In mostra reperti che “testimoniano” il periodo di esilio del popolo ebreo in Babilonia


image (12)Reperti archeologici risalenti al tempo di Nabucodobosor re di Babilonia (ora Iraq) sono stati messi in mostra a Gerusalemme come testimonianze storiche sull’affidabilità su ciò che viene riportato nella Bibbia circa il periodo di deportazione del popolo ebreo in Babilonia.Si tratta di tavolette grandi quanto il palmo di una mano, ritrovate in Iraq, che offrono uno spaccato della vita degli ebrei durante il periodi di esilio a Babilonia; essi riportano delle iscrizioni in antico accadico che descrivono dettagliatamente transazioni, operazioni e contratti tra Ebrei intorno al 500 a.C.

Come indicato nel Vecchio Testamento, il re Nabucodonosor distrusse il tempio di Salomone a Gerusalemme e costringendo molti ebrei all’esilio in Babilonia.

“Ma dopo che i nostri padri avevano provocato il Dio del cielo ad ira, li diede in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, il caldeo, che ha distrutto questa casa e portato via le persone a Babilonia,” Esdra 5:12.
Salmo 137: 1 descrive anche la tristezza di molti ebrei in questo periodo in esilio: Sui fiumi di Babilonia, ci siamo seduti e piangevamo ricordandoci di Sion”.

Gli storici ritengono che la scoperta delle antiche tavolette menziona anche il fiume Chebar menzionato in Ezechiele 11, che è una scoperta affascinante.

Alessandro Landolina – Notizievangeliche.com

L’esercito di satana recluta sul Web


ISIS-NUOVA-DECAPITAZIONELondra. Secondo i media britannici tre adolescenti inglesi, studentesse nella stessa scuola, avrebbero maturato insieme la decisione di prendere parte al gruppo islamico dell’Isis.
Arruolate per la guerra santa dei terroristi. Scotland Yard alla ricerca di tre ragazze di 15 e 16 anni, di una scuola dell’est di Londra, che sarebbero partite per la Turchia con l’intenzione di unirsi ai jihadisti dell’Isis in Siria. Shamima Begum, 15 anni, Kadiza Sultana, 16 e un’altra 15enne sono state viste l’ultima volta, con i bagagli e ben vestite, martedì scorso all’aeroporto di Gatwick da dove hanno preso un volo per Istanbul. Alle famiglie avevano detto che avrebbero trascorso la giornata fuori, approfittando della pausa scolastica di metà semestre. Secondo i media britannici, le tre ragazze erano molto amiche e avrebbero maturato insieme la loro decisione. ”La nostra  più grande preoccupazione è la sicurezza di queste giovani ragazze”, ha detto Richard Wolton capo dell’anti-terrorismo di Scotland Yard rivolgendo un appello ”a chiunque abbia informazioni sulla loro scomparsa di rivolgersi alle autorità.

I ruoli degli appartenenti a ISIS sono ben divisi a seconda del sesso: mentre gli uomini combattono, le giovani donne si occupano della propaganda sui social media. I canali digitali sono gli stessi con cui queste vengono arruolate e che useranno a loro volta per coinvolgere altre donne a fare altrettanto. Sono giovani, usano Skype, Facebook, Twitter, Tumblr, Ask.fm e Kik come qualunque ragazza della loro età. Alcune si arruolano nelle brigate specializzate nell’uso dei social media. Ricoprono di fatto un ruolo importante e attivo nella sofisticata strategia di ISIS sui social media mescolandosi tra le amicizie dei più giovani con la precisa finalità di sedurli  convincendoli a farsi reclutare nell’esercito della morte, e se fino a poco tempo fa accettare l’amicizia da uno sconosciuto sui social network poteva arrecare qualche fastidio, oggi è divenuto potenzialmente pericoloso perché dietro un apparente  account innocuo si può celare un astuto seduttore specializzato nel plagio delle menti  più indifese quali quelle degli adolescenti.

