“Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?” (Genesi‬ ‭18:25‬).


È incredibilmente meraviglioso ricevere giornalmente notizie da tutto il mondo riguardo migliaia di carcerati che accettano il Vangelo di Cristo con tutta la loro anima e con tutto il loro essere. “Divorano”, simbolicamente, le pagine della Parola di Dio giorno dopo giorno. Una volta in chiesa a Reggio Emilia portarono tre fratelli dal carcere. Ottennero una licenza per uscire dal carcere e ricevere il battesimo alle acque nel locale di culto. Due dei fratelli erano bianchi ed uno era di colore. Così, prima di scendere nelle acque battesimali testimoniarono della loro nuova vita in Cristo: restammo davvero stupiti da come conoscevano ogni versetto della Bibbia con estrema accuratezza. Testimoniavano e contemporaneamente predicavano messaggi edificanti per tutta la comune adunanza. Noi, lo dico a nostra vergogna, non eravamo all’altezza di poter competere con loro nella conoscenza della Sacra Scrittura! Mi sono chiesto: perché ci siamo trovati così spiazzati al confronto con loro riguardo la conoscenza della Bibbia? Certamente la risposta sta in quello che cercherò di trasmettervi con l’aiuto del Signore. Queste persone rigettate dalla società, dalle famiglie talvolta, avendo vissuto una vita di droghe, rapine, furti, violenze, omicidi facendo talvolta parte di bande che si danno all’occultismo per sentirsi più forti, era gente a cui non era mai passato per la testa che ci fosse un Dio Creatore e Salvatore che si interessasse a loro, per loro era un concetto inesistente, Dio per loro era lontano anni luce! Erano così peccatori, avevano commesso ogni sorta di peccato, che per loro non c’era altro che morte e basta. Ma poi avviene che qualcuno, un carcerato come loro, un evangelista, gli parla di un Gesù che può salvare il peggiore dei peccatori al mondo. Ecco che in ognuno di loro sorge una domanda “come può un Dio salvare un peccatore incallito come me?”… da lì si apre una breccia nel loro cuore a furia di sentirsi dire: “Gesù ti ama e vuole salvarti; accettalo nel tuo cuore”. E attraverso quella breccia lo Spirito Santo si fa strada nel loro cuore seminando la speranza nella loro anima… e poi quando avviene il miracolo della Salvezza nella loro vita, sanno essere più riconoscenti di noi “peccatori salvati per Grazia, ma in libertà”.Purtroppo molti “cristiani” non hanno fame della Parola e non la leggono, si accontentano solo del cibo che viene dato loro tramite i social: Facebook, Instagram, WhatsApp ecc., ma, per assurdo, dopo pochi mesi di conversione sono convinti di saperne più del pastore, degli anziani o di qualsiasi altro ministro! Molti giudicano con facilità la vita degli altri. Ci stimiamo saggi da noi, quasi come se avessimo avuto una qualche “virtù” da essere premiati con il dono della salvezza! Quasi arrivano al punto di dire: “Io la salvezza me la sono meritata”. Non pensiamo più come peccatori salvati per grazia, ma pensiamo che veniamo salvati per opere. Ci sentiamo autorizzati a puntare il dito e accusare Tizio e Caio e ci mettiamo al posto di Dio giudicando il nostro prossimo invece di amarlo! “Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri”( Vangelo di Giovanni 13:14). “Era sorto fra i discepoli un problema di superiorità ed inferiorità: chi tra loro dovesse essere considerato il maggiore e chi il minore? Essi, continuando a ritenere il regno di Cristo un regno messianico, secondo l’attesa di Israele, e aspettandosi che Gesù presto avrebbe liberato la Palestina dal gioco straniero, tentavano di preparare “l’organigramma” del Suo