MERAVIGLIOSO DIO-MLuisa


Luisa 11Nonostante abbiamo raggiunto sofisticati successi nel campo della medicina, non esiste uomo che non gridi a Dio nel momento del bisogno per avere la guarigione del corpo e dell’anima. Anzi, ci sorprenderebbe il fatto che una persona in bisogno non cerchi conforto, sollievo e aiuto. E sul piano umano registriamo che sono milioni le persone colpite da fame, calamità e guerre che gridano in cerca di soccorso, che spesso stenta a comparire. Questa, purtroppo, è la banalità di quel che chiamiamo normalità; normalità fatta di cose scontate, di nulla che si elevi al di sopra di un orizzonte piatto.
Questo versetto, ci apre una nuova speranza, un orizzonte di gioia, sapendo che Dio oltrepassa la normalità e ci porta la vera guarigione e il vero aiuto. Un intervento che si fa sentire nel corpo stesso del Salmista, guarendolo.
Per questo la sua testimonianza è vera, è di prima mano.
Eh, si, cari nel Signore, abbiamo bisogno di ascoltare ancora testimonianze veraci di quel MERAVIGLIOSO DIO che compie ancora guarigioni e liberazioni. Forse stai vivendo sotto una cappa d’inquietudine, di sofferenza, di tristezza, allora, oggi ti dico, cerca Dio ed Egli si lascerà trovare da te. L’anima che conosce il Suo Dio, sa in fondo al suo cuore che solo Lui la può aiutare, solo Lui la può salvare e ridare quella gioia esuberante che la vita, spesso con i suoi problemi e circostanze negative, cercano di offuscare.
Senza Dio non si vive, forse si sopravvive, ma quella è tutt’altra cosa….
Dio ti benedica ❤

ULTIME DALLA CINA 🇨🇳 Coronavirus!


lode 3

La commovente lettera ai pastori di Wuhan ai cristiani: “We Are This City’s Abraham And Jonah”
“Fissa gli occhi su Gesù”

DI CHRISTEL BERNS
30 gennaio 2020

Un pastore di Wuhan ha deciso di scrivere una lettera dopo aver ricevuto molte richieste da pastori stranieri e persone preoccupate per loro. Wuhan è nel mezzo dell’epidemia di coronavirus.

Tuttavia, il pastore di Wuhan ha scritto una lettera così potente piena di speranza e amore. L’ardente fede del pastore è chiaramente evidente. Le sue parole mostrano un uomo aggrappato alla parola di Dio nonostante la tragedia. È una lettera lunga ma commovente. E di conseguenza, migliaia sono stati incoraggiati e si sono uniti a loro in preghiera.

Il pastore ha inviato la lettera ai suoi fratelli e sorelle in Cristo. Ha scritto:
“Fratelli e sorelle, la pace sia con voi.
In questi giorni la polmonite di Wuhan [virus] è stata al centro dei miei pensieri e della mia vita. [Sto] sempre guardando le ultime notizie e pensando sempre a come la nostra famiglia e la chiesa dovrebbero affrontare questo.

Per quanto riguarda la famiglia, ho raccolto maschere e generi alimentari e mi sono avventurato fuori di casa il meno possibile. Quando mi sono avventurato in pubblico ho indossato una maschera, ma per il resto ho messo tutto nelle mani del Signore.

Per quanto riguarda la chiesa, la sicurezza della congregazione, un testimone fedele, la possibilità che i membri possano contrarre la malattia, è diventata una grande area di lotta. È sembrato subito evidente a tutti che stiamo affrontando una prova della nostra fede.

Fidarsi del Signore nella crisi di Wuhan

La situazione è così critica, eppure [noi] confidiamo nelle promesse del Signore, che i suoi pensieri verso di noi sono di pace, e non di male (Geremia 29:11), e che se permette un tempo di prove, non è per distruggerci, ma per stabilirci. Pertanto, i cristiani non devono solo soffrire con le persone di questa città, ma abbiamo la responsabilità di pregare per coloro che hanno paura in questa città e di portare loro la pace di Cristo.

In primo luogo, dobbiamo cercare la pace di Cristo che regni nei loro cuori (Ebrei 3:15). Cristo ci ha già dato la sua pace, ma la sua pace non è di allontanarci dal disastro e dalla morte, ma piuttosto di avere la pace in mezzo al disastro e alla morte, perché Cristo ha già superato queste cose (Giovanni 14:27, 16:33). Altrimenti non abbiamo creduto nel vangelo della pace (Efesini 6:15) e, con il mondo, saremmo terrorizzati dalla pestilenza e perderemmo la speranza di fronte alla morte.

