L’ora delle tenebre-past Gennaro Chiocca


Qualcuno, in passato, ha sostenuto che solo un potente risveglio può cambiare le cose nella chiesa, e se avviene, riesce persino a cambiare il clima morale di un paese! Il Risveglio è una manifestazione della presenza di Dio, porta la firma dello Spirito di Dio, che inevitabilmente tutti riconoscono provenire dal cielo e non dall’uomo. Il Risveglio di Dio scende per avere un impatto con la collettività, questo lo rende diverso da tutte le altre normali riunioni benedette. Nei nostri culti spesso la benedizione è prorompente, efficace, ma non può definirsi _di risveglio_ se non ha impatto sulla società che ci circonda. Il Risveglio ci vivifica, ma prima ci spezza! Ci libera dall’omologazione degli standard religiosi e ci apre unicamente alla Parola. Le opere che leggiamo nella Scrittura diventano il nostro stile di vita tra le persone che ci circondano. Sono loro i primi testimoni che notano che Dio si muove in mezzo a noi, dentro di noi. Il Risveglio è invocato e cercato da molte chiese, e pure, quando arriverà, non da tutte gli sarà dato il benvenuto. In molte chiese non sarà riconosciuto, almeno all’inizio! Il Risveglio non verrà a farci i complimenti, ma ad umiliarci profondamente. Il prezzo della sua venuta sarà troppo alto. Quando si manifesterà non ci saranno “sconti” per nessuno di noi. Verrà e distruggerà il nostro misero autocompiacimento; trasformerà la vita spensierata di molti credenti ( e pastori), di molti missionari, in vitale sollecitudine, scambiando l’auto-indulgenza con il rinnegamento di se stessi. Il Risveglio verrà, ma solo per la chiesa che ha deciso di pagare il prezzo! Di quale prezzo parliamo? Poniamoci alcune domande: Dov’è l’attesa della chiesa in preghiera? Dov’è il digiuno? Dalla chiesa non si sente ancora chiaro “il grido d’angoscia” per uscire fuori dalla sonnolenza, dallo stordimento. Stiamo vivendo troppo con aspettative umane, ci sentiamo soddisfatti delle cose che alla fine lasceremo lo stesso su questa terra. Alcune chiese sono letteralmente “allettate”, non si muovono più, non credono più nella potenza del Vangelo. Si sono ammalate di tranquillità, di sonnolenza, non desiderano essere risvegliate: il letto è comodo, le coperte sono calde, si preferisce dormire quando la notte è avanzata. Altre sono ancora “in piedi” grazie allo sfrenato attivissimo che le muove dall’interno. Non sono vive, sono semplicemente attaccate al macchinario della novità del giorno, del like nuovo, della condivisione settimanale sui social. Si vive della frase ad effetto del predicatore, del compito mirato a incoraggiare i nuovi appena arrivati…magari da altre chiese! Questa vertiginosa attività non a che fare con lo Spirito, ma con un moderno formalismo religioso. Non essendo in grado di “partorire “ a causa della sterilità si cercano i figli degli altri. La chiesa così si ritrova cresciuta non grazie al dolore provato durante le contrazioni di fine gravidanza, ma riempita di anime che sono passate _da una parrocchia ad un’altra_ Bisogna tuttavia ammettere anche che molti credenti cambiano chiesa quando il loro desiderio di servire il Signore è andato contro le stesse possibilità offerte da luogo di partenza. Ma su questo bisognerà state attenti agli abusi che se ne possono fare. Il Risveglio verrà per ferirci, per “circonciderci” di nuovo nel cuore. Verrà per ferire, ma anche per guarire! Quando verrà saremo innanzitutto umiliati a motivo delle nostre infedeltà, della nostra vita egoistica. Il risveglio verrà per ricordarci che abbiamo abbandonato la croce per non rinunciare alle nostre abitudini. Ci metterà sotto gli occhi la nostra vita egoistica, quanto abbiamo trattenuto per noi dimenticandoci dei poveri. Il Risveglio ci libererà dalle nostre comodità, il nostro divano, la nostra poltrona pastorale non sarà più comoda. Le vacanze saranno una missione, nei luoghi dove andremo per risposare lasceremo il segno della nostra presenza. Rifiuteremo gli slogan, il successo. Le offerte che raccoglieremo saranno investite nella missione, nell’evangelismo, nelle opere cosiddette sociali, ma che in realtà sono opere della fede. Il Risveglio verrà, ma fai bene i conti perché potresti avere molte perdite. Perderai l’apatia, la superficialità, la tiepidezza. Si romperanno gli idoli dell’ipocrisia e della formalità. Si spezzeranno davanti all’Arca della gloria! Ambizioni, vanagloria saranno fugate dalla presenza di Dio. Ma questa è l’ora delle tenebre…se hai sonno continua a dormire! Se credi invece di possedere delle lampade per illuminare allora riempile d’olio! La tua luce verrà dallo Spirito e non da altro. Il Risveglio non porterà la firma di un uomo, ma dello Spirito.

