberato dalla schiavitù del peccato e ottenere la vita eterna.

Ognuno di noi dovrebbe riconsiderare seriamente le cose alle quali, fino ad ora, ha dato più valore che alla fede in Cristo.

Che cosa mi trattiene dal confessare a Dio le colpe della mia vita e accettare il Suo perdono?

Le parole del Signore “che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?” non devono rimanere semplicemente un detto proverbiale, ma uno spunto per una seria riflessione.

Quando Gesù parla di guadagnare tutto il mondo, il mondo intero, sta dicendo che qualunque cosa uno riesce ad ottenere in questa vita, perfino tutti i tesori del mondo messi insieme, non valgono nulla in confronto alla salvezza eterna.

Cioè, anche se l’uomo potesse ottenere tutto ciò che sogna, buona salute, vita tranquilla, approvazione e fama degli uomini, che cosa varrebbero queste cose se si dovesse trascorrere l’eternità lontano da Dio?

Purtroppo viviamo in un mondo in cui si pensa a quello che si può vedere, toccare e godere adesso, soprattutto pensando pochissimo che questa vita dura solamente un attimo alla luce dell’eternità.

Gesù ti esorta a non vivere per quello che perderai, piuttosto a vivere per quello che è veramente prezioso e che puoi conservare ora e per tutta l’eternità.