futuro governo terreno, per cercare di ottenere i primi posti. Gesù dovette, perciò, riprenderli dicendo: “I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve” (Luca 22:25-27). Per spiegare praticamente il Suo insegnamento Gesù “…si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli (…) Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: “Capite quello che vi ho fatto?” (Giovanni 13:4-5 e 12). L’esempio del quale egli parlava non è l’atto del lavare i piedi, infatti il Signore precisò “affinché anche voi facciate come v’ho fatto io”. Gesù non disse: “Affinché facciate quello che ho fatto io, ma come ho fatto io. Quindi Gesù non comandò di fare ciò che Egli ha fatto, vale a dire lavarsi i piedi gli uni con gli altri, ma di fare come Egli ha fatto, cioè di prestarsi vicendevolmente i doveri di carità ed umiltà” (Francesco Toppi). Se pensiamo di essere migliori di coloro che hanno vissuto una vita dissoluta, nei piaceri e nei vizi, allora non abbiamo compreso il Vangelo di Cristo. In questi giorni dove il diavolo mostra i suoi artigli, dove viviamo in un mondo quasi totalmente contaminato dal peccato; dove ci sono batteri che possono ucciderci; giorni cupi dove abbiamo visto tanti morti, tra cui alcuni attori, cantanti, comici e calciatori morire e ci paragoniamo a loro puntando il dito, è assolutamente sbagliato. Noi ci dobbiamo confrontare con Cristo Gesù e non pensare agli altri. Diceva il mio pastore. “Quando andremo in cielo vedremo tre cose: 1) se siamo salvati noi per primi (i salvati lo sanno che sono salvati o meno, ma avendo nelle nostre membra il peccato che facilmente ci avvolge, spesso dubitiamo. 2) Vedremo chi non pensavamo di vedere. 3) Non vedremo chi pensavamo di vedere.” Perché grande è il MISTERIO DELLA PIETÀ E IL MISTERO DI DIO! Come Dio vede il peccato e come lo vediamo noi. 1)Chi ruba o uccide o commette altri tipi di reati gravosi deve pagare con lunghi anni in un carcere. Per l’omicidio, in alcune nazioni c’è la pena capitale. Il famoso “occhio per occhio e dente per dente”. L’uomo che giudica la fine di un essere umano solo perché crede che la sua giustizia, la sua etica e morale siano più alte dell’assassino, dimostra di non avere Gesù nel cuore, anzi, di avere un cuore di pietra. Questa è una visione distorta dell’uomo che non conosce la Grazia di Dio. Gesù Cristo È VENUTO PER SALVARE CIÒ CHE ERA ED È PERDUTO, benché l’assassino reo di un terribile peccato come l’omicidio, la possibilità di salvezza Dio la da a tutti! Perfino uomini della SS tedesca si sono pentiti e Dio li ha salvati! Ho letto testimonianze di uomini e donne che hanno perso la vita in Stati dove vige la pena capitale ma in carcere avevano accettato Gesù Cristo nel loro cuore. In cielo gli angeli hanno fatto festa mentre gli uomini (tra cui anche i “cristiani”) sulla terra gridavano odio e vendetta. Non ci possiamo definire cristiani se abbiamo dentro di noi risentimento e rancore, per non dire odio per il prossimo. 2)Chi dice una bugia oppure fa della menzogna uno stile di vita (e ne conosco tanti), non viene sottoposto a nessuna disciplina o legge terrena. MA PER IL SIGNORE SI! Perché Dio richiede rettitudine e giustizia dall’uomo. In cielo non c’è una scala di peccati, più gravosi e meno gravosi. Le persone devono imparare a discernere la LEGGE DI DIO e la legge degli uomini! Certo che io una idea di tutti questi “artisti” morti in questo 2020 me la sono fatta di dove stanno adesso e me la tengo per me anche se leggo (nella mia mente) di loro cose negative! Ma io ho una mente limitata. Dio forse ha salvato nella Sua Onniscienza il