LA PRESENTE GRANDEZZA DI CRISTO by David Wilkerson


David Wilkerson  3“Non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti” (Efesini 1:16-20).

La preghiera di Paolo per la Chiesa era semplicemente questa: “Che Dio riveli in voi non solo la passata grandezza ma la presente grandezza di Cristo”.

La Chiesa mostra grande riverenza per il Cristo che ha camminato sulla terra, il Gesù galileo, l’insegnante e l’operatore di miracoli, il figlio di Maria. Non ci stanchiamo mai di sentire e di raccontare della grandezza di Gesù di Nazareth – di come cacciasse i demoni; rimase forte contro ogni tentazione; aprì gli occhi dei ciechi; aprì le orecchie dei sordi; fece saltare i paralitici; sollevò le braccia stanche; guarì i lebbrosi; mutò l’acqua in vino; sfamò moltitudini con pochi pani e pesci; e resuscitò i morti!

Tuttavia, ad un certo punto della storia, mettiamo dei limiti a questo grande, potente Salvatore che compie miracoli! Abbiamo sviluppato una teologia che Lo rende Signore dello spirituale ma non del naturale. Per esempio, crediamo che possa perdonare i nostri peccati; calmare i nostri nervi; rimuovere il senso di colpa; darci pace e gioia; offrirci vita eterna – tutto nel mondo immateriale, invisibile. Ma non molti di noi Lo conoscono come il Dio del naturale, il Dio degli affari quotidiani; Dio dei nostri bambini, del nostro lavoro, delle nostre bollette, delle nostre case e dei nostri matrimoni.

Paolo dice che abbiamo bisogno di una rivelazione della potenza che Cristo ha sempre avuto sin da quando resuscitava i morti. Persino ora, Gesù siede alla destra di Dio e possiede ogni potenza in cielo e in terra: “Ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi” (Efesini 1:22).

Ecco come è stata resa possibile la tua salvezza


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Il messaggio centrale di tutta la Sacra Scrittura è proprio la risposta a questo interrogativo. Dio ci ha trovato un sostituto nella persona di Gesù Cristo, il Suo Figlio! Era indispensabile un sostituto, uno che portasse il nostro castigo come se fosse lui colpevole, uno che prendesse il nostro posto sotto l’ira di Dio. Ma non poteva farlo uno qualunque di noi perché noi siamo tutti peccatori; e nemmeno un angelo. Lo ha potuto fare il Signore Gesù perché era Dio (e solo Dio poteva reggere il peso del peccato) ed era anche uomo, simile a noi ma senza peccato (perché solo ad Uno che fosse uomo, Dio poteva imputare i peccati degli uomini).

L’apostolo Paolo scrive a Timoteo: « Certa è questa parola e degna d’essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori » (1 Timoteo 1:15).

Ecco perché il Figlio di Dio, nel tempo prestabilito, ha preso un corpo di uomo; è stato fatto carne» dice l’apostolo Giovanni «ed ha abitato per un tempo tra noi (Giovanni 1:14). Paolo insegna che Dio ha mandato «il proprio Figlio in carne simile a carne di peccato» (Romani 8:3); e dice anche che Lui, che era Dio, « abbassò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini » (Filippesi 2:6-7). Che grande mistero! Alla sua nascita, dalla vergine Maria, una moltitudine di angeli lodò Dio nel cielo, dicendo: « Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra » (Luca 2:14). La Bibbia chiama «mistero della pietà» questa manifestazione del Figlio di Dio in carne e la sua apparizione agli angeli (1 Timoteo 3:16).

Ma la sua venuta come uomo, per quanto straordinaria sia stata, non sarebbe bastata a salvarci. La presenza di un Uomo perfetto sulla terra fu certamente un avvenimento senza precedenti; il suo amore per l’umanità sofferente, la sua rettitudine, la sua ubbidienza, onorarono Dio come mai era avvenuto prima d’allora. Eppure, tutto questo non sarebbe bastato a distogliere dall’uomo l’ira di Dio; bisognava che si caricasse Lui di tutti i nostri peccati e delle nostre colpe, e che ne portasse la pena sotto il giusto giudizio di Dio. E poiché «il salario del peccato è la morte», bisognava che morisse al nostro posto. E così ha fatto!

Ascolta cosa dice la Bibbia:«Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture» (1 Corinzi 15:3). « Egli, che non commise peccato,… ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce» (1 Pietro 2:22-24).

