VITTORIA NELLA PREGHIERA-pastore Giuseppe Tramentozzi


Nato in esilio e coppiere del re Artaserse I, Neemia, sebbene conducesse una vita agiata, aveva sempre il cuore legato al pensiero di Gerusalemme devastata. Egli aveva un’alta concezione dell’opera di Dio e per questo motivo i suoi nemici tentarono di condurlo in un villaggio della Valle di Ono a circa 40 km a nord di Gerusalemme dove non avrebbe potuto difendersi, per poi ucciderlo, ma l’inganno non riuscì. Tentarono di esortarlo ad andarsene spargendo false voci di ribellioni che sarebbero giunte al Re di Persia, ma Neemia, con prudenza evitò tutte le insidie. Vista l’inutilità delle loro trame, i nemici di Neemia assoldarono, per i loro scopi, Noadia, falso profeta, che esortò Neemia a rifugiarsi nel tempio, luogo questo riservato esclusivamente ai sacerdoti, per salvarsi la vita. Tuttavia Neemia evitò anche questa ennesima insidia. Egli, infine, trovo la soluzione nella preghiera a Dio.

Ogni iniziativa per procedere e portare a compimento l’opera cominciata, ha bisogno del Suo aiuto. Infatti, Gesù ci ricorda: “Senza di me non potete fare nulla”. Neemia poteva dire come Paolo “Io sono in chi ho creduto” e “Io ho creduto, perciò ho parlato”. Egli poteva ben dire: “Vedete la mia fede, la mia costanza, il mio lavoro, le mura edificate, questa restaurazione della città; tutto questo è avvenuto per opera dell’Iddio in cui mi confido in preghiera”. La nostra vittoria, non dimentichiamolo, risiede ancora oggi nella potenza della preghiera. Soltanto quando, perfettamente consci dei nostri e degli altrui limiti, andremo a Dio lasciando nelle Sue mani le nostre ansie e le nostre preoccupazioni, Egli farà prosperare la nostra vita.

Riconosciamo il nostro bisogno di Lui ed eleviamo questa preghiera: “Ma ora, o Dio, fortificami!

LA FORZA PER LA VITTORIA


“Ed Elia disse loro: ‘Pigliate i profeti di Baal; neppur uno ne scampi!’ Quelli li pigliarono, ed Elia li fece scendere al torrente Kison, e quivi li scannò” (2 Re 18:40)Quando il profeta Elia ebbe ricevuto risposta alla sua preghiera, e il fuoco venuto dal cielo ebbe consumato il sacrificio in presenza di tutto il popolo, egli esortò gli Israeliti a prendere i sacerdoti di Baal, gridando con severità: “Neppure uno ne scampi!”. Li portò tutti al torrente Kison, e “quivi li scannò”. Così deve avvenire con i nostri peccati: essi devono essere tutti assoggettati, neppure uno dev’essere risparmiato. Il nostro peccato deve morire. Non salvarlo neppure se piange copiosamente, colpiscilo, anche se è caro come Isacco. Colpiscilo, poiché Dio colpì il peccato quando era riposto sul Suo Figliuolo. Con un proponimento deciso, severo e inflessibile devi condannare a morte ciò che un tempo era l’idolo del tuo cuore. Ti chiedi come puoi compiere questo? Gesù sarà la tua forza. Per vincere disponi della grazia che ti è concessa nel patto della salvezza, hai la forza per ottenere la vittoria, poiché Cristo Gesù ha promesso di essere con te fino alla fine. Se vuoi trionfare sulle tenebre, vai alla presenza del Sole della Giustizia! Non c’è luogo più adatto della presenza di Dio per scoprire il peccato e per liberarsi dalla sua potenza e dallo stato di colpa. Giobbe non seppe mai sbarazzarsi del peccato fino a quando la sua fede venne riposta in Dio. Allora egli aborrì sé stesso e si pentì nella polvere e nella cenere. L’oro fine del credente spesso diventa opaco: abbiamo bisogno del fuoco sacro che consumi le scorie. Ricorriamo al nostro Dio, Egli è un fuoco consumante; Egli non abbatterà lo spirito, ma i nostri peccati. La bontà di Dio ci deve stimolare ad una santa gelosia e ad una santa vendetta contro quelle iniquità che sono detestabili alla Sua vista. Esci in battaglia contro Amalek con la forza del Signore, e distruggi completamente la ciurma maledetta: “Neppure uno ne scampi!”.

