QUESTA STORIA È BELLISSIMA..LEGGETELA!


Molti anni fa, nel giorno di Capodanno, un uomo molto ricco il quale non aveva né moglie né figli né tantomeno altri famigliari, decise di invitare tutti i dipendenti della sua villa a cena.Chiamò lo staff e chiese loro di sedersi al tavolo.Davanti a ciascuno c’era una Bibbia e una piccola somma di denaro.Dopo che tutti si furono sistemati, l’uomo domando: “Che cosa preferiresti ricevere come regalo: questa Bibbia o questi soldi?Non siate timidi, potete scegliere quello che volete”.- Il CUSTODE fu il primo:”Signore, mi piacerebbe molto ricevere la Bibbia, ma poiché non ho imparato a leggere, i soldi mi saranno più utili”.- Il GIARDINIERE fu il secondo a parlare:”Signore, mia moglie è molto malata e per questo motivo ho più bisogno di soldi. Altrimenti, sceglierei la Bibbia di sicuro!”- La terza fu la CUOCA:”Signore, io so leggere per dire la verità, è una delle cose che amo fare.Ma lavoro così tanto che non riesco mai a trovare il tempo per sfogliare una rivista, per non parlare della Bibbia. Per questo prenderò i soldi”.Alla fine, arrivò il turno del RAGAZZO che si prendeva cura degli animali della villa. E siccome il Signore della villa sapeva che la famiglia del ragazzo era molto povera, si fece avanti e disse:”Sicuramente anche tu vorrai i soldi, non è così ragazzo !?Così potrai comprare del cibo per fare una buona cena a casa tua e comprare delle scarpe nuove”.- Il RAGAZZO, invece, sorprese tutti con la sua risposta:” Non sarebbe male comprare un tacchino e altri cibi gustosi da condividere con i miei genitori e i miei fratelli.Ho anche bisogno di un paio di scarpe nuove, dato che le mie sono molto vecchie”.”Ma anche così, sceglierò la Bibbia.” Ne ho sempre voluto una”.- “Mia madre mi ha insegnato che la Parola di Dio vale più dell’oro ed è più gustosa di un nido d’ape”Dopo aver ricevuto la Bibbia, il ragazzo la sfogliò immediatamente e trovò al suo interno due buste.Nella prima, c’era un assegno che era 10 volte più grande del denaro che era sul tavolo. Nella seconda, c’era un documento che rendeva (colui che avrebbe scelto la Bibbia), l’erede della fortuna dell’uomo ricco!Di fronte all’emozione del ragazzo e allo stupore degli altri servitori, l’uomo aprì una delle Bibbie e lesse ad alta voce perché tutti sentissero:- La legge del Signore è perfetta e rinvigorisce l’anima.- Le testimonianze del Signore sono degne di fiducia e rendono saggio l’uomo inesperto.- I precetti del Signore sono retti e danno gioia al cuore.- I comandamenti del Signore sono chiari e portano luce agli occhi.- Il timore del Signore è puro e dura per sempre.-Le ordinanze del Signore sono vere, sono tutte giuste.Sono più desiderabili dell’oro, di molto oro puro; sono più dolci del miele delle gocce del favo (Salmo 19: 7-10).Possa Dio darci la saggezza e aiutarci a fare le scelte giuste.

La Bibbia può aiutare i depressi?


