Oh! Che sollievo!


“Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all’angelo del Signore, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. Il Signore disse a Satana: «Ti sgridi il Signore, Satana! Ti sgridi il Signore che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?»”(Zaccaria 3:1-2)

L’arcinemico, il diavolo è ancora l’accusatore dei figli di Dio, ma sebbene questa sia la sua attività, il nostro Signore Gesù lo sgrida e lo caccia.

Il nostro Avvocato mette a tacere il nostro accusatore. Il Signore rimprovera i nostri nemici e difende le cause della nostra anima, in modo che nessun danno venga da tutti gli insulti del diavolo.

Lo spirito malvagio del tentatore ci assale ancora e vuole insinuarsi nelle nostre menti, con il dubbio e la paura. Si dimena come un serpente e, quando ne ha l’opportunità, si lancia con pensieri blasfemi.

Oh! Che sollievo proviamo quando gli viene detto di stare zitto e viene cacciato via!

PREGHIERA

Padre, ti preghiamo per tutti coloro che in questo momento sono preoccupati e stanchi per le accuse dell’avversario. Scaccialo via e concedi ai tuoi figli tempi di refrigerio. Te lo chiediamo nel Nome di Gesù! Amen e Amen!

Pace e benedizioni!

COMUNIONE INTIMA-pastore Giuseppe Tramentozzi


Giovanni 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 27 il Padre stesso infatti vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sia proceduto da Dio. 28 Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre». Arriva il giorno, quando raggiunta la maturità spirituale tale che non chiederemo più secondo il nostro ego, ma chiederemo secondo la natura divina, divenuti uno in Lui, nel Suo nome (Volontà) avremo immediato esaudimento. Quel giorno è il tempo presente nel quale l’unione col Padre è completa ed assoluta. Il Signore non dice che la vita è completamente liberata dai dubbi e dalle perplessità che provengono dall’esterno, ma come Gesù conosce appieno il cuore e la mente del Padre, così, con il battesimo di Spirito Santo, Egli può trasportarci nei luoghi celesti dove può rivelarci i Suoi piani che ci concernono. Nel giorno di comunione intima e indisturbata fra Dio e il credente qualunque cosa viene chiesta sarà concesso perché corrisponde alla volontà del Padre ed a Lui nulla è impossibile ottenere. In questa comunione intima Gesù afferma che Dio convaliderà le nostre preghiere in quanto per nostra libera scelta abbiamo rinunciato alla nostra volontà per fare la Sua. Così faceva Gesù. In questa meravigliosa posizione veniamo innalzati da Gesù Cristo, e possiamo pregare nel Suo nome (carattere e volontà) , secondo la sua natura, della quale siamo partecipi per dono dello Spirito Santo. Rinunciamo alla nostra volontà, prediamo quella di Cristo e nel Suo nome (carattere) qualunque cosa chiediamo ci sarà dato. Amen

LA FORZA PER LA VITTORIA


“Ed Elia disse loro: ‘Pigliate i profeti di Baal; neppur uno ne scampi!’ Quelli li pigliarono, ed Elia li fece scendere al torrente Kison, e quivi li scannò” (2 Re 18:40)Quando il profeta Elia ebbe ricevuto risposta alla sua preghiera, e il fuoco venuto dal cielo ebbe consumato il sacrificio in presenza di tutto il popolo, egli esortò gli Israeliti a prendere i sacerdoti di Baal, gridando con severità: “Neppure uno ne scampi!”. Li portò tutti al torrente Kison, e “quivi li scannò”. Così deve avvenire con i nostri peccati: essi devono essere tutti assoggettati, neppure uno dev’essere risparmiato. Il nostro peccato deve morire. Non salvarlo neppure se piange copiosamente, colpiscilo, anche se è caro come Isacco. Colpiscilo, poiché Dio colpì il peccato quando era riposto sul Suo Figliuolo. Con un proponimento deciso, severo e inflessibile devi condannare a morte ciò che un tempo era l’idolo del tuo cuore. Ti chiedi come puoi compiere questo? Gesù sarà la tua forza. Per vincere disponi della grazia che ti è concessa nel patto della salvezza, hai la forza per ottenere la vittoria, poiché Cristo Gesù ha promesso di essere con te fino alla fine. Se vuoi trionfare sulle tenebre, vai alla presenza del Sole della Giustizia! Non c’è luogo più adatto della presenza di Dio per scoprire il peccato e per liberarsi dalla sua potenza e dallo stato di colpa. Giobbe non seppe mai sbarazzarsi del peccato fino a quando la sua fede venne riposta in Dio. Allora egli aborrì sé stesso e si pentì nella polvere e nella cenere. L’oro fine del credente spesso diventa opaco: abbiamo bisogno del fuoco sacro che consumi le scorie. Ricorriamo al nostro Dio, Egli è un fuoco consumante; Egli non abbatterà lo spirito, ma i nostri peccati. La bontà di Dio ci deve stimolare ad una santa gelosia e ad una santa vendetta contro quelle iniquità che sono detestabili alla Sua vista. Esci in battaglia contro Amalek con la forza del Signore, e distruggi completamente la ciurma maledetta: “Neppure uno ne scampi!”.