Il principe della pace a Wuhan

Perché solo i cristiani hanno questa pace? A causa del peccato, gli umani soffrono le prove e le tribolazioni che li colpiscono, La Parola dice: i malvagi non hanno pace (Isaia 48:22). Eravamo tutti peccatori, ma Cristo, a causa della fede, ha preso la nostra pena e ci ha dato la sua pace. Pertanto Paolo dice, chi può presentare una denuncia contro gli eletti di Dio? È Dio che giustifica. (Romani 8:33). I cristiani possono affrontare il mondo con le stesse tribolazioni, ma tali tribolazioni non sono più una punizione, ma una nuova opportunità per avvicinarsi all’Onnipotente, per proclamare il Vangelo.

Avvicinarsi all’amore di Dio

E, come credeva fermamente Paolo, “chi ci separerà dall’amore di Cristo? Tribolazione, angoscia, persecuzione, carestia, nudità, pericolo o spada? . . . in tutte queste cose siamo più che conquistatori attraverso colui che ci ama. Perché sono sicuro che né la morte né la vita, né gli angeli né i governanti, né le cose presenti né le cose a venire, né i poteri, né l’altezza o la profondità, né qualsiasi altra cosa in tutta la creazione, saranno in grado di separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù, nostro Signore ”(Romani 8: 35-39).

Allo stato attuale, la pestilenza di Wuhan non può separarci dall’amore di Cristo; questo amore è nel nostro Signore Gesù Cristo. Queste parole ci sono di grande conforto, siamo già diventati un solo corpo con Cristo. Abbiamo una parte nelle sue sofferenze e abbiamo una parte nella sua gloria, tutto ciò che Cristo è nostro e il nostro tutto è Cristo. Pertanto, Cristo è con noi mentre affrontiamo la pestilenza in questa città; la pestilenza non può farci del male. Se moriamo nella pestilenza, è un’opportunità per testimoniare Cristo, e ancora di più per entrare nella sua gloria.

Sii forte in mezzo alla tribolazione

Perciò, fratelli e sorelle, vi incoraggio a essere forti nell’amore di Cristo. Se sperimentiamo più profondamente la morte in questa pestilenza, comprendendo il Vangelo, possiamo sperimentare più profondamente l’amore di Cristo e avvicinarci sempre più a Dio. Nostro Signore Gesù attraverso la fede sperimentò un’impareggiabile sofferenza della morte, eppure Dio lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra. (Atti 2: 32-36)

Se nel leggere queste verità non hai ancora pace, ti incoraggio a leggere diligentemente le Scritture sopra citate e invito il Signore a darti intuizione fino a quando la pace di Cristo regna nel tuo cuore. Devi sapere che questo non è solo un disastro osservabile, ma ancora di più è una lotta spirituale. Dovresti prima condurre una battaglia per il tuo cuore, e in secondo luogo combattere per l’anima di questa città.

Abramo e Giona della città di Wuhan

Se Dio, a causa di un uomo giusto trattene il giudizio su Sodoma, o a causa di 120.000 che non conoscevano la mano sinistra dalla destra, trattennero la distruzione, che dire della città di Wuhan in cui viviamo? Siamo chiaramente i giusti in questa città, molto più di una sola persona giusta ci sono migliaia e migliaia di noi. Eppure, possiamo desiderare che Lot sia rattristato da tutti quelli di questa città (2 Pietro 2: 7) e come Abramo che ha pregato seriamente per Sodoma (Genesi 18: 23-33). Vedete, Giona con difficoltà proclamò il Vangelo a Ninive, e Ninive si pentì e fu salvata. Siamo Abramo e Giona di questa città. Dobbiamo pregare per la misericordia di Dio su questa città e portare la pace su questa città attraverso le nostre preghiere e testimonianze.

Credo che questo sia il comando di Dio che chiama quelli di noi che vivono a Wuhan. Dobbiamo cercare la pace per questa città, cercare la pace per coloro che sono affetti da questa malattia, cercare la pace per il personale medico che lotta in prima linea, cercare la pace per ogni funzionario governativo di ogni livello, cercare la pace per tutto il popolo di Wuhan ! E attraverso le reti online possiamo guidare e confortare i nostri amici e persone care con il Vangelo, ricordando loro che le nostre vite non sono nelle nostre mani e affidare le loro vite a Dio che è fedele e vero.