L’invidia questa sconosciuta!-Eddie Calo


Eddie Calo

Quando mi sono convertito agli inizi degli anni ’90 c’erano pochissime chiese, giravano pochissimi soldi e le riunioni si facevano nelle case di quei fratelli e sorelle disponibili ad ospitare (quasi sempre tutti a rotazione)

Il clima era disteso, le preghiera erano a turno, passavano due/tre ore alla presenza di Dio, senza nemmeno rendercene conto… e poi quasi sempre una piccola agape messa in piedi dal padrone di casa serviva da pasto per tutti.

Che bei tempi, che spiritualità che si provava, quanto operava lo Spirito Santo, guarigioni e liberazioni era all’ordine del giorno! Quei tempi puo’ capirli solo chi li ha vissuti!!!

Poi qualcosa comincia a guastarsi, entrano nella chiesa di tutto e di più, si inizia a perdere il controllo, iniziano le invidie tra gruppi, si aprono comunità e chiese con il diritto di dominio… insomma si comincia a scombussolare ogni cosa… la nuova generazione evangelica convertita sulla carta, ma non nello spirito inizia a fare i suoi danni!

I veri adoratori continuano ad adorare in spirito e verità, le nuove leve evangeliche invece non adorano si dedicano alle chiacchiere, gli spettacoli, le recite, i musical, nella chiesa entra il mondo!!!

Comincia l’infezione dell’invidia: “la mia chiesa è migliore della tua” e pian piano si dimentica che la chiesa appartiene a Cristo!

Allora sono iniziate le divisioni, i gruppi, le denominazioni sistematiche di ogni genere… ecco come Satana ha ridotto alcune chiese. Allora mi chiedo “il cuore sano” dov’è! Un cuore sano è pronto all’obbedienza, all’unione, alla pace, e ad abbattere le denominazioni, mentre per gli invidiosi la denominazione rappresenta la loro distinzione, il loro modo di essere evangelici di prima classe!

Quanta stoltezza nella chiesa… per questo non ci sono più veri miracoli, reali conversioni, sincere cadute sulle ginocchia per chiedere perdono a Dio… l’invidia tra chiese sta consumando i credenti e tutto ciò non viene da Dio.

Allora che fare? Perdoniamo! Perdoniamo e Perdoniamo… e poi chiediamo al Signore perdono per le nostre divisioni, per le nostre sette, per il modo “perverso” di vivere la settarietà evangelica.

Dio ci ha chiamato alla testimonianza, ma fino a quanto ci sarà invidia tra di noi, questa testimonianza non verrà mai fuori!!!

A Dio la gloria!

Notizie coronavirus-Gennaro Chiocca


Gennaro Chiocca 2

Ai ministri, ai pastori ed a tutti servi dell’Iddio vivente che siete nelle regioni della Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e non solo, interessate dalle ordinanze per diffusione del Codiv-19.