ladrone sulla croce proprio perché farci capire che Lui anche all’ultima ora può salvare, anche se credo che la salvezza all’ultima ora sia cosa rara. Il mio caro amico e pastore Gennaro Chiocca, che stimo molto, fu invitato in Argentina qualche anno fa a predicare per sei sere ad un raduno di pastori argentini. Un onore per noi italiani e napoletani. Una Nazione come l’Argentina, grande 5 volte l’Italia, i pastori hanno invitato il nostro fratello e pastore di Lodi e San Giuliano Milanese a portare un messaggio di salvezza dall’altra parte del mondo. Ha predicato per 4 sere in una chiesa grandissima e altre 2 sere in un teatro (Io l’ho visto sul Web). Mi ha raccontato che nel pubblico c’era una delle sorelle di Maradona, Anna la prima di numerosi figli (vedi la foto in basso insieme a Gennaro Chiocca). Poi Gennaro è stato invitato a pregare a casa della sorella di Maradona per la salvezza della sua anima e dei suoi cari (compreso il calciatore). Chiocca non ha detto: “Ah, no! Non posso pregare mi dispiace, tuo fratello è stato questo e quello… ha fatto questo e quello” No! Gennaro, insieme ad altri pastori hanno pregato per la sorella, per tutta la famiglia Maradona compreso Diego. Vi sembra strano! Assolutamente no! Finché c’è vita, c’è speranza, anche per il più incallito dei peccatori!I due ladroni o briganti, è la parola più giusta, erano la peggiore razza umana come Barabba! Erano degni (secondo i romani) di fare una bruttissima fine! Appesi ad una croce, in agonia per ore e non ucciderli con un colpo alla testa! Dovevano soffrire, patire per ore la sofferenza… come il Nostro amato Signore Gesù Cristo, senza colpe, solo per salvare le nostre anime eterne! Nonostante tutto “Gesù diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca‬ ‭23:34‬). I brigante erano pieno di peccati e di immortalità, ma Gesù salva uno di loro perché si pente nella sua ultima ora! Noi sappiamo della salvezza del brigante per mezzi di Giovanni apostolo. Perché gli tre Vangeli non lo dicono, anzi dicono che entrami i ladroni insultavano il Maestro! Così apre il cuore a Dio, tramite Cristo Suo Figlio, Dio lo vede perfetto come se non avesse mai peccato! Dalla culla alla tomba siamo chiamati ad arruolarci per il Comandante Gesù Cristo e combattere contro le forze del male. Lasciamo agli altri il loro giudicare come se fossero “Dio”. Speriamo che tutti possano giungere al ravvedimento e possono essere salvati. Anna Maradona non è ancora convertita ma ci sono fratelli che la seguono. Un nipote di Maradona ha dato il cuore a Gesù. Certo io non conosco le ultime ore di Sean Connery, le ultime ore di Gigi Proietti, di Maradona e proprio mentre scrivo un altro calciatore famoso è morto: Paolo Rossi 64 anni eroe del Mundial in Spagna. Mi sono fatto una mia idea e me la tengo per me, come già detto riguardo alla loro attuale posizione di dove si trovano le loro anime adesso; ma spero di sbagliarmi, anche perché questi non hanno mai testimoniato al mondo di avere accettato Gesù come loro Salvatore. Crediamo che molti nella storia dell’umanità siano salvati come il brigante e alla fine li troveremo in cielo. Ricordiamoci che solo CRISTO GESÙ sarà il GIUDICE dei vivi e dei morti! Non noi.Questo post non è indirizzato a quella donna o a quell’uomo! Il post è per tutti, ed io spero che possiate comprendere il mio messaggio. Messaggio di speranza e di ravvedimento. Evitiamo commenti giudiziosi, polemiche inutili altrimenti i messaggi verranno cancellati. È ricordiamoci:“Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?” (Genesi‬ ‭18:25‬). Dio ci benedica! Amen!