Fissa gli occhi su Gesù

Negli ultimi giorni ho ricevuto molte richieste da pastori stranieri. Loro e l’intera chiesa sono preoccupati per questa città, ancora di più per noi; e affrontando questa epidemia, cerca di servire la città con noi.

Pertanto, chiedo loro in particolare di rivolgere gli occhi su Gesù. E non preoccuparti del mio benessere, né essere agitato o impaurito, ma prega nel nome di Gesù. Le persone di buon cuore sono attraverso le loro azioni al servizio di questa città, in particolare il personale medico che sta rischiando la propria vita. Se riescono ad assumersi tali responsabilità mondane, come possiamo non assumerci più prontamente responsabilità spirituali! ”

Quindi il pastore ha concluso la sua lettera chiedendo a tutti di unirsi a loro in preghiera.

“Se non senti la responsabilità di pregare, chiedi al Signore un’anima amorevole, un cuore sinceramente orante; se non piangi, chiedi al Signore lacrime. Perché sicuramente sappiamo che solo attraverso la speranza della misericordia del Signore questa città sarà salvata ”.

Un pastore di Wuhan
23 gennaio 2020

Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle in Cristo a Wuhan e tutte quelle sofferenze. Che Dio dia la sua forza e protezione ai medici che si prendono cura dei pazienti.

….mentre promettono loro libertà, essi stessi sono schiavi della corruzione, perché uno diventa schiavo di ciò che lo ha vinto.” (2Pi 2:19 )-MLuisa


gioco d'azzardoLe schiavitù dell’uomo sono molteplici, e non sono sane abitudini, piuttosto peccati più o meno grandi. Leggiamo sempre più spesso che molte persone si tolgono la vita perché hanno perso tutto nelle dipendenze del gioco e del vizio, e facendo un giro nel Web, ho trovato tante testimonianze di persone che erano schiave di ogni sorta di vizio, ma poi hanno INCONTRATO GESU’ E LUI STESSO GLI HA LIBERATI.
Vi racconto la storia di Giovanni, un uomo di 56 anni, dipendente dalla droga, dal sesso e dal gioco d’azzardo, non si faceva mancare niente, La sua vita in mezzo alle bugie, i soldi non gli bastavano mai e a motivo di questo, poiché li sperperava con le prostitute e con le slot machine, mandò in frantumi il suo matrimonio e la famiglia. Ormai era diventato anche violento ed aveva iniziato a fare uso di stupefacenti. Dopo essersi lasciato con sua moglie, incontrò una donna, non proprio per bene, che finì di rovinarlo del tutto. Un giorno fu trovato da alcune persone che andavano a prendere il treno, lui era li mezzo morto su una panchina, senza forze e in fin di vita , era stato pestato a sangue da alcuni aguzzini che gli avevano prestato dei soldi per le slot machine, ovviamente aveva perso e non poté restituire il soldi avuti in prestito.
Portato in ospedale, alcuni volontari si presero cura di lui e gli parlarono di Gesù. Non fu facile fargli dimenticare il passato meschino e violento che aveva avuto, la sua famiglia l’aveva distrutta e i suoi figli non volevano più vederlo, tanto ne aveva combinate. Ma Dio è Buono, ebbe misericordia di quest’uomo, sicuramente destinato all’inferno. Ora è diventato pastore di una piccola comunità, fra cui ci sono molti ragazzi ex drogati, ex prostitute ed ex giocatori d’azzardo, Spesso parla della sua esperienza e molti si sono convertiti all’ascolto della Parola di Dio. Ho avuto modo di parlare con lui, è davvero una persona per bene adesso. Ha scritto diversi opuscoli che va lasciando nei piccoli centri della sua regione e a breve costruirà un campo per giovani in difficoltà. Dio gli ha aperto le porte, lo ha LIBERATO, ADESSO E’UNA NUOVA CREATURA, LE COSE VECCHIE SONO PASSATE , ECCO SONO DIVENUTE NUOVE.
Lettore, Dio può operare anche in te e nel tuo cuore e nella tua mente, se hai dipendenze nella tua vita. La bibbia dice:” siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppur uno.
11 Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio.
12 Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppur uno.
13 La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno di aspidi sotto le loro labbra.
14 La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza.
15 I loro piedi son veloci a spargere il sangue.
16 Sulle lor vie è rovina e calamità,
17 e non hanno conosciuto la via della pace.
18 Non c’è timor di Dio dinanzi agli occhi loro.
19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che son sotto la legge, affinché ogni bocca sia turata, e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio;
20 poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato. Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti:
22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v’è distinzione;
23 difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio,
24 e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù;
25 il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d’esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza;
26 per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond’Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù.”
Leggi Romani 3.
Soltanto Dio può dare dignità a persone perdute e riportarla dalla morte alla vita, bisogna solo affidarsi a Gesù e credere con tutto il cuore che LUI può resuscitare la tua miserabile vita.
Dalla redazione della Chiesa Cristiana Evangelica Guidonia,
Sor. Luisa.

