La verità vi farà liberi. ( Giovanni 8:32)


Molti anelano alla libertà. Ma per ottenere la libertà occorre sapere cosa ci incatena. La vera libertà trascende la fisicità. I legami di una prigione non possono incatenare la libertà dell’anima. Gesù, sulla croce, con le mani e i piedi trattenuti dai chiodi, era la ” persona” più libera dell’universo. Pronunciando le parole “Padre perdona loro…” dimostrò che il suo cuore era libero da ogni pensiero e sentimento negativo: perché la vera libertà è quella del cuore puro , in pace con Dio, pieno dell’amore del Padre. I legami che ci incatenano, sono spirituali, non fisici. Sono gli inganni del nemico, che ci impaurisce con le sue minacce. Sono le sottili corde del peccato che ci avvolgono costringendoci in meandri sempre più torbidi e oscuri. E chi può liberarci da tutto questo? Gesù disse: la verità vi farà liberi. E altrove disse: io sono…la verità. È Gesù che ci rende liberi. Morendo sulla croce portò tutti i nostri peccati. Egli scese dalla croce, nella vita di resurrezione che gli apparteneva, ma i nostri peccati, i nostri legami, tutto ciò che ci opprimeva e imprigionava è rimasto appeso alla croce, morto per sempre. Gesù dona libertà a chiunque confida nella Sua meravigliosa opera di grazia.

STORIE DI FEDE VISSUTE-Depressione: Senza Dio c’è il vuoto dell’anima


Chi nella vita non ha mai conosciuto periodi di depressione? Tante persone che solitamente appaiono felici fuori, dentro di sé spesso portano un peso che si sforzano in ogni modo di ignorare e di mascherare.Può essere l’infelicità di ciò che si è, della propria vita, dei propri rapporti con gli altri, talvolta anche della propria esistenza. Essa attanaglia il cuore e la mente di giovani e adulti, disoccupati e ricchi, malati e persone che godono di buona salute; è un vuoto comune a tutti gli uomini e le donne.Molte persone cercano di sfuggire alla depressione rifugiandosi nei divertimenti, nelle amicizie, negli hobby, impegnandosi nel lavoro, appoggiandosi su un partner, distraendosi mediante gli svaghi… ma il disagio dell’anima non sparisce, anzi sembra aumentare e non trovare soluzione.Io ho sofferto per anni di una profonda depressione dalla quale non riuscivo ad uscire; esteriormente ero una persona affabile e tranquilla, ma interiormente il travaglio era intenso, a volte mi portava a piangere a lungo; il pensiero del suicidio mi passò per la mente alcune volte, ma essendo cresciuto in una famiglia cristiana lo rigettavo a priori. Giunsi ad attraversare anche un periodo di forte esaurimento, fisico ma soprattutto mentale. Ogni cosa era diventata insopportabile per me, e il rapporto con gli altri e con i miei stessi familiari risentì della mia condizione. Di tanto in tanto scaricavo su di loro le mie incertezze, le mie angosce, i miei problemi, li accusavo facendoli soffrire inutilmente, e non capivo che il problema non era attorno a me, ma dentro di me!Pensavo che cambiare vita, ambiente, lavoro, abitudini, finanche il mio carattere, avrebbe potuto costituire una soluzione anche solo parziale al mio problema. In realtà, qualunque cosa io facessi, la depressione non andava via: potevo fingere che non esistesse, potevo riuscire ad ignorarla riempiendo le mie giornate di impegni, passatempi, uscite con gli amici… ma chi volevo ingannare? Al primo momento di solitudine avrei dovuto affrontare nuovamente quell’inspiegabile tristezza che era nel mio cuore.Mi reputavo cristiano, non commettevo crimini di alcun genere, quando potevo facevo anche del bene a chi aveva bisogno… perché, allora, vivevo nell’insoddisfazione? Cosa mi mancava? E Dio, dov’era?Si, io credevo in Dio, mi rivolgevo spesso a Lui quando avevo qualche problema. Ma questo era tutto! Non avevo un rapporto con Lui, non lo amavo come un figlio ama suo padre, in una parola, non conoscevo Dio.Caro amico, amica, sai perché tanti soffrono di depressione, e anche tante persone “religiose”, che dicono di credere in Dio, brancolano nel buio della propria anima?Perché hanno messo da parte Dio! Magari essi credono anche nella religione, cioè nel formalismo, nell’essere cristiani di nome essendo però, di fatto, persone che vivono principalmente per se stessi, per i propri desideri, decidendo da soli cosa fare della propria vita, e cosa mettere al primo posto nel proprio cuore: quello, nei fatti, è il loro vero dio.Dov’è Dio nella tua vita? Quando mi decisi a cercarLo seriamente, cominciai a leggere la Bibbia, in particolare i vangeli, che parlano di Gesù. Appresi che l’uomo è peccatore, non solo per ciò che fa, ma perché lo è per natura: non deve sforzarsi di peccare, perché pecca istintivamente. È, cioè, una creatura caduta, e a causa dei propri peccati è separato da Dio.Questo vale per tutti gli esseri umani indistintamente: non c’è un uomo migliore di un altro davanti a Dio. La Bibbia dice: “non c’è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai”. Non importa se sei ateo o anche molto religioso, o se hai commesso qualche piccolo peccato o dei gravi crimini, sei comunque un peccatore perduto e separato da Dio.Questo è il vuoto che hai nell’anima: nel tuo cuore manca il Signore. L’anima tua desidera l’abbraccio e l’amore di Dio, poiché Dio ti ha creato per vivere in comunione con Lui. Tu puoi cercare di riempire quel vuoto con tutto quello che il mondo ti offre, in bene e in male, ma non ci riesci perché è un vuoto che solo Dio può riempire.Egli non è un Dio lontano e disinteressato. Lui TI AMA! Ti ama perché per salvarti, Gesù, il Figlio di Dio, venne nel mondo e portò i tuoi peccati sulla croce: ha pagato interamente la condanna che meritavi tu, morendo al tuo posto e versando il Suo sangue innocente.Questa è la buona notizia del vangelo: “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.Rivolgiti in questo stesso momento a Gesù, liberamente, con parole tue; confidagli tutti i tuoi problemi e le tue angosce, sapendo che Egli ti ascolta e vuole darti vera vita e pace e gioia nel cuore, perché ti ama di un amore profondo.Riconosciti peccatore davanti a Lui, e abbandona ai Suoi piedi tutti i tuoi peccati. Accetta la salvezza che Lui ti offre, chiediGli di fare di te una nuova creatura e di essere da oggi in avanti il tuo Signore e il tuo Salvatore, e tu conoscerai l’amore sconfinato di Dio!Questa è la nuova nascita di cui parlò Gesù: non sarai più solo una creatura di Dio, ma un figlio di Dio. Egli sarà tuo Padre, e tu sarai un suo figlio. Non sarai mai più solo, ma conoscerai finalmente quella gioia e pace profonda nel cuore, che il mondo non ha e non può darti.Dio stesso veglierà su di te con amore in ogni istante della tua vita, e tu saprai che in ogni momento potrai rivolgerti a Lui, nel nome di Gesù, certo che Egli ti è accanto e non ti abbandonerà mai, e che un giorno sarai con Lui nel regno dei cieli.Non aspettare oltre, vai a Gesù così come sei, Lui l’ha promesso: “Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori”.

