…prendete oltre a tutto cio’ lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. (Efesini 6:16)-MLuisa


Caro, e cara, nella Grazia, ogni giorno veniamo bombardati da cattive notizie, problemi, difficolta’, tristezza, falsita’, dolore, menzogne, accuse, pregiudizi, arroganza, prevaricazione, abusi, ristrettezze…e potrei continuare a lungo cosi’! Tutto questo ci inquieta, destabilizza, fino a farci dubitare chi siamo in Cristo e cio’ che Lui ha fatto per noi. Oggi, voglio ricordarti che Il Signore sostiene tutti i deboli, gli afflitti, gli umili, coloro che stanno perdendo la speranza. Abbiamo uno scudo che si chiama FEDE, usiamolo, proclamiamo le verita’ del Signore, poiche’ Lui e’ in grado di portarci avanti, nonostante l’ evolversi di questi tempi cosi difficili. Ricorda, quello che ti serve ,per affrontare ogni difficolta’ , lo trovi nella Bibbia, aumenterai cosi’ la tua fede e in preghiera vincerai le tue battaglie. Gettando su di Lui ogni vostra preoccupazione, perche’ Egli ha cura di voi. 🌸🤗🌷Dio ci benedica insieme 😍

FEDE


Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi. Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti. Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per mezzo di essa gli fu resa testimonianza che egli era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa, benché morto, egli parla ancora. Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte, e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via ; infatti, prima che fosse portato via, ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio. Ora senza fede è impossibile piacergli, poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano. Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, con pio timore, preparò un’arca per la salvezza della sua famiglia; con la sua fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha per mezzo della fede. Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli doveva ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava. Per fede soggiornò nella terra promessa come in terra straniera, abitando in tende, come Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio. Per fede anche Sara, benché sterile e fuori di età, ricevette forza di concepire, perché ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. Perciò da una sola persona, e già svigorita, è nata una discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la sabbia lungo la riva del mare che non si può contare . Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. Infatti, chi dice così dimostra di cercare una patria; e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi! Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città . Per fede Abraamo, quando fu messo alla prova, offrì Isacco; egli, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito. Eppure Dio gli aveva detto: «È in Isacco che ti sarà data una discendenza ». Abraamo era persuaso che Dio è potente da risuscitare anche i morti; e riebbe Isacco come per una specie di risurrezione. Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche riguardo a cose future. Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e adorò appoggiandosi in cima al suo bastone. Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell’esodo dei figli d’Israele e diede disposizioni circa le sue ossa. Per fede Mosè, quando nacque, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello, e non ebbero paura dell’editto del re . Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio che godere per breve tempo i piaceri del peccato, stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per fede abbandonò l’Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile. Per fede celebrò la Pasqua e fece l’aspersione del sangue affinché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti. Per fede passarono attraverso il mar Rosso come su terra asciutta, mentre gli Egiziani che tentarono di fare la stessa cosa furono inghiottiti. Per fede caddero le mura di Gerico dopo che gli Israeliti vi ebbero girato attorno per sette giorni. Per fede Raab, la prostituta, non perì con gli increduli, avendo accolto con benevolenza le spie. Che dirò di più? Poiché il tempo mi mancherebbe per raccontare di Gedeone, Barac, Sansone, Iefte, Davide, Samuele e dei profeti, i quali per fede conquistarono regni, praticarono la giustizia, ottennero l’adempimento di promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. Ci furono donne che riebbero per risurrezione i loro morti; altri furono torturati perché non accettarono la loro liberazione, per ottenere una risurrezione migliore; altri furono messi alla prova con scherni, frustate, anche catene e prigionia. Furono lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati (di loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra. Tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza per la loro fede, non ottennero ciò che era stato promesso; perché Dio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, in modo che loro non giungessero alla perfezione senza di noi. Ebrei 11:1‭-‬40.

Fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.-MLuisa


Luisa 16Sai perché tante persone vacillano? Stanno guardando verso il basso, a se stessi, dove c’è polvere, sabbia, sporcizia, invece di alzare lo sguardo verso il Signore.
Sai perché molti falliscono? Vogliono piacere agli uomini, anziché a Dio.
Sai perché alcuni affondano? Guardano alle circostanze, piuttosto che a Gesù.
Chi tiene fisso lo sguardo su qualcosa, inevitabilmente tenderà verso quel punto, ma chi focalizza troppo la sua attenzione, rischia di non vedere quello che ha intorno. Allora, il segreto è questo, corri la gara che Dio ti ha posto dinanzi, con perseveranza, ma senza mai distogliere lo sguardo dal Signore, compitore della fede. Satana, il mondo, le persone malvagie, le circostanze negative, cercheranno di farti inciampare, di farti cadere, ma se confidi in Dio e nella sua potenza, nessuno riuscirà a fermarti. Dio vede la tua integrità e il tuo zelo, non solo, anche l’amore e la sopportazione che hai verso tutti, soprattutto verso i malvagi, di questo ne terrà senz’altro conto, e sarà Lui stesso a soccorrerti, quando le tue forze incominceranno a venire meno, ma ricorda…COLUI CHE HA INIZIATO UN’OPERA BUONA IN VOI LA PORTERA’ A COMPIMENTO…
Dio ci benedica, Mluisa, 

L’uomo non vive soltanto di pane ma di tutto quello che procede dalla bocca dell’Eterno. (Deuter. 8:3)-MLuisa


Luisa 16Buongiorno nel Signore, oggi, voglio condividere con voi un pensiero che Dio ha messo nel mio cuore.
In Deuteronomio leggiamo quanto scritto sopra; il testo ci mette in evidenza due cose importanti per la sussistenza di un essere umano: il pane e la Parola di Dio!
Il pane nutre il corpo, è chiaro, la parola di Dio nutre l’anima e lo spirito….Tutti saranno d’accordo nell’accettare il fatto che dobbiamo mangiare il pane per vivere, ma quanti accettano la considerazione che abbiamo anche bisogno di leggere e fare nostra LA PAROLA DI DIO?
Un uomo o una donna vuoti nell’anima li riconosci subito, sono spenti, privi di energia, vivono si, ma come robot.
Spesso il nutrimento che ci propone il mondo è di tipo MARCISCIBILE, ovvero non porta beneficio all’essere umano, anzi….tutto ciò che procede dall’uomo e dalla sua intelligenza è dannoso per chi ascolta ed apprezza. Basta guardare la tv, certe riviste, certi programmi, ascoltare certa musica che di benefico non ha proprio niente. Dio ancora oggi parla al cuore degli uomini, ma il loro cuore è duro, troppo preso dal correre dietro a meccanismi religiosi o mondani che porteranno l’uomo e la donna alla perdizione.
Il popolo d’Israele nel suo percorso, nel deserto, si lamentava poiché mangiava solo MANNA:” Signore, mai carne?” Ebbene…quando gli fu data, poiché non era l’alimentazione adatta per quel clima e quella circostanza, furono colpiti da un’infezione e ne morirono parecchi.
Pensi che le cose, oggi, siano cambiate? NO!
Dio ci faccia comprendere quanto sia di vitale importanza cibarsi della parola di Dio, poiché attraverso di essa possiamo vivere pienamente nel Signore ed appagherà tutti i bisogni della nostra anima, non solo, sanerà anche il nostro cuore, da tutte quelle ferite che la vita ci infligge.
RICORDA, DUNQUE:” IL SIGNORE, L’ETERNO, TI HA UMILIATO, TI HA FATTO PROVARE LA FAME, POI TI HA NUTRITO DI MANNA…PER INSEGNARTI CHE NON DI SOLO PANE, VIVRA’ L’UOMO, MA CHE VIVE DI TUTTO QUELLO CHE PROCEDE DALLA SUA BOCCA.”
Dio ci benedica, MLuisa. 

