NON PREOCCUPARTI-pastore Giuseppe Tramentozzi


1 Pietro 5: 6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno, 7 gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi. Quando il pensiero viene occupato da bisogni materiali, inizi a preoccuparti, vuol dire che sei concentrato su te stesso, sui tuoi bisogni e difficilmente, attraverso le tue preoccupazioni, potrai realizzare il cambiamento. Il consiglio è di metterci sotto le ali del potente Signore, il quale è potente innalzare dalla polvere al cielo. Quando sei concentrato su Dio ogni preoccupazione sparisce, perché realizzi chi Lui è, e ti rendi conto che lui sa risolvere ogni situazione molto meglio di quanto avresti fatto tu. Nella dimensione celeste ogni prospettiva cambia ed i grandi problemi di prima diventano piccoli ed insignificanti. Perché? La gloria del Signore viene in noi e ci innalza. Non preoccuparti! Concentra la tua mente in Cristo che è la salvezza dell’anima, del corpo e dello Spirito, Lui è la soluzione ad ogni tuo problema e di ogni tua preoccupazione. Amen

UN ESEMPIO DI FEDE!


Il popolo gridò prima che le mura crollassero. Che meraviglioso esempio di fede! Chiunque avrebbe potuto guidare dopo che le mura erano cadute; ma non è così che funziona nel mondo spirituale.

La fede si aspetta la vittoria e la celebra in anticipo. È scritto: “Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se chiediamo qualcosa secondo la sua volontà egli ci esaudisce (1 Giovanni 5:14). Infatti, Gesù stesso dichiara: “…tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute e voi le otterrete” (Marco 5:14). “Credete che le avete ricevute”. Ciò vuol dire che le mura della tua Gerico e come se fossero già crollate; come se ogni ostacolo fosse già superato e ogni resistenza già vinta. La vera fede si aggrappa all’ immutabile Parola di Dio, alle promesse certe fatte da un Padre amorevole che non può mentire, e che grida fin da ora per la realizzazione di quanto dichiarato dal Signore.

“Il Signore vi ha dato la città” (Giosuè 6:16). Non ci ha Egli donato tutte le cose abbondantemente insieme al Suo Figlio? L’apostolo Paolo ai Romani afferma: “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” (8:32). In Cristo abbiamo già tutto pienamente ma possiamo non avere ancora del tutto preso possesso della nostra eredità. La fede è l’atto di proprietà di questa eredità sottoscritto.

Oggi, dichiara le promesse di Dio sulla tua situazione, e appropriati per fede di ciò che Egli ha preparato per te.

FIDUCIA E PREOCCUPAZIONI


La franchezza è il prodotto della fiducia, della sicurezza; d’altronde questo è il significato più esteso del termine. Purtroppo, però, spesso invertiamo questo processo: gettiamo via la nostra fiducia e sicurezza e ci teniamo strette tutte le nostre preoccupazioni. ll Signore desidera che rotoliamo il nostro peso su di Lui, e che non ci mostriamo ansiosi. A volte, invece, siamo così presi da noi stessi che la nostra mente non è libera di occuparsi di Lui. Se permettiamo a Dio di prendersi cura dei nostri problemi, mentre ci dedichiamo alla Sua opera, avremo un cuore libero e il nostro servizio non sarà rallentato. Abbandoniamo tutte quelle cose che cercano di ingolfare il nostro rapporto con il Signore. Talvolta facciamo poco per Lui e i nostri frutti sono scarsi perché si accalcano troppe preoccupazioni nella nostra testa, e un meccanismo che dovrebbe risultare ben oliato e funzionante inevitabilmente s’inceppa. La maggior parte del nostro tempo e delle nostre energie viene perduto caricandoci di ciò che Dio, invece, ci chiede di gettare su di Lui. La fiducia è l’unica cosa che ci è stato detto di preservare con cura, eppure spesso la buttiamo via malamente. Ricordiamo che la fede ha sempre una funzione trasformante, e che si oppone tenacemente alla debolezza della nostra natura umana. Non permettere che la tua fede subisca un doloroso offuscamento; l’incredulità esercita sempre un’influenza demolitrice. Mantieni ferma la fiducia, il Signore prenderà su di Sé le tue preoccupazioni!

