NON LASCIARTI CONTROLLATE DALLE TUE EMOZIONI


Quando si tratta della vita quotidiana, puoi camminare secondo i principi immutabili della Parola di Dio o secondo i tuoi sentimenti in continuo cambiamento. Se vivi secondo la Parola di Dio, hai stabilità. Se vivi in balia delle tue emozioni è come andare sulle montagne russe, un giorno sei su e il giorno dopo sei giù. Dio vuole portarti ad una maturità emotiva, ma devi collaborare con Lui. Questo richiede un atto di volontà giornaliero; scegliere di fare le cose a modo Suo, piuttosto che a modo tuo. E una volta che questo diventa un’abitudine, scopri che la vita è più piacevole. Ora, se non lasci che chiunque bussi alla tua porta entri e si senta a casa, perché dovresti permettere ad ogni emozione che emerge di determinare la direzione della tua giornata o decidere le tue risposte? “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita” (v.23)

Sono i tuoi pensieri che producono i tuoi sentimenti, non il contrario! Per questo Paolo scrive: “Facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo” (2 Corinzi 10:5). In altre parole, se un pensiero non si allinea con la Parola di Dio, non dargli voce o spazio. “Poiché camminiamo per fede e non per visione” (2 Corinzi 5:7). Può risultarti strano, ma come cristiano, non sentirai sempre la presenza di Dio. Dopo la Sua resurrezione, Gesù apparve ai due discepoli sulla via di Emmaus, ma essi non Lo riconobbero. Perché? Perché erano presi dai loro sentimenti! Come li ha tirati fuori dalle loro emozioni negative? “E… spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano” (Luca 24:27). Concludendo: devi essere guidato solo dalla Parola di Dio.

«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza… (Isaia 30:15) TORNARE A DIO


Dio ci rivolge un invito attraverso la Sua Parola: “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza. Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza; ma voi non avete voluto”. Quando siamo emotivamente e spiritualmente svuotati dalle aspettative della gente, è facile rimanere insensibili a tutta la gamma delle emozioni umane. E anche se può sembrare un sollievo essere liberi da emozioni negative, quelle positive diventano anche inafferrabili perché non si sente nulla, buono o cattivo che sia. Allora, qual è la risposta della fede? “Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza”. Invece di sforzarci e di lottare per andare avanti, fermiamoci a parlare (pregare) con Dio di ciò che sta succedendo nella nostra vita. Invece di sentirci isolati e appesantiti dall’impossibilità della nostra situazione, preghiamo: “Signore, aiutami a mantenere la mia mente ferma su di Te. La Tua Parola dice che Tu hai ordinato la pace per me. Perché Tu sei la mia fortezza e il mio liberatore, non permetterò a me stesso di essere turbato o spaventato. Grazie perché mantieni il mio cuore e la mia mente nel riposo in Cristo Gesù. Amen”.

Però il Signore è rimasto con me e mi ha dato forza…. Leggi 2 Timoteo 4-MLuisa


Luisa 16Stamattina, il Signore mi ha mostrato questa parola, mai cosi opportuna come i tempi che stiamo vivendo..ed oggi, vi parlerò della SOLITUDINE!
Paolo, si trova agli arresti domiciliari, ha pochi contatti, Timoteo, il suo discepolo e figlio spirituale, gli è vicino. Esso, ammaestrato da Paolo, diventerà pastore, evangelista, molto giovane e timido, ma con una fede REALE, COME CI DICE LO STESSO APOSTOLO.
Ma voglio portarvi a riflettere su come Paolo ha superato questi momenti di prova e di solitudine.L’uomo, fin dai tempi della sua comparsa, ha bisogno di interagire, di avere contatti con altri della sua specie, di comunicare emozioni e necessità, e questa interazione serve anche a dargli un posto nella società, altrimenti c’è il rischio di sentirsi inutili. Eppure, siamo più avanzati nella tecnologia, smartphone, social media,chat, siamo sempre più connessi, in realtà la stragrande delle conversazioni online si riducono in cavolate e comunque in commenti di poche parole.
Per certo che in rete, difficilmente, si affronta un dialogo vero, non si parla con il cuore in mano, come si farebbe con un vero amico, magari davanti ad un caffè, i ragazzini creano i loro gruppi per chattare e questi gruppi invece di unire, isolano, come alcuni gruppi che curano solo certe persone.
E cerchiamo con tutte le nostre forze di far finta di niente, che la solitudine, il vuoto che proviamo dentro, non sia un problema o per lo meno non serio, cerchiamo di non stare mai da soli frequentando anche persone con cui in realtà non stiamo bene e stringiamo finte relazioni, usiamo i social media in maniera ossessiva, oppure ci sfoghiamo con il cibo, ed il frigorifero diventa il nostro miglior amico.
Ma Paolo come affrontava la solitudine? Si sentiva perso?
Inutile? Niente affatto!
L’apostolo, spesso era stato deluso, tradito, da quelli che si definivano suoi “compagni”, ma come ben sappiamo ed abbiamo sperimentato anche gli amici più intimi, nel momento del bisogno vengono meno..La Bibbia ci dice che: “L’amico ama in ogni tempo, ed è un fratello nel giorno del bisogno”.
L’unico amico sincero che non viene mai meno è Gesù…
Questo Paolo diceva a Timoteo e lo dice a noi – SOLO, Gesù è Colui che ti conforta – anche in mezzo alla solitudine, alle situazioni difficili, anche quelle che non comprendi. Paolo ringraziava Dio per ogni cosa, anche per la solitudine, perché in quel frangente la presenza di Dio era più SENTITA.
ALLORA COSA VOGLIO DIRTI CON QUESTO?
Se tu lo vuoi , IL SIGNORE, Egli si fa carico dei tuoi pesi, dei tuoi problemi, della tua solitudine ed in cambio ti dà il Suo amore incondizionato, le Sue meravigliose consolazioni.
Con Lui non ti sentirai mai solo, perché non solo non ti lascia e non ti abbandona mai, ma è sempre insieme a te anche in quei luoghi dove nessuno mai ti può seguire! La FEDE HA SALVATO PAOLO, E SOSTERRA’ ANCHE TE E ME, INFATTI GESU’ HA DETTO – IO NON VI LASCERO’ E SARO’ CON VOI FINO ALLA FINE DEI VOSTRI GIORNI.
Dio ti benedica, MLuisa. 

IL RISTORO DELL’ANIMA


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Egli mi ristora l’anima..(Salmo 23:3)

Il ristoro dell’anima

Come il corpo ha bisogno del riposo ristoratore di una pausa dalle attività lavorative, e dell’alimentazione energetica di una buona colazione, di un buon pranzo e di una cena equilibrata e salutare, nello stesso modo il nostro spirito necessita di altrettante cure spirituali fatte di: “colazione” a base di meditazione della Parola di Dio, della preghiera di lode, di ringraziamento e richiesta, cosi anche l’anima ha la sua componentistica di bisogni fatti di emozioni, sentimenti e gratificazioni interiori.
E’ scritto: «Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò ch’è buono, e 
l’ anima vostra godrà di cibi succulenti!».
L’ anima e’ quella parte di noi che pensa e delibera, che si appassiona che ama.
Vero e’, come qualcuno asserisce, che in noi c’e’ un dualismo di desideri e pensieri,che lottano tra di loro, ma siamo noi che decidiamo e deliberiamo.
Quindi, scegli oggi la parte “migliore”, scegli di donare completamente la tua vita a Gesù,e come e’ scritto:« l’anima dei diligenti sara’ soddisfatta appieno».
solo Gesù può ristorarti l’anima!

T.D.®