EMERGENZA COVID-19 Importante!-Gennaro Chiocca


Gennaro Chiocca 2

Da lunedì 30 marzo, in collaborazione con la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e le istituzioni comunali, provinciali e regionali, con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera delle nostre zone, offriremo il nostro aiuto missionario, attraverso i sistemi del volontariato. Nello specifico accoglieremo e aiuteremo alcuni che per ora sono senza dimora, ma che sono a rischio di contagio e hanno bisogno di essere protetti dal pericolo delle
strade, seguendo il principio che tanto abbiamo letto tra gli slogan “Io resto a casa”.
Tutti grazie a Dio abbiamo una casa per poterci “difendere” da questo virus, quelli che sono in strada no. Come opera missionaria noi li aiuteremo a proteggersi dando loro ospitalità per 1-2 settimane mettendo a disposizione i nostri locali. Non potremo ospitare tanti, ma alcuni; questi pochi che ospiteremo saranno evangelizzati, curati, amati e portati al Signore.

Di questa attività si occuperanno i nostri dipartimenti missionari: “Come tralci”, “Beth-Shalom” Onlus> “72 ore per Cristo” > specializzata in emergenze sociali straordinarie come unità di crisi, “Progetto Amico”> associazione medici e odontoiatri evangelici italiani, già esperti in Africa.

Siamo felici di poter essere utili al Regno di Dio in un tempo difficile come questo. Ci raccomandiamo alle vostre meravigliose preghiere che salendo al Padre ci proteggeranno per la gloria di Dio.

Come tutti i progetti missionari che partono dalla nostra diaspora, anche questo porterà “un nome spirituale” perché la finalità evangelistica è quella prioritaria: BETH-CAMPO “per gli infelici privi di riparo”
Isaia 58:7 #iorestoacasa (=nella casa del Signore).

Molto presto insieme potremo raccontare le grandi e meravigliose opere del
Signore!

Però il Signore è rimasto con me e mi ha dato forza…. Leggi 2 Timoteo 4-MLuisa


Luisa 16Stamattina, il Signore mi ha mostrato questa parola, mai cosi opportuna come i tempi che stiamo vivendo..ed oggi, vi parlerò della SOLITUDINE!
Paolo, si trova agli arresti domiciliari, ha pochi contatti, Timoteo, il suo discepolo e figlio spirituale, gli è vicino. Esso, ammaestrato da Paolo, diventerà pastore, evangelista, molto giovane e timido, ma con una fede REALE, COME CI DICE LO STESSO APOSTOLO.
Ma voglio portarvi a riflettere su come Paolo ha superato questi momenti di prova e di solitudine.L’uomo, fin dai tempi della sua comparsa, ha bisogno di interagire, di avere contatti con altri della sua specie, di comunicare emozioni e necessità, e questa interazione serve anche a dargli un posto nella società, altrimenti c’è il rischio di sentirsi inutili. Eppure, siamo più avanzati nella tecnologia, smartphone, social media,chat, siamo sempre più connessi, in realtà la stragrande delle conversazioni online si riducono in cavolate e comunque in commenti di poche parole.
Per certo che in rete, difficilmente, si affronta un dialogo vero, non si parla con il cuore in mano, come si farebbe con un vero amico, magari davanti ad un caffè, i ragazzini creano i loro gruppi per chattare e questi gruppi invece di unire, isolano, come alcuni gruppi che curano solo certe persone.
E cerchiamo con tutte le nostre forze di far finta di niente, che la solitudine, il vuoto che proviamo dentro, non sia un problema o per lo meno non serio, cerchiamo di non stare mai da soli frequentando anche persone con cui in realtà non stiamo bene e stringiamo finte relazioni, usiamo i social media in maniera ossessiva, oppure ci sfoghiamo con il cibo, ed il frigorifero diventa il nostro miglior amico.
Ma Paolo come affrontava la solitudine? Si sentiva perso?
Inutile? Niente affatto!
L’apostolo, spesso era stato deluso, tradito, da quelli che si definivano suoi “compagni”, ma come ben sappiamo ed abbiamo sperimentato anche gli amici più intimi, nel momento del bisogno vengono meno..La Bibbia ci dice che: “L’amico ama in ogni tempo, ed è un fratello nel giorno del bisogno”.
L’unico amico sincero che non viene mai meno è Gesù…
Questo Paolo diceva a Timoteo e lo dice a noi – SOLO, Gesù è Colui che ti conforta – anche in mezzo alla solitudine, alle situazioni difficili, anche quelle che non comprendi. Paolo ringraziava Dio per ogni cosa, anche per la solitudine, perché in quel frangente la presenza di Dio era più SENTITA.
ALLORA COSA VOGLIO DIRTI CON QUESTO?
Se tu lo vuoi , IL SIGNORE, Egli si fa carico dei tuoi pesi, dei tuoi problemi, della tua solitudine ed in cambio ti dà il Suo amore incondizionato, le Sue meravigliose consolazioni.
Con Lui non ti sentirai mai solo, perché non solo non ti lascia e non ti abbandona mai, ma è sempre insieme a te anche in quei luoghi dove nessuno mai ti può seguire! La FEDE HA SALVATO PAOLO, E SOSTERRA’ ANCHE TE E ME, INFATTI GESU’ HA DETTO – IO NON VI LASCERO’ E SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEI VOSTRI GIORNI.
Dio ti benedica, MLuisa. 

