❤ “VIVI IL VERO NATALE” ❤


(IL “VERO NATALE” è quando IL CRISTO, IL FIGLIO DI DIO, nasce nel cuore di qualcuno)!…Eppure Gesù è nato. Non è successo il 25 dicembre, come sanno anche i bambini. Non è successo nell’anno zero, come ci hanno insegnato a scuola. Non è avvenuto in un contesto idilliaco come quello che i presepi della tradizione mediterranea rappresentano. Però è successo: duemila anni fa – anno più, anno meno – il Dio dell’ IMPOSSIBILE e dell’ INCREDIBILE, il CREATORE dell’universo, il CONSOLATORE di Giobbe, l’AMICO di Mosè, l’ISPIRATORE dei Salmisti, la FORZA di Davide, la SAPIENZA di Salomone, il PADRE degli orfani scelse deliberatamente di farsi uomo.Uomo come noi. Nato da una donna. Cresciuto come un ragazzo qualsiasi. Ha lavorato come chiunque altro, per vivere. Fino a quando, vero Uomo, si manifestò come vero Dio. E come tale venne implorato, osannato, adorato. Ma anche contestato, criticato, abbandonato. E, infine, umiliato, straziato, giustiziato.Finché risuscitò e tornò in Cielo lasciandoci un Consolatore e una promessa: non vi lascerò soli. Anzi due: non vi lascerò soli e presto tornerò.Nel giorno in cui venne al mondo non trovò nessuno ad aspettarLo. Certo, sarà stato un bambino grazioso come tutti i neonati, accudito con affetto da Maria e Giuseppe, custodi di quel Mistero che potevano capire solo in parte.Trent’anni dopo, il giorno in cui lasciò questa terra appeso a una croce, era ancora più solo e irriconoscibile, sfigurato dal dolore.Qualche settimana dopo, quando ascese al Cielo, manifestò tutta la Sua gloria a coloro che, fino alla fine, avevano conservato la loro fiducia in Lui.In questi giorni, mentre attorno a noi sfavillano le luci della festa, è importante ricordare tutto questo. E ricordare che Gesù non fece tutto questo per mania di protagonismo: lo fece per noi. Per riaprire quel canale di comunicazione tra uomo e Dio che il peccato aveva interrotto e darci, così, un avvenire e una speranza! 💙