MA sia ringraziato Dio, che ci da la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesu’ Cristo. 1 Cor. 15:57-MLuisa


Tutti possiamo immedesimarci in Paolo, il quale, pur avendo una grande fede, ha subito tante prove e vissuto tante difficolta’.Anche nel credente piu’ zelante possono arrivare momenti di scoraggiamento, magari situazioni difficili; soprattutto in questo periodo storico e sociale di grande confusione…ne abbiamo viste tante…ma voglio incoraggiarti a rimanere saldo nella tua fede, Dio promette di darti la vittoria, cosi’ sara’. Lascia a Lui ogni battaglia e tu pensa solamente a credere e a fidarti, senza dubitare, delle sue promesse, che sono per i suoi figli. Allora, andiamo avanti con forza, uniti al Signore, e vedremo grandi vittorie sulla nostra vita e sulla nostra famiglia. Dio ci benedica 🤗🤗🤗

FARE LA VOLONTÀ DI DIO


…ognuno faceva quello che gli pareva meglio. (Giudici 17:6) FARE LA VOLONTÀ DI DIO Quale migliore rappresentazione può essere, della nostra natura egoista, che questa: “Ognuno faceva quello che gli pareva meglio”. La loro filosofia era: “Non dirmi quello che devo fare!”. Questa norma di vita, però, lascia una persona fuori controllo, totalmente in balia della sua carnalità. Tutti possiamo diventare dipendenti da qualcosa, riconoscerlo è il primo passo verso la vittoria. La Scrittura afferma: “Il peccato che così facilmente ci avvolge” (Ebrei 12:1), che potrebbe essere una debolezza per il cibo, il denaro, il sesso, la droga, l’alcol, la fama, le cattive compagnie, il potere, la mania del lavoro, ecc. e quando ci attacca è possibile cedergli. L’umiltà e la sincerità di riconoscerlo e chiedere l’aiuto necessario a DIO , invocando la SUA GRAZIA e il SUO PERDONO costituiscono la chiave per spezzare le catene del peccato e riportare la vittoria nel NOME e per i MERITI di GESÙ . Chi ha realizzato il perdono dei propri peccati, vive secondo la volontà di DIO , realizza la benedizione della PRESENZA di GESÙ insieme a LUI e sperimenta quello che la Scrittura definisce come le “ricchezze della grazia”. L’ETERNO ti benedica e ti custodisca! L’ETERNO faccia risplendere il SUO VOLTO su di te e ti sia propizio! L’ETERNO rivolga il SUO sguardo su di te e ti dia pace!

LA VITTORIA IN GESU’


peppe 61Samuele 17:45 Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e col giavellotto; ma io vengo a te nel nome dell’Eterno degli eserciti, il DIO delle schiere d’Israele che tu hai insultato. Ci sarà sempre un avversario gigante da combattere , un problema grande da affrontare, una situazione complicata da risolvere, per questo non dobbiamo confidare nelle nostre forze ma confidare in Dio come fece Davide nell’affrontare il gigante Filisteo. Davide andò in nome dell’Eterno degli Eserciti ad affrontare Goliath. La battaglia la dobbiamo combattere noi, la vittoria sarà nostra se andiamo in nome e per conto di Gesù. Le nostre guerre saranno vinte solo con l’aiuto del Signore. Amen

VITA DI MERAVIGLIE


peppe 6Giovanni 5: 20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati. 21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole. Sono disponibili a te oggi ogni singola goccia della potenza e dell’ amore di Dio! Affinché tu sii meravigliato, Egli mostrerà opere grandi, vedrai risuscitare i morti. Non sei dimenticato, Dio ti ama come se fossi l’ unico essere umano presente sulla terra. Gesù è morto per te!; gli sei prezioso come la pupilla dei Suoi occhi. Lascia i pensieri negativi nel cassetto, risorgi a nuova vita di speranza in una nuova mente e nuovo cuore, salvato, imbiancato, purificato da Gesù. Avanti camminiamo fedelmente con Gesù. In Lui vi è vittoria!. Amen

“quando ti senti debole allora sarai veramente forte” perché esperimenti la forza di Dio! (2Corinzi 12:10)