Ciò che rende ancora più inquietante questa strategia  di reclutamento di massa mirata  verso  l’Europa è il fatto che  la stessa tecnica è stata utilizzata nel passato prima  dell’invasione di un paese o prima di  scatenare una guerra civile. Se osserviamo come si sta muovendo l’Isis il sospetto si trasforma  in preoccupante realtà: con il cavallo di Troia degli  sbarchi di massa di immigrati si stanno infiltrando quatti quatti0; con il reclutamente dei giovani si stanno infiltrando nelle nostre case e nelle nostre scuole;
allora la domanda sorge spontanea: “dove stiamo andando?” la risposta ce la da il Maestro: (Luca 21:25) “Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, e gli uomini verranno meno per il timore di ciò che potrà  accadere sulla Terra”.

Ero molto delusa della vita


FATIMASono Fatima, vengo dalla Turchia, ma sono nata in Germania e sono cresciuta con i miei genitori fino all´età di 6 anni, dopodiché mio padre lasciò mia madre per tornare in Turchia. Ho un fratello 3 anni più grande di me, ma sono cresciuta sola. Mia madre era sempre a lavorare e io rimanevo da sola a casa. All’età di 19 anni, ho conosciuto un ragazzo che presto diventò mio marito, ma col tempo si rivelò un ubriacone, molto aggressivo e così decisi di separarmi da lui. Ero molto delusa della vita e non sapevo a chi rivolgermi. Dopo un po’ di tempo conobbi alcune credenti turche che mi invitarono ad una riunione, ma non volevo andarci perché ero contro la religione.

Poi finalmente mi chiesi: “Ci sono tante religioni Chi ha ragione?” Un credente mi disse: se Dio esiste, lo puoi cercare e parlare con Lui ! Cosi decisi di provare a pregare e a leggere la Sua Parola, la Bibbia. Notai qualcosa di diverso, parole che mi fecero riflettere sulla mia vita. Dio si manifestò  nella mia vita, conobbi la Sua presenza in me e adesso sono felice che Lui mi guida  ogni giorno e anche se ci sono difficoltà il Signore è accanto a me. Grazie Gesù che ti sei manifestato nella mia vita!

Tratto da: http://dio-ti-cerca.de/

Venduta all’asta una lettera di Albert Einstain dove afferma che Dio ha creato il mondo


image (13)Una lettera del 12 luglio 1925 scritta da Albert Einstein, e indirizzata al suo collega Giovanni Giorgi è stata venduta all’asta dalla RE Auction per una cifra pari a $ 75.000 da un acquirente rimasto nell’anonimato. La particolarità della lettera è quella di riportare un affermazione dello stesso Einstein ” Dio ha creato il mondo con eleganza e intelligenza”; Einstein non era nuovo ad affermazioni estremamente riflessive di carattere esistenziale in chiave “religiosa”: “il male è il risultato dell’assenza di Dio nel cuore degli uomini”.

Albert Einstein, è stato uno scienziato e filosofo, di origine ebrea ma che non credeva negli aspetti strettamente dell’ebraismo, e ammirava molto la figura storica di Gesù: «Fino a che punto è influenzato dalla cristianità? – Da bambino ho ricevuto un’istruzione sia sul Talmud che sulla Bibbia. Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del Nazareno». «Ha mai letto il libro di Emil Ludwig su Gesù? – Il libro di Ludwig è superficiale. Gesù è una figura troppo imponente per la penna di un fraseggiatore, per quanto capace. Nessun uomo può disporre della cristianità con un bon mot». «Accetta il Gesù storico? – Senza dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa a ogni parola. Nessun mito può mai essere riempito di una tale vita. »
Sappiamo come è importante per la salvezza non la semplice ammirazione per Cristo, ma l’accettazione come personale Salvatore nella nostra vita per il sacrificio compiuto sulla croce per la nostra redenzione; sappiamo come l’Iddio della Bibbia è il creatore del cielo e della terra per rivelazione divina descritta nel libro della Genesi.