Carissimi conservi,
abbiamo sentito profondamente, essendo proprio noi della diaspora lodigiana l’epicentro del contagio del coronavirus, di dedicarvi un pensiero per incoraggiarvi in un momento così delicato e degno di attenzione. Vivendo gli eventi in prima persona ci sentiamo in “obbligo spirituale” di trasmettere a voi tutti la piena fiducia nel Signore.
Qui a LODI e dintorni mai avremmo pensato di dover rinunciare alle consuete riunioni di culto per motivi di carattere sanitario.
Noi che, insieme con voi, siamo portavoce autentici dell’ “ecco, quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme” con le meravigliose similitudini presentate dal salmista (l’olio profumato, la rugiada dell’ Ermon), ci siamo visti improvvisamente attoniti davanti alle porte chiuse delle nostre chiese, intese come locali strutturalmente esistenti.
Immersi tra notizie, statistiche, provvedimenti, ordinanze, misure precauzionali e decreti, siamo innanzitutto chiamati a non perdere di vista la validità del nostro mandato: la predicazione del Vangelo ai fini della salvezza delle anime perdute. “Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”. Non lasciamoci sgomentare dalla intrepida diffusione del virus, piuttosto indirizziamo continuamente i credenti che Dio ci dà grazia di curare a non distogliere lo sguardo da Gesù, Colui che crea la fede e la rende perfetta.
Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo (Ef 6:4).
Cerchiamo di usare i social networks non per alimentare quella che è stata definita in questi giorni “infodemia”, ma piuttosto serviamoci del progresso della tecnologia per veicolare la trasmissione del Vangelo in questi tempi di isolamento.
Condividiamo links esaminandoli alla luce della Parola e diffondiamoli soprattutto tra i non credenti affinché possano ravvedersi.
In questi tempi la Chiesa può e deve fare la differenza perché Gesù ci ha lasciati la Sua pace, quella vera!
La “fine del mondo” per noi non è la distruzione di ogni speranza, ma la certezza della vita eterna.
Perseverate nelle Sue opere con santità e giustizia, non permettiamo alla psicosi generale di “infestare “ la nostra anima che è stata lavata e preservata dal prezioso sangue di Gesù!
In quest’ottica allora si’ che un gruppo whatsapp comunitario potrà trasformarsi in un’adunanza virtuale “in emergenza” dove ciascuno, chi con un versetto, chi con una meditazione, chi con una richiesta di preghiera, manterrà viva quella fiamma che nessuna paura o malattia potranno spegnere.
La parola di Dio non può essere incatenata e non si può soggiogare a nessuna legge umana perché continuerà a propagarsi, con o senza di noi, fino agli estremi confini della terra in attesa del ritorno del nostro amato Signore.
Questi sono sì i segni degli ultimi tempi per vedere nuove ginocchia piegarsi, ma sono anche la prova evidente che i preparativi del matrimonio tra lo Sposo e la Sua chiesa stanno per essere ultimati.
Gioiamo dunque per questa meravigliosa certezza che Dio ha inciso nei nostri cuori da quando ci ha salvati!
Noi siamo parte integrante di quella discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare (Eb 11:12).
“Beati voi che seminate in riva a tutte le acque” (dice Isaia al cap. 32:20) perché quando queste che adesso si ergono maestose e spumeggianti indietreggeranno davanti all’autorità di Gesù (sì, perché Lui ha il potere di sgridare i flutti tempestosi che sono poi costretti ad ubbidirGli) noteremo che , al ritirarsi delle onde, proprio su quelle rive ci saranno delle conchiglie preziose che si saranno “attaccate” alla sabbia per effetto della nostra predicazione.
Queste conchiglie nel libro dell’Esodo al capitolo 30 sono desiderate dal Signore insieme agli aromi profumati per creare un unico composto “salato (cioè che dà sapore), puro e santo” (v. 35).
Sia questa la vostra visione in questi tempi difficili in cui il Signore non mancherà di aprire i cieli per far scendere le sue piogge di benedizioni .