L’ora delle tenebre-past Gennaro Chiocca


Qualcuno, in passato, ha sostenuto che solo un potente risveglio può cambiare le cose nella chiesa, e se avviene, riesce persino a cambiare il clima morale di un paese! Il Risveglio è una manifestazione della presenza di Dio, porta la firma dello Spirito di Dio, che inevitabilmente tutti riconoscono provenire dal cielo e non dall’uomo. Il Risveglio di Dio scende per avere un impatto con la collettività, questo lo rende diverso da tutte le altre normali riunioni benedette. Nei nostri culti spesso la benedizione è prorompente, efficace, ma non può definirsi _di risveglio_ se non ha impatto sulla società che ci circonda. Il Risveglio ci vivifica, ma prima ci spezza! Ci libera dall’omologazione degli standard religiosi e ci apre unicamente alla Parola. Le opere che leggiamo nella Scrittura diventano il nostro stile di vita tra le persone che ci circondano. Sono loro i primi testimoni che notano che Dio si muove in mezzo a noi, dentro di noi. Il Risveglio è invocato e cercato da molte chiese, e pure, quando arriverà, non da tutte gli sarà dato il benvenuto. In molte chiese non sarà riconosciuto, almeno all’inizio! Il Risveglio non verrà a farci i complimenti, ma ad umiliarci profondamente. Il prezzo della sua venuta sarà troppo alto. Quando si manifesterà non ci saranno “sconti” per nessuno di noi. Verrà e distruggerà il nostro misero autocompiacimento; trasformerà la vita spensierata di molti credenti ( e pastori), di molti missionari, in vitale sollecitudine, scambiando l’auto-indulgenza con il rinnegamento di se stessi. Il Risveglio verrà, ma solo per la chiesa che ha deciso di pagare il prezzo! Di quale prezzo parliamo? Poniamoci alcune domande: Dov’è l’attesa della chiesa in preghiera? Dov’è il digiuno? Dalla chiesa non si sente ancora chiaro “il grido d’angoscia” per uscire fuori dalla sonnolenza, dallo stordimento. Stiamo vivendo troppo con aspettative umane, ci sentiamo soddisfatti delle cose che alla fine lasceremo lo stesso su questa terra. Alcune chiese sono letteralmente “allettate”, non si muovono più, non credono più nella potenza del Vangelo. Si sono ammalate di tranquillità, di sonnolenza, non desiderano essere risvegliate: il letto è comodo, le coperte sono calde, si preferisce dormire quando la notte è avanzata. Altre sono ancora “in piedi” grazie allo sfrenato attivissimo che le muove dall’interno. Non sono vive, sono semplicemente attaccate al macchinario della novità del giorno, del like nuovo, della condivisione settimanale sui social. Si vive della frase ad effetto del predicatore, del compito mirato a incoraggiare i nuovi appena arrivati…magari da altre chiese! Questa vertiginosa attività non a che fare con lo Spirito, ma con un moderno formalismo religioso. Non essendo in grado di “partorire “ a causa della sterilità si cercano i figli degli altri. La chiesa così si ritrova cresciuta non grazie al dolore provato durante le contrazioni di fine gravidanza, ma riempita di anime che sono passate _da una parrocchia ad un’altra_ Bisogna tuttavia ammettere anche che molti credenti cambiano chiesa quando il loro desiderio di servire il Signore è andato contro le stesse possibilità offerte da luogo di partenza. Ma su questo bisognerà state attenti agli abusi che se ne possono fare. Il Risveglio verrà per ferirci, per “circonciderci” di nuovo nel cuore. Verrà per ferire, ma anche per guarire! Quando verrà saremo innanzitutto umiliati a motivo delle nostre infedeltà, della nostra vita egoistica. Il risveglio verrà per ricordarci che abbiamo abbandonato la croce per non rinunciare alle nostre abitudini. Ci metterà sotto gli occhi la nostra vita egoistica, quanto abbiamo trattenuto per noi dimenticandoci dei poveri. Il Risveglio ci libererà dalle nostre comodità, il nostro divano, la nostra poltrona pastorale non sarà più comoda. Le vacanze saranno una missione, nei luoghi dove andremo per risposare lasceremo il segno della nostra presenza. Rifiuteremo gli slogan, il successo. Le offerte che raccoglieremo saranno investite nella missione, nell’evangelismo, nelle opere cosiddette sociali, ma che in realtà sono opere della fede. Il Risveglio verrà, ma fai bene i conti perché potresti avere molte perdite. Perderai l’apatia, la superficialità, la tiepidezza. Si romperanno gli idoli dell’ipocrisia e della formalità. Si spezzeranno davanti all’Arca della gloria! Ambizioni, vanagloria saranno fugate dalla presenza di Dio. Ma questa è l’ora delle tenebre…se hai sonno continua a dormire! Se credi invece di possedere delle lampade per illuminare allora riempile d’olio! La tua luce verrà dallo Spirito e non da altro. Il Risveglio non porterà la firma di un uomo, ma dello Spirito.

TRATTO FUORI…


Esodo 2:10 Lo chiamò Mosè; «perché», disse: «io l’ho tirato fuori dalle acque». Salmo 40:2 Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Tutti noi simboleggiamo Mosè tratto fuori dalla schiavitù dell’Egitto ( mondo)… perché ognuno di noi ha rischiato (e rischia) di essere portato via dal torbido fiume di questo mondo e taluni in fangose fosse dove non ve speranza alcuna. Preghiamo insieme che tu ce la possa fare anche questa volta! Preghiamo che i disegni maligni di Satana vengano vanificati e che il sangue di Gesù ci lavi da ogni peccato. Non importa dove e come sei caduta quel che importa sapere che Dio ti vede e ti ama è con te, ti soccorrerà e ti metterà in salvo. Tu sarai chiamato: “Tratto fuori dalle acque”. A te e a me, Dio vuole vederci seduti sul trono, affianco al Suo Figlio Gesù Cristo. Coraggio … Alleluia! Amen

Il Vangelo clandestino in Medio Oriente!


