MA sia ringraziato Dio, che ci da la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesu’ Cristo. 1 Cor. 15:57-MLuisa


Tutti possiamo immedesimarci in Paolo, il quale, pur avendo una grande fede, ha subito tante prove e vissuto tante difficolta’.Anche nel credente piu’ zelante possono arrivare momenti di scoraggiamento, magari situazioni difficili; soprattutto in questo periodo storico e sociale di grande confusione…ne abbiamo viste tante…ma voglio incoraggiarti a rimanere saldo nella tua fede, Dio promette di darti la vittoria, cosi’ sara’. Lascia a Lui ogni battaglia e tu pensa solamente a credere e a fidarti, senza dubitare, delle sue promesse, che sono per i suoi figli. Allora, andiamo avanti con forza, uniti al Signore, e vedremo grandi vittorie sulla nostra vita e sulla nostra famiglia. Dio ci benedica 🤗🤗🤗

OCCASIONI PER CRESCERE… (Proverbi 16:9)


peppe 11“Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi…”
Può succedere che le nostre scelte non siano istintive, ma il frutto di un’analisi ponderata, ma nonostante tutto, davanti a Dio, risultano essere delle scelte sbagliate, perché maturate su riflessioni di convenienza…
Ecco, perché il Signore a volte, può creare delle circostanze che ci aiutano a capire la Sua Volontà, spingendoci verso la giusta direzione.
Le prove che dobbiamo affrontare sono delle occasioni per crescere, per rafforzarci spiritualmente e darci la forza di percorrere la strada giusta, secondo la Volontà di Dio.
Dobbiamo fidarci del Signore, anche nei momenti difficili, e lasciare che sia Lui a dirigere i nostri passi verso la giusta direzione.
Davide, prima di sconfiggere Golia, seguì un percorso di preparazione quando era un semplice pastore di pecore…egli aveva vinto contro delle belve che volevano attaccare il gregge: vincere contro il leone e l’orso è stata un’opportunità per Davide, perché se non li avesse affrontati, probabilmente non avrebbe avuto il coraggio di sfidare il gigante…
A nessuno verrebbe in mente di considerare una benedizione la venuta di un predatore per attaccare il gregge, ma quegli eventi divennero, nelle mani di Dio, occasioni per fortificare la Fede di Davide.
Ogni difficoltà si presenta a noi nello stesso modo, se le riceviamo fiduciosi che Dio regna nella nostra vita, esse si trasformeranno in preziose opportunità di crescita.
Ogni prova è un’occasione che il Signore ci concede per farci crescere nelle Sue vie…
Quando viene il nemico, riconosciamolo come un’occasione per accrescere la nostra Fede: arriverà il momento in cui, forti delle nostre vittorie passate, potremo affrontare con fiducia, ma soprattutto con l’aiuto di Dio, ogni difficoltà!
L’itinerario di Dio prevede dei luoghi e momenti precisi in cui ci aspettano pianure ma anche montagne, ma con il Signore alla guida non sbaglieremo strada…
Il nostro cuore continuerà a meditare sulla via da percorrere, ma se ci lasciamo guidare ogni giorno con fiducia, dal nostro Padre Celeste, i nostri passi saranno sicuri e il nostro cammino ci porterà più lontano di quanto possiamo immaginare…
Lasciamo che sia Dio a dirigere ogni nostro passo aprendogli la porta del nostro cuore!
(Salmo 37:4)
“Rimetti la tua sorte nell’Eterno ed Egli ti darà quello che il tuo cuore desidera…”

PASSAGGIO


peppe 3Non v’è alcun dubbio che il concetto di “valle” nella Bibbia indichi il più delle volte la prova, la sfida, le difficoltà che la fede sperimenta (e le vittorie conseguenti).
Quella del nostro salmo è “arida e deserta” ma è un “passaggio obbligato” verso la meta desiderata dai pellegrini: Gerusalemme, il tempio, la comunione con Dio e l’adorazione.
Quello che stamattina vogliamo considerare, però, è il concetto di provvisorietà della valle, la sua limitazione, il suo essere luogo di passaggio, non di residenza.
Uno dei nostri problemi con le prove della vita è la loro durata, oltre che la loro intensità. Così capita talvolta che esse sembrano durare all’infinito o comunque troppo, ben oltre la nostra capacità di sopportarle.
Anche i più devoti sono stati indotti a gridare: “Fino a quando, o Dio?”.
Eppure, alla luce di tutta la Scrittura, è ben evidente che le prove non sono infinite.
Carissimo nel Signore, la prova che stai vivendo, la battaglia che combatti, la sfida che ti è lanciata non sono infinite! È un passaggio, è una transizione. Devi soltanto attraversarla e, così com’è iniziata, finirà.
Abbi coraggio e impara a fidarti del tuo Signore, che nel Suo Figlio ha provveduto redenzione e salvezza per te.
E… se hai la sensazione che stia durando troppo, ricorda che è una valle, un passaggio, verso la meta gloriosa dell’eternità con Cristo, nel cielo.