Siete nelle nostre preghiere mentre camminiamo in questo fuoco e non ne siamo bruciati.

I pastori ( e non solo )di “ADI- Come Tralci”
dalla zona lodigiana!

ALZO LE MANI QUANDO NON HO FORZE


culto chiesa ADI Guidonia del 9 luglio 2014


CONOSCERE LA SUA VOCE


CONOSCERE LA SUA VOCE
by David Wilkerson

“Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono”
(Giovanni 10:27).

Coloro che davvero conoscono Dio hanno imparato a riconoscere la Sua voce al di
sopra di tutte le altre. Egli vuole che tu sia assolutamente convinto che Lui
desideri parlarti – dirti cose che non hai mai visto o sentito prima.

Credo che siano richieste tre cose da coloro che desiderano udire la voce di
Dio:

  * Una certezza incrollabile che Dio voglia parlarti. Devi essere pienamente
persuaso e convinto di ciò. Infatti, Egli è un Dio che parla – e vuole che
tu conosca la Sua voce per poter fare la Sua volontà. Ciò che Dio ti dirà
non andrà mai al di là dei confini della Scrittura.
  * Tempo di qualità e tranquillità. Devi essere disposto a chiuderti in una
stanza con Dio e lasciare che ogni altra voce svanisca. Sì, Dio ci parla
durante tutta la giornata. Ma ogni volta che ha voluto edificare qualcosa di
significativo nella mia vita, la Sua voce è giunta solo dopo che ho azzittito
ogni altra voce, tranne la Sua.
  * Chiedi in fede. Noi non otteniamo nulla da Dio (incluso l’udire la Sua
voce) se non crediamo veramente che Egli sia in grado di comunicare a noi la
Sua mente – renderci capaci di comprendere la Sua perfetta volontà!

Dio non è un burlone! Egli non permetterà che il nemico t’inganni. Quando
Dio parla, segue la pace e Satana non può contraffare quella pace!

“Ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il
portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per
nome e le conduce fuori. E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a
loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Non seguiranno
però alcun estraneo, ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la
voce degli estranei” (Giovanni 10:2-5).

CONTENTI DI TROPPO POCO!


CONTENTI DI TROPPO POCO!
by David Wilkerson

Dio ha così tanto da volerti dare. Il Suo desiderio è quello di “aprire le
cateratte del cielo e riversare su di voi tanta benedizione, che non avrete
spazio sufficiente ove riporla” (Malachia 3:10). Egli è lì in un deposito
pieno e dice, “Io sono un Dio generoso – ma così pochi ricevono da Me. Non
lasciano che io sia Dio per loro!”

Certo, dobbiamo ringraziare Dio per tutto ciò che già ha fatto e ci ha
donato. Tuttavia, non dobbiamo essere contenti di quanto pensiamo sia tanto!
Molti cristiani sono soddisfatti di sedere in una chiesa ed essere benedetti
dalla presenza di Dio. Tali persone non sono niente  di più che delle
“spugne soddisfatte” che assorbono tutto – ma limitano Dio nella loro
vita, quando invece Lui vuole ungerle per il servizio.

Quando i discepoli si meravigliavano dei miracoli di Cristo, Gesù rispose,
“Dio ha un’opera ancora maggiore per voi!” La maggior parte di noi sono
come i discepoli. Vediamo un miracolo e siamo contenti di parlarne per il resto
della nostra vita. Tuttavia, se davvero conoscessimo Dio e lasciassimo che Lui
sia Dio per noi, Gli chiederemmo molto di più.

  * Raggiungeremmo i luoghi celesti per fede, credendo che Dio possa rimuovere
i leader corrotti nelle agenzie locali, statali e federali. Abbatteremmo
principati e potestà, come ha detto Dio!
  * Crederemmo che Dio ci aiuterà a saturare la nostra città dell’evangelo
di Gesù Cristo. Prenderemmo una posizione di fede contro ogni arma fabbricata
contro di noi, e distruggeremmo le fortezze sataniche nelle nostre famiglie e
nelle nostre chiese.