La Testimonianza di fede di Marianna Poerio


Mi chiamo Marianna Poerio e voglio raccontare la mia testimonianza Mi sono convertita quando ero una ragazzina, cresciuta in una famiglia evangelica pentecostale, ma anch’io dovevo fare la mia esperienza personale con Gesù. I miei genitori e i miei nonni mi dicevano sempre che “il Signore non ha nipoti, ma ha figli”. Quando sentivo questa parola, dicevo a me stessa che non avevo bisogno di pentirmi, di ravvedermi, essendo una brava ragazza poichè non facevo nulla di male. Un giorno, però, sempre rigettando Gesù dalla mia vita, fui dominata da una grande paura. Non riuscivo memmeno ad andare in bagno da sola; avevo paura del buio o di qualsiasi rumore. All’epoca avevo quasi 15 anni e feci una semplice preghiera a Gesù: “Signore, se Tu esisti e puoi fare qualcosa per liberarmi da questa paura, allora io darò il mio cuore a te!”. Egli in un istante, in un momento mi ha liberato da questo enorme fardello che portavo su di me. Il terrore del buio sparì dalla mia vita per sempre e io da allora dormii sempre con la luce spenta. Può sembrare banale tutto questo, ma Gesù mi ha liberato dalla paura del buio e dalla paura della solitudine. Crescendo ho fatto l’esperienza di essere battezza nelLo Spirito Santo. Questo avvenne nel 1991 all’età di 15 anni, e divenni molto fervente, e nel 1992 feci il patto in acqua con Gesù. Nel mio cuore nacque un amore soprannaturale per Dio.Dopo aver pregato il Signore di incontrare un uomo che avrebbe amato prima Dio e poi me, trovai un uomo Davide che ho amato, amo e amerò per l’eternità. Sono stata benedetta dal Signore perché abbiamo avuto la possibilità di lavorare nel commercio; abbiamo aperto tanti negozi e abbiamo scambiato la benedizione delle attività commerciali con le benedizioni che venivano da parte del Signore. Il mio desiderio più grande era servire il Signore, ma spesso si cade nella religiosità. Questo è stato il nostro caso. Voglio precisare che anche queste sono benedizioni che vengono da parte di Dio, perché se abbiamo la forza di lavorare è per la grazia di Dio. Nonostante fossero lavori leciti ci portarono lontano dal Signore. In quel periodo frequentavo la chiesa, ma la mia mente e il mio cuore si erano raffreddati; c’erano degli idoli che si erano stabiliti nei nostri cuori senza che me ne accorgessi. Spesso mi sono definita: “La dracma perduta nella casa”. Un giorno, in un campeggio in particolare, il Signore parlò alla mia vita e a quella di mio marito dicendo semplicemente: “Ci sono persone qui che, per ambizioni, per cose lecite, come Lot sono state trascinate via dal male e lontano dal Signore. Forse non te ne sei accorto, ma le ambizioni e le cose lecite, come può essere il lavoro, ti hanno allontanato dal Signore. Tu non stai dando più la primizia al Signore, tu non stai pensando più al Signore, tu stai pensando soltanto a lavorare. Il tuo cuore non è più legato a Dio, il tuo cuore e la tua vita non sono più per Dio. Dio per te non è al primo posto”. Dal quel giorno posso dire di aver fatto un vero ritorno a Gesù. Sono tornata al Signore e ho dato tutta la mia vita a lui, insieme a mio marito Davide. Un giorno egli stesso mi disse: “Marianna io sento che il nemico ci attaccherà, ci farà una guerra molto spietata. A Satana questo ritorno a Cristo non piace. Lui ama quei credenti