Anche il profeta Isaia, che visse ben 800 anni prima di Cristo, parlò di Lui e disse: «Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su Lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione» (Isaia 53:5).

Guarda il Signore Gesù sulla croce! Non è un benefattore disprezzato che finisce miseramente la sua vita; non è un profeta respinto che ha fallito la sua missione. È il Figlio di Dio che soffre e muore al nostro posto per farci scampare a un’eternità di tormenti. Tutto il peso immane dei nostri peccati se lo è caricato su di Sé; e là, in quei momenti di indicibile sofferenza, ha pagato a Dio il mio debito legato al peccato, il tuo debito. Ecco la grande notizia che la Bibbia indirizza alla nostra coscienza e al nostro cuore!

Tu dirai allora: Se è così, tutti gli uomini sono salvati, tutti sono perdonati; l’umanità è a posto! No, purtroppo; non è così. Immagina una porta aperta che dà accesso a un luogo meraviglioso. È aperta per tutti, tutti possono entrare, nessuno sarà cacciato fuori… ma non tutti entrano, non tutti ne approfittano. Molti arrivano vicino, a un passo… poi tornano indietro, o rimangono lì. Peccato! La porta era aperta, anche per loro, ma non ne hanno approfittato, non hanno fatto il passo decisivo! Gesù dice: «Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato» (Giovanni 10:9).

Ma per passare da quella porta, per poter usufruire di quest’opera meravigliosa del Signore, ci sono delle condizioni, due esattamente, messe da Dio stesso. Sono due passi che bisogna assolutamente fare. Eccoli:

■ Primo passo: il pentimento

Per prima cosa, Dio vuole che noi riconosciamo di essere peccatori, degni del giusto giudizio di Dio, e ce ne umiliamo davanti a Lui. Anche tu devi farlo; devi provare dolore e rimorso per le offese che gli hai arrecato e per il dispiacere che gli hai dato con atti o pensieri contrari alla sua volontà… Se sei sincero, Dio stesso lavorerà nella tua coscienza, facendoti sentire l’amarezza del peccato e la giusta paura per le sue conseguenze; e, nello stesso tempo, ascolterà la tua confessione e ti garantirà il Suo perdono. Il peso dei tuoi peccati è così tolto dalle tue spalle!

«Dio fa ora annunziare agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano (o si pentano) perché ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia» (Atti 17:30).

Queste parole dell’apostolo Paolo echeggiarono due-mila anni fa nella città di Atene; e ancora oggi lo Spirito del Signore le ripete alla generazione attuale. Quando i Giudei domandarono a Pietro: «Che dobbiamo fare?», Pietro rispose: «Ravvedetevi… Ravvedetevi e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati» (Atti 2:38 e 3:19). Il primo passo da fare per ottenere il perdono di Dio è dunque la confessione sincera dei nostri peccati.

« Se confessiamo i nostri peccati (a Dio, s’intende) Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità » (1 Giovanni 1:9).

Anche il re Davide, al suo tempo, conosceva questa verità. Così scrisse in un Salmo: Io t’ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquità. Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni all’Eterno; e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato.
E anche: Io ho peccato contro te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi (Salmo 32:5 e 51:4).

Ma il pentimento da solo, per quanto vero e sincero sia, non è ancora sufficiente. C’è un secondo passo da fare:

■ Secondo passo: la fede nell’opera di Cristo

Dio non chiede «opere», come abbiamo visto, ma chiede «fede » Accettare con fede il sacrificio del Signore vuol dire credere senza avere alcun dubbio che Egli è morto sulla croce per i nostri peccati. La fede non dubita, non discute; la fede prende Dio in parola. «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato» (Atti 16:31): ecco la meravigliosa promessa della grazia di Dio.

«Poiché è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio» (Efesini 2:8).

Riempirei almeno due pagine se volessi trascrivere tutti i brani del Nuovo Testamento che parlano della salvezza per fede. La insegnò il Signore, la predicarono tutti gli Apostoli, dal primo all’ultimo, e ne scrissero nelle loro lettere ispirate che ora fanno parte delle Sacre Scritture. L’Evangelo è chiamato anche: «La parola della fede» (Romani 10:8) perché promette il perdono di Dio e la vita eterna a chi crede in Gesù.