La fede è certezza di cose che si sperano. (Ebrei 11:1)-MLuisa


Cari nel Signore, anche oggi, un sereno giorno a tutti voi nell’amore del Signore….voglio condividere questo piccolo pensiero che Dio ha messo nel mio cuore.
Chi ha esperienza nel campo spirituale conosce la fedeltà di Dio, Egli non è un uomo che può mentire e deludere, ma Colui che E’ FEDELE DA SEMPRE. Avere fede in Dio significa proprio questo, AFFERRARE LE PROMESSE PRIMA ANCORA DI VEDERLE. La fede è sapere che Dio è reale e che puoi fidarti delle sue promesse. Non puoi fidarti di qualcuno che non c’è, né puoi fare affidamento su una persona le cui promesse sono inaffidabili. Per questo si parla della fede come di certezza di cose sperate e dimostrazione di cose che non si vedono. Entrambe le parole esprimono un senso di realtà. La nostra speranza non è un pio desiderio. La fede non rende reale Dio; al contrario, la fede è la risposta a un Dio reale che vuole farsi conoscere da noi.
La fede è credere che la vita ha un’altra dimensione oltre a quelle che possono essere toccate, assaggiate, viste o sentite. La vita è più di queste cose. C’è anche un mondo dello Spirito, il regno spirituale e invisibile di Dio. Tutte le risposte essenziali della vita sono in quel mondo.
La fede crede che Dio, nella sua grazia, abbia superato le barriere entrando nella storia umana e ci abbia spiegato alcuni fatti eccezionali e di gran valore.
La fede ci crede e adegua la sua vita a quei fatti, camminando in base a essi.
Gesù è l’AUTORE E IL COMPITORE DELLA NOSTRA FEDE, grazie a Lui gioiamo di cose che non vediamo ma che già sono presenti nella nostra vita.
Allora, viviamo sereni e tranquilli, riposando in Dio e nelle sue promesse.
Dio ci benedica, MLuisa, 

NON QUELLA DI UN ALTRO !


peppe 11[[Luc 8:48]] 🆘 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace».

La TUA fede, non quella di altri, è quella che ti salva e ti da pace in Cristo. È anche vero che l’intercessione e la fede di altri possono spezzare catene diaboliche, placare addirittura l’ira di Dio per facilitare un tempo di ravvedimento, ma dopo che ciò è accaduto è sempre la fede personale che ci salva. Infatti in Romani cap.10 verso 9 recita: “perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato;”.
Il racconto biblico di oggi ci parla di una fede popolare, sorretta da condizioni, piuttosto che sulla Legge o sulla Parola. “SE TOCCHERÒ LA VESTE di Gesù SARÒ guarita” ! Riscontriamo così una fede che è tenuta in piedi dalle nostre condizioni, da ciò che noi stabiliamo o sorretta dai metodi o dalle modalità di come dovrebbe accadere il miracolo. Noi dettiamo a Dio il metodo con cui Lui agirà, e solo allora noi riceveremo… Ebbene, questo è quello che alcuni fanno oggi. Questa donna tuttavia riceve il suo miracolo, mentre noi riceviamo un grande insegnamento: “la fede non è far fare a Dio quello che vogliamo o desideriamo, essa è piuttosto quello che Dio fa attraverso di noi”. Dio ci benedica

PRESTO CAPIREMO!


peppe 7

Non ora, ma nei giorni a venire, leggeremo il significato delle NOSTRE LACRIME e capiremo!

Più consacriamo la nostra vita al Signore e più ci troviamo a lottare contro un nemico subdolo che sfreccia i suoi dardi infuocati non per provare la nostra fede, ma per distruggerci ed annientarci.
Ma, se continuiamo ad affrontare ogni circostanza e avversità CONFIDANDO IN DIO SOLTANTO … sapendo con certezza che tutto è sotto il Suo controllo e che molto presto ci rivelerà ogni cosa, allora non temeremo nessun male, perché Egli ci tiene per mano, non ci lascerà mai e non permetterà che il “SUO TESORO PARTICOLARE” venga meno.
Coraggio, ancora un ultimo sforzo e molto presto capiremo!

<<Dunque, se ubbidite davvero alla Mia voce e osservate il Mio patto, sarete fra tutti i popoli il Mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è Mia;>>Esodo 19:5

<<Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell’otre Tuo; non le registri forse nel Tuo libro?>>
Salmi 56:8