FINALMENTE RADIO EVANGELO PUO’ ESSERE ASCOLTATA IN TUTTO IL MONDO-FINALLY RADIO EVANGELO CAN BE LISTENED ALL OVER THE WORLD


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GRADITO A DIO


peppe 3Salmi 36:7 O DIO, quanto è preziosa la tua benignità! Perciò i figli degli uomini si rifugiano sotto l’ombra delle tue ali. Dio gradisce l’uomo che crede fortemente in Lui, si affida pienamente sotto l’ombra delle sue ali sapendo che ha il potere di cambiare le circostanze della sua vita e fino a quando non riconosce questo non c’è speranza. Quando perdiamo la fede ci sentiamo soli abbandonati a noi stessi. Ma chi ha fede, non si perde d’animo, alza gli occhi al cielo, sicuro che lì c’è un Dio meraviglioso pieno di benignità che ama, perdona incondizionatamente, Guarisce, salva ed offre nuove possibilità. L’uomo naturale è troppo orgoglioso perché non ha ancora percepito di essere un soffio e nient’altro, vuole gestire nell’ego la propria vita lontano da Dio e avvolto nell’inganno del peccato, a volte cade nella prova, nella disperazione, nella depressione e non ha forza per rialzarsi. La fede fa realizzare che ciò che è impossibile all’uomo è possibile a Dio e sa di contare sul suo aiuto di Padre e quando arrivano problemi e difficoltà si affidano certi che egli risolve ogni circostanza avversa che l’affligge. Dio può cambiare la sorte di ogni credente lui può cambiare il mio e il tuo futuro solo se ci sottomettiamo a Lui con fede. Gesù gradisce e premia l’ubbidienza perché ci ama. Non siamo noi che abbiamo scelto Lui e Lui che ha scelto noi, che ci custodisce e salva; ci lava mediante il suo preziosissimo sangue; ci ha arruolati nella fila dei santi; ci onora, ci ama e noi ci sentiamo privilegiati di appartenergli sperimentando che: c’è potenza e salvezza nel Nome di Gesù. Grazie Gesù!… Amen

AMA E PERDONA


peppe 5Luca 23:34 E Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Molti non sanno quello che stanno facendo, hanno una affascinante ed edificante religione, un comportamento morale lodevole e si sentono a posto con la coscienza. E’ buona cosa ma non basta se poi dentro al cuore non c’è lo spirito di Gesù ( suoi sentimenti). L’uomo nella sua volontà di carne è inclinato all’odio verso chi gli fa del male. Odiare gli viene facile, amare gli viene difficile. Gesù vero uomo e vero Dio sulla croce, inchiodato mani e piedi, pieno di agonia, in una sofferenza atroce e insopportabile, avrebbe potuto vendicarsi contro una condanna ingiusta, essendo innocente. Ma rigettando e rinunciando alla propria natura ( volontà) di uomo ha fatto prevalere quella di Dio; ha scelto di amare pronunciando le parole: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Amare e perdonare chi ti ha fatto soffrire è una scelta coraggiosa perché essa è rinuncia al proprio “EGO” per fare la volontà di Dio che è Amore. Chi odia è un debole. Ama e perdona come Gesù; c’è la puoi fare guardando Gesù capo e compitore di fede ed ogni bene. Coraggio amiamo come Gesù ci ama!… Amen