La ragazza Ajmi con soli 10 anni, è stata guarita da Dio, dopo aver pregato per la guarigione di suo padre, ha potuto sperimentare un miracolo in entrambi.Questa ragazzina è stata adottata da una famiglia islamita che vive in Medio Oriente. Tuttavia, Dio l’ha guarita.Mentre Ajmi era a scuola, un nuovo insegnante che era musulmano e in seguito si convertì al Vangelo senza che le autorità se ne rendessero conto, proviene dalle Bibbie per il ministero del Medio Oriente. Questo missionario ha sempre iniziato la sua classe con una preghiera.Questo insegnante, evangelista e missionario, iniziò a predicare strategicamente il Vangelo ai suoi studenti, senza che gli altri insegnanti musulmani se ne accorgessero. Si è sempre concentrato su argomenti come; la vita, l’opera, la morte e la risurrezione di Gesù, la salvezza, ecc.Poi la ragazza cominciò ad essere curiosa e cominciò a pregare Gesù in segreto. Non lo faceva a parole, poiché era sordomuta, ma nel suo cuore e nella sua lingua.Ma la ragazza sapeva leggere, quindi l’evangelista le diede un opuscolo, dove parlava del Vangelo di Luca, invitandola a leggerlo ogni giorno.La curiosità era così grande che la ragazza ogni volta che non capiva qualcosa, si avvicinava al maestro per insegnarle. In questo modo la ragazza fu educata fino a diventare una discepola di Gesù.Anche il padre del piccolo Ajmi soffriva di una malattia, alla quale non riuscì a trovare una soluzione nelle moschee, né in medicina, né altrove, ma la stessa ragazza gli si avvicinò con le lingue dei segni e gli disse che Gesù può guarirti.Dopo che hanno iniziato a pregare, Dio ha fatto il miracolo in entrambi, la ragazza ha iniziato a parlare e l’uomo era libero da quella malattia. Non c’è niente di impossibile per Dio. Ciò fece sì che i genitori della ragazza riconoscessero e si arrendessero a Gesù.I genitori della ragazza e la stessa Ajmi si inginocchiarono subito e diedero gloria a Dio, lodando il Signore e dandogli grazia.L’insegnante ne approfittò e iniziò a guidarli e istruirli nelle vie del Signore. Al punto che chiesero di essere battezzati. Ora, questa famiglia convertita, evangelizza allo stesso modo agli altri la parola di Dio clandestinamente. La Gloria va a Dio! Amen! Ferrentino Francesco La Manna

“Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?” (Genesi‬ ‭18:25‬).