“I SILENZI DI DIO…..”Gesù non rispose più nulla (Marco 15:5)


Il silenzio di Dio deve renderci orgogliosi, perchè possiamo dimostrarGli la nostra perseveranza, la nostra fiducia in Lui, la nostra fede. A SUO TEMPO VEDREMO LA GLORIA DI DIO…I Suoi silenzi ci formano affinchè possiamo vedere la Sua gloria.Dio sta formando una generazione “Parata di santità“ (Salmo 110:3) che possa servirLo.Non dubitare mai delle promesse del Signore, EGLI INTERVERRÀ E MANTERRÀ LA SUA PAROLA! Dio non risponde solo quando trova un cuore chiuso, non frenare l’intervento di Dio nella tua vita, non mettere ostacoli, permetti che la Presenza di Dio purifichi il tuo cuore, la tua mente, ristori la tua anima!I Suoi silenzi non sono che una pausa nella tua vita, per riversare su di te la grandezza della Sua gloria!Nel Suo silenzio Dio, sta lavorando per te, abbi fede in Lui, persevera, SAPPILO ASPETTARE e vedrai la Sua gloria. Egli ti sta formando per il grande progetto che ha per la tua vita!

«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza… (Isaia 30:15) TORNARE A DIO


Dio ci rivolge un invito attraverso la Sua Parola: “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza. Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza; ma voi non avete voluto”. Quando siamo emotivamente e spiritualmente svuotati dalle aspettative della gente, è facile rimanere insensibili a tutta la gamma delle emozioni umane. E anche se può sembrare un sollievo essere liberi da emozioni negative, quelle positive diventano anche inafferrabili perché non si sente nulla, buono o cattivo che sia. Allora, qual è la risposta della fede? “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza”. Invece di sforzarci e di lottare per andare avanti, fermiamoci a parlare (pregare) con Dio di ciò che sta succedendo nella nostra vita. Invece di sentirci isolati e appesantiti dall’impossibilità della nostra situazione, preghiamo: “Signore, aiutami a mantenere la mia mente ferma su di Te. La Tua Parola dice che Tu hai ordinato la pace per me. Perché Tu sei la mia fortezza e il mio liberatore, non permetterò a me stesso di essere turbato o spaventato. Grazie perché mantieni il mio cuore e la mia mente nel riposo in Cristo Gesù. Amen”.

Notizie coronavirus-Gennaro Chiocca


Gennaro Chiocca 2

Ai ministri, ai pastori ed a tutti servi dell’Iddio vivente che siete nelle regioni della Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e non solo, interessate dalle ordinanze per diffusione del Codiv-19.