LA RISPOSTA DELLA BIBBIASì, perché l’aiuto migliore che puoi ricevere viene da “Dio, che conforta gli abbattuti” (2 Corinti 7:6).IN CHE MODO DIO TI PUÒ AIUTARE SE SEI DEPRESSO? DANDOTI . . .Forza. Dio non ti “conforta” togliendoti i problemi, ma dandoti la forza per superarli se gliela chiedi nelle tue preghiere (Filippesi 4:13). Puoi essere sicuro che è pronto ad ascoltarti perché la Bibbia dice: “Il Signore è vicino a quelli che hanno il cuore rotto; e salva quelli che sono di spirito affranto” (Salmo 34:18). In effetti Dio può udire le tue richieste di aiuto anche se non sei in grado di esprimergli a parole quello che provi (Romani 8:26, 27).Buoni esempi. Uno scrittore della Bibbia pregò Dio: “Dal profondo dell’angoscia grido a te”. Questo salmista riuscì a far fronte alla depressione ricordando che Dio non ci punta il dito contro ogni volta che commettiamo un peccato. Infatti disse a Dio: “Se tieni conto delle colpe, Signore, Signore, chi potrà vivere ancora? Ma tu sei colui che perdona e noi potremo servirti” (Salmo 130:1, 3, 4, Parola del Signore).Speranza. Oltre a darci conforto ora, Dio ha promesso di eliminare tutti i problemi che portano alla depressione. Quando adempirà questa promessa “le cose precedenti [inclusa la depressione] non saranno ricordate, né saliranno in cuore” (Isaia 65:17).La Bibbia può aiutare i depressi?PREGHIERE PER LA GUARIGIONE INTERIORE Signore Gesù, tu sei venuto a guarire i cuori feriti e tribolati: ti prego di guarire i traumi che provocano turbamenti nel mio cuore. Ti prego, in particolar modo, di guarire quelli che sono causa di peccato. Ti chiedo di entrare nella mia vita, di guarirmi dai traumi psichici che mi hanno colpito in tenera età e da quelle ferite che me li hanno provocati lungo tutta la vita. Signore Gesù, tu conosci i miei problemi, li pongo tutti nel tuo cuore di buon Pastore. Ti prego, in virtù di quella grande piaga aperta nel tuo cuore, di guarire le piccole ferite che sono nel mio. Guarisci le ferite dei miei ricordi, affinché nulla di quanto mi è accaduto mi faccia rimanere nel dolore, nell’angustia, nella preoccupazione. Guarisci, Signore, tutte quelle ferite che, nella mia vita, sono state causa di radici di peccato. Io voglio perdonare tutte le persone che mi hanno offeso; guarda a quelle ferite interiori che mi rendono incapace di perdonare. Tu sei venuto a guarire i cuori afflitti, guarisci il mio cuore. Guarisci, Signore, quelle mie intime ferite che sono causa di malattie fisiche. Io ti offro il mio cuore: accettalo, Signore, purificalo e dammi i sentimenti del tuo cuore divino. Aiutami ad essere umile e mite. Concedimi, Signore, la guarigione dal dolore che mi opprime per la morte delle persone care. Fa’ che possa riacquistare pace e gioia per la certezza che tu sei la risurrezione e la vita. Fammi testimone autentico della Tua Risurrezione, della Tua vittoria sul peccato e sulla morte, della Tua presenza di vivente in mezzo a noi.