BUTTALI TUTTI FUORI!


Quando confidi in Dio per un miracolo, niente ti trascinerà giù più velocemente dell’incredulità. In più, è impossibile sapere come stia operando Dio basandosi su come appaiono le cose in superficie. “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei 11:1). Quindi per rimanere forte e fiducioso, è importante riempire la tua mente con le cose giuste: “Tutte le cose vere… onorevoli… giuste… pure… amabili… siano oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4:8). Un pastore scrive: “C’erano momenti in cui Gesù non ammetteva l’incredulità intorno a Lui, come quando resuscitò la figlia di Iairo dalla morte. Quando sentì che la ragazza era morta, Gesù disse al padre: “Non temere; soltanto abbi fede!” (Marco 5:36). Puoi decidere di credere o di avere paura. Non c’è posto per entrambe; le persone che veramente credono evitano i ragionamenti umani.Gesù quel giorno si accordò con lo spirito della morte e non c’era posto per una fede imperfetta. Perciò quando andò a casa di Iairo “non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni’ (v.37). Portò con sé chi credeva nei miracoli e quando “giunsero a casa… ed egli vide… gente che piangeva e urlava… disse loro: “Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme”. Ed essi ridevano di lui. Gesù li fece uscire, prese con sé i genitori della bambina e chi l’aveva accompagnato, ed entrò nella stanza della bambina. La prese per la mano e le disse: “Ragazza, ti dico: alzati!” Subito la ragazza si alzò e camminava” (vv. 37-42). Umanamente parlando, la tua situazione potrebbe sembrare impossibile, ma quando butti fuori e allontani gli oppositori e i dubbiosi, e credi a ciò che Dio dice, otterrai i risultati.

