…fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta…”. Ebrei 12:1-2 -M.L. Campus


Luisa 3

E come quando guidi la macchina e per non uscire fuori strada , devi tenere lo sguardo attento alla traiettoria…L’Epistola agli Ebrei dalla quale ho estratto questo verso, è stata scritta per incoraggiare il popolo di Dio ed ammonire i suoi lettori a non tornare più indietro, nonostante le difficoltà. Non dobbiamo smarrirci, arrenderci ma fidarci completamente a Gesù, l’Autore e Compitore della nostra fede. Le argomentazioni della lettera erano indirizzate soprattutto ai cristiani provenienti dal giudaismo. Il pericolo che correvano i destinatari della lettera agli Ebrei è identico a quello che corriamo noi oggi, quello di smarrirci e trascurare una così grande salvezza (Ebrei 2:3).
Ma ci sono alcune prerogative importanti per non smarrirsi, provo ad elencartene almeno tre.

1) GUARDARE LE CIRCOSTANZE. Se lo sguardo è fissato su Gesù anche le circostanze più avverse risulteranno positive, per il nostro bene. (Romani 8:28).Quando infuria la tempesta, fidati di Gesù e della Sua immutabile Parola; non sarai mai in balia delle onde, ma ben saldo sulla Roccia eterna.

2) GUARDARE GLI ALTRI. Un altro motivo di facile smarrimento è guardare ad altri piuttosto che a Gesù. Pietro stava commettendo anche questo errore. Ben presto Pietro imparò a guardare Gesù, e lo fece durante il corso della sua vita. Giorno dopo giorno, e non senza difficoltà, imparò a confidare in Gesù e non solo il suo nome subì un mutamento (da Cefa o Simone a Pietro), ma l’intero suo essere, perfino le sue peculiarità caratteriali furono ammansite dalla fiducia in Gesù.

3) GUARDARE SE STESSI. Tra i tre motivi di smarrimento, forse, per me, questo è il più subdolo e pericoloso: smettere di fissare lo sguardo su Gesù e guardare a se stessi. Grazie a Dio che tante nostre preghiere rimangono senza risposta, diversamente sarebbero la nostra rovina. Considerare in questa maniera se stessi può originare un duplice rischio: orgoglio e depressione. Ci si può sopravvalutare o sottovalutare ed è molto improbabile rimanere sobri. Avere un concetto sobrio di noi stessi è possibile se fissiamo lo sguardo su Gesù, continuando a fidarci di Lui. Questa è la vera dimostrazione di maturità.
Per concludere ti ricordo di FIDARTI DI GESU’ E SOLTANTO DI LUI, di Colui che crea la fede e la rende perfetta (matura), fissa lo sguardo su di Lui e le circostanze della vita, piacevoli e spiacevoli, gli altri e te stesso, saranno osservati con i Suoi occhi e non con i tuoi.
NON SARA’ FACILE, TE LO DICO PER ESPERIENZA, PERCHE’ ARRIVERANNO MOMENTI IN CUI VORRESTI MANDARE ALL’ARIA TUTTI I TUOI SACRIFICI, E SPESSO A MOTIVO DI ALCUNE PERSONE, MA TU RESTA PER SALDO, POICHE’ HAI RICEVUTO UN REGNO CHE NON PUO’ ESSERE SCOSSO, CONFIDA IN DIO E LUI STESSO TI PORTERA’ AVANTI FINO ALLA FINE.
Dio ti benedica ❤
Luisa 🙂

 

NON ARRENDERSI MAI MAI !!!!!!!!!!!


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Se stai affrontando una situazione difficile, non mollare, ma rimani fermo nel Signore! Molti mollano la presa, non rendendosi conto che è invece in questo tempo di transizione che la vittoria si edifica. Alcuni si lasciano andare allo sconforto ed alla rassegnazione, mentre altri cedono alle contese ed alle dicerie, eppure non sono queste le reazioni che ci assicurano la vittoria. Il combattimento, non dimentichiamolo, deve essere “della fede”, e non “della carne”. Non è facile. Lo stesso apostolo ha detto che non lo è. Infatti, parlando del nemico che cerca di ostacolarci in ogni maniera, lui dice: “Resistetegli, stando fermi nella fede…” (I Pietro 5:9). La vera battaglia, quindi, si combatte proprio quando siamo tentati di cedere e di rassegnarci, quando le cose sembrano andare per il verso sbagliato, la si combatte nella nostra mente quando il nemico ci sussurra che non esiste soluzione alcuna alla nostra sfida. Sono questi i momenti in cui non dobbiamo mollare. Sono questi i momenti in cui dobbiamo continuare a lodare il Signore e a camminare nelle Sue vie, anche se non ci andrebbe di farlo. La Bibbia lo chiama “sacrificio di lode”…sono proprio questi i momenti in cui il nostro carattere viene formato e la nostra fede viene messa all’opera. E un carattere formato è un ottimo strumento che il Signore potrà usare con potenza, nel futuro..