che sono solo dei religiosi, che sono legati soltanto all’appuntamento settimanale ma che non danno il loro cuore al Signore. Il nemico vuole che i credenti siano seduti nei banchi della chiesa la domenica e senza dare il loro cuore a Cristo”. Mi disse inoltre: “Marianna prepariamoci perché lui ci farà una grande battaglia, una grande guerra: tu sei pronta?” Io gli risposi semplicemente: “Se il Signore è con noi chi sarà contro di noi?” Da quel momento in poi ne abbiamo passate di tutti i colori, ci sono stati dei momenti difficilissimi. Prima di questi momenti così catastrofici siamo stati a Santo Domingo e sentimmo nel cuore di andare in un locale di culto ad ascoltare la parola. Il pastore, che non ci conosceva affatto profetizzò da parte dello Spirito Santo per noi dicendo: “IO ti libererò dalla catastrofe che dovrai passare e tu mi servirai in un paese lontano”. Non l’abbiamo mai raccontato a nessuno pubblicamente questa testimonianza e la sto raccontando a te (e farà il giro del mondo adesso). Quelle catastrofi nella vita sono venute tutte, il Signore già ce l’aveva profetizzato. Quella profezia fatta a Santo Domingo è stata una forza per andare avanti e il nostro Dio ci aveva avvisato. Molti fratelli, nel momento in cui è venuta la catastrofe nella nostra vita, sono venuti meno. La verità è che non erano veri amici, non ci hanno mai amato, ma erano interessati solo a quello che gli potevamo dare. Da quel momento ci siamo resi conto di essere soli come il figliol prodigo. A quel punto siamo tornati a Dio, Lui ci ha ristabilito e ci ha dato più di quello che avevamo perso e ci ha resi più felici di prima. Voglio precisare che noi non siamo felici per quello che il Signore ci da, ma per quello che il Signore È per la nostra vita. Successivamente abbiamo affrontato tantissime prove, ma ne siamo usciti sempre più vittoriosi, più forti e più maturi di prima. Oggi serviamo il Signore con la pagina “Kabod” peso di gloria. Non era nei nostri programmi, ma sicuramente era nei progetti di Dio. Avevamo chiesto al Signore per tanto tempo di servirlo, non sapevamo come, ma il Signore ci mandava delle profezie più volte. Qualcuno ci profetizzava sempre “tu mi servirai… tu mi servirai” e parlavano sempre di una via nuova. Oggi noi serviamo il Signore con Kabod, ma sappiamo che Kabod è solo l’inizio del Signore. Il Signore ci ha liberato dalla catastrofe, ci ha fatto vedere chi era vero amico e vero fratello nel momento della difficoltà. Oggi il Signore ci ha messo a Suo servizio e non sappiamo in futuro cosa Dio ha in serbo per noi, ma siamo sicuri che il Signore ha per noi progetti meravigliosi. Noi abbiamo un solo desiderio, quello di servire il Signore con tutto il cuore fino alla fine dei nostri giorni o fino al giorno del Suo ritorno. Noi sappiamo di non avere meriti, sappiamo di non avere capacità, ma se Lo Spirito Santo investe le nostre vite possiamo servirLo con tutto il cuore. Quello che vogliamo oggi più di tutto è vedere i frutti, portare i frutti per la gloria. Io ringrazio il Signore con tutto il cuore per tutto quello che ha fatto per la mia casa. L’opera di Dio non si è fermata il giorno che ho dato il mio cuore al Signore. Se volessi raccontare tutto quello che il Signore ha compiuto e continua a compiere nella nostra vita servirebbero libri interi di testimonianze. Amen!