CARCERATI-TESTIMONIANZA


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Riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo voi fate verso tutti i fratelli dell’intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più e a farvi un punto di onore: v e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, e così condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e non avere bisogno di nessuno.

Partiamo dall’amore fraterno…c’è non c’è, una volta appare, una volta scompare secondo l’esigenza del momento. Spesso ipocrita: Eppure sappiamo cosa dovrebbe rappresentare l’amore; Paolo lo descrive molto bene: “L’amore è paziente, 
è benigno l’amore; non è invidioso l’amore,non si vanta, non si gonfia, 
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.” Leggi 1 Corinzi 13 
Spesso con molta facilità, al contrario, odiamo, ci intromettiamo nei fatti degli altri, ci occupiamo di controversie per cose terrene, a volte lo facciamo di nostra iniziativa ed a volte lo facciamo perché una parte vorrebbe costituirci giudice o spartitore. Giudichiamo le azioni degli altri, spesso siamo trasportati nella maldicenza e critichiamo i comportamenti e le scelte degli altri, giudichiamo le loro decisioni, le loro scelte di vita terrena, diamo consigli che non ci sono stati chiesti ed entriamo con prepotenza nella loro vite . Facciamo pettegolezzi e critichiamo spesso le persone che non sono presenti e desideriamo che tutto quello rimanga occulto proprio alla persona che al centro del giudizio. Proprio Paolo ci esorta a farci i fatti nostri e non giudicare secondo la carne ma secondo lo Spirito, non guardando all’apparenza.
La Parola di Dio ci dice in Colossesi 3:8-13:”Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste. Non mentite gli uni agli altri, giacché avete svestito l’uomo vecchio con i suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l’ha creato.”
Ed ancora:”Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità; sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d’un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.”
Lo sapete che la maggior parte dei problemi in seno alla chiesa sono dovuti alle maldicenze, alle bugie e alle ipocrisie? Che purtroppo, scoraggiano i più deboli, allontano i neo convertiti ed amareggiamo tutti i membri. Lo sapete che molte famiglie sono preda di queste cose proprio perché non ci si fa i fatti propri?
1° Timoteo 5:13 Ed anche, oltre a ciò, oziose, imparano ad andare attorno per le case; e non sol oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose che non si convengono. Il Signore ci ha chiamati a procacciare la pace e la santificazione, ciascuno di noi dobbiamo interessarci delle cose di Dio e non dei fatti degli altri, ci deve interessare più la nostra vita spirituale che i fatti altrui.”
Il risultato? Non certo quello che si era proposto il Signore.
Dobbiamo stare molto attenti a non portare dubbi, paure ed ansietà presentandoci come sapienti di cose che non conosciamo e di non dare consigli se non siamo certi che vengono dallo Spirito di Dio.
Il Signore guardi l’uscio delle nostre labbra e ci faccia parlare di cose che edificano e non di cose vane e non permetta che altri si facciano e fatti nostri o che noi ci facciamo i fatti degli altri.
Anche qui su questo social nw. mostratevi più indulgenti, senza proferire cose assurde e vane; rispettate la vite delle persone e non giudicate. 
“Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano.” Leggi Efesini 4

Spero che nessuno sorvoli questo insegnamento perché davvero abbiamo di che togliere…e non mettere, preghiamo Dio che ci dia sapienza ed intelligenza.
Ti chiediamo Signore di perdonare ogni nostro pensiero malvagio, ogni parola bugiarda, ogni insinuazione malvagia verso il nostro prossimo. Ti ringraziamo, o Signore, che Tu vivi in noi attraverso il Tuo Santo Spirito. Che le nostre labbra possano, allora, esprimere parole di disponibilità amorevole e benedire. Vogliamo deporre, abbandonare definitivamente tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia ed ogni parola oscena. 
Ti preghiamo di farlo perché il tuo popolo sia santificato nella Tua Parola e sia d’esempio in ogni cosa!