Vecchiaia: l’ultimo esame David Brandt Berg


lode 3Una notte, mentre brontolavo per le mie afflizioni fisiche, nessuna delle quali è grave ma solo fastidiosa e irritante, mi è venuto in mente un versetto che mi ha citato mio zio mentre giaceva morente in una pensione vecchia e cadente. Eravamo andati a trovarlo e l’ultima volta che l’abbiamo visto, lui ha detto: “Dave, voglio leggerti una cosa”. Si è fatto prestare la Bibbia da mia madre e l’ha aperta al passo che dice: “Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni cattivi e giungano gli anni dei quali dirai: ‘Non ho in essi alcun piacere’”.1 Poi ha aggiunto: “È così vero!” Stavo pensando a quello che aveva detto mio zio John e mi sono reso conto che la vecchiaia è l’ultima prova. Quando si è vecchi, si hanno molte afflizioni. “Molte sono le afflizioni del giusto, ma l’Eterno lo libera da tutte”.2 — come Giobbe. Le mie non sono gravi come quelle di Giobbe, ma possono essere fastidiose e mi spingono a lamentarmene, anche se in realtà di solito non sono un granché. Sono poco importanti, “la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, che produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria”.3 Sono gli ultimi test della vita — la vecchiaia — per vedere se saremo fedeli, perseveranti, se avremo fede e non ci lamenteremo. Nella sua Parola, Dio ha detto che non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze4 ed è stato così. Non sempre li sopportiamo molto bene, ma il Signore è stato molto buono con noi! Come potremmo lamentarci, brontolare, piagnucolare o frignare? Mia madre, nonostante la sua grande fede, l’opera stupenda che svolgeva e tutto il resto, a volte si lasciava scoraggiare da qualche piccolezza. Mi stupivo che una cosetta tanto insignificante potesse essere così fastidiosa e scoraggiarla. A volte diceva: “Signore, perché hai lasciato che mi succedesse? Guarda tutte le cose che ho fatto per Te. Sono stata così brava con Te”. Quando ci lasciamo scoraggiare dalle piccole cose è come se dicessimo al Signore: “Come mai mi tratti così, Signore, quando sono stato così bravo con Te e ho fatto tanto per Te? Come hai potuto permettere che succedesse questo? Come mai non mi mantieni perfettamente sano e ricco, così che cose simili non succedano e io non debba avere tutti questi problemi?” Posso quasi immaginare il Signore che dice: “Come fai a parlare così quando Io sono stato così buono con te, quando ti ho dato tutto quello che ti serviva o che volevi, ti ho aiutato a fare una grande opera e ti ho mantenuto sano, forte e in buona salute per la maggior parte della tua vita?” Il Signore potrebbe ribattere: “Come mai mi tratti così? Come mai ti lamenti e brontoli per qualche leggera afflizione? Stai affrontando alcuni esami finali attraverso queste leggere afflizioni e lamentandoti non riuscirai a superarli”. Perdonaci, Signore, per tutte le volte in cui non riusciamo a passare questi esami delle “leggere afflizioni che sono solo per un momento”, mentre sono in arrivo tante cose migliori! Le “molte afflizioni del giusto”, da cui il Signore ci libera sempre — gli esami della vecchiaia. Fa tutto parte delle nostre “leggere afflizioni che sono solo per un momento”, dei test e delle prove della vita, che ci aiutano a imparare a perseverare, a essere fedeli e a non lamentarci, ma a lodare e a essere più grati. La Bibbia ci dice: “In ogni cosa rendete grazie”. “Siate grati”.5 Nella Bibbia ci sono tantissimi versetti sul lodare il Signore nonostante le afflizioni e sul lodare il Signore per tutte le benedizioni con cui ci ha colmato, sul contare le nostre benedizioni. Quando ti viene la tentazione di lamentarti per qualche leggera afflizione, o magari anche per una grave afflizione, quello è il momento di cominciare a lodare il Signore e ringraziarlo per tutte le afflizioni che non hai, per tutte le prove e gli esami che non hai, per tutti i problemi che non hai e per tutte le benedizioni che ti ha concesso. È certamente ingiusto nei confronti del Signore lamentarci delle piccole prove che abbiamo. La vecchiaia è l’esame finale, il momento in cui dobbiamo affrontare la scelta finale: decidere se lamentarci e brontolare per le leggere afflizioni che spesso l’accompagnano, o se ringraziare il Signore e lodarlo per tutte le sue benedizioni. Per non parlare della promessa del futuro glorioso che è in arrivo, al confronto del quale tutte le nostre afflizioni sembreranno niente. Ma sono dei test che il Signore usa per vedere se saremo sempre grati e lo loderemo e ringrazieremo per tutto quello che ha fatto per noi e che sta ancora facendo; le cose grandi, gigantesche e colossali che ha fatto per noi nel corso della nostra vita. A settant’anni ho ancora tutte le mie facoltà. Mi dimentico alcune cose, non ricordo alcune parole, date e nomi, ma ho entrambe le mani, entrambi i piedi, gli occhi e le orecchie, un buon udito e una buona vista. A volte ho un po’ di tosse, ma riesco ancora a respirare. A volte ho qualche problema di stomaco, ma posso ancora mangiare. Devo portare gli occhiali per leggere da vicino, ma riesco ancora a vedere. Allora, perché dovrei lamentarmi per alcune cosette, come il dovermi mettere gli occhiali ogni tanto o stare attento a quello che mangio o assicurarmi di fare un abbondante esercizio fisico per respirare bene? Mi lamento perché non riesco a dormire abbastanza, ma dormo come la maggior parte degli anziani. Sono tentato di brontolare perché non riesco a mettermi le calze facilmente come una volta, ma dovrei esser grato di avere le calze e di riuscire a metterle — e di avere piedi per indossarle. Ogni volta che sei tentato di lamentarti, pensa a qualcosa per cui ringraziare il Signore. Amen? Signore, aiutaci a lodarti di più e a ringraziarti per tutte le tue benedizioni, che sono molte di più delle minuscole briciole che rappresentano le cose di cui preoccuparci, che sono piccole afflizioni insignificanti e momentanee, in confronto a tutte le cose meravigliose che il Signore fa per noi. Signore, aiutaci a essere pieni di fede – fedeli – e più pieni di lode. La vecchiaia è l’esame finale! Ogni volta che abbiamo la tentazione di brontolare e lamentarci per le afflizioni che arrivano in questo stadio della vita, dovremmo immediatamente cercare di pensare a tutte le cose per cui dovremmo essere grati — e lodare e ringraziare il Signore per tutte le benedizioni che abbiamo ricevuto nel corso della vita. Conta le tue benedizioni! 1 Ecclesiaste 12,1. 2 Salmi 34,19. 3 2 Corinzi 4,17. 4 1 Corinzi 10,13. 5 1 Tessalonicesi 5,18

