ALZO LE MANI QUANDO NON HO FORZE


culto chiesa ADI Guidonia del 9 luglio 2014


LODARE DIO PER LA SUA BONTÀ


LODARE DIO PER LA SUA BONTÀ
by David Wilkerson

“Mediterò sul glorioso splendore della tua maestà e sulle tue meravigliose
opere. Essi parleranno della potenza delle tue tremende opere, e io racconterò
la tua grandezza. Essi proclameranno il ricordo della tua grande bontà e
canteranno con gioia la tua giustizia” (Salmo 145:5-7). Il termine tremende
utilizzato qui significa che i Suoi atti sono talmente grandi da causare
stupore e tremore.

Non possiamo negare che Dio richieda di lodarlo in tutta la Sua eccellenza, ma
siamo chiamati soprattutto a lodarlo per la Sua bontà.

Nota che il salmista insiste sull’abbondanza della lode nel ricordare la
bontà del Padre. Era normale per Davide cantare queste lodi come espressioni
sontuose, come a far sgorgare la lode come acqua che scorre da una fonte.

Nel Salmo 107:8-9, Davide scrive, “Celebrino l’Eterno per la sua benignità e
per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. Poiché egli ha saziato
l’anima assetata e ha ricolmato di beni l’anima affamata”.

Tale verità del lodare Dio per la Sua bontà passata ha colpito una corda del
mio cuore e sono stato mosso a fare come Davide. Siamo chiamati a celebrare la
Sua bontà!

Amato, guarda indietro, al passato, e ricorda quanto il Signore è stato buono
con te. Medita sulle Sue compassioni che non vengono mai meno nel sostenerti.
Io trovo diletto nel lodare Dio per ogni cosa, ma soprattutto per la Sua
bontà. Non solo per la Sua bontà passata, ma per quella che vedo
quotidianamente – il bene che vedo tutt’intorno a me nel presente.

“Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia
vita; e io abiterò nella casa dell’Eterno per lunghi giorni” (Salmo 23:6).