RIMETTERE IN LIBERTÀ GLI OPPRESSI


peppe 5Luca 4: 18 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e per predicare l’anno accettevole del Signore». -Poveri, prigionieri, ciechi e oppressi -. Queste erano e sono le classi che andavano e vanno a Gesù. Egli stesso dice che è venuto per i malati non per i sani… quindi, Egli non è quel che cercavi tu? Non ti spaventi il tuo malessere, non contemplare la tua povertà, non le sbarre della tua prigione, non smarrirti per la tua cecità… sei forse oppressa dai tanti dolori e disinganni? Gesù è stato è l’unto proprio per TE, nessuno ti conosce come Lui; Egli è stato visto e definito da Isaia 53: 4 Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. 5 Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. 6 Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. 7 Maltrattato e umiliato, non aperse bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aperse bocca. “Uomo dei dolori”, tanto messo male che destava vergogna, da scuotere il capo: è stato afflitto, bastonato e disprezzato…ma… proprio dalle Sue lividure noi siamo stati guariti. Se anche tu nel passato ti sei vergognata di Lui preferendo l’amore, attenzioni e le cure degli uomini, questo non ti sia d’inciampo: vai fiduciosa senza remore, Egli ti conosce, ti ama e oggi ti vuol guarire e liberare da quella brutta oppressione… è stato unto per ungerti e Benedetto per benedirti. Egli è il tuo Redentore che aspettavi senza saperlo. Gesù opera anche OGGI, togliendo ogni forma di oppressione… TOGLI L’OPPRESIONE SIGNOR GESÙ! Amen.

FASCIARE CUORI


peppe 3Isaia 61:1 Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri, 2 a proclamare l’anno di grazia dell’Eterno e il giorno di vendetta del nostro DIO, per consolare tutti quelli che fanno cordoglio, 3 per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion, per dare loro un diadema invece della cenere, l’olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell’Eterno per manifestare la sua gloria. L’unzione benedetta e potente che era in Cristo, dimora in ogni suo figlio…per lo Spirito Santo ricevuto mediante il battesimo. Nessuno dimentichi o sottovaluti il mandato : fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri, a proclamare l’anno di grazia dell’Eterno Non domandarti chi ti ha spezzato il cuore, non meditare vendette su persone sbagliate, scopri e vai all’unico mandante, artefice e padre di tutti gli inganni… È Satana che cannoneggia dal suo inferno tenendo la mira dritta al cuore di ogni eletto. Rialzati, oggi è scopri l’opera dell’Unzione, nella tua vita e senza distrarti, cerca in ogni ambito i cuori spezzati… ungili col potente Olio (nome di Cristo) e gli effetti miracolosi, di salvezza e di redenzione saranno sicuri. Tu, anima bella, per questo sei stata unta e benedetta: “Andare a fasciare cuor rotti”! Amen.

TORNATE ALLA FORTEZZA


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Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Oggi stesso dichiaro che ti renderò il doppio.

Zaccaria, profeta dell’Eterno, prima parla di giudizio e poi di consolazione.
L’invito del profeta è rivolto stamattina anche a noi, “prigionieri della speranza”, è rivolto a quelle persone che nutrono aspettative, che attendono fiducioso l’intervento divino. Dio libera. Libera i giovani, e i meno giovani, dalla prigionia della delusione sentimentale; dalla prigionia delle circostanze, della malattia, dello sconforto, della paura e dell’ansia; dalla prigionia del timore per il futuro della propria famiglia; dalla prigionia dei vizi e dei legami diabolici; dalla prigionia delle violenze subite. Dio può liberare da ogni forma di prigionia e fare di ciascuno dei “prigionieri della speranza”.
Ma è necessario nutrire speranza, alimentare una santa aspettativa, credere che Dio è ancora potente a cambiare ogni situazione. La nostra speranza è che Egli continuerà a salvare i perduti; a battezzare con lo Spirito Santo; a chiamare al ministero; a guarire gli ammalati; a provvedere ogni giorno ai nostri bisogni; a consolare gli afflitti. 
Coloro che sono I “prigionieri della speranza”, nel tornare alla “fortezza”, ricevono un preciso messaggio di benedizione: “Anche oggi io ti dichiaro: ti renderò il doppio.”
Non importa quanto sia difficile la nostra situazione contingente, quello che conta è che, se torniamo a Dio con tutto il cuore (tornate alla fortezza) e con delle aspettative (prigionieri della speranza), Egli ci visiterà dal cielo (ti renderò il doppio).
Io credo che se siamo fedeli in questo, le benedizioni del futuro saranno maggiori rispetto a quelle del passato e che la gloria futura sarà più grande di quella realizzata nei giorni trascorsi. 
Dobbiamo credere alle Sue promesse. Dobbiamo esercitare e utilizzare la fede, senza la quale non possiamo in alcun modo piacerGli.
Ai miei giovani fratelli, amici, e a te che stai leggendo la Parola rivolge il messaggio: “Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Anche oggi io ti dichiaro: Ti renderò il doppio” (Zaccaria 9:12).
Dio benedica la Sua Parola e faccia un deposito nel tuo cuore.