La nostra visione sarebbe illimitata. Crederemmo che Dio possa compiere cose
ancora maggiori per il Suo regno!

“Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare
smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, a lui sia la gloria
nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli”
(Efesini 3:20-21).

IL BACIO DEL PADRE



IL BACIO DEL PADRE
by David Wilkerson

V’è una grande benedizione che diventa nostra quando ci viene concesso di
sedere nei luoghi celesti. Qual è questa benedizione? È il privilegio
dell’accettazione: “Egli ci ha grandemente favoriti nell’amato suo
Figlio” (Efesini 1:6). L’uso che Paolo fa del termine accettato, utilizzato
nella versione inglese (ndt), in questo verso viene tradotto come, “Dio ci ha
grandemente favoriti. Noi siamo molto speciali per Lui perché, in Cristo,
troviamo il nostro posto”.

Poiché Dio ha accettato il sacrificio di Cristo, ora Egli vede un solo uomo
– Cristo – e coloro che sono a Lui legati per fede. La nostra carne è
morta agli occhi di Dio. In che modo? Gesù s’è sbarazzato della nostra
vecchia natura alla croce, quindi ora, quando Dio ci guarda, Egli vede soltanto
Cristo. In cambio, dobbiamo imparare a vederci come Dio ci vede. Ciò significa
non concentrarci solo sui nostri peccato e le nostre debolezze, ma sulla
vittoria che Cristo ha ottenuto per noi alla croce.

La parabola del figlio prodigo (Luca 15:11-31) fornisce un’illustrazione
potente dell’accettazione che giunge quanto riceviamo una posizione celeste
in Cristo. Conosci la storia: un giovane prese la propria eredità dal padre e
la sperperò in una vita peccaminosa. Poi, una volta arrivato alla bancarotta
– moralmente, emotivamente e fisicamente – il figlio pensò al padre e si
convinse di aver perso ogni favore al suo cospetto.

La Scrittura ci dice che questo giovane spezzato era pieno di dolore per il suo
peccato e gridò, “Sono indegno. Ho peccato contro cielo”. Ma poi il figlio
prodigo si disse, “Mi leverò e andrò da mio padre” (verso 18). Nel fare
ciò, stava esercitando la sua benedizione di libero accesso. Riesci a capire
cosa significhi? Il figlio prodigo si era convertito dal suo peccato e
ritornava alla porta aperta che il padre gli aveva promesso. Stava camminando
nel ravvedimento e si stava appropriando del libero accesso.
Che cosa accadde al figlio prodigo? “Mentre era ancora lontano, suo padre lo
vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò” (Luca
15:20). Che scena meravigliosa. Il figlio peccatore era stato perdonato,
abbracciato e amato dal padre, senza alcuna ira o condanna. Quando ricevette il
bacio del padre, seppe di essere stato accettato.

SII RIPIENO DI SPIRITO SANTO!


SII RIPIENO DI SPIRITO SANTO!
by David Wilkerson

Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo scendeva sulle
persone nei modi più insoliti. Costoro iniziavano a lodarlo – in nuove
lingue, mentre lo Spirito Santo prendeva il controllo assoluto!

Alla Pentecoste Egli scese con un vento forte e impetuoso. Cadde il fuoco!
Quando lo Spirito Santo scende, ogni cosa viene scossa. “E, dopo che ebbero
pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito
Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza” (Atti 4:31).

Giovanni Battista predicò, “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è
più forte di me, al quale io non sono neppure degno di sciogliere il legaccio
dei sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco” (Luca
3:16).

Amato, la Bibbia parla molto chiaramente: quando Gesù viene a te, Egli
desidera battezzarti con lo Spirito Santo e col fuoco! Lo Spirito Santo porta
fuoco – un amore ardente e consumante per Gesù. Perché così tanti credenti
sono caldi un minuto e freddi quello dopo, mai veramente arresi, mai
soddisfatti? Forse perché si rifiutano di permettere a Gesù di battezzarli
con lo Spirito Santo?