I tempi sono cattivi…


È vero così come lo sono stati nelle varie epoche… L’effetto prodotto dalla causa, certo il buon comportamento produce il bene come il cattivo produce il male… Come v’è la Luce così v’è anche la Tenebra… Come il Caldo così il Freddo… Da che il peccato entrò nel mondo ogni cosa ne subì il danno, la corruzione, la morte… Molti sono coloro che dichiarano di vivere ma perseguono sentieri di morte, in strada di Perdizione.Dicendosi Savi manifestano Follia…! Certo i Tempi sono cattivi a causa del peccato che ancora oggi (Tempo di Grazia), Seduce, lnganna e Corrompe anche i buoni costumi…! Tempi cattivi per coloro che s’adoperano alla Giustizia per ottenere Pace in un mondo in continuo conflitto, un mondo che ama e si compiace dell’iniquita’…! Tempi cattivi per coloro che desiderano il bene e a tal fine si prodigano… Questi sono perseguitati a causa della loro giustizia perché amanti del Bene e del Vero, perché amano la Parola del Dio Vivente e la Proclamano Santificandosi con l’ubbidienza ad essa… Questi, sono un continuo giudizio per coloro che amano le Tenebre, un fastidio, un pungolo che causa dolore per condurre a Ravvedimento e a Conversione coloro che cercano la Luce, gli affamati di Verità, gli assetati di Giustizia…! Ma non vi sono tempi cattivi che possano uccidere l’anima degli eletti, i quali, sono Preservati da Colui che li ha redenti per Amore del suo nome cioè Dio. Egli, ancora oggi è potente da Preservare e Salvare tutto l’intero essere nostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, mantenendoci irreprensibili per il Glorioso giorno di Cristo Gesù nella sua Beata apparizione che, aspettiamo con pazienza per la completa redenzione e la trasformazione del nostro misero corpo in uno glorioso come il suo, infatti saremo come Lui è, perché anche lo vedremo con i nostri occhi…! In quanto figli amati, siamo da Lui preservati anche quando i Tempi sono Cattivi…!!! Tutte le cose cooperano al Bene di coloro che Amano Dio. La Perseveranza, la Pazienza, la Costanza vissuta nella Speranza siano del continuo davanti ai nostri occhi e, la nostra Fede nel figlio di Dio Gesù Cristo, per la quale abbiamo ottenuto il perdono dei peccati e il dono prezioso della Vita Eterna, ci sostiene ancora. A Dio creatore dei Cieli, della Terra e dei Mari, sia la Gloria, l’onore e la Maestà in sempiterno ed al Suo Figliolo Gesù Cristo nostro Signore e Salvatore🙏❤

GRIDARE A DIO-past.Giuseppe Tramentozzi


Esiste un’espressione usata spesso da David nei Salmi e ripetuta nel Nuovo Testamento : “gridare” al Signore. Ad esempio, il Salmo 34: 6 dice: “Quest’afflitto ha gridato, e il SIGNORE l’ha esaudito; l’ha salvato da tutte le sue disgrazie.” Il Salmo 34:15, a cui allude in 1 Pietro 3:12, dice: “Gli occhi del SIGNORE sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti al loro grido”.La parola ebraica ha una forte connotazione a riguardo di questo perché significa urlare o gridare nella disperazione o addirittura nella paura. È come una persona che sta affogando e vede qualcuno in piedi sulla spiaggia. Non parleranno con voce calma, “Scusi, signore, sono in procinto di annegare, potrebbe intromettersi per aiutarmi?”No! Griderà e urlerà “Aiuto! Aiuto!” C’e’ disperazione assoluta. La vita è in pericolo e invocherà assistenza e aiuto.Vi sono numerosi esempi di tali disperate preghiere nel Nuovo Testamento. Penso subito a Bartimeo (Marco 10: 46-52) che gridava in preda alla disperazione che quelli intorno a lui gli dicevano di tacere. Ignorò le loro pretese e continuò a gridare finché Gesù non si fermò, lo chiamò e guarì la sua cecità. Allora Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato”.Il Grande Risveglio che ha trasformato l’America coloniale e ha dato alla luce la nazione è nato da grida disperate di fede. Jonathan Edwards prima di predicare, ” Peccatori nelle mani di un Dio arrabbiato”, passo’ 18 ore in una preghiera disperata. Il suo grido accorato era: “Dammi il New England o fammi morire”.Arrivo’ fino al pulpito e completamente immobile senza gesticolare, lesse con voce monotona il suo sermone. Il suo stile non era attraente, ma lo Spirito Santo cadde come pioggia e la sua voce fu soffocata dalle grida angosciate del popolo. Il New England fu trasformata da una potente effusione dello Spirito Santo.Sì, c’è una fede tranquilla e fiduciosa che ottiene il suo oggetto da Dio. C’è anche il grido disperato di fede che è la preghiera appropriata in certi momenti della nostra vita e della storia.Quindi non ti trattenere. Oggi ferma tutto, mettiti davanti a Lui e grida. Gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono aperte al loro grido.