NON SI SCHERZA!ATTENZIONE


Trump USAAutunno 2020: si decide il destino dell’umanità

In autunno, l’Italia e il mondo subiranno un altro attacco da parte del mondialismo, probabilmente definitivo con l’accelerazione dell’operazione terroristica del coronavirus.

Si decideranno gli equilibri mondiali da qui ai prossimi decenni. Il nuovo ordine mondiale sta per lanciare il suo assalto finale all’Italia e al mondo intero.

L’umanità si trova di fronte ad una battaglia epocale che deciderà il destino di tutti per i prossimi anni a venire.

Se vincerà il mondialismo, l’uomo per come lo si conosceva sparirà definitivamente. Non più essere pensante dotato di libero arbitrio, ma uomo/macchina sottoposto all’esecuzione di vaccini e impianti microchip sottocutanei, senza i quali non avrà più facoltà di fare nulla.

Se vince la resistenza contro il mondialismo, ci sarà spazio per ricominciare a vivere in una società realmente umana, non più fondata sull’odio per il prossimo e sull’odio contro le nazioni.

Una società che dovrà inevitabilmente rimettere al centro il culto di Dio e non dell’uomo se non vuole consegnarsi alla sua distruzione come sta facendo quella attuale.

Ora tocca all’America. Il destino, o forse la Provvidenza, ha voluto che il Paese da sempre braccio armato del deep state si trovasse ad essere il Paese che deve impedire che il mondo cada nel baratro del nuovo ordine mondiale.

Monsignor Viganò nella sua lettera a Trump ha mandato chiaramente questo messaggio: ora tocca a lei, presidente.

Se Trump vuole vincere questa battaglia, dovrà avere Dio dalla sua parte e soprattutto dovrà impedire che l’Italia venga divorata definitivamente dal mondialismo.

E’ per questo che le élite lo vogliono a tutti i costi fuori dalla Casa Bianca e lo stesso presidente americano lo ha lasciato chiaramente intendere in un suo recente intervento, nel quale ha detto che i suoi nemici sono potenti e molto ricchi e che per un po’ potrebbe non farsi vedere pubblicamente.

Il presidente degli Stati Uniti ha voluto avvertire che la sua vita è in pericolo e che deve proteggersi prima delle elezioni di novembre?

Il deep state non è certo nuovo a risolvere i suoi “problemi” in questo modo, e a questo proposito basti pensare all’omicidio del presidente Kennedy.

I prossimi mesi decideranno cosa ne sarà dell’umanità. Per ora, solo un fatto appare certo. Se la culla del cristianesimo mondiale viene liberata, il nuovo ordine mondiale non potrà sorgere.

Adesso, come non mai, è il momento di pregare per Trump e per l’Italia.

Claudio Lombardi

“Solo grazia, nè disgrazia, né ipergrazia”-Past. Eddie Calo


Eddie Calo

Come ci sono le persone che vanno e che vengono ci sono “i cristiani che vanno e che vengono!” Perché faccio questa affermazione “poetica”, ma non troppo?

Va risaputo che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma con Dio no! Con Dio o si sceglie la sua strada, o si sceglie la strada contro di Lui. Molti vorrebbero collocarsi al centro. Ipegrazia, prosperità, vangelo moderno… tutte strade “larghe” contro Dio.

Sapete perché chi cammina diversamente è contro Dio? Lo dice la bibbia! Sono parole di Gesù: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.”(Matteo 12:30)

Con Gesù non si può stare al centro! O raccogli oppure disperdi!!! O passi per la porta stretta oppure per quella larga! O la fonte è dolce oppure è salata,

I tiepidi sono per natura esclusi da ogni forma di coinvolgimento spirituale, quindi a priori sono fuori dai piani di Dio, infatti Gesù afferma: “Cosí, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Apocalisse 3:16)

Conosco fratelli e sorelle che si sono auto-esclusi perché per esempio hanno deciso di seguire l’ipergrazia, dottrina diabolica che io rigetto con tutto il cuore! Altri fratelli invece hanno scelto di seguire predicatori impossibili come Owuor che dice di essere, nemmeno uno, ma addirittura tutte e due i “testimoni dell’apocalisse!”

Insomma chi più ne ha più ne metta! Io personalmente seguo Cristo, la sua rivelazione, e l’elezione di Dio avanti alla fondazione del mondo, come Egli ha detto di noi: “una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce;” (1 Pietro 2:9).

Fai parte del suo popolo santo? Allora guarda bene dove ti trovi adesso! Se non dimori nella dottrina sana cosi com’è scritto non fai realmente parte del popolo di Dio, sei illuso, sei illusa di esserlo, è una convizione, solo un ombra poiché è scritto: “Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio.” (2 Giovanni 1:9)

Vogliamo ubbidire a Dio o vogliamo credere nelle favole di “lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge”?