Si racconta di un giovane-STORIA


Si racconta di un giovane, inseguito da malviventi che volevano ammazzarlo, si rifugiò in una grotta. I malviventi incominciarono a cercarlo per le varie grotte che c’erano in quel luogo. Il ragazzo disperato, elevò a Dio una preghiera, chiedendogli: «Dio onnipotente, ti prego, fa che due tuoi angeli scendano a coprire l’entrata di questa grotta, così questi uomini non entreranno ad ammazzarmi». In quel momento sentì gli uomini che si avvicinavano alla grotta in cui si trovava. Ad un tratto vide comparire un ragno che incominciò a tessere una ragnatela sull’entrata. Il ragazzo chiuse di nuovo gli occhi ed elevò un’altra preghiera, questa volta più angosciato. «Signore, ti avevo chiesto degli angeli, non un ragno! Ti prego, con la Tua mano potente, colloca un muro all’entrata affinché gli uomini non possano entrare ed uccidermi!»

Aprì gli occhi sperando di vedere il muro che copriva l’entrata, invece vide il ragno che continuava a tessere la sua ragnatela. Quando i malviventi stavano per entrare nella grotta, il ragno aveva quasi coperto tutta l’entrata. A quel punto uno dei due uomini disse: «Entriamo in questa grotta!». L’altro rispose: «No, non vedi che ci sono delle ragnatele? E’ impossibile che vi sia entrato qualcuno. Continuiamo a cercare nelle altre grotte!».

La fede è credere di ottenere ciò che non si vede, perseverare nella richiesta di cose impossibili. Dice la Sacra Scrittura: «Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono» (Ebrei 11 verso 1). Tuttavia è altre sì importante capire che il Signore non sempre agisce nei modi e nelle circostanze come noi vorremmo. Infatti non sempre i nostri pensieri sono i pensieri di Dio, i nostri programmi non sempre corrispondono alla Sua volontà e le Sue risposte non sempre coincidono coi nostri desideri! Dio non commette errori, perché i suoi disegni sono perfetti. Quindi, fidiamoci ciecamente di Colui che conosce meglio di noi e di chiunque altro la via d’uscita dal nostro problema e dalle nostre avversità. Dio sa quel che fa! Egli fa ogni cosa per il nostro bene e per la gloria del suo Santo Nome.
In mezzo alle avversità ricordiamoci e ripetiamo con tutto il cuore: «Il Signore compirà in mio favore l’opera sua»
( Salmo 138 verso 8). 

La potenza della preghiera


la potenza della preghiera

Molti anni fa, mi fu raccontato da un amico che un pastore dopo aver fatto uno studio biblico di giovedì, invitò a circa una decina di fratelli a mangiare una pizza. Quando gli furono servite le pizze chiese ad un fratello nuovo se se la sentisse di fare una preghiera per ringraziare per il cibo. Il fratello si alzò e con la meraviglia del pastore e dei fratelli presenti si mise a pregare ad alta voce. “Signore Gesù e Padre Santo, benedici questi fratelli, benedici il proprietario di questo locale…”. Il pastore si mise le mani nei capelli insieme ai fratelli e a qualcuno scappava anche da ridere. Ma il neofita continuò sempre di più alzando la voce “benedici i camerieri, i clienti e benedici questo cibo, nel nome Santissimo del Tuo Figliolo Gesù Cristo amen!” Cadde il silenzio sul ristorante, i camerieri si fermarono e abbassarono la testa. Anche molti clienti si fermarono mentre stavano cenando e abbassarono la testa, e, alla fine si sentirono degli amen e dei grazie da parte di tutti. I camerieri passavano e ringraziavano il ragazzo. Il silenzio cadde anche suoi fratelli perché non avrebbero mai osato fare un gesto così sincero e genuino. Il pastore gli disse che fu guidato da Dio anche se per lui, il pastore, era stata un’esperienza nuova. Capì che spesso ci vergogniamo di pregare in pubblico. Il proprietario disse: “Non so che fede avete ma con la preghiera del ragazzo mi sono sentito benedetto, grazie!”