È incredibilmente meraviglioso ricevere giornalmente notizie da tutto il mondo riguardo migliaia di carcerati che accettano il Vangelo di Cristo con tutta la loro anima e con tutto il loro essere. “Divorano”, simbolicamente, le pagine della Parola di Dio giorno dopo giorno. Una volta in chiesa a Reggio Emilia portarono tre fratelli dal carcere. Ottennero una licenza per uscire dal carcere e ricevere il battesimo alle acque nel locale di culto. Due dei fratelli erano bianchi ed uno era di colore. Così, prima di scendere nelle acque battesimali testimoniarono della loro nuova vita in Cristo: restammo davvero stupiti da come conoscevano ogni versetto della Bibbia con estrema accuratezza. Testimoniavano e contemporaneamente predicavano messaggi edificanti per tutta la comune adunanza. Noi, lo dico a nostra vergogna, non eravamo all’altezza di poter competere con loro nella conoscenza della Sacra Scrittura! Mi sono chiesto: perché ci siamo trovati così spiazzati al confronto con loro riguardo la conoscenza della Bibbia? Certamente la risposta sta in quello che cercherò di trasmettervi con l’aiuto del Signore. Queste persone rigettate dalla società, dalle famiglie talvolta, avendo vissuto una vita di droghe, rapine, furti, violenze, omicidi facendo talvolta parte di bande che si danno all’occultismo per sentirsi più forti, era gente a cui non era mai passato per la testa che ci fosse un Dio Creatore e Salvatore che si interessasse a loro, per loro era un concetto inesistente, Dio per loro era lontano anni luce! Erano così peccatori, avevano commesso ogni sorta di peccato, che per loro non c’era altro che morte e basta. Ma poi avviene che qualcuno, un carcerato come loro, un evangelista, gli parla di un Gesù che può salvare il peggiore dei peccatori al mondo. Ecco che in ognuno di loro sorge una domanda “come può un Dio salvare un peccatore incallito come me?”… da lì si apre una breccia nel loro cuore a furia di sentirsi dire: “Gesù ti ama e vuole salvarti; accettalo nel tuo cuore”. E attraverso quella breccia lo Spirito Santo si fa strada nel loro cuore seminando la speranza nella loro anima… e poi quando avviene il miracolo della Salvezza nella loro vita, sanno essere più riconoscenti di noi “peccatori salvati per Grazia, ma in libertà”.Purtroppo molti “cristiani” non hanno fame della Parola e non la leggono, si accontentano solo del cibo che viene dato loro tramite i social: Facebook, Instagram, WhatsApp ecc., ma, per assurdo, dopo pochi mesi di conversione sono convinti di saperne più del pastore, degli anziani o di qualsiasi altro ministro! Molti giudicano con facilità la vita degli altri. Ci stimiamo saggi da noi, quasi come se avessimo avuto una qualche “virtù” da essere premiati con il dono della salvezza! Quasi arrivano al punto di dire: “Io la salvezza me la sono meritata”. Non pensiamo più come peccatori salvati per grazia, ma pensiamo che veniamo salvati per opere. Ci sentiamo autorizzati a puntare il dito e accusare Tizio e Caio e ci mettiamo al posto di Dio giudicando il nostro prossimo invece di amarlo! “Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri”( Vangelo di Giovanni 13:14). “Era sorto fra i discepoli un problema di superiorità ed inferiorità: chi tra loro dovesse essere considerato il maggiore e chi il minore? Essi, continuando a ritenere il regno di Cristo un regno messianico, secondo l’attesa di Israele, e aspettandosi che Gesù presto avrebbe liberato la Palestina dal gioco straniero, tentavano di preparare “l’organigramma” del Suo futuro governo terreno, per cercare di ottenere i primi posti. Gesù dovette, perciò, riprenderli dicendo: “I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve” (Luca 22:25-27). Per spiegare praticamente il Suo insegnamento Gesù “…si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli (…) Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: “Capite quello che vi ho fatto?” (Giovanni 13:4-5 e 12). L’esempio del quale egli parlava non è l’atto del lavare i piedi, infatti il Signore precisò “affinché anche voi facciate come v’ho fatto io”. Gesù non disse: “Affinché facciate quello che ho fatto io, ma come ho fatto io. Quindi Gesù non comandò di fare ciò che Egli ha fatto, vale a dire lavarsi i piedi gli uni con gli altri, ma di fare come Egli ha fatto, cioè di prestarsi vicendevolmente i doveri di carità ed umiltà” (Francesco Toppi). Se pensiamo di essere migliori di coloro che hanno vissuto una vita dissoluta, nei piaceri e nei vizi, allora non abbiamo compreso il Vangelo di Cristo. In questi giorni dove il diavolo mostra i suoi artigli, dove viviamo in un mondo quasi totalmente contaminato dal peccato; dove ci sono batteri che possono ucciderci; giorni cupi dove abbiamo visto tanti morti, tra cui alcuni attori, cantanti, comici e calciatori morire e ci paragoniamo a loro puntando il dito, è assolutamente sbagliato. Noi ci dobbiamo confrontare con Cristo Gesù e non pensare agli altri. Diceva il mio pastore. “Quando andremo in cielo vedremo tre cose: 1) se siamo salvati noi per primi (i salvati lo sanno che sono salvati o meno, ma avendo nelle nostre membra il peccato che facilmente ci avvolge, spesso dubitiamo. 2) Vedremo chi non pensavamo di vedere. 