Come riassunto dei tanti passi biblici sulla salvezza per mezzo della fede ne citerò uno molto significativo della lettera di Paolo ai Galati: «Abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della legge (la legge è quella data da Dio per mezzo di Mosè, i dieci comandamenti) perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato» (Galati 2:16).

Ritorniamo all’esempio del malato grave di qualche paragrafo prima. Perché accetti la cura che il medico gli prescrive egli deve, prima di tutto, riconoscere di essere malato e di avere assoluto bisogno di una cura; però non basta. Deve anche avere fiducia nel suo medico, credere che la medicina che gli propone è quella giusta. Se non ha fiducia, se non crede alle parole del suo dottore, non si lascerà mai curare. La medicina c’è, pronta, efficace, a sua disposizione… Deve solo accettarla. Dio, il grande Medico, ti ama d’un amore infinito e ti offre un mezzo di salvezza, l’unico valido, l’unico efficace. Rifiuterai tu questo dono di Dio?

«In nessun altro è la salvezza; perché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia dato agli uomini per il quale noi possiamo essere salvati» (Atti 4:12).

Il pentimento e la fede in Cristo sono dovuti a un cambiamento di idee, di pensieri, di disposizioni, che la Bibbia chiama «conversione». Vediamola più in dettaglio.

La conversione è un cambiamento di direzione, un rinnovamento nella nostra mente, nei nostri pensieri, nei nostri cuori, nella nostra vita. Infatti, prima di conoscere la Bibbia che mette a nudo il nostro stato di peccato, c’è in noi dell’indifferenza, perché siamo sulla «via larga e spaziosa che mena alla perdizione» di cui parla il Signore (Matteo 7:13). E ci chiediamo: Cos’è il peccato? Cos’è questa storia di dover rendere conto a Dio? E Dio chi è? Che male c’è in quello che faccio dal momento che fanno tutti così? Ma ecco che la Parola del Signore ci illumina, tocca la nostra coscienza e ci fa sentire il nostro misero stato. Allora le nostre opinioni cambiano.
Quello che prima facevamo con disinvoltura, adesso ci turba; il male che prima valutavamo con leggerezza, adesso ci pesa.

La Parola del Signore, però, non ci insegna solo che siamo peccatori; essa ci parla anche della croce di Cristo, delle Sue sofferenze, della Sua morte per noi. L’amore di Dio tocca i nostri cuori. Prima dicevamo: Non è possibile che Dio ami la sua creatura, perché se l’amasse non permetterebbe tante sofferenze nel mondo.

Adesso, invece, capiamo che il male è dovuto al peccato dell’uomo, e che Dio ha amato il mondo di un amore infinito; e anche noi amiamo Dio, perché, come dice la Scrittura, «Egli ci ha amati per il primo». Anche tu lo amerai e scoprirai che in te tutto cambia! Cambia il tuo interiore, cambiano i pensieri che avevi su te stesso, su Dio, su Cristo, sulla vita e sulla morte… Questa è la conversione.
Ormai sei entrato per quella che il Signore chiama «la porta stretta» (Matteo 7:13-14) e ti incammini sulla via che «mena alla vita». Che grazia! Che favore infinito!

Ora, cambiando i tuoi pensieri cambierà anche il tuo modo di comportarti, di affrontare le situazioni; sarà una grande esperienza che farai tu stesso, e che la lettura giornaliera della Parola di Dio ti aiuterà a rendere viva e costante.

Ascolta ancora le parole di Gesù: Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano
(Matteo 7:13-14).

Alfredo Apicella

Niger: dalle vignette all’odio anticristiano


10 persone sono morte in due giorni di violenze, di cui 3 cristiani. Secondo i nostri collaboratori in loco almeno 72 chiese sono state distrutte, insieme a 7 scuole cristiane, diversi negozi cristiani e 10 veicoli di proprietà di cristiani.

Mentre continua il dibattito sulla libertà di espressione a seguito dell’attentato a Charlie Hebdo in Francia, le proteste per la loro ultima rappresentazione della vignetta di un profeta Maometto in lacrime con la didascalia: “Io sono Charlie”, hanno portato a un’escalation di violenza in Niger. La violenza iniziata a Zinder, la seconda città del paese, si è diffusa rapidamente ai villaggi circostanti per giungere infine alla capitale Niamey e ha preso di mira anche in cristiani.