Carissimi conservi,
abbiamo sentito profondamente, essendo proprio noi della diaspora lodigiana l’epicentro del contagio del coronavirus, di dedicarvi un pensiero per incoraggiarvi in un momento così delicato e degno di attenzione. Vivendo gli eventi in prima persona ci sentiamo in “obbligo spirituale” di trasmettere a voi tutti la piena fiducia nel Signore.
Qui a LODI e dintorni mai avremmo pensato di dover rinunciare alle consuete riunioni di culto per motivi di carattere sanitario.
Noi che, insieme con voi, siamo portavoce autentici dell’ “ecco, quant’è buono e quant’è piacevole che i fratelli vivano insieme” con le meravigliose similitudini presentate dal salmista (l’olio profumato, la rugiada dell’ Ermon), ci siamo visti improvvisamente attoniti davanti alle porte chiuse delle nostre chiese, intese come locali strutturalmente esistenti.
Immersi tra notizie, statistiche, provvedimenti, ordinanze, misure precauzionali e decreti, siamo innanzitutto chiamati a non perdere di vista la validità del nostro mandato: la predicazione del Vangelo ai fini della salvezza delle anime perdute. “Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”. Non lasciamoci sgomentare dalla intrepida diffusione del virus, piuttosto indirizziamo continuamente i credenti che Dio ci dà grazia di curare a non distogliere lo sguardo da Gesù, Colui che crea la fede e la rende perfetta.
Rivestitevi della completa armatura di Dio affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo (Ef 6:4).
Cerchiamo di usare i social networks non per alimentare quella che è stata definita in questi giorni “infodemia”, ma piuttosto serviamoci del progresso della tecnologia per veicolare la trasmissione del Vangelo in questi tempi di isolamento.
Condividiamo links esaminandoli alla luce della Parola e diffondiamoli soprattutto tra i non credenti affinché possano ravvedersi.
In questi tempi la Chiesa può e deve fare la differenza perché Gesù ci ha lasciati la Sua pace, quella vera!
La “fine del mondo” per noi non è la distruzione di ogni speranza, ma la certezza della vita eterna.
Perseverate nelle Sue opere con santità e giustizia, non permettiamo alla psicosi generale di “infestare “ la nostra anima che è stata lavata e preservata dal prezioso sangue di Gesù!
In quest’ottica allora si’ che un gruppo whatsapp comunitario potrà trasformarsi in un’adunanza virtuale “in emergenza” dove ciascuno, chi con un versetto, chi con una meditazione, chi con una richiesta di preghiera, manterrà viva quella fiamma che nessuna paura o malattia potranno spegnere.
La parola di Dio non può essere incatenata e non si può soggiogare a nessuna legge umana perché continuerà a propagarsi, con o senza di noi, fino agli estremi confini della terra in attesa del ritorno del nostro amato Signore.
Questi sono sì i segni degli ultimi tempi per vedere nuove ginocchia piegarsi, ma sono anche la prova evidente che i preparativi del matrimonio tra lo Sposo e la Sua chiesa stanno per essere ultimati.
Gioiamo dunque per questa meravigliosa certezza che Dio ha inciso nei nostri cuori da quando ci ha salvati!
Noi siamo parte integrante di quella discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare (Eb 11:12).
“Beati voi che seminate in riva a tutte le acque” (dice Isaia al cap. 32:20) perché quando queste che adesso si ergono maestose e spumeggianti indietreggeranno davanti all’autorità di Gesù (sì, perché Lui ha il potere di sgridare i flutti tempestosi che sono poi costretti ad ubbidirGli) noteremo che , al ritirarsi delle onde, proprio su quelle rive ci saranno delle conchiglie preziose che si saranno “attaccate” alla sabbia per effetto della nostra predicazione.
Queste conchiglie nel libro dell’Esodo al capitolo 30 sono desiderate dal Signore insieme agli aromi profumati per creare un unico composto “salato (cioè che dà sapore), puro e santo” (v. 35).
Sia questa la vostra visione in questi tempi difficili in cui il Signore non mancherà di aprire i cieli per far scendere le sue piogge di benedizioni .

Siete nelle nostre preghiere mentre camminiamo in questo fuoco e non ne siamo bruciati.

I pastori ( e non solo )di “ADI- Come Tralci”
dalla zona lodigiana!

IL SIGNORE E’ IL MIO AIUTO E LA MIA FORZA.


peppe 3Salmo 28: 8 L’Eterno è la forza del suo popolo, e il rifugio di salvezza per il suo unto. 9 Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità; pascili e sostienili per sempre. Ebrei 11:30 Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che vi avevano girato attorno per sette giorni. La vita terrena è fatta di tanti ostacoli da superare. Alcuni di essi sono difficili da abbattere. Le mura di Gerico erano fortificate , altissime con giganti che vigilavano ed agl’ occhi delle spie del popolo d’ Israele sembravano insuperabili e la città imprendibile. Ma ciò che impossibile alle nostre forze, per fede diviene possibile, e come per fede caddero le mura di Gerico così la fede nel Signore faranno cadere tutte le mura fortificate che ci impediscono di avanzare nel nostro cammino per proseguire la corsa in piena fiducia e fedeltà. Perciò, se un muro invalicabile ostala il tuo cammino, non ti scoraggiare, ma volgi lo sguardo in Alto ed il Signore ti verrà in soccorso, combatterà pe te e le mura crolleranno e tu realizzerai che il Signore è la tua forza, è il rifugio di salvezza per te che sei il suo unto, che Salva il suo popolo e benedice la sua eredità; ti pascola e sostiene per sempre. Amen

IMITATE LA LORO FEDE


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“Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunziato la parola di
Dio; e considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro
fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:7-8).