In un locale di cibo rapido un Chick-fil-A in Belmont, Carolina del Nord successe un fatto quasi simile. Lady Trish, a una ragazza che lavorava nel ristorante le fu diagnosticato un cancro maligno al seno. Il dirigente del locale è un cristiano evangelico molto consacrato al Signore ed era molto triste per Trish. Tutti i dipendenti erano dispiaciuti perché quel giorno Trish doveva essere operata. Tutti si mantenevano in contatto con lei telefonocamente. Il ristorante era nel pieno della sua attività quando Trish chiamò il dirigente per dirgli che la stavano portando in sala operatoria. Il dirigente disse a tutti i lavoratori di fermarsi per pregare cinque minuti per Trish. Tutti si fermarono e il dirigente chiese scusa ai clienti ma dovevano pregare per una loro dipendente per pochi minuti, e a loro nacque nel cuore di pregare per lei, e se qualcuno avesse voluto aggregarsi alla preghiera era il benvenuto. Tutti abbassarono la testa per pregare, anche i clienti. “Signore Gesù, ti chiediamo di guidare il chirurgo di Trish nella sua operazione. Che sia tu Signore ad operarla, lei per noi è una carissima sorella. Tutti noi qui le vogliamo tanto bene… nel nome di Tuo Figlio Gesù Cristo.” Così terminò la preghiera il dirigente per la nostra sorella in Cristo Lady Trish. I clienti tutti insieme di un sol animo conclusero con un bel Amen! L’operazione e il recupero di Trish sta dando ottimi risultati, ringraziando Iddio. Il cancro è scomparso. Trish ha ripreso a lavorare e adesso sta bene. La preghiera fatta di cuore, se è nella volontà di Dio è l’arma più potente al mondo. Non a caso Gesù disse che anche i monti ubbidiscono alla Sua voce. Quando preghiamo non bisogna essere superficiali, Dio ha sempre risposto alla voce del Suo popolo quando le preghiere provengono dal cuore e non dai sentimenti. I miracoli che Gesù ha fatto più di 2000 anni fa esistono ancora. C’è bisogno solo di credere e avere fede. Dio sia lodato. Amen!

DIO CONOSCE IL VALORE E IL PESO DELLA TUA PREGHIERA ❤


lode 3

Una donna vestita in modo semplice e con un volto triste, entrò in un negozio. Avvicinato il proprietario chiese con vergogna se si poteva portare alcuni prodotti e pagare più tardi. Con una voce morbida, spiegò che suo marito era molto malato e che non poteva lavorare, avevano sette figli e avevano bisogno di cibo.

Il proprietario del negozio, inflessibile, chiese alla donna di andarsene. Tuttavia, la donna pensando alla sua famiglia continuò, chiedendo: “Per favore, signore, io pagherò il più presto possibile.” Il proprietario del negozio rifiutò, dicendo che non poteva dare credito a una persona che non conosceva.

Vicino all’ingresso del negozio c’era un cliente che aveva ascoltato la conversazione; si avvicinò e disse al proprietario che sarebbe stato responsabile per l’acquisto della donna, ma il negoziante lo ignorò.

Il proprietario del negozio si girò verso la donna e le chiese: “Hai una lista della spesa?”, lei rispose “Si, signore.”
“Va bene, metti la tua lista sulla bilancia e peseremo la lista, l’equivalente del suo peso te lo do in cibo,”, disse.

Lei esitò per un momento e a testa china, prese dal suo portafoglio un pezzo di carta e scrisse su di esso. Poi, con timore la donna mise la carta sulla bilancia.
In quello stesso istante la bilancia si abbassò come se avesse messo una pietra sopra. Il proprietario del negozio e il cliente guardavano con stupore e ammirazione. Il negoziante incominciò a mettere il cibo sul lato opposto della bilancia, ma la bilancia non si mosse, così continuò a mettere sempre più cibo, ma la bilancia rimaneva sempre nella stessa posizione, allora il commerciante sbalordito prese il pezzo di carta per vedere se c’era del trucco, guardò il foglio e lesse con stupore; non era una lista della spesa, ma c’era scritta una preghiera che diceva: “Caro Dio, Mio Signore, Tu conosci i miei bisogni, lascio tutto nelle Tue Mani”.

Il proprietario del negozio allora diede alla donna tutti i cibi di cui aveva di bisogno e rimase in silenzio a riflettere, mentre la donna lasciava il negozio.

SOLO DIO CONOSCE IL VALORE E IL PESO DELLA PREGHIERA!!!