CARCERATI-TESTIMONIANZA


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Riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo voi fate verso tutti i fratelli dell’intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più e a farvi un punto di onore: v e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, e così condurre una vita decorosa di fronte agli estranei e non avere bisogno di nessuno.

Partiamo dall’amore fraterno…c’è non c’è, una volta appare, una volta scompare secondo l’esigenza del momento. Spesso ipocrita: Eppure sappiamo cosa dovrebbe rappresentare l’amore; Paolo lo descrive molto bene: “L’amore è paziente, 
è benigno l’amore; non è invidioso l’amore,non si vanta, non si gonfia, 
non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.” Leggi 1 Corinzi 13 
Spesso con molta facilità, al contrario, odiamo, ci intromettiamo nei fatti degli altri, ci occupiamo di controversie per cose terrene, a volte lo facciamo di nostra iniziativa ed a volte lo facciamo perché una parte vorrebbe costituirci giudice o spartitore. Giudichiamo le azioni degli altri, spesso siamo trasportati nella maldicenza e critichiamo i comportamenti e le scelte degli altri, giudichiamo le loro decisioni, le loro scelte di vita terrena, diamo consigli che non ci sono stati chiesti ed entriamo con prepotenza nella loro vite . Facciamo pettegolezzi e critichiamo spesso le persone che non sono presenti e desideriamo che tutto quello rimanga occulto proprio alla persona che al centro del giudizio. Proprio Paolo ci esorta a farci i fatti nostri e non giudicare secondo la carne ma secondo lo Spirito, non guardando all’apparenza.
La Parola di Dio ci dice in Colossesi 3:8-13:”Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste. Non mentite gli uni agli altri, giacché avete svestito l’uomo vecchio con i suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l’ha creato.”
Ed ancora:”Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità; sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d’un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.”
Lo sapete che la maggior parte dei problemi in seno alla chiesa sono dovuti alle maldicenze, alle bugie e alle ipocrisie? Che purtroppo, scoraggiano i più deboli, allontano i neo convertiti ed amareggiamo tutti i membri. Lo sapete che molte famiglie sono preda di queste cose proprio perché non ci si fa i fatti propri?
1° Timoteo 5:13 Ed anche, oltre a ciò, oziose, imparano ad andare attorno per le case; e non sol oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose che non si convengono. Il Signore ci ha chiamati a procacciare la pace e la santificazione, ciascuno di noi dobbiamo interessarci delle cose di Dio e non dei fatti degli altri, ci deve interessare più la nostra vita spirituale che i fatti altrui.”
Il risultato? Non certo quello che si era proposto il Signore.
Dobbiamo stare molto attenti a non portare dubbi, paure ed ansietà presentandoci come sapienti di cose che non conosciamo e di non dare consigli se non siamo certi che vengono dallo Spirito di Dio.
Il Signore guardi l’uscio delle nostre labbra e ci faccia parlare di cose che edificano e non di cose vane e non permetta che altri si facciano e fatti nostri o che noi ci facciamo i fatti degli altri.
Anche qui su questo social nw. mostratevi più indulgenti, senza proferire cose assurde e vane; rispettate la vite delle persone e non giudicate. 
“Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano.” Leggi Efesini 4

Spero che nessuno sorvoli questo insegnamento perché davvero abbiamo di che togliere…e non mettere, preghiamo Dio che ci dia sapienza ed intelligenza.
Ti chiediamo Signore di perdonare ogni nostro pensiero malvagio, ogni parola bugiarda, ogni insinuazione malvagia verso il nostro prossimo. Ti ringraziamo, o Signore, che Tu vivi in noi attraverso il Tuo Santo Spirito. Che le nostre labbra possano, allora, esprimere parole di disponibilità amorevole e benedire. Vogliamo deporre, abbandonare definitivamente tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia ed ogni parola oscena. 
Ti preghiamo di farlo perché il tuo popolo sia santificato nella Tua Parola e sia d’esempio in ogni cosa!