Meditiamo la Parola di Dio e cerchiamo la verità, quella che Dio ci ha dato, non quella che ci raccomandano gli uomini.

UNA DOMANDA AL SIG.AVENIA DI RADIO BLAST,MA IL CILE NON ERA LA NAZIONE TRANQUILLA DOVE RIFUGIARSI?


 

Il falsario Giuseppe Avenia continua ad incoraggiare a rifugiarsi in Cile terra promessa dove tutto fila liscio si’ lui il falso Avenia non aveva previsto,non ha avuto la rivelazione di cio’ che sta’ accadendo in questa nazione,Dio forse non gli ha parlato Lui che afferma di avere contatto con Dio,e mi chiedo quale Dio conosce? Riaffermo la sua falsita’ ecco lo’ definito falso come altri,la Bibbia parla chiaramente che negli ultimi si manifesteranno falsi cristi  e falsi profeti.RIPORTO NOTIZIE FRESCHE DI CIO’ CHE STA’ ACCADENDO IL CILE IN QUESTI GIORNI E RIPETO E RIPETERO’ NON SEGUITE IL SIG.GIUSEPPE AVENIA E NON ASCOLTATE RADIO BLAST.

Cile: proteste contro il carovita, 3 morti. Coprifuoco a Santiago, come ai tempi di Pinochet

Escalation di tensione e violenza dopo l’aumento del biglietto della metro. Da settimane si susseguivano proteste contro il rincaro dei prezzi.

Scatta il coprifuoco a Santigo e in Cile tornano gli spettri del passato. Era dai tempi di Pinochet che non scattava la drammatica misura per mettere a tacere le proteste di piazza, esplose negli ultimi tre giorni dopo l’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana: il provvedimento ha aperto il vaso si Pandora di un malcontento popolare in Cile che covava sotto la cenere in seguito al progressivo aumento del costo della vita, e che ha trovato il suo sfogo in manifestazioni massicce, scaturite soprattutto dalla mobilitazione degli studenti a Santiago. Nelle ultime ore violenti gli scontri fra manifestati e forza dell’ordine: tre persone hanno perso la vita nell’incendio scoppiato in un supermercato saccheggiato nel comune di San Bernardo. E in serata è stato imposto nella capitale e in altre zone limitrofe il coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino, nell’ambito dello stato di emergenza proclamato dal governo. L’esercito aiuterà la polizia a pattugliare le strade per 15 giorni, durante i quali le autorità potranno limitare la libertà di movimento e di riunione. Il presidente del Cile Sebastian Pinera ha intanto annunciato la sospensione dell’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana, ultimo di una serie di rincari che aveva fatto esplodere il malcontento popolare in proteste di piazza e violenze. «Ho ascoltato con umiltà la voce della gente – ha detto Pinera – e non avrò paura di continuare a farlo, perché così si costruiscono le democrazie. Ho deciso di sospendere l’aumento del metro, ciò che richiederà la rapida approvazione di una legge, finché concorderemo un sistema per proteggere meglio i nostri compatrioti».

Cile: proteste contro il carovita, 3 morti. Coprifuoco a Santiago, come ai tempi di Pinochet

Incendio nella sede Enel

Nella notte tra venerdì e sabato il centro della città era rimasto a lungo avvolto nel fumo dei lacrimogeni, usati dalle forze dell’ordine per disperdere la folla di manifestanti. In serata le proteste si erano estese in tutta Santiago con gli studenti che allestivano barricate agli ingressi delle stazioni della metropolitana. Immagini televisive hanno mostrato dimostranti attaccare veicoli della polizia, lanciare pietre e bruciare almeno un autobus, oltre a scene di distruzione e vetri frantumati all’interno di varie stazioni della metropolitana. Coinvolto anche l’edificio che ospita la sede dell’Enel a Santiago, dove è divampato un incendio poi domato. I danni «sono circoscritti alla scala antincendio e agli interni di alcuni piani» e «al momento sono da escludere possibili crolli», ha affermato il gruppo in una nota. L’incendio, ha proseguito Enel, è stato «un atto doloso avvenuto nell’ambito delle proteste, in corso nella città e compiuto da persone non ancora identificate». L’azienda ha quindi informato che «non ci sono feriti tra i propri dipendenti e che i pochi colleghi presenti nell’edificio al momento del rogo, appiccato in tarda serata, sono stati tutti immediatamente evacuati senza disordini» e ha annunciato che «dei sopralluoghi tecnici per accertare l’entità dei danni».

Le mosse del governo

La protesta degli studenti è iniziata lunedì scorso quando centinaia di giovani hanno assalito diverse stazioni di Santiago per protestare contro l’aumento del prezzo dei biglietti. I disordini hanno indotto all’interruzione del servizio di trasporto pubblico in quanto «impossibile contare sulle condizioni minime di sicurezza per passeggeri e dipendenti» ha comunicato l’azienda responsabile, disponendo poi la chiusura dell’intera rete oggi e domani e riservandosi di valutare l’opportunità di riaprire il servizio lunedì 21. Lo stato di emergenza riguarda intanto Santiago e, come previsto dalla costituzione, può estendersi fino a 15 giorni e conferisce al governo poteri aggiuntivi per imporre limiti alla libertà di movimento e di assembramento. I militari tornano così a presidiare le strade di Santiago per la prima volta dal devastante terremoto che colpì Paese nel 2010.