DIO CONOSCE LA TUA CAUSA


peppe 5Giobbe 35: 13 Certamente Dio non darà ascolto a discorsi vuoti, e l’Onnipotente non vi farà attenzione. 14 Anche se tu dici di non vederlo, la tua causa sta davanti a lui, e tu devi aspettarlo. 15 Ma ora, perché nella sua ira non punisce e non fa troppo caso alle trasgressioni, 16 Giobbe apre inutilmente le labbra e accumula parole senza senno». Quando dici di non vederlo, il Signore ti è vicino, la tua causa l’ha udita, sta provando la tua fede sappilo pazientemente aspettare, Egli di sicuro verrà. Egli è pietoso apre a chi bussa e non nega di aiutare il bisognoso. Non ti far ingannare da Satana che viene e ti dice: “ Dio si è dimenticato di te; smettila di sperare ti ha definitivamente abbandonato raccogli le forze che ti rimangono e allontanati definitivamente da Lui”. Sappi che Dio ti ama e anche se la mamma che allatta il suo bimbo si dimentica di Lui; Dio mai si dimentica di te; mai ti abbandona. Dio non è sordo al grido di dolore del tuo cuore; non ti ha abbandonato; ha ascoltato della tua atroce sofferenza, è accanto a te e quando nessuno ti capisce, quando ti senti solo a lottare con il mondo, Lui è vicino a te, ti asciuga le lacrime e ti da forza e l’amore di cui hai tanto bisogno. Perciò non credere al maligno che nel momento di tentazione e prova ti dice: “ Dio ti ha abbandonato”. Dio ti ama troppo per farlo e Gesù ha dato la sua vita sulla croce per riscattare te dalla morte e dal peccato. Perciò invece di cadere nella trappola del nemico con il dubbio, ringrazia Dio per tutto quello che sta facendo per te, le grandi opere che sta compiendo per te. Ricordati che la sua grazia non si esaurisce, il meglio deve ancora venire… Abbi fede!… continua a credere che Dio è Padre … un padre mai dimentica il figlio che ama. Amen

“Solo grazia, nè disgrazia, né ipergrazia”-Past. Eddie Calo


Eddie Calo

Come ci sono le persone che vanno e che vengono ci sono “i cristiani che vanno e che vengono!” Perché faccio questa affermazione “poetica”, ma non troppo?

Va risaputo che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma con Dio no! Con Dio o si sceglie la sua strada, o si sceglie la strada contro di Lui. Molti vorrebbero collocarsi al centro. Ipegrazia, prosperità, vangelo moderno… tutte strade “larghe” contro Dio.

Sapete perché chi cammina diversamente è contro Dio? Lo dice la bibbia! Sono parole di Gesù: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.”(Matteo 12:30)

Con Gesù non si può stare al centro! O raccogli oppure disperdi!!! O passi per la porta stretta oppure per quella larga! O la fonte è dolce oppure è salata,

I tiepidi sono per natura esclusi da ogni forma di coinvolgimento spirituale, quindi a priori sono fuori dai piani di Dio, infatti Gesù afferma: “Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Apocalisse 3:16)

Conosco fratelli e sorelle che si sono auto-esclusi perché per esempio hanno deciso di seguire l’ipergrazia, dottrina diabolica che io rigetto con tutto il cuore! Altri fratelli invece hanno scelto di seguire predicatori impossibili come Owuor che dice di essere, nemmeno uno, ma addirittura tutte e due i “testimoni dell’apocalisse!”

Insomma chi più ne ha più ne metta! Io personalmente seguo Cristo, la sua rivelazione, e l’elezione di Dio avanti alla fondazione del mondo, come Egli ha detto di noi: “una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce;” (1 Pietro 2:9).

Fai parte del suo popolo santo? Allora guarda bene dove ti trovi adesso! Se non dimori nella dottrina sana cosi com’è scritto non fai realmente parte del popolo di Dio, sei illuso, sei illusa di esserlo, è una convizione, solo un ombra poiché è scritto: “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio.” (2 Giovanni 1:9)

Vogliamo ubbidire a Dio o vogliamo credere nelle favole di “lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge”?

Meditiamo la Parola di Dio e cerchiamo la verità, quella che Dio ci ha dato, non quella che ci raccomandano gli uomini.

Nigeria, decapitato Andimi. I cristiani sono carne da macello per gli islamisti


Andimi-Can-Boko-Haram

La morte del reverendo, le ossa fratturate del seminarista, il massacro dei ragazzi di Gora-Gan. Boko Haram e fulani versano il sangue dei fedeli in tutto il paese

Aveva chiesto a sua moglie di prepararsi ad essere paziente e di avere cura dei loro figli se non fosse riuscito a rivederli, «non piangete, non preoccupatevi, siate sempre grati a Dio per tutto». Così Lawan Andimi, guida locale della Christian Association of Nigeria (Can), nel filmato girato dai suoi rapitori, diffuso tra gli altri dal giornalista Ahmad Salkida. Ieri il reporter ha diramato l’atroce notizia: «Il reverendo Andimi è stato decapitato ieri pomeriggio (20 gennaio, ndr), il video della sua spaventosa esecuzione con quella di un soldato è stato diffuso alle 14:42. Mi sono assicurato che la famiglia, le autorità e la chiesa fossero debitamente informate prima che la notizia fosse diffusa al pubblico questa mattina».