IL PASTORE CHE HA FALLITO


Un pastore di un piccolo paese, è arrivato in chiesa animato e motivato per realizzare l’incontro della notte, l’ora passava e il paese non arrivava.Dopo 15 minuti di ritardo sono entrati tre bambini, dopo 20 minuti sono entrati due giovani, quindi il Pastore ha deciso di iniziare il culto con le cinque persone.Nel decorrere del culto è entrata una coppia che si è seduta agli ultimi posti della chiesa.Quando il pastore faceva la lettura della Bibbia per la predica della notte entrò un altro signore, con i suoi vestiti sporchi e con una corda tra le mani.Ancora senza capire il perché della falla del popolo, il Pastore guidò il culto animato e predicò con dedizione e zelo.Quando tornava a casa sua fu aggredito e picchiato da due ladri che si presero la borsa dove c’era la Bibbia e altri averi di valore.Mentre sua moglie faceva le cure delle sue ferite a casa, lui descrisse quel giorno come:Il giorno più triste della sua vita.Il giorno più fallito del suo ministero.Il giorno più infruttuoso della sua carriera.Dopo cinque anni il pastore decise di condividere questa storia per la chiesa, mentre lui finiva di raccontare la storia, un matrimonio di grande riferimento in quella congregazione interrompe il pastore e dicono:′′ Pastore, quella coppia della storia che si è seduto sul fondo eravamo noi.”Eravamo sull’orlo del divorzio a causa di vari problemi e distorsioni che c’erano nella nostra casa. In quella notte abbiamo deciso di porre fine al nostro matrimonio, ma prima abbiamo deciso di entrare in una chiesa, avremmo lasciato lì le nostre alleanze e poi ognuno avrebbe continuato il suo cammino, ma abbiamo rinunciato al divorzio dopo aver sentito la predica del pastore in quella notte, oggi siamo qui con casa e famiglia restaurata.Mentre il matrimonio parlava uno degli imprenditori più prosperi, che aiutava nel sostentamento di quella chiesa si alzò chiedendo l’opportunità di parlare e disse:′′ Pastore io sono quel signore che è entrato tutto sporco con una corda tra le mani.Ero sull’orlo del fallimento, perso nella droga, mia moglie e i miei figli se ne erano andati di casa a causa delle mie aggressioni.In quella notte tentai di uccidermi, solo che la corda si spezzò, quando andavo a comprare un’altra corda, vidi la chiesa aperta, decisi di entrare pur essendo tutto sporco con la corda tra le mani.In quella notte il messaggio ha perforato il mio cuore e sono uscito di qui con animo per vivere.Oggi sono libero dalla droga, la mia famiglia è tornata a casa e sono diventato il più grande imprenditore del paese.E alla porta d’ingresso l’operaio che riceveva le persone gridò:′′ Pastore… Sono stato uno di quei ladri che lo ha aggredito, l’altro è morto in quella stessa notte quando abbiamo compiuto il secondo round. Nella borsa lei aveva una Bibbia, e io sono passato a leggerla quando mi svegliavo la mattina, poi ho deciso di entrare in questa chiesa.Il pastore rimase sotto shock e cominciò a piangere insieme al popolo, alla fine quella notte che considerava una notte di fallimento fu una notte molto produttiva.LEZIONI DELLA STORIA:1-Esercita la tua chiamata con dedizione e zelo oltre il numero dei partecipanti.2-Dia il tuo meglio ogni giorno, poiché ogni giorno è uno strumento per la vita di qualcuno.3-Nei giorni più cattivi della tua vita puoi ancora essere una benedizione nella vita di qualcuno.4-Il giorno che consideri il giorno più infruttuoso della tua vita sulla terra alla verità è il giorno più produttivo del mondo spirituale.5-Dio usa le circostanze cattive della vita per produrre grandi vittorie.6-Non dire mai: ′′ Oggi Dio non ha fatto nulla.” solo perché i tuoi occhi non l’hanno visto.Dio ci benedica ♥️

MEDITAZIONE-Gennaro Chiocca


Gennaro Chiocca 2Cominciamo a porre mente sulle verità della Bibbia! Parliamo apertamente delle verità che devono radicarsi più che mai nella mente e nel cuore, altrimenti periremo, e faremo perire chi ci ascolta. Richiamiamo l’attenzione su Dio, sulla condizione delle nostre anime, sulla vita eterna! Parliamo a tutti, vecchi, giovani, bambini. Siamo onesti nella predicazione se vogliamo vederli in cielo, e se anche noi ci vogliamo andare!! Dov’è lo zelo? E la nostra diligenza? Ora siamo nel tempo giusto, nel momento propizio. Non accontentiamoci di essere salvati, piuttosto facciamo attenzione che la nostra vita spirituale si mantenga vivente e vigorosa. Se vivremo ripieni dello Spirito di Dio, la gente che ci ascolterà sarà benedetta; le nostre preghiere, la nostra adorazione, i nostri sermoni saranno come manna celeste per loro, che scende nel difficile deserto di questa vita. Gli abitanti della terra devono rendersi conto che c’è un popolo che vive in profonda comunione con Dio, e che chi si avvicina a noi per ascoltarci sarà riempito da ciò che esce dal nostro cuore. Cari fratelli, prendete in considerazione ciò che vi dico:
Se il mio cuore si raffredda, anche la mia predicazione sarà fredda! Se sarò confuso, anche i miei insegnamenti saranno confusi. Se sarò tiepido, le mie testimonianze, i miei canti saranno altrettanto tiepidi. Succederà allora che coloro che ci ascoltano beneficeranno poco o nulla; saranno indolenti, perché tali siamo noi! Se tralasciamo di nutrirci, cosa mangeranno quelli che ci ascoltano? Se il nostro amore, la nostra passione diminuisce proprio in questo tempo, come pretenderemo che queste stesse cose possiamo vederle in loro ? Un “tiepido” può riscaldare un “freddo”? Se cala il timore di Dio nel nostro servizio, cala la forza per incoraggiare gli altri! Se ci nutriamo di cibi impuri, di errori, di inutili discorsi, chi ci ascolta ne avrà danno. Se invece abbondiamo nella fede, nell’amore, nello zelo, tutto questo si riverserà sugli altri, li ristorerà, li benedirà incoraggiandoli a fortificarsi. Ora, più che mai, è il tempo per tenere lontano concupiscenze, passioni, inclinazioni carnali, divisioni, gelosie e invidie. Adoperiamoci per una vita di fede, totalmente dipendente dalla Grazia e dallo Spirito. Restiamo nei suoi cortili esaminando ogni giorno i nostri cuori, sottomettendo i nostri pensieri a quelli di Cristo Gesù. Passiamo del tempo nella preghiera, nella Parola e ritroveremo il Fuoco divino. Liberiamoci dall’orgoglio di attirare discepoli verso di noi; se non lo facciamo procuriamo ferite al corpo di Cristo, diventando una piaga per la Chiesa, piuttosto che una benedizione. Proteggiamoci dai dubbi che vogliono assalire la nostra mente, che agiscono per prendere largo nei nostri pensieri a danno del primo zelo, diminuendo la nostra passione e timore verso Dio. Chiediamo a Cristo fervore, costanza e vigore. Entriamo nella casa di Dio rivestiti di zelo. Teniamo accesa la lampada con l’Olio dell’unzione in questa notte oscura.