DIO RISPONDE ALLE NOSTRE PREGHIERE?


peppe 3 (2Cor 12:8-9). Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed Egli mi ha detto: La Mia grazia ti basta, perché la Mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza. Ho pregato, mi sono rivolto al Signore con fede, ho aspettato, ma senza ottenere nessuna risposta: il mio problema ha continuato ad affliggermi! Quanti dubitano di Dio e della Sua potenza obiettando: Ma dov’è questo Dio che può fare tutto? Se le cose stanno come dicono i credenti perché Egli non mi ha concesso quello che gli ho chiesto? In fin dei conti sto chiedendo un po’ di salute, un lavoro, una famiglia, un figlio, un po’ di soldi. Se Dio può davvero fare tutto, perché allora non ascolta e non interviene? Dio può fare tutto ciò che vuole, ricordo pure che non sempre fa tutto quello che potrebbe fare, ed infatti la Sua potenza è sottoposta ai Suoi programmi per la nostra vita. Noi non sempre comprendiamo le Sue risposte. Qualcuno ha detto che le risposte di Dio possono essere di tre tipi: “Sì”, “No!” “Aspetta”. Quella che per noi è una mancata risposta è spesso un modo che il Signore sta usando per attirarci a Lui, per conoscerLo meglio. Se abbiamo “davvero” imparato ad amare Gesù, dobbiamo fidarci di Lui e rimanerGli fedeli! Il Signore non è un distributore automatico al quale mi avvicino inserendo la monetina della preghiera, pretendendo di avere il prodotto richiesto. Egli non usa la Sua Potenza per i nostri scopi, ma seguendo un ordine di priorità: il Suo primo obiettivo per la nostra vita è quello di condurci alla salvezza eterna, facendoci partecipi della Sua Gloria e donandoci il Suo amore. Impariamo quindi ad amare Dio non per quello che fa, ma per quello ch’Egli È: il nostro Salvatore. Colui che ha dato la Sua vita per noi. “Poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figliuolo (Cristo Gesù) affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna” (Gioi 3:16). Quanta pace realizzeremmo nei nostri cuori se avessimo più fiducia nell’Iddio misericordioso che ci ama anche quando non risponde (come vorremmo noi!) alle nostre preghiere. Ricorderemo la storia biblica dei tre amici di Daniele che furono gettati nella fornace ardente essendosi rifiutati d’inchinarsi ad adorare la statua d’oro eretta da un re. Questi tre giovani affermarono: «Il Nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci, ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re. Ma anche se questo non accadesse, sappi, o re, che comunque noi non servi- remo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai fatto erigere» (Daniele 3:17-18). Questi tre giovani non dubitarono della potenza di Dio. Infatti anche se Egli non avesse risposto con la liberazione, i tre giovani sarebbero comunque rimasti fedeli. Dio risponde alle nostre preghiere. Ogni qualvolta ci troviamo di fronte ad un problema, presentiamolo pure a Dio con fede, ma prepa- riamoci anche ad affermare, mi liberi o non mi liberi quello che conta è che io rimarrò fedele a Dio. Il Signore non ci risparmia le difficoltà, ma ci ha promesso che ci donerà le forze per attraversarle e superarle. In conclusione, continuiamo pure a pregare il Signore per ogni nostro bisogno, ma anche se le cose dovessero andare in una direzione diversa, da quella per la quale abbiamo pregato, non pieghiamo le ginocchia davanti alla statua del dubbio, della paura o dello scoraggiamento! Il Signore può tutto, ma se non dovesse esaudirci secondo i nostri pensieri, Egli rimanga lo stesso il nostro Dio. Beati coloro che hanno ben chiara questa condizione: Comunque, io servirò il Signore! Perché Gesù vede il nostro cuore e la nostra predispo sizione a non dubitare, come Lui non dubitò alla croce per il Suo amore per noi. Dio ci Benedica Grandemente.