Tutti attraversiamo momenti difficili e la vita non è sempre una tranquilla passeggiata, anche se spesso siamo spinti a pensare che vita cristiana significhi liberazione da tutto ciò che causa afflizione. Può anche succedere che nell’esistenza di una persona o di una famiglia si stabilisca una certa calma se non addirittura la felicità. Le difficoltà si sono appianate, si è contenti del proprio lavoro, i figli sono sistemati e tutto scorre più o meno serenamente. E così anche noi siamo tentati di ripetere ciò che i tre discepoli di Gesù dichiararono nella quiete e nell’atmosfera esilarante del monte Tabor, dopo aver visto Gesù trasfigurato: “…è bello per noi stare qui con te, Signore, (c’è una pace celestiale) …facciamo tre tende… fermiamoci così per sempre.” Approfittare degli attimi di felicità che la vita ci offre, è tipico della natura umana. Qualche volta il Signore nei suoi piani lascia l’uomo per molto tempo o per sempre in questo “porto tranquillo” ma il fatto di essere cristiani non garantisce a nessuno il paradiso su questa terra. Se siamo figli di Dio, potrà capitarci di imbatterci in difficoltà e afflizioni ma Gesù ci ha detto di non sorprenderci: “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto il mondo”. (Giovanni 16: 33) E’ una sua promessa, Egli non mente; ha promesso di aiutarci e lo farà, ha promesso che sarebbe restato con noi in “ogni tempo”, che non avrebbe mai permesso una prova più pesante di quanto le nostre forze possano sostenere, ma che nella prova ci avrebbe dato la forza per
superarla e ci avrebbe indicato la via d’uscita. Se ci lasciamo guidare dal Vangelo, se saremo disposti ad ascoltare la voce di Dio, allora affronteremo con più serenità tutte le difficoltà! Accanto a Gesù, per quanto grandi siano i problemi e gli affanni della vita, un credente si sente sicuro, esperimenta una felicità non falsa, passa dai sogni alla realtà, vive una gioia non passeggera, vede chiaramente un lembo di cielo sereno, in attesa del giorno radioso, quando tutto sarà perfetto nel mondo che verrà!

Fatevi coraggio,io ho vinto il mondo

NON ARRENDERSI MAI MAI !!!!!!!!!!!


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Se stai affrontando una situazione difficile, non mollare, ma rimani fermo nel Signore! Molti mollano la presa, non rendendosi conto che è invece in questo tempo di transizione che la vittoria si edifica. Alcuni si lasciano andare allo sconforto ed alla rassegnazione, mentre altri cedono alle contese ed alle dicerie, eppure non sono queste le reazioni che ci assicurano la vittoria. Il combattimento, non dimentichiamolo, deve essere “della fede”, e non “della carne”. Non è facile. Lo stesso apostolo ha detto che non lo è. Infatti, parlando del nemico che cerca di ostacolarci in ogni maniera, lui dice: “Resistetegli, stando fermi nella fede…” (I Pietro 5:9). La vera battaglia, quindi, si combatte proprio quando siamo tentati di cedere e di rassegnarci, quando le cose sembrano andare per il verso sbagliato, la si combatte nella nostra mente quando il nemico ci sussurra che non esiste soluzione alcuna alla nostra sfida. Sono questi i momenti in cui non dobbiamo mollare. Sono questi i momenti in cui dobbiamo continuare a lodare il Signore e a camminare nelle Sue vie, anche se non ci andrebbe di farlo. La Bibbia lo chiama “sacrificio di lode”…sono proprio questi i momenti in cui il nostro carattere viene formato e la nostra fede viene messa all’opera. E un carattere formato è un ottimo strumento che il Signore potrà usare con potenza, nel futuro..

E’ FINITA


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Sei sicuro che è finita!

“Le acque salivano fin sopra il mio capo; IO DICEVO: «È finita per me!» Io ho invocato il tuo nome, o SIGNORE, dal fondo della fossa;… Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; TU HAI DETTO: «Non temere!» (Lamentazioni 3:54-57)

Il profeta Geremia, nonostante l’impegno delle predicazione e di un ministerio svolto per circa 50 anni stava, stava costatando gli effetti della disubbidienza: morte, desolazione, lutto, dolore, e finiamola qui!

Siccome il profeta Geremia non era un professionista, queste conseguenze lo affliggono e le sente sue, poiché si sente uno con il popolo; ed eccolo qui: afflitto, angosciato, triste, al punto da dire: “È finita per me!”.

Forse oggi, questo può essere quello che stai dicendo o pensando anche tu: “è finita per me!”. Non è finita! Fino a prova contraria, la parola FINE!, la può mettere solo Dio!

Perciò, invocalo dal profondo del tuo cuore dal fondo della fossa nella quale ti trovi e questa mattina, come Geremia, tu udrai la voce la voce del Signore che ti dirà: “NON TEMERE!”. 

Io non sono profeta e neppure figlio di profeta, ma questa parola non è a caso per te. Non dare retta alla tua voce oppure alla voce del Padre della Menzogna. Satana vuole vederti abbattere al suolo, ma questo non accadrà perché Dio non lo permetterà. 

Fidati di Lui e di queste due semplici parole: “NON TEMERE!”, le quali sono più che sufficienti a distruggere le migliaia di buffonate che il nemico sta cercando di insinuare nel tuo cuore.

Quindi, rialzati, loda il Signore, Glorifica il Suo Nome perché si sente già il suono della VITTORIA, nel Nome di Gesù! AMEN!.

Pace e Buona Giornata.

Vi voglio bene.