GESU’ VIA VIVENTE


peppe 5Giovanni 14: 1 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. 3 E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. 4 Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via». 5 Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?». 6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Nei nostri continui smarrimenti: Egli rimane la nostra via sicura. Se vuoi, Gesù può essere la tua via di salvezza, la via del perdono che porta alla pace, può essere via e anche un ponte dalla terra della carne a quella dello spirito. Egli è la via che porta ogni giorno alla preghiera e alle sacre scritture. Dalle depressioni, alla serenità. Nel deserto, nelle freddi notti è via… nei mari torbidi, nelle tempeste e nel fuoco… Gesù è la via sicura per lo sperduto pellegrino, atta a condurlo al Padre, a casa… (Ebrei 10: 19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 20 che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Dimoriamo nella via recente e vivente che Gesù ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne. Amen.

CREDERE NELLA POTENZA DELLA FEDE


peppe 6Marco 9: 23 E Gesù gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede». 24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulità». 25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai più in lui». 26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne uscì. Ogni cosa e possibile a chi crede alla potenza salvifica e guaritrice di Gesù. Oggi come in ogni tempo vi è una classe di persone incredula e perversa che difficilmente pone fede nella potenza di Gesù per ricevere guarigione e liberazione. Gesù sgridò lo spirito immondo e quello uscì dal ragazzo, e da quel momento fu guarito. Anche i discepoli avevano tentato inutilmente a liberare quel ragazzo. Allora essi, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l’abbiamo potuto cacciare noi?» Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo monte: “Passa da qui a là”, e quello vi ubbidirebbe; e niente vi sarebbe impossibile. Non dobbiamo tenere lo sguardo verso il basso (terra) ma alzare lo sguardo con gli occhi della fede in Gesù. Dio ha per ognuno di noi dei progetti, non fermiamoci agli ostacoli, ma andiamo avanti. La nostra forza, il nostro aiuto si chiama Cristo Gesù! in Lui abbiamo vittoria. Amen