3) Non vedremo chi pensavamo di vedere.” Perché grande è il MISTERIO DELLA PIETÀ E IL MISTERO DI DIO! Come Dio vede il peccato e come lo vediamo noi. 1)Chi ruba o uccide o commette altri tipi di reati gravosi deve pagare con lunghi anni in un carcere. Per l’omicidio, in alcune nazioni c’è la pena capitale. Il famoso “occhio per occhio e dente per dente”. L’uomo che giudica la fine di un essere umano solo perché crede che la sua giustizia, la sua etica e morale siano più alte dell’assassino, dimostra di non avere Gesù nel cuore, anzi, di avere un cuore di pietra. Questa è una visione distorta dell’uomo che non conosce la Grazia di Dio. Gesù Cristo È VENUTO PER SALVARE CIÒ CHE ERA ED È PERDUTO, benché l’assassino reo di un terribile peccato come l’omicidio, la possibilità di salvezza Dio la da a tutti! Perfino uomini della SS tedesca si sono pentiti e Dio li ha salvati! Ho letto testimonianze di uomini e donne che hanno perso la vita in Stati dove vige la pena capitale ma in carcere avevano accettato Gesù Cristo nel loro cuore. In cielo gli angeli hanno fatto festa mentre gli uomini (tra cui anche i “cristiani”) sulla terra gridavano odio e vendetta. Non ci possiamo definire cristiani se abbiamo dentro di noi risentimento e rancore, per non dire odio per il prossimo. 2)Chi dice una bugia oppure fa della menzogna uno stile di vita (e ne conosco tanti), non viene sottoposto a nessuna disciplina o legge terrena. MA PER IL SIGNORE SI! Perché Dio richiede rettitudine e giustizia dall’uomo. In cielo non c’è una scala di peccati, più gravosi e meno gravosi. Le persone devono imparare a discernere la LEGGE DI DIO e la legge degli uomini! Certo che io una idea di tutti questi “artisti” morti in questo 2020 me la sono fatta di dove stanno adesso e me la tengo per me anche se leggo (nella mia mente) di loro cose negative! Ma io ho una mente limitata. Dio forse ha salvato nella Sua Onniscienza il ladrone sulla croce proprio perché farci capire che Lui anche all’ultima ora può salvare, anche se credo che la salvezza all’ultima ora sia cosa rara. Il mio caro amico e pastore Gennaro Chiocca, che stimo molto, fu invitato in Argentina qualche anno fa a predicare per sei sere ad un raduno di pastori argentini. Un onore per noi italiani e napoletani. Una Nazione come l’Argentina, grande 5 volte l’Italia, i pastori hanno invitato il nostro fratello e pastore di Lodi e San Giuliano Milanese a portare un messaggio di salvezza dall’altra parte del mondo. Ha predicato per 4 sere in una chiesa grandissima e altre 2 sere in un teatro (Io l’ho visto sul Web). Mi ha raccontato che nel pubblico c’era una delle sorelle di Maradona, Anna la prima di numerosi figli (vedi la foto in basso insieme a Gennaro Chiocca). Poi Gennaro è stato invitato a pregare a casa della sorella di Maradona per la salvezza della sua anima e dei suoi cari (compreso il calciatore). Chiocca non ha detto: “Ah, no! Non posso pregare mi dispiace, tuo fratello è stato questo e quello… ha fatto questo e quello” No! Gennaro, insieme ad altri pastori hanno pregato per la sorella, per tutta la famiglia Maradona compreso Diego. Vi sembra strano! Assolutamente no! Finché c’è vita, c’è speranza, anche per il più incallito dei peccatori!I due ladroni o briganti, è la parola più giusta, erano la peggiore razza umana come Barabba! Erano degni (secondo i romani) di fare una bruttissima fine! Appesi ad una croce, in agonia per ore e non ucciderli con un colpo alla testa! Dovevano soffrire, patire per ore la sofferenza… come il Nostro amato Signore Gesù Cristo, senza colpe, solo per salvare le nostre anime eterne! Nonostante tutto “Gesù diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca‬ ‭23:34‬). I brigante erano pieno di peccati e di immortalità, ma Gesù salva uno di loro perché si pente nella sua ultima ora! Noi sappiamo della salvezza del brigante per mezzi di Giovanni apostolo. Perché gli tre Vangeli non lo dicono, anzi dicono che entrami i ladroni insultavano il Maestro! Così apre il cuore a Dio, tramite Cristo Suo Figlio, Dio lo vede perfetto come se non avesse mai peccato! Dalla culla alla tomba siamo chiamati ad arruolarci per il Comandante Gesù Cristo e combattere contro le forze del male. Lasciamo agli altri il loro giudicare come se fossero “Dio”. Speriamo che tutti possano giungere al ravvedimento e possono essere salvati. Anna Maradona non è ancora convertita ma ci sono fratelli che la seguono. Un nipote di Maradona ha dato il cuore a Gesù. Certo io non conosco le ultime ore di Sean Connery, le ultime ore di Gigi Proietti, di Maradona e proprio mentre scrivo un altro calciatore famoso è morto: Paolo Rossi 64 anni eroe del Mundial in Spagna. Mi sono fatto una mia idea e me la tengo per me, come già detto riguardo alla loro attuale posizione di dove si trovano le loro anime adesso; ma spero di sbagliarmi, anche perché questi non hanno mai testimoniato al mondo di avere accettato Gesù come loro Salvatore. Crediamo che molti nella storia dell’umanità siano salvati come il brigante e alla fine li troveremo in cielo. Ricordiamoci che solo CRISTO GESÙ sarà il GIUDICE dei vivi e dei morti! Non noi.Questo post non è indirizzato a quella donna o a quell’uomo! Il post è per tutti, ed io spero che possiate comprendere il mio messaggio. Messaggio di speranza e di ravvedimento. Evitiamo commenti giudiziosi, polemiche inutili altrimenti i messaggi verranno cancellati. È ricordiamoci:“Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?” (Genesi‬ ‭18:25‬). Dio ci benedica! Amen!

