A CHE SERVE SE UNO DICE: “IO HO LA FEDE!” E POI NON LO DIMOSTRA CON I FATTI?


 (Giacomo 2:14); “non contentatevi di ascoltare la parola di Dio; mettetela anche in pratica!” (Giacomo 1:22)

I CRISTIANI “NON PRATICANTI”

Chi si riconosce in tale definizione sostiene di riferirsi alla religione cristiana… ma senza adeguarsi a tradizioni e cerimonie di cui non capisce il senso e di cui a volte denuncia l’ipocrisia. Ma bisogna dare al termine “praticante” il giusto significato e non riferirlo all’osservanza di cerimonie religiose, feste, tradizioni, che nulla hanno a che fare con la vita cristiana. Il cristianesimo, se è autentico, deve essere vissuto dovunque e quotidianamente, e tradursi in un comportamento coerente nella propria famiglia o nel proprio luogo di lavoro. Il vero cristianesimo non è una mera accettazione di regole morali o di insegnamenti, ma una vita completamente nuova vissuta costantemente con il nostro Signore, Gesù Cristo. L’esistenza del cristiano è grandemente influenzata dalla sua relazione con Cristo. È un segno di riconoscenza verso il Signore che ha dato per lui la propria vita alla croce, che gli ha manifestato tanto amore per salvarlo dalla morte eterna. Per chi conosce il Signore Gesù come suo Salvatore e suo Signore, la sua fede gli dà una motivazione per tutta la vita, gli dà il desiderio di rispondere al suo amore, di vivere per lui e di assomigliargli. 
(Cit. paroledivita)

A CHE SERVE SE UNO DICE: "IO HO LA FEDE!" E POI NON LO DIMOSTRA CON I FATTI? (Giacomo 2:14); "non contentatevi di ascoltare la parola di Dio; mettetela anche in pratica!" (Giacomo 1:22) 

I CRISTIANI "NON PRATICANTI" 

Chi si riconosce in tale definizione sostiene di riferirsi alla religione cristiana... ma senza adeguarsi a tradizioni e cerimonie di cui non capisce il senso e di cui a volte denuncia l'ipocrisia. Ma bisogna dare al termine "praticante" il giusto significato e non riferirlo all'osservanza di cerimonie religiose, feste, tradizioni, che nulla hanno a che fare con la vita cristiana. Il cristianesimo, se è autentico, deve essere vissuto dovunque e quotidianamente, e tradursi in un comportamento coerente nella propria famiglia o nel proprio luogo di lavoro. Il vero cristianesimo non è una mera accettazione di regole morali o di insegnamenti, ma una vita completamente nuova vissuta costantemente con il nostro Signore, Gesù Cristo. L'esistenza del cristiano è grandemente influenzata dalla sua relazione con Cristo. È un segno di riconoscenza verso il Signore che ha dato per lui la propria vita alla croce, che gli ha manifestato tanto amore per salvarlo dalla morte eterna. Per chi conosce il Signore Gesù come suo Salvatore e suo Signore, la sua fede gli dà una motivazione per tutta la vita, gli dà il desiderio di rispondere al suo amore, di vivere per lui e di assomigliargli. 
(Cit. paroledivita)

 

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