PER CONOSCERCI


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Le prove servono a farci conoscere noi, con la nostra fede.

A volte, come lo Spirito condusse Gesù nel deserto per essere tentato, anche noi siamo condotti nel deserto, affinché la nostra fede sia provata.
Immagina di entrare in una stanza e dietro di te entra anche il Signore che spegne la luce, chiude la porta a chiave e poi rimuove completamente da te la sensazione della sua presenza e ogni tua reazione emotiva sulla consapevolezza che egli ti ascolta.
Per quanto ti sforzi di sperimentare la sua presenza e prolunghi il tempo nella camera oscura, non ottieni nessun risultato positivo e questo ti lascia perplesso.
L’intento di Dio, in questa fase, è d’insegnarti a camminare mosso dalla fede e non dalla vista o dalle sensazioni.

Ma c’è un’altra cosa.
Quando hai provato quasi tutto per riacquistare la consapevolezza emotiva della presenza del Signore, il Nemico s’introduce dicendoti: “Se solo non avessi fatto questo o quello, Dio sarebbe vicino a te…”; “Se solo avessi sposato un’altra persona, tutto sarebbe stato molto meglio…”; “Se solo non avessi disubbidito al Signore e avessi pregato di più, sentiresti la presenza di Dio…”
In mezzo a tutta questa grande crisi, potresti perfino dubitare della validità della tua conversione e della nuova nascita; nuovamente chiederesti al Signore Gesù di entrare nella tua vita; andresti a cercare dei segni o altro che ti darebbero la certezza che disperatamente cerchi e di cui hai bisogno.
Ti penti d’ogni peccato immaginabile e ti castighi con il peggior senso di colpa; vuoi adoperarti per essere accettato da Dio.

Per quanto tempo può un uomo che confida in se stesso camminare nel buio senza cadere ed essere sopraffatto, spezzato e umiliato?
Il tempo di oscurità prolungato ci prova e rivela tutta l’incredulità che alberga all’interno di noi.
Quanto più lungo è il tempo d’oscurità e di mancanza di emozioni, tanto più l’incredulità ci sarà rivelata.
Proveremo ancora diversi metodi per recuperare la nostra stabilità emotiva, metodi che indicheranno in che cosa realmente confidiamo per essere appagati nella nostra vita giornaliera, e che certamente Dio non permetterà che siano coronati da successo.

Ci potrà essere rivelato che confidiamo negli idoli, quelle cose nelle quali troviamo una certa sicurezza e un certo conforto.
Forse confidiamo negli uomini o nei fratelli, di cui siamo sicuri che potranno tirarci fuori dalla nostra presente calamità.
Eppure scopriamo che nemmeno loro hanno risposte.
Potremmo guardare ancora a quell’insegnamento, quella dottrina che si era dimostrata così efficace, e ritorneremo a essa con maggiore zelo.
Tuttavia, ahimè, camminiamo ancora nell’oscurità.
Potremmo aggrapparci ai nostri successi passati, sperando che Dio riconosca il nostro grande valore.
Potrà anche esserci rivelato che abbiamo confidato nella fama per continuare a vivere la vita abbondante e piena di gratificazione umana.

Quando tutto fallisce, incominciamo a lamentarci e facciamo uno sbaglio comune: in mezzo all’avversità non rimaniamo in silenzio ad aspettare; invece incominciamo a biasimare Dio per l’intera situazione.
Noi, come Giobbe, cominciamo a maledire il giorno in cui siamo nati e accusiamo perfino Dio della disgrazia della nostra esistenza.
Possiamo perfino arrivare fino al punto estremo di arrabbiarci con Dio, accusandolo di non curarsi di noi e di non fare niente per la nostra situazione.
“Avete detto: È inutile servire Dio; e: Che vantaggio c’è a osservare i suoi precetti, e a vestirsi a lutto davanti al Signore degli eserciti?” (Malachia 3:14).

Ciechi, irragionevoli e privi di speranza, a questo punto diventa impossibile vedere ancora la mano di Dio.
Dobbiamo invece tenere gli occhi ben aperti, anche nel buio, pur non vedendo niente.
Allora, quando il Signore vorrà, altre a rivelarci la nostra misera condizione, ci rivelerà la splendente Stella Mattutina che incomincia a spendere nei nostri cuori sino a quando Lui verrà veramente.