ALZO LE MANI QUANDO NON HO FORZE


culto chiesa ADI Guidonia del 9 luglio 2014


” Gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.”


1 Pietro 5:7
” Gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.”

Stamattina avevo messo da parte questo verso, ma il Signore me lo ha riproposto…forse vuole che lo meditiamo insieme, sicuramente c’è un incoraggiamento per noi.
Purtroppo, molti di noi stanno lontani da Dio. Abbiamo nascosto scompartimenti che non apriamo mai, persino a Lui.
Alcuni tengono nascoste le proprie ferite perché ritengono che siano dovute a fallimenti personali e quindi non devono mostrarle. Altre persone non parlano o non pregano mai per cose specifiche o per preoccupazioni specifiche, perché credono che Dio non si preoccupi di queste “banalità della vita”; altri hanno sogni, paure e desideri che non riveleranno mai nemmeno a Dio.
Così, sembra davvero una relazione in cui una delle due parti si rifiuta costantemente di rivelare il suo cuore all’altra parte. Come vogliamo chiamare questo tipo di relazione? Superficiale, direi!
Eppure questo è il tipo di relazione che molti hanno con il Dio della Bibbia che è NOSTRO PADRE e ci ama così tanto da darci il Suo unigenito figlio.
Lasciatemi fare qualche domanda…Quanto comunicate con Lui? Che cosa gli dite? Quante delle vostre preoccupazioni gli esponete? 
Il Signore, vuole prendersi cura di voi, vuole che appoggiate il vostro cuore al suo e vuole ascoltarvi…non preoccupatevi eccessivamente, Lui non si annoia, è sempre disponibile…allora non indugiamo oltre…

Filippesi 4:6-7 
“Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.”

Foto: 1 Pietro 5:7
" Gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi."

Stamattina avevo messo da parte questo verso, ma il Signore me lo ha riproposto...forse vuole che lo meditiamo insieme, sicuramente c'è un incoraggiamento per noi.
Purtroppo, molti di noi stanno lontani da Dio. Abbiamo nascosto scompartimenti che non apriamo mai, persino a Lui.
 Alcuni tengono nascoste le proprie ferite perché ritengono che siano dovute a fallimenti personali e quindi non devono mostrarle. Altre persone non parlano o non pregano mai per cose specifiche o per preoccupazioni specifiche, perché credono che Dio non si preoccupi di queste “banalità della vita”; altri hanno sogni, paure e desideri che non riveleranno mai nemmeno a Dio.
Così, sembra davvero una relazione in cui una delle due parti si rifiuta costantemente di rivelare il suo cuore all’altra parte. Come vogliamo chiamare questo tipo di relazione? Superficiale, direi!
 Eppure questo  è il tipo di relazione che molti hanno con il Dio della Bibbia che è NOSTRO PADRE e ci ama così tanto da darci il Suo unigenito figlio.
Lasciatemi fare qualche domanda...Quanto comunicate con Lui? Che cosa gli dite? Quante delle vostre preoccupazioni gli esponete? 
Il Signore, vuole prendersi cura di voi, vuole che appoggiate il vostro cuore al suo e vuole ascoltarvi...non preoccupatevi eccessivamente, Lui non si annoia, è sempre disponibile...allora non indugiamo oltre...

Filippesi 4:6-7 
"Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù."