IL VALORE DELLE LACRIME


Salmo 6: 4 Volgiti a me, o Eterno, libera l’anima mia; salvami, per amore della tua benignità. 5 Poiché nella morte non c’è memoria di te; chi ti celebrerà nello Sceol? 6 Io sono sfinito a forza di sospirare; ogni notte allago di pianto il mio letto e faccio scorrere le lacrime sul mio giaciglio. 7 Il mio occhio si strugge dal dolore e invecchia a motivo di tutti i miei nemici. Spuntò mai una lacrima dal tuo ciglio? Nessuno sprezzi le lacrime perch’esse sgorgano da una vita profonda dell’anima, quella vita tenera, sensibile, umana, protesa ad abbracciare compenetrata tutta l’umanità. Siano sante, benedette, le tue, anima afflitta… è se altri non le comprendono, “non sanno quel che fanno”… anche Gesù, difronte all’incredulità, “fremé nello spirito e pianse”. Le lacrime son perle, del firmamento stelle, son gocce di rugiada che innaffiano il creato; Profumo, di preghiere versate in duoli e pianti, Le lacrime dei santi… Apocalisse 8: 3 Poi venne un altro angelo che aveva un turibolo d’oro e si fermò presso l’altare; e gli furono dati molti profumi, affinché li aggiungesse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono. 4 E il fumo dei profumi, offerti con le preghiere dei santi, salì dalla mano dell’angelo davanti a Dio. Ogni tuo gemito è simile al dolore della partoriente che sgravida vita al mondo che fine non ha! Un santo chiedeva a Dio il dono delle lacrime! Si piange ancora nelle chiese? Sii benedetto tu che piangi… perché la tristizia sarà mutata in letizia. Amen.

SERVO UTILE


Matteo 25: 19 Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro. 20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque”. 21 E il suo signore gli disse: “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore”. 22 Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due”. 23 Il suo signore gli disse: “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore”. 24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco”. 26 E il suo signore rispondendo, gli disse: “Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Sappi che il talento di Dio è in te, trafficalo! Quel talento è la vita di Cristo in te, nelle tue mani. Non sotterrare, non nascondere il dono che Dio ti fece. Sii servo utile, vivo, operoso nell’ambito, dove ti trovi; usa e lasciati guidare dal dono che Dio ti affidò! In quel talento, v’è il potenziale di Dio. Non lasciarti vincere dal pessimismo… tu puoi trafficare il talento (vita) che Dio ti ha affidato. Dio ha fiducia di te, dubiteresti tu della Sua magnanimità? Sii servo utile, in famiglia, nella chiesa, tra i fratelli, metti in atto il tuo poco: cos’era quel poco pane e i due pesci del bambino difronte a quella moltitudine?, eppure furono tutti saziati. Porta il tuo poco (vita) nelle mani di Gesù e si moltiplicherà e tutti saranno beneficati. Sii servo utile! Amen.