Mi ritrovo spesso con le lacrime agli occhi quando medito su questo passaggio
ed i versi successivi. Mi rivolgo solennemente ad ogni genitore, pastore,
cristiano maturo e persona che occupi una posizione influente che sta leggendo
queste parole. Riesci a capire che questo passaggio dichiara che il popolo di
Dio deve essere in grado di vivere per fede e confidare in Dio anche nelle
prove e nelle difficoltà, nei nostri valori più profondi, passioni, reazioni,
decisioni e priorità, affinché (i nostri figli, famiglia, amici ed ogni anima
preziosa che il Signore mette sul suo cammino) possano letteralmente imitare la
nostra fede? Questo principio immutabile e fondamentale vuol dire che la mia
vita deve diventare una testimonianza, una proclamazione ed una prova
inconfutabile che Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi ed in eterno.

Dio vuole che la mia fede e la mia fiducia in Lui portino chiunque stia
guardando alla mia vita, che forse sta andando alla deriva, a credere che Dio
è fedele. Dio non cambia mai e colui che ha fiducia in Lui non sarà mai
deluso! Dio vuole che i miei ed i tuoi figli testimonino ai loro amici che
hanno deciso di vivere per Dio dicendo: “è guardando a come mamma e papà
vivono la loro fede, giorno dopo giorno, attraverso le terribili tragedie e
prove della loro vita, attraverso ogni sofferenza e pressione che ho deciso di
vivere per Dio. La fede dei miei genitori mi ha dato prova che Dio è vivente
ed è lo stesso ieri oggi ed in eterno”.

Per ogni credente è di fondamentale importanza comprendere che possiede una
sfera d’influenza unica. Ognuno di noi può toccare o influenzare, come nessun
altro può, un’opera da completare o uno scopo da raggiungere. Caro lettore, il
popolo che Dio ha predestinato ad essere influenzato da te, l’eterno compito che
eri chiamato a realizzare, non potrà essere influenzato nemmeno dal più grande
uomo di Dio! È la tua fede che può produrre il frutto della fiducia in Dio
nella gente che ti circonda.

 Claude Houde

TUTTO FINITO


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Sei sicuro che è finita!

“Le acque salivano fin sopra il mio capo; IO DICEVO: «È finita per me!» Io ho invocato il tuo nome, o SIGNORE, dal fondo della fossa;… Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; TU HAI DETTO: «Non temere!» (Lamentazioni 3:54-57)

Il profeta Geremia, nonostante l’impegno delle predicazione e di un ministerio svolto per circa 50 anni stava, stava costatando gli effetti della disubbidienza: morte, desolazione, lutto, dolore, e finiamola qui!

Siccome il profeta Geremia non era un professionista, queste conseguenze lo affliggono e le sente sue, poiché si sente uno con il popolo; ed eccolo qui: afflitto, angosciato, triste, al punto da dire: “È finita per me!”.

Forse oggi, questo può essere quello che stai dicendo o pensando anche tu: “è finita per me!”. Non è finita! Fino a prova contraria, la parola FINE!, la può mettere solo Dio!

Perciò, invocalo dal profondo del tuo cuore dal fondo della fossa nella quale ti trovi e questa mattina, come Geremia, tu udrai la voce la voce del Signore che ti dirà: “NON TEMERE!”. 

Io non sono profeta e neppure figlio di profeta, ma questa parola non è a caso per te. Non dare retta alla tua voce oppure alla voce del Padre della Menzogna. Satana vuole vederti abbattere al suolo, ma questo non accadrà perché Dio non lo permetterà. 

Fidati di Lui e di queste due semplici parole: “NON TEMERE!”, le quali sono più che sufficienti a distruggere le migliaia di buffonate che il nemico sta cercando di insinuare nel tuo cuore.

Quindi, rialzati, loda il Signore, Glorifica il Suo Nome perché si sente già il suono della VITTORIA, nel Nome di Gesù! AMEN!.

Pace e Buona Giornata.

Vi voglio bene.