Riflessione-Dottoressa Irene Tramentozzi


Irene 12

L’ansia, la paura e il panico sono emozioni strettamente interconnesse tra di loro, legate dalla percezione di un pericolo che valutiamo come imminente o che si sta verificando in un certo momento. L’isolamento e la paura del contagio possono attivarle in modo intenso e possono prendere il sopravvento sulla nostra mente, ci costringono a percepirci come vulnerabili, soli e impotenti, senza controllo e non più padroni del nostro destino. E’ innanzitutto opportuno chiarire alcuni punti: essere isolati non significa essere soli, essere vulnerabili fa parte del nostro essere, tutti noi siamo vulnerabili ed avere il controllo su tutto è un utopia mentale con la quale prima o poi, dovevamo fare i conti. Cosa possiamo fare per fronteggiarle e renderle meno invasive? Innanzitutto ripartiamo da noi stessi: le risorse che avevamo, sono ancora lì, non sono sparite. Ripensiamo a tutti i momenti difficili che abbiamo affrontato e superato nella vita, se ce l’abbiamo fatta una volta, possiamo farcela anche ora. Ricostruiamo una nuova routine: utilizziamo in modo intelligente la tecnologica, rimaniamo in contatto con la nostra rete sociale e usiamo chiamate e videochiamate per sentirci ancora “insieme” anche se non possiamo farlo fisicamente. Utilizziamo il tempo libero per scoprire nuovi aspetti del nostro sé, riprendiamo vecchie passioni o scopriamone di nuove. Cerchiamo di mantenere una routine con gli orari, svegliarsi sempre alla stessa ora, compiere delle piccole azioni come lavarsi e vestirsi tutti i giorni, ritagliare del tempo per la cura del proprio corpo, può essere d’aiuto in questo momento. Importante anche svolgere un po’ di attività fisica (esistono numerosi tutorial disponibili su internet). Un altro aspetto fondamentale è quello di imparare ad accettare la nostra vulnerabilità: anche prima del covid-19 eravamo soggetti ad ogni forma di malattia fisica e al rischio di morte, ogni giorno, solo che in questo momento c’è un’enorme lente di ingrandimento su questi aspetti, dovuta anche a dei messaggi esasperati e avulsi dei mass-media (leggere o ascoltare le notizie una volta al giorno è più che sufficiente, poi fate altro) Non tutto è sotto il nostro controllo, ma è anche vero che non tutto in questo momento è fuori dal nostro controllo, seppur in una piccola percentuale possiamo godere di un certo controllo sul nostro destino anche in questi giorni. Possiamo decidere come organizzare la nostra giornata e fare la differenza, ripartendo ogni giorno da noi stessi e prendendoci cura di noi e di chi abbiamo vicino. La paura è uno stato mentale e non dobbiamo -avere paura della paura-, impariamo a riconoscerla, a darle voce, e “affianchiamo” ad essa anche la voce delle nostre risorse interiori per affrontarla, ricordiamoci che tutto ha un inizio e tutto ha una fine, ed anche questa situazione vedrà la sua conclusione. Non viviamo nell’attesa di, siamo stati costretti a rallentare i nostri ritmi, ma stiamo imparando che non si vive solo correndo, si può vivere anche “da seduti”. Sfruttiamo il tempo a nostro vantaggio, per crescere, conoscerci meglio, rivalutare le nostre priorità ed uscirne arricchiti nel nostro essere.