L’ESECUZIONE DEL REVERENDO ANDIMI

Andimi era scomparso a Michika, nello stato di Adamawa, il 3 gennaio scorso, durante l’ultimo di una serie di attacchi sferrati da Boko Haram dalla foresta Sambisa, roccaforte dei jihadisti, contro le comunità confinanti. Dopo aver confermato di essere stato rapito e di essere stato trattato con riguardo dai rapitori, nel suo accorato appello il reverendo si era rivolto a famigliari e amici, pregandoli di essere forti e di confidare nella volontà di Dio, e ai colleghi della Can e al governatore Ahmadu Umoru Fintri, chiedendo loro di intervenire al più presto per il suo rilascio. Alla durissima esortazione rivolta dalla Christian Association of Nigeria al governo federale per salvare tutti i cristiani ostaggio di Boko Haram e dello Stato islamico (il reverendo Samson Ayokunle, presidente Can, aveva definito il rapimento di Andimi come l’ultima prova della violenta e sistematica persecuzione in atto nei confronti dei cristiani della Nigeria), il presidente Muhammadu Buhari aveva risposto: «Non vedere i terroristi per quello che sono significa fare esattamente ciò che vogliono, dividere i nigeriani».

“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero. (Genesi 33:4).-Campus MLuisa


Luisa 4

“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero. (Genesi 33:4).

Una storia di tutti giorni quella di Giacobbe ed Esaù. Due gemelli sempre in contrasto fra di loro; Giacobbe, ingannatore, con la complicità di sua madre tolse la primogenitura al fratello. Un gesto alquanto furbetto che portò ad una grande separazione fra i due fratelli.
Sembrava non ci fosse più nessuna possibilità di riconciliazione, ma quando sei un vero figlio di Dio, le cose devono quadrare.
L’intento di Giacobbe era conquistare la terra promessa, che guarda caso era in mano di suo fratello…che fare? Giacobbe sapeva che Esaù aveva un buon esercito che avrebbe potuto sterminarlo su due piedi, esso aveva troppa paura e nemmeno gli angeli inviategli da Dio riuscirono a calmarlo.
Quando sappiamo di averla fatta grossa come pensiamo di stare sereni? Giacobbe era assalito dal rimorso. Preparò un altro dei suoi piani, cercando di addolcire Esaù il quale si mostrò disinteressato ai suoi armenti, greggi e doni, il danno subito aveva un prezzo più alto.
Dio stesso non approvò il piano di Giacobbe.
Giacobbe lottò con l’Angelo dell’Eterno e la sua coscia fu slogata. Ora era pronto per andare da suo fratello. La paura era passata, il suo unico pensiero era rivolto a riparare al danno causato ad Esaù.
Nelle discussioni, si pensa di avere sempre ragione, ed anche quando non abbiamo ragione dobbiamo farcela venire per forza, vuoi per difendere il nostro onore, o per dimostrare la nostra autorità….ma con Dio le cose vanno diversamente.. 
Voglio arrivare alla conclusione, così ti prenderai del tempo per leggere questa bellissima storia, c’è davvero tanto da imparare per la nostra vita spirituale…Esaù amava, comunque, Giacobbe, ed anche se non gli mancavano i mezzi per distruggerlo, a Dio però spetta sempre l’ultima parola ed è Lui che prepara ogni cosa.
Il nostro Padre celeste vuole la riconciliazione, il perdono. Ecco dunque che Dio lavorò il cuore di Esaù e piano piano, le ferite incominciavano a guarire, l’amore era più forte della rabbia e della sofferenza, desiderava rivedere suo fratello Giacobbe. Ho pianto quando ho letto del loro incontro.
“Esaù gli corse incontro, l’abbracciò gli si gettò collo, lo baciò e piansero.”
Credo che quando l’amore di Gesù vive davvero nei nostri cuori, non si può restare fermi nelle proprie convinzioni giuste o sbagliate che siano, quello che desideri è riavere tuo fratello, tua sorella, non importa chi ha torto , quello che conta… è la fine di ogni rancore ed amarezza. 
In Matteo c’è scritto, per quanto riguarda le Beatitudini…”beati coloro che si adoperano per la pace perché saranno chiamati figli di Dio.”
La Pace del Signore sia con te!