Fa riflettere molto come il nostro Signore abbia lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità che non può essere cancellato da ragionamenti filosofici o da correnti ateistiche, e che scienziati del calibro di Albert Einstein non hanno potuto che constatare  come la creazione del mondo è il frutto non di una coincidenza cosmica, ma di un piano così perfetto che solo il nostro Dio ha potuto ideare.

Alessandro Landolina – Notizievangeliche.com

Arrestato dopo avere fatto il battesimo


montellaViene ripreso da un video privato mentre scende nelle acque per fare un battesimo secondo il rito evangelico. Intercettato dai Carabinieri perchè ricercato, viene arrestato e messo in carcere. 

Notizia di oggi che non può lasciarci indifferente. Un malavitoso (o ex malavitoso?) del napoletano viene “tradito” da un video privato postato su You tube in occasione di un servizio di battesimi in acqua presso una comunità evangelica. L’uomo, A.M. di 42 anni pregiudicato e ricercato i nseguito all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare del GIP di Salerno, è stato rintracciato proprio dai Carabinieri in seguito al filmato di cui sotto riportiamo il link per la visione.

Consideriamo che quest’uomo ha magari dato il cuore a Gesù. E preghiamo che anche nel carcere possa davvero fermare la sua fede nel Signore cambiando totalmente vita.

Siria. Stato islamico attacca villaggi assiri: rapiti almeno 90 cristiani, distrutte quattro chiese


siria-stato-islamico-isis-cristiani-siriNove villaggi sono stati presi d’assedio ieri dall’Isis. In uno di questi si combatte ancora. Migliaia di cristiani in fuga verso Hassaka e Qamishli.

Lo Stato islamico ha attaccato due giorni fà ha attaccato ieri diversi villaggi assiri della provincia di Hassakeh, nel nord-est della Siria, e rapito almeno 90 cristiani, riporta Reuters. Quattro chiese sono state distrutte e migliaia di persone costrette alla fuga, nonostante l’attacco sia stato parzialmente respinto dalle milizie assire e curde.

CENTINAIA DI PRIGIONIERI. L’Isis ha preso di mira i villaggi di Tel Goran, Tel Hurmiz, Tel Tamar, Tel Baloaa Tel Shamiran, Tel Riman, Tel Nasra, Tel Khareta e Abu Tena, riporta l’agenzia Aina. Decine di uomini, donne e bambini sono stati rapiti, mentre circa 10o abitanti dei villaggi di Tel Shamiran e Tel Jazira sono tenuti prigionieri nelle loro case. Secondo Newsweek, i jihadisti sarebbero intenzionati a uno scambio dei prigionieri cristiani per i loro uomini in mano ai curdi.

CHIESE DISTRUTTE. Quattro templi sono andati distrutti: la chiesa del villaggio di Tel Hurmiz, secondo Aina una delle più antiche di Siria, così come quelle di Tel Shamiran, Qabr Shamiy e Tel Baloua. Circa tremila cristiani sono dovuti scappare ad Hassaka e 200 a Qamishli, dove hanno trovato rifugio in due diverse chiese.

LE MINACCE. Dei rapiti non si sa ancora nulla. I parenti hanno provato a chiamarli al telefono ma hanno risposto miliziani dell’Isis, dichiarando che per loro ormai non c’è più niente da fare. Tre settimane fa, lo Stato islamico aveva ordinato ai cristiani assiri della regione di Hassaka di rimuovere le croci dalle loro chiese e di pagare il tributo umiliante, minacciandoli così: «Altrimenti dovrete andarvene o sarete uccisi».

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Foto Aina / Trad. http://www.tempi.it/

Dio ti aiuta sempre


Riconciliati_e_perdonati_-_Celebrazione_comunitaria_penitenza012Salmi 59:16 “Ma io celebrerò la tua potenza e al mattino loderò ad alta voce la tua benignità, perché tu sei stato per me una fortezza e un rifugio nel giorno dell’avversità”.