QUANDO SENTI IL LEONE RUGGIRE


Quand’ero un giovane predicatore, non davo molto peso alla guerra spirituale.
Pensavo che chiunque camminasse in vittoria non avrebbe avuto alcun problema
contro il diavolo. Per me era solo un problema di resistergli. Ma presto
scoprii un leone ruggente piombare sulle mie debolezze  con tutta la sua forza
e mi sentii impotente nell’ingaggiare battaglia contro di lui.

Troppo spesso vedo il diavolo fare la stessa cosa ad altri cristiani sinceri.
Conosco tantissimi servi fedeli – gente pura di cuore, che cammina nella
grazia – sopraffatti da ondate demoniache di confusione e disperazione.

Tali cristiani possono lavorare diligentemente per il Signore per anni. Poi, un
giorno, Satana improvvisamente inietta pensieri accusatori nelle loro menti.
Subito sono schiacciati da problemi terribili – tentazioni inaspettate,
avarizia, depressione. Le loro prove sono così profonde, strane e misteriose
che questi santi non hanno idea da dove provengano.

Credo ci sia una sola spiegazione: i loro problemi sono un violento attacco
demoniaco. Volta dopo volta l’ho visto accadere a cristiani che crescono in
maniera sorprendente. All’apice della loro crescita spirituale, Satana mette
una vecchia seduzione sul loro cammino. Potrebbe trattarsi di un vecchio
desiderio, qualcosa che pensavano di aver vinto anni fa. Ma ora, dopo anni di
vittorie, si ritrovano a camminare su un filo, traballando sull’orlo di
un’indulgenza che potrebbe ricondurli a un terribile legame.

Ho sperimentato questa fiumana. E migliaia di cristiani vi sono intrappolati
proprio ora. Essi sono inondati da persecuzioni, attacchi fisici, oppressioni
mentali, feroci tentazioni dall’inferno, amici che si rivoltano contro di
loro come nemici. Satana ha determinato un assalto totale in questi ultimi
giorni volto a spazzarci via nella totale disperazione.

Come possiamo resistere alla potenza di Satana? Giovanni ci offre la risposta
in Apocalisse 12: “Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e
per mezzo della parola della loro testimonianza” (verso 11). Quando senti il
leone ruggire – quando la fiumana si abbatte e ti senti sopraffatto – corri
nel luogo santissimo. Per fede, entra alla presenza stessa di Dio sul Suo trono,
perché l’Agnello ha aperto una via per te, attraverso il Suo sangue.

“Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del
sangue di Gesù, che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi
attraverso il velo, cioè la sua carne” (Ebrei 10:19-20).

 David Wilkerson 

UN INGREDIENTE FONDAMENTALE



UN INGREDIENTE FONDAMENTALE
by Carter Conlon

Considera tutto ciò che Gesù dovette sopportare—lo scherno, le percosse, il
finto processo, il rigetto da parte di coloro con cui Egli aveva condiviso il
cammino e che aveva nutrito nel deserto. Pensa alla croce—la violenza e la
furia dell’opposizione che Satana mandò nel suo tentativo di distruggere
l’opera di Dio. Il nemico non sapeva affatto che in realtà stava fornendo
l’ingrediente fondamentale per assicurare il successo della croce.

Secondo le scritture, “senza spargimento di sangue, non c’è perdono”
(Ebrei 9:22). Coloro che si oppongono all’opera di Dio sono pane per noi. Ci fu
bisogno di violenza, ci fu bisogno della croce, ci fu bisogno della morte. In 1
Corinzi 2:8 leggiamo che se i dominatori di questo mondo avessero saputo ciò
che stavano facendo, non avrebbero mai crocifisso il Signore della gloria!

Ricordi quella volta in cui Pietro e Giovanni salirono al tempio presso la
Porta Bella e presero lo zoppo per la mano—un uomo che aveva passato molti
anni a chiedere l’elemosina mentre la folla religiosa gli passava accanto senza
curarsene. Nessuno si preoccupò mai della sua impotenza, finché Pietro e
Giovanni lo misero in piedi nel nome di Gesù e Dio lo guarì miracolosamente.