“E quando sarà venuto [lo Spirito Santo], egli convincerà il mondo di
peccato” (Giovanni 16:8). Può essere che questi credenti non siano convinti
perché lo Spirito Santo non è stato ancora invitato a prendere il Suo
legittimo posto in loro? Egli è il filo a piombo di Dio. Qualsiasi cosa non
sia all’altezza di Cristo, Egli la rivela – e ci convince e ci fortifica
per essere conformi alla Sua Parola! In effetti, Egli diviene il nostro
Consolatore in questo, perché, mentre ci convince di peccato, Egli ci
fortifica per abbandonarlo. Questa è vera consolazione!

Lo Spirito Santo non ti farà mai fare niente di stupido, ma potrebbe scendere
su di te in un modo tale che i peccatori penseranno che sei ubriaco. Egli non
è benvenuto in molte chiese perché Lo si considera troppo rumoroso, troppo
sconvolgente, troppo imprevedibile!

SANTA DISPERAZIONE


SANTA DISPERAZIONE
by Carter Conlon

Te ed io viviamo in ciò che io chiamo “l’ora della santa disperazione”.

La nostra società sta degenerando molto rapidamente e si verificano crimini
terribili così spesso che ormai ci siamo abituati a tutto questo. L’anormale
sta diventando normale; ciò che è male sta diventando bene. Se ti guardi
intorno forse ti chiederai, “come posso adattarmi ai tempi? Cosa può fare
Dio attraverso la mia vita? E poiché sono queste le mie preghiere e so anche
che esse sono nella Sua volontà, se Lui ha intenzione di operare, perché non
mi ha ancora risposto?

Per affrontare alcune di queste domande, diamo uno sguardo al passato quando in
un altro periodo della storia giunse su una nazione un periodo di disperazione.
In Primo Samuele si parla di una stagione in cui mancava una parola chiara o
una visione. Il sacerdote che si supponeva rappresentasse Dio era profondamente
compromesso (leggere 1 Samuele 2:22-24, 3:1). Il carattere di Dio, lo scopo ed
il pensiero erano nascosti alla gente, lasciandoli così senza risposte alle
domande dei loro cuori: “cosa sta accadendo alla nostra società? Dove stiamo
andando?”

Questa situazione era molto simile ai giorni che stiamo vivendo oggi, giorni in
cui sembra che la presenza di Dio—il Suo potere ed il Suo aiuto, che abbiamo
conosciuto attraverso la storia—sia improvvisamente svanito. Sembra che i
nemici di Dio stiano prevalendo, imponendoci quando possiamo pregare, cosa
possiamo insegnare ai nostri bambini, cos’è giusto e cos’è sbagliato. E come
risultato, un profondo grido si comincia a formare nel cuore della gente.

Il salmo 107 parla di queste stagioni di santa disperazione che si sono
verificate nella storia. Il salmista descrive la gente che andava errando,
affamata e senza forze. Fu un periodo segnato dall’insensata manipolazione
della verità di Dio. Ma è in questi momenti di disperazione che tutta la
popolazione comincia a gridare a Dio, così come sta per succedere ai giorni
nostri. C’è un grido che si eleva in questa generazione—un grido che non
necessariamente viene udito dall’orecchio naturale, ma che l’orecchio di Dio
può sentire. Come successe al tempo di Mosè, quando disse: “Ho udito il
grido del Mio popolo e sono sceso per liberarlo” (leggere Esodo 3:7-8). In
altre parole, Io ho udito i loro lamenti di disperazione. Oggi il Signore è in
grado di udire il grido di coloro ai quali sono stati infranti i sogni, il grido
dei genitori che hanno visto i loro figli perdersi, il grido di coloro che si
chiedono: “cosa ci sta succedendo?”

“Ho certamente visto l’afflizione del mio popolo… e ho udito il suo
grido” (Esodo 3:7).