Quando stai attraversando le esperienze più sofferte, i “deserti” più aridi, le prove più difficili; esse hanno un valore nel cammino che fai con il Signore in quando ti aiutano a comprendere che dipendi da lui e solo affidandoti a lui trovi un rifugio sicuro Salmi 116:6 “L’Eterno protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato ed egli mi ha parlato”. E’ nelle sofferenze, nei deserti, nelle prove, nelle situazioni che agli occhi umani sembrano senza via di uscita che Dio si manifesta nella tua vita con tutta la sua potenza aiutandoti: Marco 6:48 “E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando sul mare e voleva oltrepassarli”, così come Gesù intervenne a favore dei suoi discepoli nel momento che Egli ritenne opportuno similmente fa’ con te oggi. La tua “causa” gli sta davanti, la tua “sofferenza” non gli passa inosservata e nel momento che Dio ritiene opportuno interviene a tuo favore ribaltando la tua situazione nel “verso” che Egli ha stabilito per te, nel modo che Egli ha deciso di volerti benedire. Dio protegge sempre i semplici e aiuta sempre coloro che lo desiderano, coloro che hanno paura, i malati, chi è nelle difficoltà, chi grida a lui, chi è senza aiuto, chi è senza speranza; rimuovendo ogni ostacolo che si possa trovare nel tuo cammino. Ricordi che Dio aprì il mare per liberare il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto ?

E nelle avversità più grandi, nei “deserti” più aridi che Dio ti ribalta la situazione e che ti dà la vittoria, ricordati che Gesù e Mosè hanno avuto la loro vittoria individuale nel deserto.

Ma che cos’è il deserto? Che cosa rappresenta?

Il deserto è un luogo sperduto dove non c’è niente da mangiare tanto meno da bere e se non si hanno delle risorse si è perduti.

Spiritualmente parlando per te oggi il “deserto” non è un “luogo” ma uno “stato d’animo interiore” di profonda sofferenza, dove tu ti senti solo, anche se vivi in una grande città e sei circondato da tante persone, senti che qualcosa nel tuo profondo è venuta a mancare lasciando il posto a un grande vuoto che lascia la tua anima affamata e assetata perché non trova di che nutrirsi. Anche il re Davide ha attraversato un momento simile nella sua vita Salmi 22:1 “Dio mio, perché mi hai abbandonato ? Perché te ne stai lontano senza soccorrermi, senza dare ascolto alle mie parole? “.

Quando ti trovi in uno stato d’animo di profonda angoscia, quasi spaventato, calma la tua anima ricordandoti sempre che “Dio è il tuo salvatore” ed è “il tuo Dio”, “colui “ che ti aiuta nell’angustia, che ti consola e che ti apre sempre una via di uscita anche quando la situazione che tu stai vivendo può sembrarti senza via di uscita. A Dio, non solo nulla è impossibile ma principalmente ti è sempre vicino, non ti abbandonerà mai e anche se tu ti sei allontanato da lui, Egli è sempre li’ per te e ti aspetta per accoglierti nel grande abbraccio del suo amore, rinnovandoti la sua grazia, la sua misericordia, la sua benignità, la tua fede, le tue forze, le tue speranze e i tuoi sogni.

L’aiuto di Dio nella tua vita arriva sempre quando meno te lo aspetti e da dove mai avresti immaginato perché i “pensieri di Dio per la tua vita non sono i tuoi pensieri”. Egli conosce i tuoi limiti umani e non ti tenterà MAI oltre le tue capacità: 1Corinzi 10:13 “Nessuna tentazione vi ha colti che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare”.

I “deserti” che Dio permette nella tua vita e così anche le prove sono necessari affinché Egli ti possa dimostrare la sua fedeltà nell’aiutarti e tu gli puoi dimostrare la tua integrità, affinché tu impari l’ubbidienza, ti renda conto delle tue debolezze e della tua fragilità che con le tue sole capacità non puoi farcela e che hai bisogno dell’aiuto di Dio.

In sintesi i deserti, le prove, le afflizioni e le situazioni avverse nella tua vita fanno parte del piano di Dio per la tua maturazione spirituale, Giacomo 1:2,4 “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l’opera sua in voi, perché siate perfetti e completi di nulla mancanti”.