dalla pagina facebook………https://www.facebook.com/irenetramentozzipsicologa/

“Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra e della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me” (Salmo 23:4)-MLuisa


Luisa 12Rileggendo questo Salmo di Davide, in cui lui dichiara che l’ETERNO E’ IL SUO PASTORE, percepisco, in questo verso, la possibilità, da parte sua, di passare per la valle dell’ombra e della morte. La valle dell’ombra della morte ci parla dei momenti difficili che ognuno di noi può attraversare, anche seguendo il buon pastore. Dunque, per un credente non esistono solo momenti belli e di ristoro, ma anche momenti negativi; forse quello che stiamo vivendo è proprio uno di questi.Molti credenti, però, non hanno la capacità di “mettere in conto” le difficoltà lungo il proprio cammino di fede, altri invece credono che chi le attraversa non stia seguendo il Signore, o addirittura che quel tale sia fuori dal piano di Dio. Ebbene, questo verso è uno dei tanti che li smentisce, perché contempla le difficoltà come fatti che possiamo incontrare lungo il nostro cammino col Signore.
Gesù disse: “nel mondo avrete tribolazioni”, la Parola di Dio è verace e dissipa ogni nostro dubbio, mettendoci davanti alla reale vita del credente che è fatta anche di momenti non semplici. Davide ci parla di una valle OSCURA dove non si vede un raggio di Sole, dove le cose intorno non si riescono a decifrare con chiarezza, momenti dove per la mancanza di Sole non si sente quel calore, quel tepore che invece si avverte in una giornata di primavera. Ci sono giorni in cui l’ombra vuole farsi largo, in cui le nuvole si affacciano sul nostro capo, le montagne si scorgono dal fondo di una valle e ci fanno ombra, e facciamo fatica a vedere bene, a camminare, non vediamo più i colori della grazia di Dio che vedevamo nei giorni dei verdeggianti pascoli, ma Davide aggiunge delle parole che rinfrancano i nostri cuori: “IO NON TEMEREI MALE ALCUNO”, in altre parole il salmista dice: “non avrei paura”, ed il motivo c’è lo spiega poco dopo: “perché tu sei con me”. Davide non dice di non temere alcun male perché è un uomo coraggioso, o perché abituato a fronteggiare i pericoli, ma riconduce questo suo coraggio alla consapevolezza e alla fiducia che il suo Pastore è con lui. Allora, fai come Davide, e lascia che il tuo cuore si riempia della forza di Dio ed afferma con FEDE: “Non temerò, non avrò paura, avrò coraggio, perché il Signore, il mio pastore, è con me”.