Almeno 10 persone sono morte in due giorni di violenze. La cifra comprende 3 cristiani uccisi dopo essere stati intrappolati nelle chiese. Secondo i nostri collaboratori in loco almeno 72 chiese sono state distrutte, insieme a 7 scuole cristiane, diversi negozi cristiani e 10 veicoli di proprietà di cristiani. Oltre 30 case di cristiani sono state saccheggiate e bruciate, lasciando i cristiani colpiti solo con i vestiti che avevano indosso. In un discorso televisivo, il presidente Mahamadou Issoufou ha espresso sorpresa per l’attacco: “Cosa vi hanno fatto i cristiani del Niger per meritare questo? In cosa di preciso vi avrebbero fatto torto?”.

Un collaboratore di Porte Aperte spiega: “Questa è la più grande perdita che la Chiesa in Niger abbia subito nella storia recente. Questi attacchi avranno effetti a lungo termine sulla piccola comunità di credenti. Un numero notevole di famiglie cristiane locali ha perso tutto ciò per cui ha lavorato tutta la vita”.

Il pastore Sani Nomau, un leader della chiesa locale, ha invitato i cristiani in Niger a rispondere con l’amore di Cristo: “Invito ogni singolo credente in Niger a perdonare e dimenticare, ad amare i musulmani con tutto il cuore… Lo dico con le lacrime agli occhi. Anche se è doloroso… Dobbiamo amare i nostri persecutori”.

Manifestazioni e scontri si sono avuti in Algeria, Pakistan e in queste ore persino in Cecenia. Poche settimane prima degli attentati terroristici in Francia, Charlie Hebdo pubblicava vignette satiriche palesemente anticristiane: dunque che senso avrebbe attaccare i cristiani, si domandano in molti a causa di un giornale che fa satira su tutto e tutti. Ma la persecuzione contro i cristiani va ben oltre l’erronea associazione “cristiani=occidentali”, vi è un disegno preciso dietro l’avanzata del radicalismo islamico in questa parte del mondo e, oramai, non si sa più come spiegarlo.

DIO HA IL CONTROLLO by David Wilkerson


David Wilkerson  2“Nessun’arma fabbricata contro di te avrà successo…Questa è l’eredità dei servi dell’Eterno, e la loro giustizia viene da me, dice l’Eterno” (Isaia 54:17). Tutto ciò che Satana cerca di fare per abbatterti non funzionerà! Quelle grosse armi puntate su te si discioglieranno alla presenza del Signore.

Nell’ebraico originale, questo verso viene tradotto così: “Nessun piano, nessuno strumento di distruzione, nessuna artiglieria satanica ti schiaccerà o ti abbatterà, ma sarà sterminata”. Dio ha promesso di distruggere gli attacchi di Satana contro di te. La ricompensa di coloro che Lo ricercano con costanza è il privilegio di diventare più che vincitori. “Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati” (Romani 8:37).

Per 365 anni, Enok si scosse di dosso ogni dardo infuocato. Egli visse nella vittoria totale, fino al suo ultimo respiro. Egli non strisciò via, non si allontanò zoppicando – egli se ne andò in uno splendore di vita e di gloria! “Per fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu più trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio” (Ebrei 11:5).

“Tu sarai stabilita fermamente nella giustizia; sarai lontana dall’oppressione, perché non dovrai più temere, e dal terrore, perché non si avvicinerà più a te. Ecco, potranno anche radunarsi contro di te, ma non sarà da parte mia. Chiunque si radunerà contro di te, cadrà davanti a te” (Isaia 54:14-15).

Dove c’è giustizia, c’è pace. Sarai liberato dall’oppressione e dalla paura, perché nessun male colpirà chi cammina rettamente. “Ho pure creato il devastatore per distruggere” (Isaia 54:16). Persino il “devastatore” è sotto il controllo del Signore. Dio ha il controllo su ogni arma distruttiva. La nostra sicurezza è nella giustizia, nel camminare con Gesù e non dobbiamo temere assolutamente nulla!