PER RIFLETTERE!


Un giorno, tanto tempo fa, un uomo vestito di abiti vecchi e logori percorreva le strade di un villaggio, bussando alle porte delle case e chiedendo l’elemosina. Molti gli rivolgevano parole offensive, altri lo scacciavano in malo modo, qualcuno gli versò dei tozzi di pane ammuffito e patate marce. Solo due anziani fecero entrare in casa loro il povero uomo. “Siediti un po’ e scaldati” gli disse l’anziano, mentre la moglie preparava una ciotola di latte caldo con una grossa fetta di pane. Mentre il pover’uomo mangiava i due anziani gli rivolsero delle parole di conforto.Il giorno dopo in quel villaggio ci fu un evento straordinario. Un inviato del re portò in ogni casa un cartoncino che invitava tutte le famiglie al castello. L’invito provocò un grande stupore nel villaggio e nel pomeriggio tutte le famiglie indossarono gli abiti della festa e si recarono al castello. Furono introdotti in una immensa sala e ad ognuno di loro fu assegnato un posto. Quando tutti si furono seduti, i camerieri iniziarono a servire le portate. Immediatamente si alzarono commenti di disappunto e di collera. I camerieri infatti rovesciavano nei piatti in modo sgarbato, bucce di patate, pietre e tozzi di pane ammuffito. Solo nel piatto dei due anziani seduti in un angolo, venivano serviti con garbo cibi raffinati e pietanze squisite. Improvvisamente entrò nella sala l’uomo dai vestiti stracciati. Tutti ammutolirono…”Oggi” -disse l’uomo- “avete trovato esattamente ciò che mi avete offerto ieri”. Si tolse gli abiti vecchi e stracciati. Sotto indossava un vestito dorato…era il Re! “Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?” Allora risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a Me”.(Matteo 25:44‭-‬45).

UNA QUESTIONE D’INTEGRITÀ


“Amatsia disse all’uomo di Dio: “E che fare circa quei cento talenti che ho dati all’esercito d’Israele?” L’uomo di Dio rispose: ‘L’Eterno è in grado di darti molto più di questo” (2 Cronache 25:9)La domanda sembrava molto importante per il re di Giuda, e probabilmente lo è ancora di più per i credenti provati e tentati. Perdere denaro non è mai piacevole, e quando entra in gioco una questione di principio, la natura umana non sempre è pronta a sottomettersi. “Perché perdere ciò che potrebbe essere impiegato con profitto? Cosa faremo senza denaro? Pensiamo ai bambini e al nostro modesto reddito!”. Tutte queste cose e altre migliaia potrebbero indurre il credente a stendere la mano su un guadagno illecito, o a farlo deviare dai principi cui la sua coscienza deve attenersi allorché si è subita una grossa perdita. Non tutti gli uomini riescono a considerare questi problemi alla luce della fede, e persino tra i seguaci di Gesù, la dottrina del “dobbiamo pur vivere” ha un peso considerevole.“L’Eterno è in grado di darti molto più di questo”, è una risposta assai soddisfacente alla domanda di chi è ansioso. Il nostro Padre ha in mano le chiavi della cassaforte celeste, e ciò che perdiamo per amor Suo, Egli è in grado di compensarlo migliaia di volte. Dobbiamo ubbidire alla Sua volontà, possiamo essere certi che Egli provvederà per noi. Il Signore non sarà mai debitore verso l’uomo. I santi sanno che un granello di pace nel cuore ha più valore di una tonnellata d’oro. Colui che copre con un mantello logoro una buona coscienza, ha guadagnato una ricchezza spirituale di gran lunga più desiderabile di ciò che ha dovuto perdere. Il sorriso di Dio e una prigione sono sufficienti per chi ha il cuore sincero, un palazzo e il suo cruccio sarebbero l’inferno per uno spirito puro. Lasciate pure che venga il peggio, e che tutti i beni vengano meno, il nostro tesoro non l’abbiamo perso, poiché si trova lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Nel frattempo, il Signore permette tuttora che i mansueti ereditino la terra, ed Egli non priverà di nulla coloro che camminano rettamente.