SIAMO FIGLI DEL PATTO


peppe 7 Genesi 17: 7 E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO». 2 Corinzi 3: 4 Or questa fiducia noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio; 5 non già che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 il quale ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiché la lettera uccide, ma lo Spirito dà vita. Se non lo sapevi ora lo sai che tu fai parte del patto di Dio. Un patto con te in e per lo Spirito Santo… anche se non fai parte fi quel popolo… tu, ora sei entrato nel patto nuovo, scritto non con sangue di animali ma con quello di Cristo. Satana lo sa? Quando lui viene… mostragli il patto, i sigilli di CRISTO. TU, ora sei stato rigenerato in una speranza viva… Dio è in te, il patto è scritto dentro il tuo cuore e si chiama Gesù. Dio ti ha incluso nell’eredità spettante ai suoi figli. Tu non sei uno straniero…ma legalmente figlio. Dio non verrà mai meno al patto… sei suo prima della fondazione del mondo… e la gioia di Cristo è quella di presentarti al Padre senza rughe, gloriosa e senza macchie. Non sei Contento/a di far parte d’un tal progetto? Vuoi rinunciare, rompere tu questo prezioso patto d’amore? Gesù, ci ha legati a Lui per sempre tramite il suo sangue versato sulla Croce. Signore: fa che io rimanga fedele al patto, a Cristo Benedetto in eterno. Amen.

Ho cercato il SIGNORE, ed egli m’ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore. Salmo 34-MLuisa-Seconda Parte


Luisa 14Ci troviamo ad affrontare una grossa battaglia, il motivo tutti lo conosciamo e siamo chiusi a casa, aspettando che tutto passi…ma domani cosa sarà? Cosa accadrà nel nostro futuro? E i nostri figli come reagiranno a tutto ciò? Domande che in questi giorni mi sono posta e alle quali ho cercato di dare delle risposte… Sicuramente ancora avremo giorni di quarantena, fino a quando l’epidemia non si bloccherà, ma già alcuni parlano di ricadute, noi vogliamo essere positivi e sperare nel Buon Dio, soprattutto per il nostro prossimo futuro. Però, una cosa positiva in tutto questo l’ho riscontrata; intanto, abbiamo riscoperto l’unione familiare; l’unione di coppia; e poi l’amore, come lo chiamo io, di sostegno. Tantissime persone hanno contribuito a coloro che sono in prima fila nell’aiutare i malati. Ho visto persone cucinare e preparare dolci per gli operatori sanitari; persone interessarsi per i vecchietti portando cibo a domicilio…ed ecco che ho capito, nel bisogno comune si muove la macchina della solidarietà…. Quando Neemia doveva ricostruire le mura della città, TUTTI SI MISERO ALL’OPERA, anche se venivano sbeffeggiati dai nemici; ma quando Dio si mette in testa una cosa, anche quello che è stato distrutto diventa nuovo e meglio di prima. Neemia dispose degli uomini per difendere coloro che costruivano e così le mura furono alzate e il popolo festeggiò alla grande. Ora Gerusalemme era di nuovo una città FORTIFICATA. Questo fa Dio e realizza quando ci sono uomini di fede e di grande sapienza. Il nemico distrugge, vuole la morte e la rovina dell’essere umano, ma IL SIGNORE HA TANTO AMATO IL MONDO CHE HA DATO IL SUO UNIGENITO FIGLIO, GESU’, AFFINCHE’ CHIUNQUE CREDA IN LUI NON PERISCA MA ABBIA VITA ETERNA. Ecco quello che ho imparato….DIO CI AMA E CI RIALZERA’…. ABBI FEDE. Dio ti benedica, MLUISA

Ho cercato il SIGNORE, ed egli m’ha risposto; m’ha liberato da tutto ciò che m’incuteva terrore. Salmo 34-MLuisa-Prima Parte