CREDI IN LUI PER COSE MAGGIORI by Gary Wilkerson


gary-285x300Di recente mi sono trovato a parlare con un pastore irlandese che mi ha raccontato dei suoi timori per gli anni a venire. Nel vedere le difficoltà all’orizzonte, mi è piaciuto che abbia citato Ebrei 1:1. L’hai mai letto? Dice, “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono”. Poi mi disse, “Gary, sai che la paura è che le cose che speri non accadano mai, vero? E che le cose che non si vedono restino invisibili. Ecco cos’è la paura. È una convinzione dentro di te. Pensi che quello per cui speri non accadrà mai. Questa è paura ed è un ostacolo a ciò che Dio vuole fare nella tua vita”.

Oggi voglio chiederti, prima che questo giorno giunga al termine, di chiedere a Dio di portarti in un tale patto con Lui che il Suo amore perfetto, la Sua opera di grazia in tuo favore, scaccino ogni paura. Alcuni di voi pensano che quando si riceve l’amore perfetto non si avrà più paura. No! Il Suo amore perfetto – e il Suo è l’unico amore perfetto esistente – viene nel tuo cuore. Sei amato, sei accettato, non hai bisogno di alcun idolo che ti faccia sentire bene. Quando questo accade e tu deponi i tuoi programmi, tutto ciò che rimane per te sono le promesse di Dio per la tua vita. Alleluia – questa è la buona notizia!

In Genesi 15:7, vediamo che Dio portò Abramo fuori da Ur dei Caldei e gli diede la promessa di “questa terra da possedere”. Abramo aveva un lungo viaggio davanti a sé, ma aveva la promessa di Dio.

Quando hai una promessa da parte di Dio, vale la pena intraprendere il viaggio, amici miei. Quando avete la promessa da parte di Dio, Egli dice, “Forza, fratello. Forza, sorella. Forza, figlia. Forza, figlio. Credi in Me! Abbi fede”.

Se non hai mai avuto fede prima, abbi fede in Lui quest’anno. Se hai fede, aumenta la tua fede quest’anno. Se credi che Dio possa fare cose grandi, credi in Lui per cose maggiori.

UN NUOVO FUTURO by Nicky Cruz


Nicky CruzQuando decisi di servire Dio per la prima volta, non avevo nulla da darGli tranne il cuore. Ero un gangster arrogante e senza alcuna abilità di tipo sociale. Un ragazzo di strada.

Andai al Bible college in Californa per rimettere in ordine la mia vita, per andare via da New York e dalla vita che conducevo. Nonostante andassi al college non avevo alcun interesse a diventare predicatore o evangelista. Con il mio forte accento Latino, non potevo immaginare che Dio mi avrebbe chiamato a fare una cosa simile. In realtà, non riuscivo ad immaginare nulla per cui Lui potesse usarmi. A cosa potevo valere io? Che cosa potevo fare io per Dio? Ero confuso e perso.

Una notte ero nella mia stanza e mi sentivo più perso e solo che mai. Steso sul pavimento, con la schiena che poggiava per terra e lo sguardo fisso verso il soffitto, cominciai a pregare, “Dio, perché devo soffrire cosi tanto? Cosa vuoi che faccia per te? Io ti amo, Dio, ma non so cosa Tu voglia da me! Ti prego dammi pace ed una direzione da prendere. Per favore mostrami ciò che Tu vuoi da me!”

Stetti ore sul pavimento ad implorare Dio di rompere il Suo silenzio. Improvvisamente sentii una calma meravigliosa scendere nel mio spirito. Venne a me come un’onda. Chiusi i miei occhi e presi un profondo respiro. Riuscivo a sentire la presenza di Dio che diceva al mio cuore: “Nicky”, disse al mio spirito, “figlio mio, non ti preoccupare, non mi sono dimenticato di te. Ti ho portato in questo posto per uno scopo. Ti ho separato dai tuoi amici ed il tuo passato ed ora ti sto per dare un nuovo futuro. Ho piani per te, Nicky. Ho bisogno che tu abbia fiducia in Me. Farò di te un evangelista. Ti userò per toccare le vite dei giovani. Ma hai bisogno di avere fede. Non ti lascerò mai. Sarò sempre lì al tuo fianco”.

Dissi a Dio quanto Lo amassi e quanto lo volessi servire. Ma più parlavo, più sentivo che mi diceva: “abbi fiducia in me, Nicky. Rimani fedele ed io ti mostrerò ciò che voglio tu faccia. Devi ascoltare e seguire quando io ti guido”.