 

TUTTI A TAVOLA, LA CENA È SERVITA E IL PIATTO FORTE SIAMO NOI


terraIl NWO (new world order, cioè nuovo ordine mondiale), ha come modello per sviluppare il suo disegno, lo stesso identico disegno dell’impero romano: il pensiero unico, unificazione politica e religiosa, in obbedienza alla volontà di uno solo: il Monarch, il burattinaio globale ovvero il dittatore invisibile, cioè l’impresario che ha messo in scena un dramma mai visto prima d’ora, la più grande opera teatrale della storia con finale tragico. Questo è l’obiettivo ed è per questo che la democrazia e la sovranità del popolo è combattuta, negata con ogni mezzo e strategia.
Quando l’impero romano assunse il Cristianesimo come religione di stato, adottò il sincretismo con la religione più diffusa, cioè il paganesimo, per evitare drastici conflitti con i poteri religiosi pagani e anche con molti influenti aristocratici e generali di eserciti di fede pagana, quindi il disegno politico di fare confluire il culto pagano nel Cristianesimo, riuscì nel corso del tempo, esempio: il 25 dicembre, festa del sole, diventava la nascita di Gesù, così con le altre festività, vennero fatte similitudini, il culto di Mitra venne adattato al culto di Gesù Cristo, ecc. ecc.. Tutte le altre religioni minoritarie e gli stessi veri cristiani che non aderirono all’apostasia di allora, vennero perseguitati, condannati a morte, all’esilio, ecc. ecc..
Mitra è una divinità dell’induismo e della religione persiana ed anche un dio ellenistico e romano, che fu adorato nelle religioni misteriche dal I secolo a.C. al V secolo d.C. Numerosi sono del resto gli aspetti in comune fra questi tre culti.
Adesso la strategia è fare confluire tutte le religioni nell’ecumenismo per creare il pensiero unico mondiale. La religione in questa circostanza la stanno trasformando in esoterismo panteistico con la parvenza umanistica, il mezzo per narcotizzare la rabbia della gente e confluire nel pensiero politico ecumenico, dove destra e sinistra sono in sintonia con l’apolidia regia del Monarch neoliberista che domina l’economia e la spiritualità dei popoli.
La strategia della rana bollita è in atto da oltre 30 anni (o meglio da sempre), chissà se adesso la gente comincia a percepire la bollitura. La rana bollita siamo noi, il piatto forte cotto a fuoco lento.

Sudan, Meriam non sarà condannata a morte


E’ in carcere da agosto 2013. L’appello di Amnesty International 

La donna, incinta di otto mesi, era stata condannata a morte perché la madre non l’ha cresciuta secondo la religione del padre mussulmano. Con lei anche un figlio di 20 mesi. 

16 maggio 2014Meriam non sarà condannata a morte. Lo hanno annunciato Antonella Napoli, presidente di Italians For Darfur, citando rassicurazioni di avvocati raccolte
da Khalid Omer Yousif della Ong Sudan Change Now. “La nuova sentenza – ha dichiarato Napoli – sarà pronunciata dall Corte suprema e non prevederà la pena di morte”.

Amnesty International ha lanciato un appello al Ministro della giustizia del Sudan, Mohamed Bushara Douse, perché Mariam Yehya Ibrahim venga liberata e sia annullata la sua condanna a morte.

L’appello arriva dopo che, l’11 maggio scorso, un tribunale sudanese ha condannato a morte Meriam, una donna cristiana con l’accusa di apostasia: l’abbandono delle propria fede religiosa. La giovane è stata educata come cristiana ortodossa, la religione della madre, perché il padre musulmano è sparito quando lei aveva solo 5 anni. Secondo la legge sudanese basta  però la discendenza da un mussulmano perché una persona sia considerata di fede islamica.

Meriam Yehya Ibrahim, 27 anni, è incinta di otto mesi ed è in carcere insieme a un altro figlio di 20 mesi dall’agosto 2013. A far partire l’arresto la denuncia di un parente che ha rivelato il suo matrimonio con un cristiano del Sud Sudan.

Meriam è stata condannata dal tribunale di Khartoum anche per adulterio perché il suo matrimonio con un uomo cristiano non è considerato valido dalla ‘Sharia’. Per questo motivo le sono già stata inflitte 100 frustate. 

A difesa della donna nei giorni scorsi erano scese in campo numerose ambasciate dei Paesi occidentali e anche organizzazioni in difesa dei diritti civili che ne avevano chiesto l’immediato rilascio.