GRIDA AL SIGNORE


peppe 3Sal 107: 17 Degli stolti soffrivano per il loro comportamento ribelle e per i loro peccati; 18 essi detestavano ogni cibo ed erano giunti alle soglie della morte, 19 ma nella loro avversità gridarono all’Eterno, ed egli li salvò dalle loro angosce. 20 Egli mandò la sua parola e li guarì, li scampò dalla fossa. Se il tuo vivere è da stolto e i tuoi peccati ti fanno vivere da ribelle; se detesti il cibo che mangi ( il cibo religioso senza Cristo ) e ti rendi conto di essere giunto alle soglie della morte; sei nell’angoscia? Nelle tribolazioni, conosci il pianto e le agonie dell’anima? Sai cosa significa la depressione? Pentiti e grida al Signore Gesù, verrà e ti salverà come fu per il salmista. Il salmo dice che essi gridarono incessantemente senza fermarsi, fino a quando Iddio li liberò, gridarono senza dubitare verso chi li poteva udire, fiduciosi che Egli avrebbe risposto con gran potenza. Dio rispose, le catene si ruppero, le prigioni furono aperte e i redenti calcarono liberi e più forti che mai, i sentieri della fede vera e della salvezza. Lotta anche tu nell’angoscia, non ti abbattere non permettere che essa ti vinca e ti porti nella disperazione ; alza il fiero capo e sii valoroso sapendo che Dio ti ascolta e ti libera. Solo Gesù può venire, parlare ai cuori rotti perché Lui a resistito alla tribolazione , alla morte infamante della croce, a vinto, conosce l’angoscia e sa come guarirli. Sii liberata, rinfrancata, benedetta nel nome di Gesù Cristo!. Amen

PACE A TUTTA LA FAMIGLIA DI DIO


Giuseppe post

Cos’è la potenza della preghiera?

L’idea che la potenza è nella preghiera stessa è molto frequente. Secondo la Bibbia la potenza della preghiera è nel potere di Dio stesso, che ascolta e risponde alle preghiere.

Vediamo i seguenti punti:

1)Il Signore Dio Onnipotente può fare tutte le cose; non c’è nulla d’impossibile per Lui (Luca 1:37).

2)Il Signore Dio Onnipotente invita il Suo popolo a pregarlo. La preghiera a Dio dovrebbe essere perseverante (Luca 18:1), con ringraziamento (Filippesi 4:6), con fede (Giacomo 1:5), nella volontà di Dio (Matteo 6:10), per la gloria di Dio (Giovanni 14:13-14) e da un cuore a posto con Dio (Giacomo 5:16).

3)Il Signore Dio Onnipotente ascolta le preghiere dei Suoi figli. Egli ci comanda di pregare e promette di ascoltarci quando lo facciamo. “Nella mia distretta invocai l’Eterno e gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio e il mio grido pervenne a lui, ai suoi orecchi” (Salmo 18:6).

4)Il Signore Dio onnipotente risponde alla preghiera. “Io t’invoco, perché tu m’esaudisci, o Dio; inclina verso me il tuo orecchio, ascolta le mie parole! (Salmo 17:6).

“I giusti gridano e l’Eterno li esaudisce e li libera da tutte le loro distrette” (Salmo 34:17).

Un’altra opinione piuttosto diffusa è che la quantità di fede che abbiamo, determina se Dio risponderà o meno alle nostre preghiere. Tuttavia il Signore, a volte, risponde nonostante la nostra mancanza di fede. In Atti 12, la chiesa prega per la liberazione di Pietro dalla prigione (v.5) e Dio risponde la loro preghiera (vv. 7-11). Pietro giunge alla porta del luogo dove si stava svolgendo l’incontro di preghiera e bussa, ma, inizialmente, coloro che stavano pregando rifiutarono di aprire, perché non credevano che fosse proprio Pietro. Loro pregavano affinché Pietro fosse liberato ma non si aspettavano una risposta alle loro preghiere.

La potenza della preghiera non fluisce da noi e non riguarda parole speciali che possiamo dire o un modo particolare in cui possiamo proferirle. La potenza della preghiera non si basa neanche sulla postura che assumiamo, mentre preghiamo o dall’orientamento dei nostri volti. Essa non deriva neppure da oggetti, icone, candele o rosari che possiamo maneggiare, mentre preghiamo. La potenza della preghiera viene direttamente dal Dio Onnipotente che ascolta le nostre preghiere e le risponde. La preghiera ci mette in contatto con l’ Iddio Onnipotente e noi dovremmo aspettarci risposte dall’Alto, sia che Egli scelga di concederci le nostre richieste che di rifiutarle. Qualunque sia la risposta alle nostre preghiere il Dio al quale preghiamo è la sorgente della potenza della preghiera ed Egli può e potrà risponderci, secondo la Sua perfetta volontà ed i Suoi tempi.