RICOMPENSATI DALLA LUCE by David Wilkerson


David Wilkerson  3Quando cammini col Signore, sarai ricompensato con luce, direzione, discernimento, rivelazione – una conoscenza sicura! Nel morire a questo mondo giorno dopo giorno, la luce splenderà sempre di più. Sei diretto verso il sole. Zaccaria profetizzò che Cristo venne per portare luce a coloro che giacciono nelle tenebre…per guidare i nostri piedi (cfr. Luca 1:79).

Sei sotto l’incantesimo di qualche tipo di tenebre o indecisione? “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8:12). “Chiunque crede in me non resti nelle tenebre” (Giovanni 12:46). “Poiché egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Colossesi 1:13).

Forse dichiari di amare Gesù, ma la tua vita dimostra che stai ancora camminando nelle tenebre – confuso, insicuro e perplesso! Quando ami davvero Gesù, conversi con Lui, Egli fa risplendere la luce. Non c’è tenebra alcuna alla Sua presenza.

Le peggiori tenebre possibili per l’umanità non risiedono nei cuori di capi comunisti che odiano Dio o di atei che odiano Cristo. Sono piuttosto le orribili tenebre che accecano i cosiddetti cristiani che si rifiutano di camminare nella luce.

Gesù avvertì: “Bada perciò che la luce che è in te non sia tenebre” (Luca 11:35). Gesù disse ai farisei che il giudizio cade su coloro che pervertono o rifiutano la luce: “Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». Alcuni dei farisei…gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: …siccome dite: “Noi vediamo”, perciò il vostro peccato rimane” (Giovanni 9:39-41).

Come i farisei, alcuni cristiani pensano di “sapere”, pensano di essere nella luce. Dicono, “Io vedo”. Oppure, “Io vedo, capisco quanto se non meglio dei pastori o di qualsiasi altro!” Dovrebbero guardare alle loro vite e alle loro case e a tutti i guai e la confusione nei loro cuori ed ammettere, “Signore, io non vedo! Mostrami Tu! Sono cieco?”

Se non ci apriremo alla luce vera e pura, allora il nostro giudizio sarà solo una falsa luce. Ritorna a camminare con Lui ed Egli esporrà ogni tenebra e ti ristorerà nella Sua luce pura.

L’ESEMPIO DI UNA MAMMA


Domenico Modugno

Geremia 49:11: “Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, e le tue vedove confidino in me”.

Salmo 68:5: “Dio è padre degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora; a quelli che sono soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità”.

Salmo 146:9: “Il Signore protegge i forestieri, sostenta l’orfano e la vedova“.

Vedova a 36 anni, già madre di sette figli, dà alla luce due gemelli poco dopo la morte del marito che la lascia piena di debiti.

I creditori non le danno tregua.

Le fanno sequestrare per fino la legna da ardere messa da parte con fatica per riscaldarsi nel rigido inverno del nord degli Stati Uniti.

Betsy è oppressa dalla tristezza e disorientata: rifiuta di affidare i figli ad altre famiglie, come alcuni le consigliano di fare, ma come farà a nutrirli e a vestirli?

Lei crede in Dio e gli espone la sua pena.

Un giorno, aprendo la Bibbia di famiglia, le cade lo sguardo su questo versetto: “Lascia i tuoi orfani, Io li farò vivere” (Geremia 49:11).

Per lei è una risposta personale di Dio, una promessa d’aiuto.

Ed è proprio ciò che è avvenuto grazie alla generosità di amici e conoscenti.

Alla fine della sua vita scrisse: “Penso spesso alla bontà che il Signore mi ha testimoniato durante tutta la mia vita”.

Suo figlio Dwight, autorevole predicatore del 19° secolo, pronunciò sulla sua tomba queste parole:

“Nel primo anno dopo la morte di mio padre, mia madre si addormentava piangendo.

Ma davanti a noi si mostrava sempre serena.

Questa è la sua Bibbia, consumata perché la leggeva di continuo.

Tutto ciò che aveva di buono le proveniva da questo libro, e da esso ha imparato tutte le buone cose che ci ha insegnato.

Se mia madre è stata una benedizione per coloro che la circondavano, è perché beveva a questa sorgente.

La luce della vedova Moody ha brillato in questa casa per cinquant’anni.

Quanto ti amiamo! Arrivederci, mamma”.