Sicuramente è difficile per te essere gioioso quando le prove ti piovono addosso eppure lo stesso apostolo Giacomo ti dice “Beato l’uomo che persevera nella prova, perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano” Giacomo 1:12.

Se sei nel deserto o se stai attraversando una prova difficile in questo momento della tua vita, il tuo Dio ti dice di non temere perché Egli è con te, Egli è per te. Il tuo dolore e la tua sofferenza non gli sono indifferenti Egli le sta vedendo e ti sta sostenendo con la destra della sua mano, non avere paura e non perderti d’animo perché in fondo al tunnel c’è la luce e quando tu la raggiungerai il tuo cuore se ne rallegrerà. Il tuo Padre celeste ti dice : Isaia 41:10 “ Tu non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia”; Isaia 41:13 “Io, il Signore, il tuo Dio, sono Colui che ti prende per la mano destra e ti dice : Non temere, io ti aiuto”.

Prendi queste parole, ricordale, falle tue quando attraversi momenti difficili allora vedrai il tuo “deserto” trasformarsi in un luogo di opportunità che il Signore, tuo Dio ha preparato per te, per benedire la tua vita e per poterti portare nel luogo che lui ha stabilito per te.

Luisa Lanzarotta – Notizievangeliche.com

Repubblica Centrafricana: non solo terrorismo


CAR_AiutiGruppi di allevatori musulmani Fulani hanno attaccato e letteralmente distrutto alcuni villaggi della provincia di Nana Grebizi.

L’estremismo islamico nella forma dei movimenti terroristici non è l’unica fonte di persecuzione in Africa, ma per l’atrocità degli attacchi di Boko Haram, Seleka, Al-Shabaab, ecc. rischia di oscurare altre forme dirompenti di oppressione dei cristiani. Oggi vi parliamo della Repubblica Centrafricana, che occupa il 17° posto della WWList 2015, poiché negli ultimi giorni stanno accadendo cose di cui difficilmente troverete notizie chiare nei periodici.

Gruppi di allevatori musulmani Fulani hanno attaccato e letteralmente distrutto alcuni villaggi della provincia di Nana Grebizi, rapendo 3 persone tra cui un pastore. Accadeva lunedì 16 febbraio, mentre le mandrie di loro proprietà invadevano le colture delle comunità cristiane, questi allevatori Fulani pesantemente armati invadevano i succitati villaggi terrorizzando i cristiani, saccheggiando proprietà e appiccando incendi. Anche alcune chiese sono state date alle fiammee alcuni centri missionari sono stati vandalizzati. Questi allevatori sono musulmani che non fanno necessariamente parte di movimenti estremisti, ma come in Nigeria, Niger e altre regioni rappresentano una spina nel fianco delle comunità cristiane (più dedite all’agricoltura), poiché utilizzano un sistema di colonizzazione violenta.  Quindi non sono solo i movimenti estremisti che occupano le prime pagine dei giornali a creare persecuzione contro i cristiani, ma anche questi allevatori musulmani Fulani e, come si vede, anche la Repubblica Centrafricana ne è colpita.

Nella zona di Kaga-Bandoro, poi, vi sono stati aggressioni riconducibili ai Seleka (gruppo di ribelli che nel 2013 aveva attaccato le strutture del potere del paese), conil rapimento di Bongo Christian, pastore della Foursquare Gospel Church. Il pastore Enza Vincent della stessa Foursquare Gospel Church (sede di Kaga-Bandoro) e presidente dell’Alleanza Evangelica delle Chiese si è detto profondamente turbato dai recenti avvenimenti, ponendo l’accento sull’atmosfera di terrore che lasciano questi eventi nella comunità dei cristiani, molti dei quali decidono di fuggire dalle zone più bersagliate. D’altra parte va segnalato anche ilrapimento di un politico cristiano, Armel Ningatoloum Sayo, Ministro dello Sport e dei Giovani, da parte di milizie collegate agli anti-Balaka (nate in reazione ai Seleka).

A proposito di questo Porte Aperte è attiva nei campi profughi nati dai precedenti attacchi in varie località, compresa la capitale Bangui.