Amato, non avere paura dell’opposizione. È un ingrediente fondamentale per le
nostre vite; è il nostro pane. Pietro e Giovanni vennero chiamati a comparire
davanti al consiglio dei capi religiosi e vennero minacciati due volte. Dunque,
quale fu il risultato di questa minaccia? “Rimessi quindi in libertà, vennero
ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani
avevano dette. Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero:
«Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le
cose che sono in essi»” (Atti 4:23-24).

Qui vediamo che quella opposizione diede il via ad un incontro di preghiera!
Invece di cedere alle minacce, i discepoli piegarono le loro ginocchia davanti
a Dio e cominciarono a pregare, “Adesso, Signore, considera le loro minacce,
e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua Parola in tutta franchezza,
stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante
il nome del tuo santo servitore Gesù” (Atti 4:29-30). Fu la guarigione dello
zoppo a portare tutti questi problemi su di loro, ecco quindi che i discepoli
si rivolsero a Dio chiedengoGli di dar loro più coraggio, più potenza e
concedere loro più miracoli di guarigione!

L’opposizione è pane per noi—ci manda alla presenza di Dio dove troviamo la
fonte della nostra forza. Senza opposizione la chiesa diventa pigra e non si
rivolge più a Dio, cominciando ad andare alla ricerca di un potere senza
scopo—una formula per l’inganno spirituale.

IL VELO SARÀ RIMOSSO


Paolo descrive un cambiamento che dovrà avvenire prima che ogni altro
cambiamento sia possibile:

“Avendo dunque questa speranza, usiamo una grande franchezza nel parlare, e non
facciamo come Mosè, che si metteva un velo sul proprio volto, affinché i figli
d’Israele non fissassero il loro sguardo sulla fine di ciò che doveva essere
annullato. Ma le loro menti sono diventate ottuse; infatti, nella lettura
dell’antico patto lo stesso velo rimane senza essere rimosso, perché il velo
viene annullato in Cristo. Anzi fino ad oggi, quando si legge Mosè un velo
rimane sul loro cuore. Ma quando Israele si sarà convertito al Signore, il
velo sarà rimosso” (2 Corinzi 3:12-16).

In questo passaggio, Paolo sta parlando innanzitutto riguardo alla cecità
d’Israele, il quale non riconosce Gesù come il Messia. Ma sta parlando anche
di un principio che si applica a tutte le persone, Giudei o Gentili. Egli sta
parlando della cecità nei confronti della verità biblica. Nota il verso 14:
“Ma le loro menti sono diventate ottuse”.

Non mi fraintendete, le persone alla quali Paolo scrive erano sincere. Loro
studiavano fedelmente i libri di Mosè, la Legge dei profeti, i salmi di
Davide. Loro onoravano la Parola di Dio, insegnando da Essa e menzionandola
liberamente. Ma c’era ancora un velo sopra i loro occhi.

Pensiamo che un velo spirituale copra gli occhi dei Giudei, Musulmani ed altri,
rendendoli ciechi alla verità su Gesù. Ma c’è anche un velo che rende ciechi
gli occhi di molti credenti. Essi leggono i chiari avvertimenti di Dio nella
Scrittura, li ascoltano in prediche potenti—ma non ne vengono affatto
colpiti. Infatti, continuano a fare le cose alle quali la parola di Dio ci dice
di rinunciare.

Paolo dice che dobbiamo tornare al Signore prima che la nostra cecità venga
rimossa. “Ma quando Israele si sarà convertito al Signore, il velo sarà
rimosso” (2 Corinzi 3:16). La parola Greca che vuol dire convertirsi qui
significa “invertire la direzione”. In breve, Paolo sta dicendo: “devi
ammettere che la strada che hai intrapreso ti ha solo portato vuoto, rovina e
disperazione”.

Se la tua vita è in una sorta di tumulto—se c’è qualcosa di terribilmente
sbagliato e le cose cominciano a deteriorarsi—sai che dovrai cambiare rotta.
Potresti pensare: “è mio marito che si trova in una brutta situazione.
Aspetto che cambi”. Oppure, “mia moglie andrà in contro alla rovina se non
cambia”. Oppure, “il mio capo sbaglia. Qualcosa deve cambiare in lui”.
Vediamo chiaramente gli errori ed i misfatti degli altri, ma siamo ciechi al
bisogno che noi stessi abbiamo di cambiare. Dobbiamo ammetterlo davanti a Dio,
“sono io, Signore. Sono io che ho bisogno di cambiare. Ti prego, Padre,
mostrami dove sbaglio”.

 David Wilkerson