PRENDERE IL CONTROLLO by David Wilkerson


David Wilkerson  3Coloro che trascurano il Signore presto vanno fuori controllo e il diavolo agisce per subentrare. Una persona simile ha un’immagine di sé devastata. I loro sentimenti e pensieri non possono essere frenati e la loro lingua si agita e si muove sotto il controllo dell’amarezza e della rabbia.

Se solo c’innamorassimo di Gesù – camminando e parlando con Lui – Egli presto ci rivelerebbe che Satana non ha alcun dominio su di noi. Presto Gli consentiremmo di controllarci. Allora inseguiremmo demoni, faremmo scappare il diavolo, ne faremmo fuggire a migliaia, resistendo in fede contro ogni timore, ogni bugia, ogni cosa che proviene dall’inferno. “E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno” (Marco 16:17-18).

Paolo ammonisce “donne sciocche” che non vogliono abbandonare le concupiscenze: “S’introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni” (2 Timoteo 3:6). Donne che non pagano il prezzo per camminare con Gesù, che non accettano un santo rimprovero ammettendo il proprio peccato per poi ravvedersi, cercheranno un insegnante che preghi per loro – per poi sedurlo! E credimi, questi “rovina famiglie” sono sempre in mezzo a noi. Hanno occhi affamati di donne e fanno loro promesse, dicendo, “Vieni ai nostri incontri – otterrai liberazione!” No, non è così! Finirai schiava, doppiamente legata e quegli uomini arriveranno dritti al tuo portafoglio!

Ma tu puoi prendere il controllo. Puoi tornare ad un cammino diligente, amorevole e intimo con Gesù. Invece di cercare solo il tuo conforto, cerca di confortare Gesù: “L’oltraggio mi ha rotto il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso chi mi consolasse, ma non ci fu alcuno” (Salmo 69:20).

 

LA RICOMPENSA DELLA SUA PRESENZA by David Wilkerson


David Wilkerson  2Dio scese e trasportò Enok in risposta alla sua fede. Enok non riusciva più a sopportare di stare dietro al velo – doveva vedere il Signore! Egli pregava, credendo che Dio avrebbe risposto al suo grido di stare davvero alla Sua presenza. Egli era così “fuori luogo” qui sulla terra da dire a Dio, “Vieni! Non c’è rimasto niente qui per me”.

Pensa a come i cristiani stiano sperperando ciò che definiscono “fede”. La loro è tutta centrata su sé stessi – i loro bisogni, i loro desideri, i loro progetti. E spesso ottengono ciò che vogliono, ma ciò li rende ancora più insoddisfatti. Dove sono gli Enok che spendono la propria fede credendo di essere trasportati dalle tenebre del diavolo nelle mani del caro Figlio di Dio?

Enok non aveva Bibbia, né libretto dei canti, nessun insegnante, non aveva lo Spirito Santo dimorante in sé, nessun velo squarciato che lo facesse accedere nel Luogo Santissimo, ma conosceva Dio! Senza il rimprovero o lo sprone di un profeta, senza l’esempio di altri, Enok dispose il suo cuore a seguire il Signore. Perché oggi è così duro con tutti gli aiuti, le convinzioni, gli ammonimenti profetici, le suppliche dello Spirito Santo? Non è un rimprovero per noi che Enok si elevò al di sopra dei suoi giorni malvagi e camminò con Dio a dispetto di un così poco aiuto? Oggi ci sono migliaia di credenti che non riescono a camminare con Lui nella vittoria nonostante tutto l’aiuto che Dio ha dato loro!

Enok credeva che Dio fosse il rimuneratore di coloro che Lo cercando diligentemente! “Ora senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo cercano” (Ebrei 11:6). Come sappiamo che Enok credesse che Dio fosse un rimuneratore? Perché questa è l’unica fede che piace a Dio – e sappiamo che Enok piacque a Lui!

Dio è un ricompensatore, un Dio che paga bene la fedeltà. In che modo il Signore premia i Suoi figli diligenti? Per esperienza so che quando cammino mano nella mano con Gesù, pieno d’amore per Lui, le ricompense arrivano da tutte le parti. Tutto ciò che faccio o posseggo viene benedetto: mia moglie, i miei figli, i miei amici, il ministero. Lì sperimenti una vita di Cristo dal di dentro che scorre come un fiume in piena. Sì, avremo prove e tribolazioni, ma in tutto questo Egli ci ricompensa con manifestazioni della Sua presenza.