Porte Aperte Italia

In Pakistan la legge sulla blasfemia è una clava anti-cristiana


PakistanChe l’accusa di blasfemia, in Pakistan, fosse tutta una messa in scena per sbattere in galera senza troppi complimenti i Cristiani e le altre minoranze religiose, già si sapeva. Ora però ci sono anche le prove. Ed, a trovarle, è stata proprio la magistratura del Punjab, grazie al lavoro condotto in collaborazione con la Polizia e col governo della Provincia. Così, sui 262 casi attualmente pendenti per questo tipo di reato presso diversi tribunali della regione dal 2010 ad oggi, è stato accertato come almeno 50 siano totalmente infondati: gli imputati sarebbero cioè semplicemente «vittime dei loro accusatori». Nei loro confronti si è pesantemente e palesemente abusato della legge. Ciò nonostante, sono costretti a restare in carcere. Il giudizio non solo non è ancora iniziato, ma spesso non può nemmeno iniziare, per svariati motivi: o semplicemente per mancanza di prove; o per assenza di avvocati disposti ad assumere la loro difesa, timorosi di eventuali ripercussioni; o per le precarie condizioni economiche degli imputati; o perché gli stessi sono o vengono considerati infermi di mente.

A fronte di quanto emerso, un’apposita Commissione, presieduta dal Segretario della Procura Generale del Punjab, Rana Maqbool, si è riunita nei giorni scorsi per discutere la messa a punto di «modalità speciali» per giungere ad un processo rapido, in grado di garantire l’assoluzione e la liberazione degli accusati; ma anche in grado di tutelare la loro sicurezza ed evitare che divengano bersaglio di ritorsioni.

Tra le varie ipotesi valutate, v’è la possibilità che il governo si metta direttamente in pista, occupandosi della difesa dei presunti “blasfemi”. Per questo sta cercando di ottenere il consenso degli esperti e degli accademici di tutte le scuole di pensiero islamico, così da evitare possibili reazioni e proteste. Questo passaggio rappresenta «un raggio di speranza per coloro che sono falsamente accusati di blasfemia», afferma l’organizzazione «Human Rights Watch» in una nota inviata all’agenziaFides.

Gli attivisti cristiani in Pakistan ritengono già «molto positivo il fatto che istituzioni come la magistratura e il governo riconoscano l’abuso della legge in fatto di blasfemia e che cerchino soluzioni rapide» per chiudere al più presto quelle che si configurano come vere e proprie ingiustizie. Sperando che vi riescano.

Trtto da: http://www.nocristianofobia.org/

Camerun, Fotokol: attacco jihadista, bruciate chiese e villaggi


niger_44986657_300Non si ferma l’ondata di violenza di circa 800 degli estremisti islamici in nome di un dio fatto ad immagine e somiglianza della loro natura di assassini, e che non guardano né al musulmano né al cristiano, parliamo semplicemente di persone manovrate dal potere tenebroso di satana.Un gruppo di 800 estremisti islamici ha attaccato la città Fotokol, al confine tra il Camerun e la Nigeria, bruciando chiese e villaggi, uccidendo 90 civili e ferendo più di 500 persone. Il quotidiano britannico The Guardian riporta le dichiarazioni del Ministro delle Comunicazioni del Camerun, Issa Tchiroma Bakari: “i terroristi hanno ucciso i giovani che si rifiutavano di unirsi a loro per combattere le forze militari del Camerun.”

Il gruppo si identifica con il Boko Haram (l’istruzione occidentale è proibita) un organizzazione terroristica jihadista che dal 2009 sferrano attacchi militari sanguinosi nel nord della Nigeria per cercare di imporre un califfato e che adesso hanno attraversato i confini del Camerun.

Il Signore, Dio nostro possa stendere la Sua mano onnipotente e porre fine a questa violenza tanta gradita a satana; possa toccare i cuori pieni di odio e illuminare la mente ottenebrata dal disprezzo della vita del prossimo liberandoli dalla schiavitù di satana.

Alessandro Landolina – Notizievangeliche.com