Luisa 14
Mentre leggevo questo Salmo, pensavo un po’ a quello che tutto il mondo sta attraversando, a quello che tu ed io mai avremmo pensato di vivere: Il problema ” Coronavirus”.
Questo problema, che sembrava così lontano, ma in realtà così vicino, dato che quando si scatena un’epidemia non dobbiamo mai sentirci al sicuro, ci ha portato ad una quarantena, a scrivere e a leggere ogni cinque minuti sull’andamento della pandemia. Ci sono persone che, per esorcizzare la paura, cantano; altre si arrabbiano, altre ancora pregano….e da credente credo proprio che questa sia la scelta più giusta e gradita a Dio.
Davide, proprio nei momenti più difficili della sua vita aveva quest’arma potente e il suo Signore, poiché conosceva Davide e lo amava, interveniva prontamente a liberarlo da ogni afflizione. Dio ascolta, infatti, il grido che arriva dal cuore sincero, anche quello senza voce, senza parola, quello silenzioso che si eleva per raggiungere il trono di Dio e ricevere grazia.
Dio non agisce in base alla tua eloquenza o alla molteplicità delle tue parole. Ciò che Lo smuove è un cuore che riversa quotidianamente i propri pesi davanti all’altare, presentando ogni singolo dolore alla potenza di un Dio che “può ogni cosa”. Può cosa? Può quanto la tua fede crede che Egli possa fare. “Perciò vi dico: tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete” (Marco 11:24). La tua sicurezza nella preghiera non deriva dalla tua abilità nel parlare, bensì dalla disponibilità di Dio di sentire e comprendere. Egli conosce perfettamente ciò che stai cercando di dire. Dunque, quello che affidi a Dio, lo gestisce Lui; quello che conservi, lo amministri tu. Spiritualmente, se non permetti a Dio di prendersi cura di te, rischi di essere schiacciato da tutti i pesi di cui ti sei caricato. Oggi, in questa precisa situazione, più che mai, la preghiera è la tua unica possibilità. Essa restaura pienamente quanto la vita consuma, il dolore distrugge e la paura amplifica. Quando preghi, in poche parole, non fai che dire: “Signore, credo che Tu sia in grado di gestire questa situazione meglio di me e confido che Tu lo faccia”. Quando preghi in questo modo, devi sapere che ’arroganza della natura umana è messa nelle mani di Dio, il problema che tanto temi, è deposto nelle Sue mani, come pure la sicurezza dei tuoi figli e le tue finanze. Dio è pronto a intervenire a tuo favore, solo prega con tutto il cuore. “Riponi la tua sorte nel SIGNORE; confida in Lui, ed Egli agirà” (Salmo 37:5).
Dio ti benedica, MLUISA ❤

SEMPRE SU GIUSEPPE AVENIA DI RADIO BLAST-IN RISPOSTA A DEI MESSAGGI GIUNTI QUI’


RADIO BLAST

Cara sorella Teresa ed altri per quanto mi riguarda non e’ un giudizio verso Lavenia Giuseppe di Radio Blast ma ho notizie certe anzi certissime che non se la passa poi cosi’ male anzi ha macchine di alto costo …fuori strada e chiedo da dove arrivano questi denari visto che li sig.Giuseppe non lavora….. a si’ certo dalle offerte di chi magari si trova nella difficolta’,per non parlare del sua casa molto comoda,si’ ripeto sono le offerte dei credenti,ma quanto parla bene il sig,Giuseppe Avenia,ma razzola male,Dio ce ne’ scanzi,Dio pieta’.Past.Giuseppe Tramentozzi

RICORDO INOLTRE CHE GIA’ DA MOLTO HO ATTIVATO UN SITO DOVE SI POSSONO TROVARE TANTE NOTIZIE SU RADIO BLAST E GIUSEPPE AVENIA, E VIDEO BEN FATTI MOLTO BIBLICI,IL SIG AVENIA NON HA LUI SOLO LA VERITA’….ECCO IL LINK DEL SITO…..https://radioiltempodellafine.jimdofree.com/

INOLTRE C’E’ UNA RADIO CHE TRASMETTE 24 ORE SU 24 DA SEGUIRE RADIO IL TEMPO DELLA FINE ECCO IL LINK PER ASCOLTARLA……….http://www.radionomy.com/en/radio/radioiltempodellafine/index

Se non è un coronavirus sarà altro a creare scompiglio nel mondo!


Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita. Numeri 21:9

Israele si scoraggiò e iniziò a mormorare contro Dio e Mosè! I serpenti velenosi furono usati come strumento di giudizio. Lo scoraggiamento arriva, ci si perde d’animo, ma la soluzione è guardare la CROCE non appesa al muro, ma capire veramente il motivo della morte di Cristo.

E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:14‭-‬16

Se non è un coronavirus sarà altro a creare scompiglio nel mondo! Il giudizio di Dio è sul mondo, è inevitabile. La buona notizia è che lui ci ama, e Gesù ha pagato per ognuno il prezzo del peccato. Nessuno con le sue buone azioni può comprare Dio, nessuno. Alza lo sguardo su Gesù, perché lui solo ha pagato un prezzo altissimo, e ricevi e credi che lui è il solo che può salvare te e la tua casa. La salvezza non è per questo mondo, anche se la croce è GUARIGIONE FISICA. Dio è interessato al dopo, e dovresti essere anche tu intelligente da capire esiste un dopo chiamato ETERNITÀ, più importante di una PARENTESI chiamata vita terrena.

Sii grato a Dio e alza gli occhi, invoca il nome di Gesù Cristo.

Giusy Leonardi

COMMOVENTE! Iulian Urban 38anni · Dottore in Lombardia


lode 3

“Mai negli incubi più oscuri ho immaginato che avrei potuto vedere e vivere quello che sta succedendo qui nel nostro ospedale da tre settimane. L’incubo scorre, il fiume diventa sempre più grande. All’inizio ne arrivavano alcuni, poi decine e poi centinaia e ora non siamo più dottori ma siamo diventati sorter sul nastro e decidiamo chi deve vivere e chi dovrebbe essere mandato a casa a morire, anche se tutte queste persone hanno pagato le tasse italiane per tutta la vita.
Fino a due settimane fa, io e i miei colleghi eravamo atei; era normale perché siamo medici e abbiamo imparato che la scienza esclude la presenza di Dio.
Ho sempre riso dei miei genitori che andavano in chiesa.

Nove giorni fa un pastore di 75 anni venne da noi; Era un uomo gentile, aveva gravi problemi respiratori ma aveva una Bibbia con sé e ci ha impressionato che la leggeva ai morenti e li teneva per mano.
Eravamo tutti dottori stanchi, scoraggiati, psichicamente e fisicamente finiti, quando abbiamo avuto il tempo di ascoltarlo.
Ora dobbiamo ammettere: noi come umani abbiamo raggiunto i nostri limiti di più non possiamo fare e sempre più persone muoiono ogni giorno.
E siamo sfiniti, abbiamo due colleghi che sono morti e altri sono stati contagiati.
Ci siamo resi conto che dove finisce ciò che l’uomo può fare abbiamo bisogno di Dio e abbiamo iniziato a chiedere aiuto a Lui, quando abbiamo qualche minuto libero; Parliamo tra di noi e non possiamo credere che da feroci atei siamo adesso ogni giorno alla ricerca della nostra pace, chiedendo al Signore di aiutarci a resistere in modo che possiamo prenderci cura dei malati. Ieri è morto il pastore 75enne; che fino ad oggi, nonostante avessimo avuto oltre 120 morti in 3 settimane qui e fossimo tutti sfiniti, distrutti, era riuscito, malgrado le sue condizioni e le nostre difficoltà, a portarci una PACE che non speravamo più di trovare.

Il pastore è andato dal Signore e presto lo seguiremo anche noi se continua cosi.

Non sono a casa da 6 giorni, non so quando ho mangiato l’ultima volta, e mi rendo conto della mia inutilità su questa terra e voglio dedicare il mio ultimo respiro ad aiutare gli altri. Sono felice di essere tornato a Dio mentre sono circondato dalla sofferenza e dalla morte dei miei simili “.

Testimonianza raccolta da: Gianni Giardinelli